Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > OBIETTIVI Nikkor
vittosss
Ripercorrendo sempre l'ABC della fotografia (che io non conosco) mi stavo giusto chiedendo:
ma gli obiettivi macro (o micro per i non nikon...era cos�? o il contrario?) sono obiettivi che hanno la capacit� di mettere fuoco oggetti a breve distanza o molto ingranditi giusto?
quando si guardano le caratteristiche di un obiettivo c'� un modo per misurare "quanto sia macro"?
inoltre mi chiedevo: ma c'� una relazione fra lunghezza focale e macro?
cerco di spiegare il mio dubbio. ipotizziamo di avere un 18-55 macro.
posso fare macro a 18 mm (dunque molto vicino al soggetto) ma anche a 55 mm giusto? la messa a fuoco sar� agevole in entrambe le misure o � + facile che la macro sia messa a 55mm mentre a 18 non sar� possibile?

...che casino sto facendo...

e gli obiettivi con funzione macro? impostano le lenti in un determinato modo?

mi sono spiegato almeno un po'?
Marco Senn
'nsomma....

i macro sono in grado di mettere a fuoco a distanze molto basse. Va da se che se con un 180f2.8 Nikon metti a fuoco al massimo a 1 metro e mezzo (cifra inventata...) e con un 180micro Sigma metti a fuoco a 20cm (pure questa ma pi� realistica) il soggetto inquadrato risulter� pi� grande nel secondo caso sul supporto sensibile, sensore o pellicola che sia. Se infatti a partire dal supporto tracci due righe che rappresentano l'angolo inquadrato (ipoteticamente uguale) ovviamente comprender� nel secondo caso una porzione minore del soggetto...

Di solito si intendono con macro le ottiche capaci di dare un ingrandimento di almeno 1:2 ossia un soggetto grande X viene riportato sul supporto grande X/2 (ora se � 1:2 o 2:1 non me lo ricordo ma il concetto � quello... rolleyes.gif )

La gran parte dei macro veri, fatti insomma per quello, arrivano a rapporti 1:1. Ce ne sono di diverse focali. La differenza sta nella distanza limite a cui sono capaci di mettere a fuoco. Un 60mm ha una distanza molto bassa, pochi cm dalla lente frontale, un 200mm arriva a una distanza di una bella spanna. Cambia molto nel caso che il soggetto dello scatto sia molto agitato. Per contrappasso per� una lente di focale pi� lunga di solito abbisogna di un treppiedi mentre una corta pu� essere usata pi� facilmente a mano libera.

Le ottiche con funzione macro, di solito zoom, arrivano a rapporti di ingrandimento pi� bassi. Ce ne sono alcune interessanti come il mio 24-85 o altri come il Sigma 70-300 che non hanno lo stesso ingrandimento ma grazie alla focale lunga danno interessanti risultati.

Altri ti diranno altro tongue.gif
vittosss
splendida spiegazione.
grazie! sicuramente pi� chiara della mia domanda.

ma alla fine, gira e rigira, io ancora non capisco come scegliere al meglio un obiettivo a parit� di mm.
ochei, esiste il valore della luminosit� e gi� questo aiuta. ma mi par di capire che non sia un valore assoluto.
davvero non capisco come io possa scegliere un obiettivo. immagino sia tutta esperienza e test sul prodotto!
maurizioricceri
Dipende molto anche da cosa devi fotografare,mi spiego meglio ,se prendi un 60,un 105 ed un 200 avrai gli stessi risultati da distanze di avvicinamento diverse,ne v� che con un 60 devi avvicinarti molto e se riprendi un insetto,quello scappa,quindi meglio un 200,per un soggetto statico,tipo fiori o altro va bene anche il 60.Spero di essermi fatto capire sul concetto.
vittosss
si si, sei stato chiarissimo grazie.
il mio dubbio in realt� esula dallo specifico obiettivo.
vado su qualche negozio on line e vedo che obiettivi apparentemente molto simili e con stesse focali...han prezzi ben diversi...
sentendo poi parlare diversi personaggi sapienti noto che ognuno ha la sua preferenza e parlano di rendimenti, di vignettature e quant'altro e io mi chiedo: ma come faccio a sapere se quello che sto prendendo � un buon obiettivo?

sto andando ot. chiedo venia.
gciraso
Chiedete e vi sar� risposto. Se vai sui micro Nikkor dove cadi cadi bene. I


Giovanni
Marco Senn
QUOTE(vittosss @ May 29 2008, 12:27 PM) *
ma alla fine, gira e rigira, io ancora non capisco come scegliere al meglio un obiettivo a parit� di mm.


Intendi nell'ambito macro o in generale? nell'ambito macro la luminosit� � un aspetto molto relativo, difficile usarlo per la macro a meno di f8. In quest'ambito l'orientamento � pi� determinato dai soggetti e dalle esigenze di avere o meno lo sfondo pi� o meno sfocato. Accessori come il VR posso orientare la scelta, ma poi alla fine � una questione di simpatia per il marchio a parit� di focale e per il suo tono caratteristico.

Pi� in generale invece i fattori sono tanti. In primis la luminosit�. Le ottiche luminose lo sono perch� a parit� di focale montano lenti pi� grandi, quindi pi� costose e difficili da realizzare. Quindi solitamente un'ottica luminosa ha un costo proporzionalmente elevato. Poi devi valutare la costruzione; ci sono ottiche di terze parti che costano un quarto di quelle Nikon, a parit� di luminosit� e focali. Per� con un 70-200 Nikon puoi quasi giocarci a baseball, con un equivalente della marca XY devi stare attento a non lasciarlo al sole che si squaglia la plastica. Incidono anche il trattamento delle lenti e la loro tipologia, gli accessori come lo stabilizzatore. Ultimo, ma principale, l'aspetto ottico. Una ottica di qualit� dovrebbe avere prestazioni omogenee al centro ed ai bordi in termini di nitidezza e luminosit�. Le lenti economiche in genere hanno una qualit� digradante man mano che ci si allontana dal centro. Naturalmente poi come in tutte le cose ci sono verit� e leggende... probabilmente alcune qualit� di alcune lenti particolari non si palesano cos� chiaramente se non in stampe di grandi dimensioni, cos� come alcuni difetti di quelle pi� povere sono correggibili via software, per� il fatto che una lente Nikon professionale non costi meno di 1.500� non � solo marchio, dietro c'� ricerca e qualit�.
vittosss
sennmarco, hai centrato il punto!!!
capire se vale la pena un tokina piuttosto che un nikon.
capire se la qualit� digradante in un obiettivo � notevole o non digrada affatto.
esempio...ero indeciso fra un 35-105 nikon con focale 3.5-4.5 o un...28-70 mi sembra tokina a 2.8
e quale prendi? nikon per il nome e la qualit� seppur con focale pi� bassa? o il tokina + luminoso?
non parliamo poi delle quotazioni.

ora ero incuriosito da obiettivi macro e da un 300mm. i prezzi sono i + disparati.

almeno sui grandangoli spinti non si pone il problema, costano tutti tanto! :-)
Marco Senn
Premesso che le foto si fanno con tutti, basta togliere il tappo di protezione rolleyes.gif

QUOTE(vittosss @ May 29 2008, 02:03 PM) *
capire se vale la pena un tokina piuttosto che un nikon.

Tokina produce buone ottiche dal prezzo interessante. Lasciamo perdere le leggende che la danno fondata da fuoriusciti di Nikon di certo fa parte di un gruppo molto attivo nella fotografia (Hoya, kenko,...). I pareri li puoi leggere un p� dovunque. Per fare un esempio il 12-24 Tokina � spesso confrontato con il 12-24 Nikkor da chi lo possiede o lo ha posseduto con indicazioni positive... io ho preso il Nikkor, usato ovviusly

QUOTE(vittosss @ May 29 2008, 02:03 PM) *
ero indeciso fra un 35-105 nikon con focale 3.5-4.5 o un...28-70 mi sembra tokina a 2.8

Il primo non lo conosco proprio... del secondo ho sentito parlare bene da un amico canonista ma si sa che � gente che non ha familiarit� con le ottiche buone messicano.gif

QUOTE(vittosss @ May 29 2008, 02:03 PM) *
ora ero incuriosito da obiettivi macro e da un 300mm. i prezzi sono i + disparati.

B� quello � certo. Tra un 300AFf4 usato di qualche anno fa e un 300AF-Sf2.8VR nuovo c'� un fattore di moltiplicazione di almeno 10. Tra i macro c'� meno variabilit�, le lenti si collocano tutte in una fascia tra i 500� ed i 1000� circa, con qualche stupenda eccezione come il 200micro.
Conta per� che c'� un fattore secondo me incontrovertibile; un'ottica Nikkor presa usata la rivendi con una perdita minima (se � a posto) una lente di terzi presa nuova o usata quando la vendi � una perdita secca.

QUOTE(vittosss @ May 29 2008, 02:03 PM) *
almeno sui grandangoli spinti non si pone il problema, costano tutti tanto! :-)

Non � vero... tanto o poco sono fattori relativi, non assoluti, quello che per me � tanto per l'acquirente di un 600 fisso pu� essere poco. Per� per fare un esempio un Sigma 10-20, lente molto apprezzata, costa poco rispetto alla media delle ottiche di qualit�.
castorino
Il punto da cui partire � sempre e comunque uno " Ogni obiettivo � frutto di un compromesso, non esiste l'obiettivo perfetto, l'obiettivo migliore per me � quello che mi permette di fare ci� che voglio nel modo migliore" Un obiettivo studiato per dare il massimo della qualit� da vicino e a diaframmi chiusi non sar� il massimo all'infinito o a diaframmi aperti, uno zoom avr� maggior risoluzione ma probabilmente avr� anche maggior distorsione oppure maggior vignettatura, progettare una lente � un'arte non facile ed ottenere un giusto equilibrio � ancora pi� difficile, per questo quando si sceglie un'ottica bisogna sapere quali sono i parametri che maggiormente ci interessano, ciao
Umbi54
QUOTE(vittosss @ May 29 2008, 02:03 PM) *
sennmarco, hai centrato il punto!!!
capire se vale la pena un tokina piuttosto che un nikon.
capire se la qualit� digradante in un obiettivo � notevole o non digrada affatto.
esempio...ero indeciso fra un 35-105 nikon con focale 3.5-4.5 o un...28-70 mi sembra tokina a 2.8
e quale prendi? nikon per il nome e la qualit� seppur con focale pi� bassa? o il tokina + luminoso?
non parliamo poi delle quotazioni.

Ciao, scusa se mi intrometto ma tra i due che hai citato io prenderei il nikkor 28-105 Afd (se lo trovi). Io prima lo usavo su F3 e F90 oggi lo uso su D50 e sembra persino "ringiovanito". E' dotato di un discreto macro, su DX va oltre al rapporto 1:2 che aveva su pellicola. Non regge chiaramente il confronto con il micro nikkor 60 afd che pure posseggo ma non ne esce con le ossa rotte!! Ha un buon sfocato grazie al diaframma a 9 lamelle e regge decisamente bene il controluce (usato tanto sia in montagna che al mare con qualsiasi luce). Il 35-105 lo ho avuto e inizialmente lo cambiai per avere pi� grandangolo poi fui contente del cambio anche per la miglire qualit� ottica.
Spero di non averti confuso di pi� le idee.
P.S. comunque NON sostituisce una vera ottica macro!!!
Saluti
Umberto
vittorinobonfa
QUOTE(umcapoc @ May 29 2008, 03:44 PM) *
Ciao, scusa se mi intrometto ma tra i due che hai citato io prenderei il nikkor 28-105 Afd (se lo trovi). Io prima lo usavo su F3 e F90 oggi lo uso su D50 e sembra persino "ringiovanito". E' dotato di un discreto macro, su DX va oltre al rapporto 1:2 che aveva su pellicola. Non regge chiaramente il confronto con il micro nikkor 60 afd che pure posseggo ma non ne esce con le ossa rotte!! Ha un buon sfocato grazie al diaframma a 9 lamelle e regge decisamente bene il controluce (usato tanto sia in montagna che al mare con qualsiasi luce). Il 35-105 lo ho avuto e inizialmente lo cambiai per avere pi� grandangolo poi fui contente del cambio anche per la miglire qualit� ottica.
Spero di non averti confuso di pi� le idee.
P.S. comunque NON sostituisce una vera ottica macro!!!
Saluti
Umberto

Ma non esistevano filtri da montare su obiettivi normali per poter ridurre la distanza minima di messa a fuoco?

E' obbligatorio comprare obiettivi apposta per la macro?
Marco Senn
QUOTE(vittorinobonfa @ Jun 13 2008, 10:11 AM) *
Ma non esistevano filtri da montare su obiettivi normali per poter ridurre la distanza minima di messa a fuoco?

E' obbligatorio comprare obiettivi apposta per la macro?


Esistono quelle che sono chiamate lenti close up; ce ne sono di varie qualit� e vari valori di "ingrandimento, che si misura in diottrie. Il vantaggio � quello di poter usare ottiche normali, lo svantaggio � quello che la resa se ci si avvicina a 1:1 ossia se si montano pi� lenti assieme peggiora vistosamente. Io ho usato per un p� quelle della Hoya, che ancora ho, sul 70-300. Con la lente +4 i risultati sono interessanti, oltre i difetti ottici sono evidenti. Non arrivi per� al rapporto di ingrandimento e alla qualit� di un macro, che � costruito per quello.
MB 1942
Aggiungerei una cosa: in un obiettivo micro (o macro) dedicato, l'autofocus ti serve a poco (a me personalmente proprio a nulla) pertanto puoi anche valutare l'acquisto dei "vecchi" AI Nikkor che sono sempre splendidi.

Metti in valutazione anche l'ottimo Tokina 100mm ATX PRO Macro f/2.8 che arriva ad un rapporto di 1:1 a 30 cm e sull'usato si trova sui 250 euro.
Umbi54
QUOTE(sennmarco @ Jun 13 2008, 10:36 AM) *
Esistono quelle che sono chiamate lenti close up; ce ne sono di varie qualit� e vari valori di "ingrandimento, che si misura in diottrie. Il vantaggio � quello di poter usare ottiche normali, lo svantaggio � quello che la resa se ci si avvicina a 1:1 ossia se si montano pi� lenti assieme peggiora vistosamente. Io ho usato per un p� quelle della Hoya, che ancora ho, sul 70-300. Con la lente +4 i risultati sono interessanti, oltre i difetti ottici sono evidenti. Non arrivi per� al rapporto di ingrandimento e alla qualit� di un macro, che � costruito per quello.

Esattamente. Inoltre vorrei, partento dal tuo intervento, porre l'attenzione sul perch� di una vera ottica macro. Io possiedo il 60 AF e il 28/105. Entrambi arrivano al rapporto 1:2 (il 60 1:1), se fotografo lo stesso fiore al centro dell'inquadratura a 1:2 con diaframma tra 8 e 11, le due immagini saranno molto simili (il 28/105 si difende molto bene). Ma se io fotografo un documento, un quadro, o altro oggetto piano che necessit� di qualit� omogenea allora viene fuori la maggiore qualit� del micro rispetto allo zoom, discorso analogo (in peggio) con le lenti close-up.
Spero di non aver annoiato, volevo solo sottolineare che un abiettivo macro ha delle caratteristiche ottiche che vanno ben oltre il semplice potere risolutivo, e tra queste una delle pi� importanti � la planeit� di campo e l'omogeneit� di resa centro-bordi.
Saluti
Umberto
Umbi54
Visto che siamo in un 3d di ottiche macro pongo due quesiti:
1 - qualcuno ha provato a misurare il rapporto di ingrandimento massimo delle ottiche macro usati con il formato DX?
2 - gli obiettivi macro, specialmente quelli con schemi ottici complessi e "lenti fluttuanti" variano la loro lunghezza focale in relazione alla distanza di messa a fuoco. Esisteono delle tabelle riferite ai nostri micro nikkor?
Grazie
Umberto
castorino
Se un obiettivo sul formato 24x36 arriva al rapporto 1:1 � chiaro che sul formato DX aqvr� un rapporto 1:1,5 ossia ingrandir� una volta e mezza, con le ottiche tradizionali la distanza per arrivare al rapporto 1:1 deve raddoppiare, ossia un 50mm deve avere un anello di prolunga di 50mm, nelle nuove progettazioni Nikon le ottiche rimangono all'esterno fisicamente immutate, con un bel vantaggio in termini di maneggevolezza, per esteso, nelle vechie ottiche per non dover aumentare troppo il tiraggio a volte si ricorreva ad un duplicatore di focale, la Nikon consigliava questo escamotage sul 200mm Macro f4 Ai-S Ciao
MB 1942
QUOTE(castorino @ Jun 13 2008, 01:30 PM) *
Se un obiettivo sul formato 24x36 arriva al rapporto 1:1 � chiaro che sul formato DX aqvr� un rapporto 1:1,5 ossia ingrandir� una volta e mezza, con le ottiche tradizionali la distanza per arrivare al rapporto 1:1 deve raddoppiare, ossia un 50mm deve avere un anello di prolunga di 50mm, nelle nuove progettazioni Nikon le ottiche rimangono all'esterno fisicamente immutate, con un bel vantaggio in termini di maneggevolezza, per esteso, nelle vechie ottiche per non dover aumentare troppo il tiraggio a volte si ricorreva ad un duplicatore di focale, la Nikon consigliava questo escamotage sul 200mm Macro f4 Ai-S Ciao


Esatto, il TC200.
giannizadra
QUOTE(castorino @ Jun 13 2008, 01:30 PM) *
Se un obiettivo sul formato 24x36 arriva al rapporto 1:1 � chiaro che sul formato DX aqvr� un rapporto 1:1,5


Concetto esatto, ma devi invertire dividendo e divisore.
1:1 su FF, uguale 1,5:1 su DX. wink.gif
Umbi54
QUOTE(giannizadra @ Jun 13 2008, 02:08 PM) *
Concetto esatto, ma devi invertire dividendo e divisore.
1:1 su FF, uguale 1,5:1 su DX. wink.gif

E riguardo alla lunghezza focale effettiva in funzione della distanza di messa a fuoco? Mi ricordo di vecchi test da cui risultava che ad esempio il 105mm era 105 focheggiato a infinito e anche un mitico 90 macro della concorrenza a distanze ravvicinate non era pi� 90 mm.
Mi domandavo se anche con i nuovi schemi ottici a lenti fluttuanti esiste lo stesso problema, che, se non dico cavolate, influisce sulla distanza effettiva tra il soggetto ed il piano focale ai rapporti d'ingrandimento pi� spinti.
Saluti
Umberto
Tramonto
QUOTE(castorino @ Jun 13 2008, 01:30 PM) *
Se un obiettivo sul formato 24x36 arriva al rapporto 1:1 � chiaro che sul formato DX aqvr� un rapporto 1:1,5 ossia ingrandir� una volta e mezza...

Questa � una "bestemmia".
Il rapporto di ingrandimento � indipendente, al pari della focale, dalle dimensioni del supporto sensibile. E' una caratteristica dell'obiettivo e delle dimensioni dell'immagine che esso proietta dietro di s�. Se poi questa viene proiettata su una lastra 6x7 cm o APS-C, ci� � del tutto irrilevante ai fini del rapporto di ingrandimento.
E' tutto spiegato nel tutorial che ho pubblicato nel mio sito, qui ( cliccare su Close-up e scaricare il pdf dalla pagina che vi apparir�).

QUOTE(umcapoc @ Jun 13 2008, 02:28 PM) *
E riguardo alla lunghezza focale effettiva in funzione della distanza di messa a fuoco?

Tutti i moderni macro riducono la lunghezza focale al ridursi della distanza di messa a fuoco. Sono veri e propri "zoom". Questa � una precisa scelta progettuale che consente loro di garantire buone prestazioni in tutto l'intervallo di focheggiatura. Fanno eccezione i "vecchi" Micro-Nikkor AI 105/4 e 55/3.5. Tutti gli altri hanno lenti flottanti e modificano la lunghezza focale come su detto. Pi� un macro � "tele" (180/200 piuttosto che 90/105 piuttosto che 55/60), pi� l� accentuata la diminuzione di focale alle corte distanze.
Marco Senn
QUOTE(Tramonto @ Jun 13 2008, 02:39 PM) *
Questa � una "bestemmia".
Il rapporto di ingrandimento � indipendente, al pari della focale, dalle dimensioni del supporto sensibile.


Per� io un dubbio l'ho sempre avuto... se il mio 105 montato su una F100 ad una certa distanza proietta una immagine di un soggetto largo 36mm esattamente sul riquadro della pellicola, se io lascio li il 105 e dietro gli cambio la F100 con la mia D50 la parte proiettata � uguale, ma ne prendo diciamo 24mm... ecco c'arrivo, quei 24mm sono esattamente i 24mm del soggetto, per la parte "presa"... vedi che i neuroni non sono tutti andati messicano.gif
Umbi54
QUOTE(Tramonto @ Jun 13 2008, 02:39 PM) *
Questa � una "bestemmia".

Provo ad interpretare la risposta che � stata data, non penso che l'autore, di cui ho letto tantissimi post, volesse mettere in discussione quello che � una legge scritta 1:1 � sepmre 1:1, pittosto che un'ottica usata in formato DX si comporta, ripeto si comporta, come se avesse una focale superiore e quindi a parit� di distanza minima di messa a fuoco ottiene (almeno in teoria) in RR maggiore.
Sempre saluti
Umberto

OT per Tramonto - OK per il tuo sito
Marco Senn
QUOTE(umcapoc @ Jun 13 2008, 02:50 PM) *
Provo ad interpretare la risposta che � stata data, non penso che l'autore, di cui ho letto tantissimi post, volesse mettere in discussione quello che � una legge scritta 1:1 � sepmre 1:1, pittosto che un'ottica usata in formato DX si comporta, ripeto si comporta, come se avesse una focale superiore e quindi a parit� di distanza minima di messa a fuoco ottiene (almeno in teoria) in RR maggiore.


No... wink.gif
Tramonto
QUOTE(umcapoc @ Jun 13 2008, 02:50 PM) *
Provo ad interpretare la risposta che � stata data...

Non si tratta di dare "interpretazioni". Ci sono delle "definizioni" (come quelle di velocit�, o di corrente elettrica) da cui non si pu� prescindere quando si discute di questioni tecniche.
Una di queste definizioni � il rapporto di riproduzione (o ingrandimento). Questo � il rapporto tra le dimensioni dell'immagine del soggetto (che l'obiettivo proietta a fuoco su un piano sensibile) e le dimensioni reali del soggetto. Dunque, "per definizione" RR � del tutto indipendente dalle dimensioni del supporto sensibile. Un obiettivo quale il 120 mm Macro Pentax 645, o lo Zeiss Macro Planar CF 120/4 per Hasselblad, se ne infischia altamente se l'immagine che esso proietta dietro di s� � su 6x4,5, su 6x6, su 35 mm o su APS-C. Il suo massimo valore di RR resta e rester� comunque lo stesso.
Umbi54
QUOTE(sennmarco @ Jun 13 2008, 02:52 PM) *
No... wink.gif

Faccio una damanda da esempio perch� mi interessa capire bene.
Se con il mio 60mm fotografo, al rapporto 1:1, una moneta di 1 cm e uso il formato 135 avr� nel mio negativo un fotogramma con una immagine della moneta pari a 1 cm. Se poi la stessa moneta la fotografo usando il formato dx, l'immagine di questa moneta quanta superfice del mio sensore occupa? Non so in realt� se � corretto come paragone ma non esiste nel caso del digitale un fotogramma con dimensione fissa 24X26 come succede con la pellica, bens� una immagine N x N pixel.
Ripeto sono veramente interessato all'argomento e ad imparare quanto pi� riesco.
Vengo da tanti anni con la pellicola e mentalmente mi era pi� facile ragionare prima di queste cose.
grazie.gif Grazie e saluti a tutti
Umberto
Umbi54
QUOTE(Tramonto @ Jun 13 2008, 03:18 PM) *
Non si tratta di dare "interpretazioni". Ci sono delle "definizioni" (come quelle di velocit�, o di corrente elettrica) da cui non si pu� prescindere quando si discute di questioni tecniche.
Una di queste definizioni � il rapporto di riproduzione (o ingrandimento). Questo � il rapporto tra le dimensioni dell'immagine del soggetto (che l'obiettivo proietta a fuoco su un piano sensibile) e le dimensioni reali del soggetto. Dunque, "per definizione" RR � del tutto indipendente dalle dimensioni del supporto sensibile. Un obiettivo quale il 120 mm Macro Pentax 645, o lo Zeiss Macro Planar CF 120/4 per Hasselblad, se ne infischia altamente se l'immagine che esso proietta dietro di s� � su 6x4,5, su 6x6, su 35 mm o su APS-C. Il suo massimo valore di RR resta e rester� comunque lo stesso.

Adesso mi � pi� chiaro e avrei dovuto pensarci anche prima. In effetti ho avuto Z. Bronica ed il rapporto d'ingrandimento non variava montando il magazzino 4,5 X 6 invece del 6x6.
Quello che varia � la dimesione del soggetto da riprodurre perch� il formato 120 mi metteva a disposizione una superficie maggiore del 135 (ad esempio).
Grazie delle risposte e anche del materiale messo a disposizione nel sito, le prove delle ottiche macro con la focale reale in funzione della distanza di messa a fuoco � proprio quello che cercavo.
Ciao
Umberto

OT complimenti per le foto.
giannizadra
QUOTE(umcapoc @ Jun 13 2008, 03:21 PM) *
Faccio una damanda da esempio perch� mi interessa capire bene.
Se con il mio 60mm fotografo, al rapporto 1:1, una moneta di 1 cm e uso il formato 135 avr� nel mio negativo un fotogramma con una immagine della moneta pari a 1 cm. Se poi la stessa moneta la fotografo usando il formato dx, l'immagine di questa moneta quanta superfice del mio sensore occupa? Non so in realt� se � corretto come paragone ma non esiste nel caso del digitale un fotogramma con dimensione fissa 24X26 come succede con la pellica, bens� una immagine N x N pixel.
Ripeto sono veramente interessato all'argomento e ad imparare quanto pi� riesco.
Vengo da tanti anni con la pellicola e mentalmente mi era pi� facile ragionare prima di queste cose.
grazie.gif Grazie e saluti a tutti
Umberto


La tua moneta, umcapoc, avr� sempre le stesse dimensioni sia sul negativo 24x36 che sul sensore DX e occuper� la stessa superficie.
Ma sul negativo 24x36 avr� molto pi� spazio attorno.
MB 1942
QUOTE(Tramonto @ Jun 13 2008, 02:39 PM) *
Questa � una "bestemmia".
Il rapporto di ingrandimento � indipendente, al pari della focale, dalle dimensioni del supporto sensibile. E' una caratteristica dell'obiettivo e delle dimensioni dell'immagine che esso proietta dietro di s�. Se poi questa viene proiettata su una lastra 6x7 cm o APS-C, ci� � del tutto irrilevante ai fini del rapporto di ingrandimento.
E' tutto spiegato nel tutorial che ho pubblicato nel mio sito, qui ( cliccare su Close-up e scaricare il pdf dalla pagina che vi apparir�).
Tutti i moderni macro riducono la lunghezza focale al ridursi della distanza di messa a fuoco. Sono veri e propri "zoom". Questa � una precisa scelta progettuale che consente loro di garantire buone prestazioni in tutto l'intervallo di focheggiatura. Fanno eccezione i "vecchi" Micro-Nikkor AI 105/4 e 55/3.5. Tutti gli altri hanno lenti flottanti e modificano la lunghezza focale come su detto. Pi� un macro � "tele" (180/200 piuttosto che 90/105 piuttosto che 55/60), pi� l� accentuata la diminuzione di focale alle corte distanze.



Bello quel tutorial! Quando sono arrivato alla formula di trigonometria con l'arcotangente per� ho dovuto chiamare il mio vecchio professore di matematica dell'Universit� per poter proseguire....... messicano.gif
Umbi54
QUOTE(MB 1942 @ Jun 13 2008, 09:17 PM) *
Bello quel tutorial! Quando sono arrivato alla formula di trigonometria con l'arcotangente per� ho dovuto chiamare il mio vecchio professore di matematica dell'Universit� per poter proseguire....... messicano.gif

Ciao, premetto che non rispondo per fare polemica ma perch� qui siamo tutti a scambiare le proprie conoscenze e per imparare quello che non conosciamo. La macrofotografia non � solo inquadrare, esporre e scattare, � anche una conoscenza di regole e quando ce ne dimentichiamo soccede come a me che ho preso subito una cantonata, vedi il mio intervento in cui ho confuso il RR, dovuto all'ottica utilizzata, con l'angolo di campo. Tramonto non ha scritto regole da nuovo Einstein ma ha riportato in modo chiaro quello che tutti gli appasionati/specialisti della macro devono conoscere. E non serve andare all'universit� come non sono andato io. Quando facevo macro anni orsono usavo anche un piccolo flash rigorosamente in manuale con un foglietto attaccato con lo scotch che riportava apertura e distanza sperimentate, tutto rigorosamente in manuale. Oggi uso una digiate, siamo nel 2008 e non come allora nel 1970, ma le regole sono le stesse come 2 + 2 fa 4. Oggi ancora uso il cartoncino grigio Kodak per esporre che � meglio del matrix.
Tramonto, professionista o no, � pi� esperto di me in questo campo, lo riconosco e cerco di imparare qualcosa da lui, se un domani, ipoteticamente, lui avesse bisogno un consiglio su qualcosa che io o il sig.Y siamo pi� esperti lo daremmo con la stessa passione che adesso mette in campo lui.
Qui siamo tutti pari come dignit�, professori e allievi.
Saluti
Umberto
Umbi54
QUOTE(castorino @ Jun 13 2008, 03:49 PM) *
Il discorso tra "focale reale" e "focale equivalente" viene tirato in ballo talmente tante volte che mi meraviglia ci siano persone che ancora cercano di puntualizzare su qesto concetto, m'inchino alla scienza esatta ma a volte per spiegare un concetto un poco di elasticit� non guasta, ciao

Hai ragione, purtroppo � diventata una "moda pratica" dire che le ottiche usate in dx sono il 50% pi� lunghe o cose simili. Anche io sono dei viziosi che usa questi termini, invece che riconoscere che la lunghezza focale non cambia ma cambia l'angolo di copertura in relazione al formato ricevente.
E' un difetto moderno perch� qualche anno orsono era normale parlare di ottica "normale" riferendosi al 50mm. per il 135 e al 75/80mm. per il 120 e nessuno faceva confusione.
Sempre saluti
Umberto
Tramonto
QUOTE(umcapoc @ Jun 13 2008, 10:43 PM) *
...La macrofotografia non � solo inquadrare, esporre e scattare, � anche una conoscenza di regole ...Tramonto non ha scritto regole da nuovo Einstein ma ha riportato in modo chiaro quello che tutti gli appasionati/specialisti della macro devono conoscere...

Umberto,
non posso esimermi dal ringraziarti, e lo faccio con grande piacere.
Le tue parole che riporto sotto sono proprio le migliori per ricordare a tutti noi quale dovrebbe essere lo spirito che porta allo scambio di informazioni tra appassionati, che - come gisutamente fai rilevare - hanno tutti pari dignit�:
QUOTE
cerco di imparare qualcosa da lui, se un domani, ipoteticamente, lui avesse bisogno un consiglio su qualcosa che io o il sig.Y siamo pi� esperti lo daremmo con la stessa passione che adesso mette in campo lui.


QUOTE
Oggi ancora uso il cartoncino grigio Kodak per esporre che � meglio del matrix.

D'accordissimo wink.gif !
Ciao.
Tramonto
QUOTE(MB 1942 @ Jun 13 2008, 09:17 PM) *
Bello quel tutorial!

Grazie.
QUOTE
Quando sono arrivato alla formula di trigonometria con l'arcotangente per� ho dovuto chiamare il mio vecchio professore di matematica dell'Universit� per poter proseguire...

Beh, ho messo una tabella con degli esempi numerici proprio per far capire come vanno le cose senza necessit� di usare una calcolatrice ... wink.gif

Vorrei aggiungere infine una considerazione.
Qualcuno (� un fotografo naturalista professionista) una volta mi scrisse: ma che ci importa sapere a quale valore di RR scattiamo? Gli risposi molto semplicemente che se vuoi fotografare un soggetto di 7-8 mm di lato (ad esempio la scritta Invio della tastiera di un PC, vedi allegato) e vuoi riempire l'inquadratura con questa scritta, devi sapere che valore di RR ti serve per quel particolare formato del supporto sensibile. Ad esempio, su 24x36 riempirai il fotogramma (lungo 36 mm) con un ingrandimento di 4X. Su DX baster� un po' meno di 3X. E ci� ti dir� quale attrezzatura usare. Se scatti con un 50 montato rovesciato su un 200 hai un RR = 4:1 (vedi questa foto nel mio sito). Se usi tali soluzione su DX, l'ingrandimento rischia di essere eccessivo e di non riuscire a inserire tutto il soggetto nel campo inquadrato. Devi escogitare allora una diversa soluzione, che ti dia un RR leggermente inferiore a 3 X.
Pertanto, la definizione di RR e la sua corretta applicazione non � un "vezzo". E' fondamentale per chi fa macrofotografia.

Un caro saluto.

Allegato:
Clicca per vedere gli allegati
Marco Senn
Diciamo quindi per rendere "potabile" il discorso che con il DX si riesce a riempire il fotogramma con soggetti pi� piccoli che con il formato pieno. Quindi l'effetto apparente di un soggetto lungo 24mm su una stampa da DX confrontato con lo stesso soggetto su una stampa da formato pieno fornisce l'idea di un maggiore rapporto di ingrandimento.
Me la passi?
Tramonto
QUOTE(sennmarco @ Jun 13 2008, 11:20 PM) *
Diciamo quindi per rendere "potabile" il discorso che con il DX si riesce a riempire il fotogramma con soggetti pi� piccoli che con il formato pieno. Quindi l'effetto apparente di un soggetto lungo 24mm su una stampa da DX confrontato con lo stesso soggetto su una stampa da formato pieno fornisce l'idea di un maggiore rapporto di ingrandimento.
Me la passi?

No, perch� il "rapporto di ingrandimento" (RR) non cambia. Te la passo se dici che l'ingrandimento finale in una stampa di stesse dimensioni (20x30, A3, ecc.) sar� diverso.
Ma l'ingrandimento in stampa non compare nelle specifiche dell'obiettivo (vi compare invece il suo massimo RR), n� influenza la profondit� di campo (cosa che invece fa RR).
Se faccio una foto con un 50 mm e la stampo 20x30 dir� che l'ho fatta con un 50mm. Se la stessa foto (negativo, dia o file) la stampo 40x60 non dir� mai che � fatta con un 100 mm perch� ho raddoppiato ciascun lato ... rimarr� sempre e comunque una stampa di foto fatta con un 50 mm ... e anche il valore di RR all'atto della ripresa rimarr� inalterato.
Marco Senn
QUOTE(Tramonto @ Jun 13 2008, 11:28 PM) *
Te la passo se dici che l'ingrandimento finale in una stampa di stesse dimensioni (20x30, A3, ecc.) sar� diverso.

Si, intendevo questo, a chi non dovesse conoscere la "fonte" sembrerebbero due scatti con RR diverso, seppur fatti con la stessa ottica.

Uscirei comunque da questo vicolo cieco, seppur tu abbia la piena ragione nel precisare e fornire informazioni nel modo pi� corretto, per il motivo, banale se vuoi, che la gran parte di noi fotografa con quello che ha, quindi alla fine l'RR � determinato dal contenuto della borsa, e sono pochi quelli che programmano l'utilizzo dell'attrezzatura con ottiche invertite o ammenicoli vari in funzione del soggetto da immortalare. Specialmente se si tratta di "microcaccia".
Tramonto
QUOTE(sennmarco @ Jun 13 2008, 11:42 PM) *
Uscirei comunque da questo vicolo cieco...

I vicoli sembrano ciechi a chi non vuole aprire gli occhi per vedere ...

QUOTE
la gran parte di noi fotografa con quello che ha, quindi alla fine l'RR � determinato dal contenuto della borsa, e sono pochi quelli che programmano l'utilizzo dell'attrezzatura con ottiche invertite o ammenicoli vari in funzione del soggetto da immortalare.

Ed � invece proprio chi ha poco in borsa ad avere pi� bisogno di sapere dove si va a parare. Chi ha un soffietto in studio pu� variare continuamente l'ingrandimento (che comunque cambier� a seconda della focale dell'obiettivo, e qualche informazione in merito la deve pure avere ...).
Chi invece c'ha (ad esempio) un 28 mm e legge da qualche parte che rovesciandolo con un economico anello di inversione ottiene un RR di circa 2X deve poter sapere che campo inquadra. Ed inquadra un campo con lati pari alla met� dei lati del supporto sensibile (12x8 mm su DX o 18x12 mm su 24x36). Il suo soggetto in quale di questi due "frame" entra? User� allora la FF o la DX in funzione di RR e della semplicissima, economicissima, attrezzatura che ha. Se uno le cose le sa, riesce anche a spendere meno soldi e ad industriarsi. Se non le sa, rischia di spendere tanti soldi e di non tirar fuori un ragno dal buco ... Insomma, un fotografo deve innanzitutto progettare la ripresa. A tutti i livelli. Se vuoi isolare dettagli da un paesaggio non userai un grandangolo spinto, bens� un teleobiettivo. Se vuoi che l'osservatore si senta inserito nel paesaggio, scatterai con un grandangolo. E di scelte cos�, pi� o meno consapevolmente, siamo in tanti a farle ogni volta che inquadriamo e scattiamo. Sulla macro il discorso non cambia. Si f� solo un po' pi� tecnico in quanto devi cominciare a pensare anche in termini di RR, area inquadrata, ecc.
Gemma D70S
Povero Tramonto a volte mi sembra Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento... mi ricorda qualcuno di mia "fiducia" che in pi� di un'occasione � costretto a fare lo stesso...

La macrofotografia conoscendone le basi pu� essere anche "economica" e secondo me c'� pi� gusto a ottenere certi risultati con la conoscenza del mezzo tecnico piuttosto che acquistando il classico micro, infatti il non plus ultra del consiglio che si legge su questo Forum, si puoi farlo anche con le lenti addizionali ma se compri un micro e meglio e grazie a sta ceppa!!! E comunque fino a un certo punto...

Riccardo in pi� di un'occasione ha scritto di obiettivi montati rovesciati uno sull'altro, per esempio ha scritto che se monti un 50 rovesciato davanti a un 200 ottieni un R.R. di riproduzione 4:1 cio� il soggetto sul piano sensibile � 4 volte pi� grande dell'originale... non affascina nessuno questa possibilit�? Ci si accontenta del misero 1:1 permesso dal costosissimo obiettivo micro di "turno" quando con i stessi soldi magari anche meno si pu� "accattare" un 200 ais e un 50ino da battaglia le cui specifiche "peculiari" sono quelle di poter aprire il diaframma senza "accrocchi" ulteriori, per esempio per farlo con i Canon FD ci voleva il Canon Macro Hood, una sorta di Tappo di plastica senza il fondello con una sporgenza che si infilava dove si doveva infilare nel "fondo" dell'obiettivo e permetteva di fare macro con gli obiettivi montati rovesciati uno sull'altro aprendo a mano il diaframma... della serie c'� chi spende un botto di soldi per comprare il doppietto acromatico Canon quando con una frazione del prezzo ci compri un 50 o un 35 o quello che vi pare di qualsiasi marca che montato rovesciato su un'ottica gi� in nostro possesso funziona 10 volte meglio di qualsiasi lente o doppietto che sia... ma d'altra parte dopo 10 anni di vegetale ancora c'� qualcuno che crede alla favoletta che gli obiettivi si allungano e si accorciano a secondo di dove sono montati e che si meraviglia che ci sia ancora qualcuno che si "ostina" a farlo presente... in effetti dopo il grande fratello parlare di scienza e scientificamente � diventata dura...

Lambretta
castorino
Ai miei tempi per fare macro usavo un 28 montato rovesciato su un 135 e non era difficile, bastava fare due giri di nastro adesivo perch� il diametro dei barilotti era uguale (oppure bastava acquistare uno degli anelli che Benatti produceva, ai miei tempi cercavo di usare il meno possibile le lenti addizionali perch� producevano una notevole aberrazione cromatica, al giorno d'oggi in cui una focale fissa � vista come una curiosit� e tutti usano zoom mi spieghi come faccio a montarli uno invertito sull'altro? Oggi credo che le lenti addizionali producano le stesse aberrazioni di ieri a meno che non si intendano quelle a schema complesso. A mio parere esistono due tipi di docenti, quelli che cercano di far capire i concetti a chi li ascolta cercando di essere pi� semplici possibili nelle loro lezioni e quelli che si innamorano delle proprie parole senza curarsi dell'uditorio, questo non � un concetto legato solo al mondo della scuola, se vai in ospedale ad esempio il medico illuminato ti spiegher� l'operazione che devi subire in poche e chiare parole, se chiedi all'infermiere ti infarcisce
di termini arcaici e desueti, in buona sostanza se tutti gli iscritti del forum fossero laureati in fisica un certo tipo di linguaggio potrebbe essere auspicabile se non necessario ma ci pu� essere anche chi per sua sfortuna non ha potuto prendere una laurea od un diploma ed allora sarebbe giusto ed educato potersi rivolgere anche a loro, ciao
Gemma D70S
QUOTE(castorino @ Jun 14 2008, 01:39 PM) *
Ai miei tempi per fare macro usavo un 28 montato rovesciato su un 135 e non era difficile, bastava fare due giri di nastro adesivo perch� il diametro dei barilotti era uguale (oppure bastava acquistare uno degli anelli che Benatti produceva, ai miei tempi cercavo di usare il meno possibile le lenti addizionali perch� producevano una notevole aberrazione cromatica, al giorno d'oggi in cui una focale fissa � vista come una curiosit� e tutti usano zoom mi spieghi come faccio a montarli uno invertito sull'altro? Oggi credo che le lenti addizionali producano le stesse aberrazioni di ieri a meno che non si intendano quelle a schema complesso. A mio parere esistono due tipi di docenti, quelli che cercano di far capire i concetti a chi li ascolta cercando di essere pi� semplici possibili nelle loro lezioni e quelli che si innamorano delle proprie parole senza curarsi dell'uditorio, questo non � un concetto legato solo al mondo della scuola, se vai in ospedale ad esempio il medico illuminato ti spiegher� l'operazione che devi subire in poche e chiare parole, se chiedi all'infermiere ti infarcisce
di termini arcaici e desueti, in buona sostanza se tutti gli iscritti del forum fossero laureati in fisica un certo tipo di linguaggio potrebbe essere auspicabile se non necessario ma ci pu� essere anche chi per sua sfortuna non ha potuto prendere una laurea od un diploma ed allora sarebbe giusto ed educato potersi rivolgere anche a loro, ciao


Se si rivolge a me io non ho consigliato di usare degli zoom bens� il 200 ais e un 50ino qualsiasi... pertanto prima di filosofeggiare sui professori ed eventualmente sugli infermieri, bisogna sentire bene quello che dicono e leggere bene quello che scrivono, se non lo si capisce si chiedono ulteriori spiegazioni, d'altra parte mi sembra di essere stato abbastanza prosaico e quindi terra terra nello spiegare...

Mi sembra di aver scritto cose giuste e semplici... invece "sostenere" che il RR di riproduzione sul DX si incrementa del "famigerato" rapporto 1,5 x � "semplicemente" sbagliato e bene ha fatto Tramonto a stigmatizzarlo... evidentemente se qualcuno viene preso in "fallo" ci va in puzza e si arrampica sugli specchi... respingo al mittente la qualifica di "docente" io non voglio insegnare niente a nessuno, ripeto, anzi, che vengo qui per imparare e se si sostengono tesi sbagliate invocando la semplicit� non si fa cultura... dire che un 50 sul dx diventa un 75 mm � semplicemente una castroneria, ed � talmente ovvio che mi stupisco che a distanza di tempo ci sia ancora qualcuno che lo sostiene ancorch� in buona fede, perch� se lo fa in mala fede � proprio di coccio...

Lambretta...
castorino
Avendo avuto modo di conoscerLa in altri precedenti scambi, mi creda, mai e poi mai mi sarei permesso di dialogare con lei, saluti
Gemma D70S
QUOTE(castorino @ Jun 14 2008, 01:39 PM) *
Ai miei tempi per fare macro usavo un 28 montato rovesciato su un 135 e non era difficile, bastava fare due giri di nastro adesivo perch� il diametro dei barilotti era uguale (oppure bastava acquistare uno degli anelli che Benatti produceva, ai miei tempi cercavo di usare il meno possibile le lenti addizionali perch� producevano una notevole aberrazione cromatica, al giorno d'oggi in cui una focale fissa � vista come una curiosit� e tutti usano zoom mi spieghi come faccio a montarli uno invertito sull'altro? Oggi credo che le lenti addizionali producano le stesse aberrazioni di ieri a meno che non si intendano quelle a schema complesso. A mio parere esistono due tipi di docenti, quelli che cercano di far capire i concetti a chi li ascolta cercando di essere pi� semplici possibili nelle loro lezioni e quelli che si innamorano delle proprie parole senza curarsi dell'uditorio, questo non � un concetto legato solo al mondo della scuola, se vai in ospedale ad esempio il medico illuminato ti spiegher� l'operazione che devi subire in poche e chiare parole, se chiedi all'infermiere ti infarcisce
di termini arcaici e desueti, in buona sostanza se tutti gli iscritti del forum fossero laureati in fisica un certo tipo di linguaggio potrebbe essere auspicabile se non necessario ma ci pu� essere anche chi per sua sfortuna non ha potuto prendere una laurea od un diploma ed allora sarebbe giusto ed educato potersi rivolgere anche a loro, ciao


Se si rivolge a me io non ho consigliato di usare degli zoom bens� il 200 ais e un 50ino qualsiasi... pertanto prima di filosofeggiare sui professori ed eventualmente sugli infermieri, bisogna sentire bene quello che dicono e leggere bene quello che scrivono, se non lo si capisce si chiedono ulteriori spiegazioni, d'altra parte mi sembra di essere stato abbastanza prosaico e quindi terra terra nello spiegare...

Mi sembra di aver scritto cose giuste e semplici... invece "sostenere" che il RR di riproduzione sul DX si incrementa del "famigerato" rapporto 1,5 x � "semplicemente" sbagliato e bene ha fatto Tramonto a stigmatizzarlo... evidentemente se qualcuno viene preso in "fallo" ci va in puzza e si arrampica sugli specchi... respingo al mittente la qualifica di "docente" io non voglio insegnare niente a nessuno, ripeto, anzi, che vengo qui per imparare e se si sostengono tesi sbagliate invocando la semplicit� non si fa cultura... dire che un 50 sul dx diventa un 75 mm � semplicemente una castroneria, ed � talmente ovvio che mi stupisco che a distanza di tempo ci sia ancora qualcuno che lo sostiene ancorch� in buona fede, perch� se lo fa in mala fede � proprio di coccio...

Lambretta...
nonnoGG
Nota del Moderatore:

Vista la pessima deriva OT che affligge anche questa discussione, nelle more di imminenti decisioni da parte del team di Moderazione, la chiudiamo provvisoriamente qui.

Non appena saranno svolti tutti gli adempimenti previsti dal Regolamento per risolvere il problema alla radice provvederemo a riaprirla.

Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.