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grip
Ciao a tutti...
ho appena acquistato, di seconda mano, un 105 micro afd da usare con la mia D50, premettendo di essere un neofita delle ottiche macro e rendendomi conto che non � cos� semplice il loro utilizzo; ho notato che riesco ad impostare l'apertura massima (2.8) soltanto con la messa a fuoco all'infinito, utilizzato in macro l'apertura max � 5...� normale?

Ogni consiglio sull'utilizzo di quest'ottica � ben accetto!! smile.gif
grazie.gif
nippokid (was here)
Ciao e complimenti per l'acquisto.

L'apertura massima � normale che diminuisca all'aumentare del rapporto d'ingrandimento, a causa della dispersione di luce dovuta anche all'allungamento fisico dell'obiettivo...la fotocamera compensa automaticamente tale dispersione adeguando l'apertura di diaframma...

Cos'altro...non pretendere troppo dall'AF che su D50 temo sia piuttosto "macchinoso"...� un obiettivo "specialistico" per la macro (seppur valido anche come medio-tele..) e la MaF � generalmente affidata alla ghiera manuale...eventualmente "aiutalo" con il limitatore di range...

Buon divertimento...

bye.

Marco Senn
Ho il 105 e lo uso sulla D50. E' come tu dici. Onestamente non so se arriva a 5 a distanza di 1:1 dato che non l'ho mai usato a quelle distanza a meno di f8 per� usato come ottica da ritratto, quindi a pochi metri, l'apertura massima � in effetti f3.5.
L'f2.8 non me lo da solo ad infinito ma in una gamma di distanze da grosso modo 10m in su.
E' un'ottica gradevolissima secondo me per i colori e per il dettaglio in macro. L'af sulla D50 non � un fulmine ed � piuttosto rumoroso ma lo uso come medio tele con buoni risultati.
Tramonto
QUOTE(grip @ Jun 13 2008, 10:34 PM) *
... utilizzato in macro l'apertura max � 5...� normale?

Assolutamente s�. E' l'effetto dell'allungamento del tiraggio (in effetti a 1:1 l'apertura max dovrebbe essere f/5.6 ma si ferma a 5 perch� la lunghezza focale dei moderni macro diminuisce alle corte distanze: la focale del 105 AF o AF-D a 1:1 � di circa 80 mm).
Gemma D70S
Per conoscere la lunghezza focale e il tiraggio relativo di un obiettivo focalizzato sul RR 1 a 1 basta dividere a met� la distanza tra piano focale e soggetto, una volta acquisito questo dato basta dividerlo per la pupilla d'entrata o luminosit� effettiva e otteniamo la luminosit� effettiva al RR 1 a 1...

Nel 105 micro partendo dalla luminosit� effettiva che si desume per convenzione a infinito, abbiamo che alla focale di targa di 105 mm a T.A. vale f/2,8 (in realt� la luminosit� effettiva � un pochino meno) ovvero 105 mm diviso 2,8 = 37,5 mm di pupilla d'entrata... poich� al RR 1 a 1 per il 105 micro la distanza piano pellicola - soggetto � pari a 314 mm che diviso 2 fa 157 mm se dividiamo questo valore per la p.e. otterremo 157/37,5 ovvero f/4,18 che la digicamera arrotonda a f/5 per comodit�... per ulteriore precisione se facciamo 157:2 otteniamo 78,5 di focale effettiva ovvero i famosi 80 mm "sostenuti" da Riccardo e 78,5 mm di tiraggio per ottenere il RR 1 a 1...

Sembra difficile ma non lo �...

Lambretta
Tramonto
QUOTE(Gemma D70S @ Jun 14 2008, 12:55 AM) *
...se dividiamo questo valore per la p.e. otterremo 157/37,5 ovvero f/4,18 che la digicamera arrotonda a f/5 per comodit�...

La cosa � un po' pi� complicata. Mi riferisco in particolare al calcolo dell'apertura effettiva. L'approccio di Lambretta � corretto, ma trascura la pupilla di uscita (p.u.).
L'apertura che la fotocamera indica (f/5) � di circa 2/3 di stop pi� chiusa di quella calcolata da Lambretta (f/4,2). Non � questione di comodit�, bens� di "fattore pupillare".
Proviamo a ricapitolare. Abbiamo assodato che il nostro 105 a 1:1 � in effetti un 78,5 mm a 1:1. Un obiettivo di tale focale necessita di un pari allungamento del tiraggio (78,5 mm) per focheggiare a 1:1 anzich� a infinito. E all'infinito avrebbe (il condizionale � d'obbligo) un'apertura max relativa pari a 78,5/p.e. = 78,5/37.5 = 2.1 (f/2,1).
L'apertura relativa diminuisce con l'ingrandimento, passando da un valore f a un valore f' che dipende da RR:

f' = f(1 + RR/P).

In questa formula, P � il fattore pupillare, ossia il diametro della pupilla di uscita diviso il diametro della pupilla di entrata: P = p.u./p.e.
Se un obiettivo ha uno schema ottico simmetrico, P = 1, e l'apertura massima a 1:1 � di 2 stop pi� chiusa (f' = 2f) che all'infinito (dove RR = 0). L'apertura max del nostro 78,5 mm f/2,1 diverrebbe appunto f/4,2, come calcolato da Lambretta. Ma i teleobiettivi, incluso il 105/2.8 AF, non sono simmetrici ed hanno un valore di P minore di 1 (i grandangoli hanno P > 1). Ci� fa s� che f' sia maggiore di 4,2 (perch� P sta al denominatore nella formula precedente). Ed � esattamente ci� che indica la nostra reflex.
grip
Grazie mille a tutti per i chiarimenti... guru.gif guru.gif

BUONE FOTO!! biggrin.gif
Gemma D70S
QUOTE(Tramonto @ Jun 14 2008, 09:16 AM) *
La cosa � un po' pi� complicata.


Apposta avevo scritto per "comodit�" Pollice.gif

Se no poi qualcuno "sostiene" che la facciamo "troppo" complicata e gli fa male la testa...

Lambretta
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