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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON Speedlight
apasi
Ciao a tutti,
sto cercando della documentazione, anche in inglese, che spieghi il funzionamento del sistama iTTL di Nikon. Sono interassato sopratutto alla parte CLS.

vorrei capire le seguenti cose:
1. nel caso utilizzo di pi� Flash, come fa la macchina fotografica a sapere le distanze dal soggetto di ogni flash ? � in grado di regolare la potenza dei flash remoti ?

2. Sempre durante un ripresa con pi� flash, se alcuni sono puntati verso soggetti diversi come � possibile stabilire la corretta potenza di ogni flash ? il sistema iTTL � in grado di considerare tutte queste variabili ?

Grazie a tutti per l'attenzione
Alberto

solealto
Ciao Alberto,
non so se pu� esserti utile o se hai gi� visto questo documento dello spett.le Maio....
http://www.nital.it/forum/index.php?act=ST...=evoluzione_ttl
apasi
Ciao Solealto,
il documento di Maio lo avevo visto, � molto interessante.
Purtroppo non entra molto nel dettaglio quando parla del CLS

Spero che qualcuno possa aiutarmi a capire um po' piu in dettaglio il funzionamento del CLS

Grazie comunque
Alberto
marcofranceschini
Ciao Alberto
non ho il manuale sotto mano ma ho recentemente seguito all'ultimo WS Sposiamo il digitale ,una lezione di Lorenzo Ceva Valla che ha spiegato chiaramente le modalit� di utilizzo del sistema CLS .
Intanto un chiarimento la modalit� CLS � utilizzabile solo con macchina D70 e serie D2 ,con D100 e serie D1 sar� possibile utilizzare il sistema multi flash in modalit� SU-4.
Altro dettaglio non trascurabile � che per utilizzare il sistema CLS devi avere tutti flash SB800 e che questi flash per scattare devono "vedersi".
Scegliendo l'opzione CLS si deve assegnare il ruolo di MASTER ad un flash ,agli altri quello di REMOTE.
La modalit� di scatto dei flash pu� essere sia settata in manuale che in TTL
La comodit� principale � che in questo modo � possibile regolare dal tuo MASTER (che solitamente � il flash collegato alla fotocamera) tutti gli illuminatori REMOTE.In questo modo controllando l'esposizione sul monitor dopo lo scatto sar� possible ottimizzarla ,compensando l'esposizione di ogni singola unit�.
Ripeto un punto importante e che le regolazioni si fanno tutte dal MASTER.
Altra comodit� non indifferente del sistema CLS � quella che in una situazione in cui pi� fotografi utilizzano il flash (esempio cerimonia/matrimonio) il gruppo di flash comandato dal MASTER ,scatter� solo quando a scattare sar� il MASTER, al contrario in modalit� SU-4 ogni lampo visibile alle cellule dei flash ...li far� scattare.

Spero di essere stato chiaro.
Un saluto
Marco
apasi
Marco,
direi che la tua spiegazione � stata molto chiara, come hai giustamente detto, essendo possessore di una D70, mi riferivo al CLS per quest'ultima.

P.S. Credo sarebbe molto utile ed interessante, se possibile, una condivisione di parti di quel documento (non credo sia possibile pubblicarlo sul sito) o ancor meglio un experience dove vengano descritte pi� in dettaglio queste funzionalit� in modo da padroneggiarle meglio

P.S.2 E proprio necessario che siano tutti SB800 o i remoti possono essere anche SB600 ?

Grazie ancora
Alberto
matteoganora
QUOTE (apasi @ Nov 17 2004, 03:45 PM)
P.S.2 E proprio necessario che siano tutti SB800 o i remoti possono essere anche SB600 ?

Grazie ancora
Alberto

E' necessario credo un SB800 da usare come master, in quanto racchiude tutte le funzioni di controllo remoto, mentre per gli slave mi risulta siano pieanmente utilizzabili anche i 600.
Tutta via parlando con Lorenzo Ceva Valla ci ha fatto notare che il non eccessivo delta di prezzo tra i due flash, fa proprondere per l'800, sia per il NumeroGuida pi� alto che per funzioni pi� avanzate di gestione del multiflash
Giuseppe Maio
QUOTE (apasi @ Nov 17 2004, 12:54 PM)
1. nel caso utilizzo di pi� Flash, come fa la macchina fotografica a sapere le distanze dal soggetto di ogni flash ? � in grado di regolare la potenza dei flash remoti ?

2. Sempre durante un ripresa con pi� flash, se alcuni sono puntati verso soggetti diversi come � possibile stabilire la corretta potenza di ogni flash ? il sistema iTTL � in grado di considerare tutte queste variabili ?

Aggiungo alcune notizie,

su quanto gi� perfettamente spiegato dai partecipanti alla discussione.

1) La misurazione TTL altro non � che la misurazione della luce che arriva sul piano focale che D70 e serie D2 in iTTL fanno con il sensore nel mirino con lo specchio ancora abbassato. Ogni flash emetter� dunque potenze diverse in base a distanza o assorbimento luce del soggetto. Ricordo che il TTL comanda solo ad ogni singolo flash il comando di interruzione della luce. Le variabili iTTL fanno tutto ci� in differita ma il concetto � lo stesso. Allo scatto in pratica parte il primo flash (o tutti quelli dello stesso gruppo) e la fotocamera decide la "potenza", poi parte con il secondo gruppo e cos� via. Quindi finito il "giro" di misurazioni avviene l'otturazione che far� partire ogni singolo flash con la potenza calcolata in precedenza. Ovviamente il tutto non in secondi...
La macchina dunque non conosce la distanza dei flash ma dosa l'emissione allungando o restringendo la durata del lampo in base a quello che arriva in "macchina". Regola dunque la potenza del lampo.
Come giustamente insegnato dal maestro Lorenzo Ceva Valla queste sono per� applicazioni dove si vuole volontariamente sbilanciare le potenze coinvolte dai vari punti luce ed allora ecco che il Master SB-800 deve pilotare gli altri con potenze soggettivamente regolabili.

2) Se i flash fanno parte dello stesso gruppo ovviamente "vincer�" il flash pi� vicino rendendo meno evidente la presenza di altri punti luce pi� lontani. In pratica i flash di uno stesso gruppo potranno operare esclusivamente con la stessa potenza TTL o stessa potenza manuale perch� il Master comander� i dati a tutto il gruppo interessato come se stesse parlando con un solo flash anche se questi saranno 100. Per ottenere volontari sbilanciamenti tra flash si potranno utilizzare altre unit� ma impostate su gruppi differenti. Ogni singolo gruppo di uno o pi� flash potr� avere impostazioni diverse. I gruppi "remote" supportati dal sistema sono 3 distinti pi� il Master.

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: E' nostra intenzione prevedere un completo "experience" redatto proprio dal maestro Lorenzo Ceva Valla che comunque potr� essere reso pubblico solo nel corso del nuovo anno.
F.Giuffra
Io ho un sb800 e un sb600, per ora.
La D70 pu� comandare mille flash, ma tutti nello stesso canale, cio� non puoi in TTL comandare ad uno di fare pi� luce e ad un altro meno. Invece se ci metti sopra un sb800 lui pu� comandare, oltre a se stesso, altri 3 canali, cio� gruppi di flash ognuno con una potenza personalizzabile, ma il sb600 pu� andare solo sul gruppo 3, cio� non puoi comandare a 2 600 di usare potenze diverse perch� devono per forza stare nello stesso gruppo.
L'ideale sarebbe avere tre 800, uno sulla macchina e 2 separati, ed un 600 (o un altro 800), tutti sarebbero comandabili singolarmente. Se ne avessi di pi� gli altri riceverebbero in TTL lo stesso comando di quelli del loro gruppo.
texano.gif
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