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aliant
scusate ... cambia qualcosa se una foto viene qualificata da reportage o a street photo ?


c'e' chi fai i ritratti con il 14mm ... chi con il 300 mm
ma l'obiettivo principe e' considerato l'85 ...

alla fine è il risultato che conta e le sensazioni che trasmette una foto


quanto al reportage, riporto le sacre parole scritte nel 1952 da un mio amico nel suo libro "il momento decisivo" smile.gif :

E' un tipo in gamba e che andrebbe letto oltre che guardato smile.gif



IL REPORTAGE FOTOGRAFIC
O

Ma che cos'è in realtà un reportage fotografico? A volte una singola fotografia è in sé talmente ricca di forza e di significati, da divenire una storia intera, ma questo capita raramente. I vari elementi che insieme illuminano un soggetto, sono spesso dispersi in termini di spazio o tempo e rimetterli insieme con la forza, è un'azione di "regia" e di (rode. Ma se è possibile fare delle fotografie sia del nucleo che dei vari elementi significativi del soggetto, questo è un reportage fotografico. La pagina serve a riunire gli elementi complementari che sono dispersi in molte fotografie.
Il reportage implica un'azione congiunta del cervello, dell'occhio e del cuore. L'obiettivo di questa operazione complessa è ritrarre il contenuto di alcuni eventi che sono in fase di svolgimento e quindi comunicarne le impressioni; talvolta un singolo avvenimento può essere così ricco e sfaccettato, che diventa necessario muovercisi intorno, nella ricerca della soluzione al problema che pone, giacché il mondo è in movimento e non si può rimanere statici di fronte alla dinamicità dei fenomeni. Talvolta si centra il punto in pochi secondi, altre volte invece il procedimento richiede ore o giorni. Comunque sia, non esiste un piano standard, nessuno schema di lavoro. Occorre stare sempre all'erta con il cervello, l'occhio e il cuore e avere agilità nel corpo. Le cose così come sono, offrono una tale abbondanza di materiale, che il fotografo deve trattenersi dalla tentazione di provare a fare tutto. È essenziale tagliare dal materiale grezzo della vita: tagliare e tagliare, ma con attenzione. Durante ogni istante di lavoro, il fotografo deve raggiungere una precisa coscienza di quello che sta cercando di fare. Talvolta si ha la sensazione di avere già scattato l'istantanea più significativa di una particolare situazione o scena, non di meno ci si trova a scattare impulsivamente, poiché non si può sapere in anticipo con esattezza come la situzione o la scena si svolgerà. Bisogna vivere in simbiosi con la scena, proprio per essere pronti nel caso in cui gli elementi della situazione dovessero di nuovo scaturire dal nucleo dell'azione. Contemporaneamente è essenziale evitare di usare la macchina fotofrafica come una mitragliatrice e di appesantirsi con immagini inutili che confondono la nostra memoria e appannano la coerenza del reportage.
La memoria è molto importante, particolarmente rispetto al lavoro di scelta di ciascuna fotografia scattata galoppando alla stessa velocità dell'azione in svolgimento. Il fotografo deve essere sicuro, mentre è in presenza della scena che si sta dispiegando, di non aver perso alcun passaggio, di aver realmente espresso il significato unitario della scena. Dopo sarebbe troppo tardi. Il fotografo non può far retrocedere gli avvenimenti, per fotografarli di nuovo.
I fotografi si trovano sempre di fronte a un'alternativa e qualsiasi soluzione induce necessariamente a dei rimpianti. Esiste la scelta che facciamo quando inquadriamo il soggetto, e quella che facciamo dopo aver sviluppato e stampato la pellicola. Dopo lo sviluppo e la stampa, dovete occuparvi di fare una scelta tra le immagini, mettendo da parte quelle che, sebbene corrette, non sono le più incisive. Vi accorgerete allora, quando è troppo tardi, con terribile chiarezza, dove avete fallito. A questo punto, ricorderete il sentimento rivelatore che avevate provato mentre stavate fotografando. Era un momento di esitazione dovuto all'incertezza? Era causato da una separazione fisica tra voi e l'evento? Era semplicemente il fatto che voi non consideravate un certo dettaglio in relazione all'insieme? O (e questo è più frequente), il vostro sguardo era distratto, i vostri occhi erano disattenti?
Per ognuno di noi Io spazio parte dal nostro stesso occhio e degrada progressivamente verso l'infinito: lo spazio al momento attuale ci colpisce con minore o maggiore intensità e poi ci lascia, visualmente, per rinchiudersi nella nostra memoria e per modificarvisi. Di tutti i mezzi espressivi , la fotografia è la sola che fissi per sempre, proprio l'istante transitorio. Noi fotografi trattiamo soggetti che svaniscono continuamente, e quando sono scomparsi, non sono più disponibili, e non esiste mezzo al mondo di farli rivivere. Non possiamo stampare e sviluppare la memoria. Lo scrittore ha tempo di riflettere: egli può accettare e respingere, accettare ancora e, prima di affidare il suo pensiero al foglio, è in grado di leggere insieme gli elementi più rilevanti. C'è anche un periodo di stasi, quando il suo cervello dimentica, mentre il suo subcosciente lavora, classificando i pensieri. Per i fotografi, invece, ciò che è andato, è andato per sempre. Da questo fatto, nasce l'ansia e la forza della nostra professione. Non possiamo rifare la storia, una volta tornati all'albergo: il nostro compito è di percepire la realtà, e, quasi simultaneamente, registrarla, in quel notes che è la nostra macchina fotografica. Noi non dobbiamo, né manipolare la realtà, mentre stiamo fotografando, né manipolare i risultati nella camera oscura. Questi trucchi, sono facilmente individuabili per chi sa vedere.
Facendo un reportage fotografico, dobbiamo tener conto dei punti e dei rounds, come un arbitro di box. In ogni reportage fotografico che cerchiamo di fare, siamo obbligati ad arrivare come degli intrusi. È necessario, tuttavia, avvicinarsi al soggetto in punta di piedi, anche se si tratta di una natura morta. Una mano di velluto, un occhio di falco, questi requisiti che tutti devono avere: non serve farsi avanti a gomitate. E neppure fotografare con l'aiuto di qualche riflettore, se non altro per rispetto della luce naturale, anche quando di luce non ce n'è. Se un fotografo non osserva queste condizioni, può diventare intollerabile ed aggressivo.
La professione dipende a tal punto dalle relazioni che il fotografo stabilisce con la gente che fotografa, che un rapporto falso, una parola o un atteggiamento sbagliato, possono rovinare tutto.
Quando il soggetto si trova per qualsiasi ragione a disagio, la personalità scompare dove la macchina fotografica non può raggiungerla. Non ci sono regole fisse, perché ogni caso è a sé e richiede discrezione, anche se noi dobbiamo essere sempre a portata di mano. Le reazioni della gente differiscono molto da paese a paese, e da un gruppo sociale all'altro. In tutto l'Oriente per esempio, un fotografo impaziente, o che ha semplicemente fretta, è soggetto al ridicolo. Se vi siete fatti notare, anche solo tirando fuori l'esposimetro, la sola cosa da fare è dimenticare per il momento di fotografare, adattarsi, e permettere ai bambini che si precipitano da voi di aggrapparsi alle vostre ginocchia, come dei cuccioli.

aliant
QUOTE(walter imbimbo @ Aug 26 2005, 11:14 AM)
Quindi per tornare al discorso di ottiche, solo grandangolari.
*




uhm ... opinabile tongue.gif
__Claudio__
QUOTE(photoflavio @ Aug 26 2005, 11:59 AM)
............................
A mio avviso Street è una foto scattata al volo per strada, o magari non scattata al volo, studiata, ma fine a se stessa. Uno scatto che congela un particolare momento che si è presentato ai miei occhi durante la mia passeggiata.
Una foto di reportage è, sempre a mio modesto parere, una foto che documenta un evento ben preciso, e che non è stata scattata per caso. E' una foto che, da sola o con altre immagini, vuole documentare qualche cosa che mi ero prefisso già prima di uscire.
Se esco a fare due passi e vedo un disadattato che dorme su un marciapiede, scatto una foto al volo, realizzo una bella foto di Street, mentre se esco di casa con la precisa intenzione di cercare disadattati da fotografare, realizzo foto di reportage su un tema sociale.
.................................


In effetti anch'io la penso esattamente come te su questo tema e non sarei riuscito ad esprimermi in modo più preciso e ficcante.
Bisogna però pur prendere atto che non tutti vedono la cosa allo stesso modo e ognuno ovviamente può interpretare uno scatto in un certo modo. Credo che sia chiaro ormai che certo tipo di esperienze fotografiche siano difficilmente classificabili, o meglio, ognuno le classifica secondo il suo metro.
Anche secondo me parlare di reportage racchiuso in un solo scatto è restrittivo, magari c'è chi ci riesce beato lui, ma il reportage anche secondo me è una storia ben strutturata, ben svolta e soprattutto preparata a tavolino a volte per mesi. Che uno scatto di street pura, possa essere inserito in un reportage ovviamente nulla osta, anzi...ben venga, ma sarebbe uno degi scatti atti a dar corpo e profondità alla storia. Questo ovviamente per come la vedo io. smile.gif
aliant
due parole ...

Reportage o immagini al volo è la questione.

Vorrei segnalare che il fotografo che ha scritto il passo sopra piu' di 50 anni fa, per chi non l'avesse capito, è Henri Cartier Bresson.

Prima della pubblicazione del suo libro Images à la sauvette, che può ben essere tradotto "immagini al volo") e che nella versione americana è stato curiosamente tradotto con il titolo di "The decisive moment" "Il momento decisivo", di reportage neppure se ne parlava.

Ognuno ha voglia di pensare quello che vuole sul reportage, sulle immagini scattate al
volo e sul se una singola foto possa diventare reportage, il punto e' che Cartier
Bresson a tale riguardo scrive, : <<"A volte una singola fotografia è in sé talmente ricca di forza e di significati, da divenire una storia intera, ma questo capita raramente."

A mio parere, l'obiettivo c'entra pochissimo, ma poco poco poco.
HCB usava quasi esclusivamente 35 e 50 mm, non ho dubbi sul fatto che si possano scattare foto d'effetto anche con un 20mm o con un 180mm.

Ciao
NINO
Ditz
A conti fatti continuerò un po' con il 18-70...prima di capire io stesso di cosa ho bisogno! Giustamente l'umanità della strada sta nell'occhio di chi la osserva. E nella lente che questo ritiene più efficace per coglierla.

Ottimi contibuti di tutti, grazie... guru.gif

PS: splendide le parole di Bresson...
ciro207
Io nella scelta degli obiettivo mi affiderei a quel programmino tanto carino che ti dice le statistiche dei tuoi scatti.
Ora visto che hai un 18.70 sei abbastanza fortunato, nel senso che copre una buona focale. Prendi una buona dose di foto, passale nel programmino, e leggi risultati

Se sei sempre fermo ad una focale prendila fissa, se sei sempre a 18, forse allora hai bisogno di qualcosa di meno... oppure se sei sempre a 70.

La grande quantità dei miei scatti sono a 18mm o 400mm
Io lo so che significa, ma il mio portafoglio non ne vuole sapere. Forse un giorno laugh.gif
_Nico_
QUOTE(onderadio @ Aug 26 2005, 12:50 PM)
Prima della pubblicazione del suo libro Images à la sauvette, che può ben essere tradotto "immagini al volo") e che nella versione americana è stato curiosamente tradotto con il titolo di "The decisive moment" "Il momento decisivo", di reportage neppure se ne parlava.
Nino, capisco che la tua sia un'enfasi, ma insomma, mi sembra proprio esagerato affermare che prima di Cartier Bresson non si parlasse di reportage e non se ne facesse... smile.gif

La discussione sul genere street diviene parecchio interessante. Peccato si sia sviluppata in una sezione molto 'tecnica'...
photoflavio
QUOTE(onderadio @ Aug 26 2005, 11:50 AM)
Vorrei segnalare che il fotografo che ha scritto il passo sopra piu' di 50 anni fa, per chi non l'avesse capito, è Henri Cartier Bresson.

Prima della pubblicazione del suo libro Images à la sauvette, che può ben essere tradotto "immagini al volo") e che nella versione americana è stato curiosamente tradotto con il titolo di "The decisive moment" "Il momento decisivo", di reportage neppure se ne parlava.
*


Se non ricordo male, non molto tempo fa questo titolo era riportato nella tua firma sul forum...

Tornando all'argomento principale, già in un altro post ho manifestato la mia idea di acquistare un'ottica fissa, pratica e poco ingombrante, per questo genere di foto. La soluzione di compromesso tra la qualità, il "portafoglio" ed il genere di fotografia mi farà propendere per un 50 mm, anche se avrei preferito un 35 mm che però è un po' più caruccio.

Ciao,
Flavio

@ nico : ho fatto un'anteprima ed ho visto la tua risposta; a mio avviso sei maestro indiscusso nello stimolare questo genere di argomenti... magari al bar... user posted image la getto lì...

F.

aliant
QUOTE(_Nico_ @ Aug 26 2005, 01:17 PM)
QUOTE(onderadio @ Aug 26 2005, 12:50 PM)
Prima della pubblicazione del suo libro Images à

la sauvette, che può ben essere tradotto "immagini al volo") e che nella versione

americana è stato curiosamente tradotto con il titolo di "The decisive moment" "Il

momento decisivo", di reportage neppure se ne parlava.
Nino, capisco che la tua

sia un'enfasi, ma insomma, mi sembra proprio esagerato affermare che prima di Cartier

Bresson non si parlasse di reportage e non se ne facesse... smile.gif

La discussione sul genere street diviene parecchio interessante. Peccato si sia

sviluppata in una sezione molto 'tecnica'...
*




Ciao Nico ... ho scritto non se ne parlava di reportage, non non se ne faceva.

Figurati se negli anni 30 e 40 di fatto non se ne facesse.

Quel libro di Cartier Bresson oltre a contenere alcune delle foto piu' note dello stesso ha una decina di pagine dedicate all'analisi del modo di fare fotografia di Bresson.

E' probabilmente il primo libro che in maniera chiara descrive il reportage e non e' un caso che Cartier Bresson sia stato uno dei fondatori di Magnum.

A mio modesto avviso, la fondazione di Magnum ed "Il momento decisivo" di Cartier Bresson sono il segnale del passaggio di un'epoca nella fotografia.

Ad ogni modo se hai qualche altro riferimento testuale alla filosofia che sta dietro il reportage prima del 1952 sarò ben lieto di leggerlo. Mi interesserebbe molto.

Ciao
NN

aliant
QUOTE(photoflavio @ Aug 26 2005, 01:31 PM)

@ nico : ho fatto un'anteprima ed ho visto la tua risposta; a mio avviso sei maestro indiscusso nello stimolare questo genere di argomenti... magari al bar... user posted image la getto lì...

F.
*




??? non ho beh capito in che senso ???

Non penso che Nico avesse alcuna intenzione provocatoria, anzi mi pare si sia sviluppata una discussione interessante.

ciao
nn
_Nico_
QUOTE(onderadio @ Aug 26 2005, 01:58 PM)
Ciao Nico ... ho scritto non se ne parlava di reportage, non non se ne faceva.

E' probabilmente il primo libro che in maniera chiara descrive il reportage e non e' un caso che Cartier Bresson sia stato uno dei fondatori di Magnum.

A mio modesto avviso, la fondazione di Magnum ed "Il momento decisivo" di Cartier Bresson sono il segnale del passaggio di un'epoca nella fotografia.

Ad ogni modo se hai qualche altro riferimento testuale alla filosofia che sta dietro il reportage prima del 1952 sarò ben lieto di leggerlo. Mi interesserebbe molto.
Nino, avevo ben capito che la tua era un'enfasi, basata sulla sottile differenza tra il 'dire' e il 'fare', ma volevo evitare che qualcuno non cogliesse la differenza e ti prendesse alla lettera... smile.gif

Probabilmente hai ragione a dire che la fondazione della Magnum costituisce uno spartiacque, e non saprei dirti se esiste qualche testo sul reportage precedente alle riflessioni di Cartier Bresson.

Suppongo tuttavia di sì, poiché il fotoreportage acquista rilievo con la diffusione dei giornali, e il giornalismo ha ormai qualche secolo. Voglio dire, insomma, che il fotoreportage è figlio del reportage scritto, che è ben vecchiotto: il primo reporter di guerra si chiama... Omero, e la sua Odissea è già, in certo senso, un genere street... smile.gif

Quanto a Flavio, voleva semplicemente stimolarmi ad aprire una discussione su questo argomento al bar. Tuttavia la riflessione sui 'generi', e in particolare sulla 'street' e il reportage mi sembra meritino uno spazio più duraturo... hmmm.gif
photoflavio
QUOTE(onderadio @ Aug 26 2005, 01:43 PM)
[...]
??? non ho beh capito in che senso ???

Non penso che Nico avesse alcuna intenzione provocatoria, anzi mi pare si sia sviluppata una discussione interessante.

ciao
nn
*


QUOTE(_Nico_ @ Aug 26 2005, 02:17 PM)


Quanto a Flavio, voleva semplicemente stimolarmi ad aprire una discussione su questo argomento al bar. Tuttavia la riflessione sui 'generi', e in particolare sulla 'street' e il reportage mi sembra meritino uno spazio più duraturo...  hmmm.gif
*


@ onderadio: Nico ha colto perfettamente nel segno; intendevo esattamente stimolarLo ad aprire una discussione sul tema Reportage/Street - nessuna nota polemica nel modo più assoluto.

Intendevo per la precisione che Nico ha aperto alcune delle discussioni a mio avviso più stimolanti ed interessanti di questo forum e per questo motivo lo vedevo come la persona più adatta ad iniziare questo nuovo tema. Se aprissi io... miserello... la stessa discussione, temo che cadrebbe pressochè inascoltata unsure.gif

Ciao,
Flavio


aliant
meglio cosi' ! non avevo capito un tubo biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif

walter imbimbo
QUOTE(photoflavio @ Aug 26 2005, 04:08 PM)
QUOTE(onderadio @ Aug 26 2005, 01:43 PM)
[...]
??? non ho beh capito in che senso ???

Non penso che Nico avesse alcuna intenzione provocatoria, anzi mi pare si sia sviluppata una discussione interessante.

ciao
nn
*


QUOTE(_Nico_ @ Aug 26 2005, 02:17 PM)

Quanto a Flavio, voleva semplicemente stimolarmi ad aprire una discussione su questo argomento al bar. Tuttavia la riflessione sui 'generi', e in particolare sulla 'street' e il reportage mi sembra meritino uno spazio più duraturo...  hmmm.gif
*


@ onderadio: Nico ha colto perfettamente nel segno; intendevo esattamente stimolarLo ad aprire una discussione sul tema Reportage/Street - nessuna nota polemica nel modo più assoluto.

Intendevo per la precisione che Nico ha aperto alcune delle discussioni a mio avviso più stimolanti ed interessanti di questo forum e per questo motivo lo vedevo come la persona più adatta ad iniziare questo nuovo tema. Se aprissi io... miserello... la stessa discussione, temo che cadrebbe pressochè inascoltata unsure.gif

Ciao,
Flavio
*




In effetti non sarebbe male, il tema è interessante, si parla di Fotografia, e non di apetti tecnici relativi alle fotocamere o alle ottiche.

Walter
aliant
QUOTE(_Nico_ @ Aug 26 2005, 03:17 PM)
Probabilmente hai ragione a dire che la fondazione della Magnum costituisce uno spartiacque, e non saprei dirti se esiste qualche testo sul reportage precedente alle riflessioni di Cartier Bresson.

Suppongo tuttavia di sì, poiché il fotoreportage acquista rilievo con la diffusione dei giornali, e il giornalismo ha ormai qualche secolo. Voglio dire, insomma, che il fotoreportage è figlio del reportage scritto, che è ben vecchiotto: il primo reporter di guerra si chiama... Omero, e la sua Odissea è già, in certo senso, un genere street... smile.gif




Attenzione a non confondere lo scritto che accompagna il fotoracconto con la teorica del reportage smile.gif

A proposito mentre scrivevo ho riguardato un libro di Werner Bischofche ho in biblioteca ...
... che bei tempi quegli anni cinquanta e peccato che morì cosi' presto questo bravissimo fotoreporter.

Ciao
NN
__Claudio__
QUOTE(photoflavio @ Aug 26 2005, 04:08 PM)


Intendevo per la precisione che Nico ha aperto alcune delle discussioni a mio avviso più stimolanti ed interessanti di questo forum e per questo motivo lo vedevo come la persona più adatta ad iniziare questo nuovo tema. Se aprissi io... miserello... la stessa discussione, temo che cadrebbe pressochè inascoltata  unsure.gif

Ciao,
Flavio
*




QUOTE(walter imbimbo @ Aug 26 2005, 04:43 PM)

In effetti non sarebbe male, il tema è interessante,  si parla di Fotografia, e non di apetti tecnici relativi alle fotocamere o alle ottiche.

Walter
*



Per rispondere a Flavio. Non mi sembra che si faccia questo tipo di distinzioni fra noi wink.gif Mi sembra anzi che questa discussione ne sia la prova. Talvolta basta lo spunto per intavolare una parentesi costruttiva anche se ad aprirla è stato "dizt" che è appena arrivato fra noi e per questo lo ringrazio.

Il bar vi sembra davvero il posto giusto? Daltronde il fulcro di tutto è l'impiego di ottiche in un tipo di fotografia. smile.gif
armstrong
tongue.gif forse sarò un po' OT ma visto che si parla di street...

...volevo chiedervi ma voi come impostate l'approccio al soggetto, come entrate nella scena (come dice Matteo), che consigli potete darmi e soprattutto come vi regolate con le legge sulla privacy?? Fate firmare a tutti la liberatoria??

grazie.gif grazie 1000 e buone foto biggrin.gif



guru.gif
aliant
QUOTE(armstrong @ Aug 26 2005, 05:06 PM)
...volevo chiedervi ma voi come impostate l'approccio al soggetto, come entrate nella scena (come dice Matteo), che consigli potete darmi e soprattutto come vi regolate con le legge sulla privacy?? Fate firmare a tutti la liberatoria??
*



Due casi :

1) se la ragazza e' molto carina, ci si avvicina e con grande modestia si esclama: "Sono un fotografo di street e vorrei tanto il suo numero di cellulare, email ed eventualmente invitarla a cena per discutere della liberatoria relativa alle foto che mi piacerebbe scattare al suo bel visino con un obiettivo macro. In tal caso le dispiace se sto molto vicino mentre scatto ... sa ... il 60mm mette a fuoco a pochi cm di distanza".

2) in tutte le altre ipotesi ... scatto selvaggio.


Almeno questo è stato il metodo che ho seguito fino a tempi recenti.

Ciao
NINO
armstrong
QUOTE(onderadio @ Aug 26 2005, 04:33 PM)
...se la ragazza e' molto carina, ci si avvicina e con grande modestia si esclama: "Sono un fotografo di street e vorrei tanto il suo numero di cellulare, email ed eventualmente invitarla a cena per discutere della liberatoria relativa alle foto che mi piacerebbe scattare al suo bel visino con un obiettivo macro. In tal caso le dispiace se sto molto vicino mentre scatto ... sa ... il 60mm mette a fuoco a pochi cm di distanza".
*



Ottimo metodo biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif
kele
In base alla mia esperienza, il 180 2,8 è molto molto più utile dell' 80-200 perchè più maneggevole e "veloce" da usare, oltre che più "discreto" da portare per strada. Oltre che più prestante dal punto di vista ottico, soprattutto cromatico.
Ciao
__Claudio__
QUOTE(armstrong @ Aug 26 2005, 05:06 PM)
...volevo chiedervi ma voi come impostate l'approccio al soggetto, come entrate nella scena (come dice Matteo),


Faccia tosta, faccia tosta e se ti avanza...un po' di faccia tosta. biggrin.gif

QUOTE
come vi regolate con le legge sulla privacy?? Fate firmare a tutti la liberatoria??

Cosa sono? messicano.gif
Al_fa
QUOTE(__Claudio__ @ Aug 26 2005, 05:11 PM)
QUOTE(armstrong @ Aug 26 2005, 05:06 PM)
...volevo chiedervi ma voi come impostate l'approccio al soggetto, come entrate nella scena (come dice Matteo),


Faccia tosta, faccia tosta e se ti avanza...un po' di faccia tosta. biggrin.gif

QUOTE
come vi regolate con le legge sulla privacy?? Fate firmare a tutti la liberatoria??

Cosa sono? messicano.gif
*




Pollice.gif

come sempre, mitico Claudio
kele
Forse servono meno dubbi e più scatti...per strada!
Ciao
__Claudio__
QUOTE(kele @ Aug 26 2005, 06:18 PM)
Forse servono meno dubbi e più scatti...per strada!
Ciao
*



Pronti! Police.gif

tanto per smentire tutto quello che ho detto eccone una fatta col 20 messicano.gif
aliant

questa under the street piu' che street visto che era un vagone della metro a parigi ...

altri tempi, FG-20 con 50mm 1.8

user posted image

aliant
altri tempi, queste le stampavo in camera da letto con le bacinelle sul letto e lo sviluppatore che sistematicamente macchiava le coperte e le lenzuola rolleyes.gif

user posted image
Giorgio Baruffi
molto bella l'ultima postata Onderadio, davvero bella...

ti invito però a non metterle di quelle dimensioni, non tutti (io per primo!) hanno un 21"!!! biggrin.gif
aliant


sempre con il 50mm

gira e rigira ... e l'ottica con la quale mi trovo meglio smile.gif

user posted image

aliant
QUOTE(GiorgioBS @ Aug 26 2005, 06:47 PM)
molto bella l'ultima postata Onderadio, davvero bella...

ti invito però a non metterle di quelle dimensioni, non tutti (io per primo!) hanno un 21"!!!  biggrin.gif
*




si hai ragione biggrin.gif

le ho ridotte un po', dovrebbe andare bene adesso



pensare come guardava la mollica di pane quel piccione
user posted image
aliant
Sarà mossa ma a questa sono tanto affezionato. Ero nelle salite per andare al Sacro Cuore.



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photoflavio
QUOTE(__Claudio__ @ Aug 26 2005, 03:53 PM)
Per rispondere a Flavio. Non mi sembra che si faccia questo tipo di distinzioni fra noi wink.gif  Mi sembra anzi che questa discussione ne sia la prova. Talvolta basta lo spunto per intavolare una parentesi costruttiva anche se ad aprirla è stato "dizt" che è appena arrivato fra noi e per questo lo ringrazio.

Claudio, hai ragione, non intendo che un utente, consapevolmente, faccia queste distinzioni, ma il forum è lo spaccato della società in cui viviamo, con i suoi pregi ed i suoi difetti, e come tale c'è chi, magari del tutto involontariamente, potrebbe farsi condizionare o coinvolgere maggiormente a seconda di chi propone l'argomento biggrin.gif

QUOTE(__Claudio__ @ Aug 26 2005, 03:53 PM)
Il bar vi sembra davvero il posto giusto? Daltronde il fulcro di tutto è l'impiego di ottiche in un tipo di fotografia.  smile.gif
*


Hai nuovamente ragione,
non so se il bar sia il posto giusto, ma indipendentemente dalla sezione ci vorrebbe una discussione dedicata, con titolo dedicato, perchè chi ha proposto o partecipato a questa discussione potrebbe chiedersi se non si sia sviato troppo il tema originale.

Ciao,
Flavio

PS: intanto vado a cercarmi il cinquantino, poi deciderò se fare un Reportage o un po' di Street user posted image

Ops... vedo nell'anteprima le foto di Onderadio, molto belle, la prima in particolare. Bravo.
aliant
QUOTE(photoflavio @ Aug 26 2005, 06:59 PM)
Ops... vedo nell'anteprima le foto di Onderadio, molto belle, la prima in particolare. Bravo.
*




Grazie, ma le foto non le ha scattate Nino a 36 anni ma 11 anni fa circa ... biggrin.gif.

Altri tempi ! rolleyes.gif

user posted image
photoflavio
QUOTE(onderadio @ Aug 26 2005, 06:03 PM)
Grazie, ma le foto non le ha scattate Nino a 36 anni ma 11 anni fa circa ...  biggrin.gif.

Altri tempi !  rolleyes.gif

Non dirlo così, siamo coetanei, 36 pure io.
E comunque, per tornare alle foto... non hanno età, scattate oggi, un mese o dieci anni fa, se sono belle, sono belle... poche storie biggrin.gif

Quella mossa sulle salite per il Sacro Cuore mi fa sognare; sarà che sono innamorato di quella città.

Flavio

aliant
Nico ... guru.gif smile.gif

LA TECNICA

Le continue scoperte nel campo della chimica e dell'ottica, stanno ampliando in modo considerevole il nostro campo d'azione. Tocca a noi applicarle alla nostra tecnica per migliorarci, ma esiste un intero gruppo di pregiudizi che si sono formati riguardo al problema della tecnica.
La tecnica è importante solo in quanto riusciamo a servircene per comunicare ciò che vogliamo. La tecnica personale di ciascuno deve essere creata ed adattata solo per rendere efficace una certa visione sulla pellicola, ma solo i risultati contano, l'evidenza finale è la fotografia stampata, altrimenti non si porrebbe fine alle storie raccontate dai fotografi su delle fotografie che stavano per fare, ma che in realtà sono solo un nostalgico rimpianto.
La professione di foto-reporter esiste solo da 30 anni. Si è sviluppata grazie alla comparsa di macchine fotografiche facilmente maneggiabili, di obiettivi più luminosi e dalle pellicole a grana fine prodotte per il cinema. La macchina fotografica è per noi uno strumento, non un bel giocattolo meccanico. Nel perfetto funzionamento di questo oggetto meccanico, forse cerchiamo un'inconscia compensazione alle ansietà e alle incertezze dell'affanno quotidiano. In ogni caso si pensa troppo alla tecnica e troppo poco al vedere.
È sufficiente che un fotografo si senta a suo agio con la sua macchina e che questa sia adatta al lavoro che vuoi fare. Il modo di usarla, le sue tacche, le sue velocità di esposizioni e tutto il resto dovrebbero diventare automatici, come il cambiare una marcia in automobile. Non spetta a me addentrarmi nei dettagli di queste operazioni, anche delle più complicate, perché sono tutte esposte con precisione militaresca nelle istruzioni che i fabbricanti danno insieme alla macchina fotografica ed alla bella custodia in pelle. Se 1 a macchina è un bel giocattolo, dovremmo superare questo ostacolo almeno parlandone. Lo stesso si può dire dei "come" e dei "perché" ottenere graziose stampe in camera oscura.
Mentre sì ingrandisce, è essenziale ricreare i valori e lo stato d'animo del momento in cui fu scattata la fotografia. Si può anche modificare la stampa in modo da riflettere le intenzioni del fotografo nel momento in cui faceva la fotografia. Bisogna anche ristabilire quell'equilibrio tra luce ed ombra che l'occhio stabilisce in continuazione. Ed è per questo che l'ultimo atto della creazione di una fotografia avviene in camera oscura.
Mi diverte sempre l'idea che certa gente ha della tecnica fotografica. Un'idea che si manifesta in un insaziabile desiderio di immagini nitide. Si tratta di un'ossessione? Oppure questa gente crede, con la tecnica del colpo d'occhio ("trompe l'oeil"), di afferrare meglio la realtà? In ogni caso sono tanto lontani dal vero problema, quanto lo erano quei fotografi della generazione precedente che arricchivano i loro aneddoti fotografici, con un flou voluto perché considerato "artistico".
aliant
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_Nico_
QUOTE(onderadio @ Aug 26 2005, 07:37 PM)
Nico ...  guru.gif  smile.gif
Io? Io non c'entro...! laugh.gif

user posted image
QUOTE(onderadio @ Aug 26 2005, 07:37 PM)
La professione di foto-reporter esiste solo da 30 anni.
La professione sì (più o meno dall'introduzione delle foto nelle riviste e nei quotidiani), ma il reportage comincia ben prima. Anche il genere street è praticato da più tempo di quanto si pensi. Comincia nel Seicento, più o meno, e in questa discussione ricordavo un fotografo lombardo fin de siecle.
Bruno L
Bella e interessante questa discussione.
Arrivo in ritardo ed è gia stato detto tutto sull'idea di 'street', per non ripetere concetti gia espressi dico solo che ... mi trovo perfettamente daccordo con Claudio. biggrin.gif
QUOTE(__Claudio__ @ Aug 25 2005, 05:04 PM)
Da quando in qua si deve usare "solo", come ha detto Matteo, il grandangolare per dare foto di strada? Chi o quale legge ha stabilito questi limiti? Inoltre in che contesti? ...
...Ci sono foto che necessitano di un grandangolare spinto, se ne sono altre che richiedono anche un 300mm. Questa la mia opinione.
*

.... E di fatti mi sono divertito a cercare tra le foto che si avvicinano a questo genere, quale ottica ho utilizzato, ecco qualche link:

10.5 DX: foto1

12-24 DX: foto1 - foto2

35 f/2: foto1 - foto2

50 f/1.4: foto1 - foto2 - foto3

60Micro: foto1 - foto2 - foto3

80-200: foto1 - foto2 - foto3

Esagerando, si potrebbe dire che per la street, (come per gli altri generi) va va bene ... l'obiettivo che ti ritrovi in quel momento. biggrin.gif

saluti
Bruno
Lambretta S
QUOTE(Bruno L @ Aug 27 2005, 10:54 AM)
Esagerando, si potrebbe dire che per la street, (come per gli altri generi) va bene ... l'obiettivo che ti ritrovi in quel momento.  biggrin.gif


Ogni tanto qualcosa di "sensato" da leggere... il dottor "Bruno" sta diventando una delle mie "letture" preferite... guru.gif

Per quanto concerne le liberatorie esistono! E se finora è andato tutto "bene" meglio così... comunque in merito la "sensibilità pubblica" sta aumentando! Occhio a non andare a impinguare la "statistica forense" a riguardo sono previste "salate" sanzioni oltre al fastidio di essere iscritti nel casellario Penale... quindi occhio a ciò che si scatta ma soprattutto a ciò che si pubblica... non è terrorismo psicologico, solo un dato di fatto... Police.gif
__Claudio__
QUOTE(Lambretta S @ Aug 27 2005, 12:14 PM)
sono previste "salate" sanzioni oltre al fastidio di essere iscritti nel casellario Penale... quindi occhio a ciò che si scatta ma soprattutto a ciò che si pubblica... non è terrorismo psicologico, solo un dato di fatto... Police.gif
*



Ne sono convinto. In questa parodia di Stato è più facile essere iscritto per una foto pubblicata su un forum che per lancio di massi dai ponti.
Ma si sa quelle sono ragazzate fatte per noia...
_Nico_
Sebbene il genere street sia molto vago e sfumato, a differenza d'altri, io vi vedo una differenza: la differenza tra una foto scattata per strada da una scattata nella strada, una foto della strada.

Da questo punto di vista, certo personalissimo, alcune foto -soprattutto quelle scattate col tele, ma non solo- hanno la strada come scenario non essenziale. Il soggetto potrebbe trovarsi altrove e non cambierebbe nulla. Come diceva Gianni, si tratta di cogliere «l'anima» della strada, e non è facile. Io, per esempio, non ne sono capace. Ma avverto chi riesce a immergersi nella strada, e chi vi si trova restando tuttavia estraneo o comunque non partecipe.

Questione personalissima, ovviamente. Ma che avverto tutte le volte che entro nel W/NW sulla street: ci vedo un mucchio di foto scattate per strada, quasi nessuna nella strada, della strada.
Lambretta S
QUOTE(__Claudio__ @ Aug 27 2005, 11:32 AM)
Ne sono convinto. In questa parodia di Stato è più facile essere iscritto per una foto pubblicata su un forum che per lancio di massi dai ponti.
Ma si sa quelle sono ragazzate fatte per noia...


Assolutamente no! In questa Parodia di Stato come la definisci Tu c'è molta gente che rischia la pelle... quasi sempre la salute affinche le cose vadano nel modo giusto... purtroppo chi lancia i sassi dai cavalcavia spesso la fa franca... ma quando vengono assicurati alla giustizia le pene sono senz'altro "pesanti" e commisurate alla gravità del fatto reato commesso... nella fattispecie il rispetto verso l'altrui persona ha vari livelli... sicuramente tirargli un macigno addosso è più grave di scattargli una foto in atteggiamenti "privati" dalla cui pubblicazione inconsapevolemente potrebbero scaturire effetti "non gradevoli" a livello di sfera famigliare... in sostanza non si può giustificare uno scatto che lede la "privacy" altrui solo perché c'è chi tira le "breccole" sull'autostrada... a ognuno il suo... wink.gif
Lambretta S
QUOTE(_Nico_ @ Aug 27 2005, 12:01 PM)
Sebbene il genere street sia molto vago e sfumato, a differenza d'altri, io vi vedo una differenza: la differenza tra una foto scattata per strada da una scattata nella strada, una foto della strada.

Da questo punto di vista, certo personalissimo, alcune foto -soprattutto quelle scattate col tele, ma non solo- hanno la strada come scenario non essenziale. Il soggetto potrebbe trovarsi altrove e non cambierebbe nulla. Come diceva Gianni, si tratta di cogliere «l'anima» della strada, e non è facile. Io, per esempio, non ne sono capace. Ma avverto chi riesce a immergersi nella strada, e chi vi si trova restando tuttavia estraneo o comunque non partecipe.

Questione personalissima, ovviamente. Ma che avverto tutte le volte che entro nel W/NW sulla street: ci vedo un mucchio di foto scattate per strada, quasi nessuna nella strada, della strada.


Boh... hmmm.gif sto giro mica l'ho capito che volevi dire! blink.gif
photoflavio
QUOTE(_Nico_ @ Aug 27 2005, 12:01 PM)
Sebbene il genere street sia molto vago e sfumato, a differenza d'altri, io vi vedo una differenza: la differenza tra una foto scattata per strada da una scattata nella strada, una foto della strada.

Da questo punto di vista, certo personalissimo, alcune foto -soprattutto quelle scattate col tele, ma non solo- hanno la strada come scenario non essenziale. Il soggetto potrebbe trovarsi altrove e non cambierebbe nulla. Come diceva Gianni, si tratta di cogliere «l'anima» della strada, e non è facile. Io, per esempio, non ne sono capace. Ma avverto chi riesce a immergersi nella strada, e chi vi si trova restando tuttavia estraneo o comunque non partecipe.

Questione personalissima, ovviamente. Ma che avverto tutte le volte che entro nel W/NW sulla street: ci vedo un mucchio di foto scattate per strada, quasi nessuna nella strada, della strada.
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guru.gif Con poche parole hai descritto un concetto importante nel quale ritrovo molto di me, in particolare sul modo di scattare le foto nella strada con il tele.

Quando vado in giro con l'intenzione di fare qualche foto al volo, mi trovo spesso a rinunciare allo scatto proprio perchè non riesco a vivere questo rapporto con la gente, mi pare di essere intruso, osservato quasi con sospetto; preferisco allora montare su il 70÷200 e riprendere estraniandomi un po' dalla scena.

Uno dei motivi è che quando punti la macchina fotografica verso qualcuno, questo - spesso - muta il proprio atteggiamento sentendosi osservato, diviene poco naturale. Con il tele metto un po' di distanza e mi garantisco la naturalezza del soggetto.

Poi ci sono i maestri "del genere", quelli che ti avvicinano, scattano con tutta calma, magari ripongono l'apparecchio... e tu non ti sei accorto di essere finito sulla sua pellicola... già, i maestri.

Ciao,
Flavio.

Lambretta S
QUOTE(photoflavio @ Aug 27 2005, 12:54 PM)
guru.gif  Con poche parole hai descritto un concetto importante nel quale ritrovo molto di me, in particolare sul modo di scattare le foto nella strada con il tele.

Quando vado in giro con l'intenzione di fare qualche foto al volo, mi trovo spesso a rinunciare allo scatto proprio perchè non riesco a vivere questo rapporto con la gente, mi pare di essere intruso, osservato quasi con sospetto; preferisco allora montare su il 70÷200 e riprendere estraniandomi un po' dalla scena.

Uno dei motivi è che quando punti la macchina fotografica verso qualcuno, questo - spesso - muta il proprio atteggiamento sentendosi osservato, diviene poco naturale. Con il tele metto un po' di distanza e mi garantisco la naturalezza del soggetto.

Poi ci sono i maestri "del genere", quelli che ti avvicinano, scattano con tutta calma, magari ripongono l'apparecchio... e tu non ti sei accorto di essere finito sulla sua pellicola... già, i maestri.

Ciao,
Flavio.


Che vuol dire scusa? L'effetto prospettico dovuto all'uso del Tele (compressione dei piani) e distanza dal soggetto (poco di circostante il soggetto) rendono il tutto più una paparazzata che una foto di strada... per le ragioni di cui sopra se uno si vede "indebitamente" pubblicato ha tutte le ragioni di risentirsene... in sostanza per chi non lo avesse capito la foto di strada si fa con il soggetto "consapevole" vai dal personaggio ti presenti... gli fai presente che vuoi fotografarlo e se lui acconsente procedi con gli scatti... se vengono naturali bene se no ciccia... alla fine del "lavoro" ti fai firmare la tua bella "liberatoria" e stai a posto sia a livello fotografico che con le "leggi" e i "regolamenti" vigenti... tutto il resto sono diatribe filosofiche che lasciano il tempo che trovano... specialmente su quale obiettivo sia più adatto alla street... se poi come dice Claudio facciamo alla volemose bene è anche una questione di stile coinvolgere il soggetto... della serie se me lo dicevi prima magari... ormai!... cool.gif
photoflavio
QUOTE(Lambretta S @ Aug 27 2005, 02:29 PM)
Che vuol dire scusa? L'effetto prospettico dovuto all'uso del Tele (compressione dei piani) e distanza dal soggetto (poco di circostante il soggetto) rendono il tutto più una paparazzata che una foto di strada... per le ragioni di cui sopra se uno si vede "indebitamente" pubblicato ha tutte le ragioni di risentirsene... in sostanza per chi non lo avesse capito la foto di strada si fa con il soggetto "consapevole" vai dal personaggio ti presenti... gli fai presente che vuoi fotografarlo e se lui acconsente procedi con gli scatti... se vengono naturali bene se no ciccia... alla fine del "lavoro" ti fai firmare la tua bella "liberatoria" e stai a posto sia a livello fotografico che con le "leggi" e i "regolamenti" vigenti... tutto il resto sono diatribe filosofiche che lasciano il tempo che trovano... specialmente su quale obiettivo sia più adatto alla street... se poi come dice Claudio facciamo alla volemose bene è anche una questione di stile coinvolgere il soggetto... della serie se me lo dicevi prima magari... ormai!... cool.gif
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Concordo sul fatto che il tele rende una prospettiva completamente diversa... è una legge fisica, non ti si può certo dare torto anche volendo wink.gif
Ed infatti, pur amando il genere street, non riesco a calarmi con disinvoltura nei panni di chi si inserisce nelle scene e scatta, e preferisco quindi qualche scatto più discreto che, sicuramente, "non è molto street".
Per quanto riguarda l'altro discorso, quello della liberatoria, non posto quasi mai immagini di persone, e nelle occasioni in cui lo faccio ho 'quasi' sempre il consenso del soggetto. Magari scatto qualche immagine e poi mi avvicino al soggetto dicendo 'guardi che facevo qualche foto in giro, in qualcuna è venuto particolarmente bene... bla bla...'. In altre occasioni, quando i miei soggeti sono abitudinari, sono tornato sui luoghi del misfatto per regalare qualche stampa.

Ciao biggrin.gif
Flavio

Ditz
Ho studiato etnografi che andavano in giro con lo specchio fissato davanti all'obiettivo in modo da poter fotografare persino di spalle (quasi) al soggetto...in modo da non interferire in alcun modo con il particolare comportamento che volevano documentare. Era l'epoca del sogno di una etnografia pura.

Da quello che dite la foto di street si distingue da quella "etnografica" come la fotografia artistica da quella scientifica: in quest'ultimo caso non ci interessa se i piani si appiattiscono...nel primo si. E via dicendo.

Ma a questo punto, se ognuno vive la propria libertà di espressione nel campo che sente più congeniale (e col pieno diritto di farlo)...dove potrà mai arrivare questa discussione? hmmm.gif
__Claudio__
QUOTE(Lambretta S @ Aug 27 2005, 01:42 PM)
..............

Assolutamente no! In questa Parodia di Stato come la definisci Tu c'è molta gente che rischia la pelle... quasi sempre la salute affinche le cose vadano nel modo giusto... purtroppo chi lancia i sassi dai cavalcavia spesso la fa franca... ma quando vengono assicurati alla giustizia le pene sono senz'altro "pesanti" e commisurate alla gravità del fatto reato commesso...

Lambre', che c'entrano quelli che rischiano la pelle e la salute per far in modo che le cose vadano bene hmmm.gif Chi li ha nominati, Non certo io. Senza entrare nel merito delle sentenze, visto che non è il luogo, sai bene quali siano state...ma tanto...ormai.
P.S. Io Stato lo scrivo ancora con la lettera maiuscola wink.gif parodia con la minuscola.


QUOTE(Lambretta S @ Aug 27 2005, 03:29 PM)
Che vuol dire scusa? L'effetto prospettico dovuto all'uso del Tele (compressione dei piani) e distanza dal soggetto (poco di circostante il soggetto) rendono il tutto più una paparazzata che una foto di strada... per le ragioni di cui sopra se uno si vede "indebitamente" pubblicato ha tutte le ragioni di risentirsene... in sostanza per chi non lo avesse capito la foto di strada si fa con il soggetto "consapevole" vai dal personaggio ti presenti... gli fai presente che vuoi fotografarlo e se lui acconsente procedi con gli scatti... se vengono naturali bene se no ciccia... alla fine del "lavoro" ti fai firmare la tua bella "liberatoria" e stai a posto sia a livello fotografico che con le "leggi" e i "regolamenti" vigenti... tutto il resto sono diatribe filosofiche che lasciano il tempo che trovano... specialmente su quale obiettivo sia più adatto alla street... se poi come dice Claudio facciamo alla volemose bene è anche una questione di stile coinvolgere il soggetto... della serie se me lo dicevi prima magari... ormai!... cool.gif
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Ovviamente che l'uso del tele renda la foto una paparazzata è una tua convinzione. Sicuro che sia suffragata dai fatti? Sicuro di non confondere foto come quella di Marco Gesiot, con quelle dei "paparazzi" di note riviste del 2000? Io la penso esattamente al contrario di come la pensi tu. Se devo presentarmi, discutere sui perchè e farmi firmare la liberatoria starò pure a posto con le leggi, che stia a posto a livello fotografico, ripeto, non credo ed è solo una interpretazione tua della foto di strada. Che la discussione su quale obiettivo sia più adatto a far un certo tipo di foto sia una diatriba filosofica ti rispondo: vivaddio, ogni tanto si può far altro che non sterile, quello sì, tecnicismo fine a se stesso. In quanto allo stile Lambre'...non solo non centra un beneamato...ma è anche qui una questione di filosofia, si "deve" coinvolgere il soggetto. Lo hai trovato scritto sulle tavole della legge fotografica?
Per me nella foto di strada non ci sono leggi che regolano l'uso di focali differenti come, sempre per me, è impensabile il coinvolgimento del soggetto per l'inevitabile perdita di spontaneità da parte dello stesso. Fin'ora mi è andata bene? Forse sarà perchè nelle mie foto nonostante tutto non ho mai offeso nessuno e mai lo farò. Come del resto cerco di non farlo, scrivendo.
Lambretta S
QUOTE(__Claudio__ @ Aug 27 2005, 05:20 PM)
Lambre', che c'entrano quelli che rischiano la pelle e la salute per far in modo che le cose vadano bene hmmm.gif  Chi li ha nominati, Non certo io. Senza entrare nel merito delle sentenze, visto che non è il luogo, sai bene quali siano state...ma tanto...ormai.
P.S. Io Stato lo scrivo ancora con la lettera maiuscola wink.gif parodia con la minuscola.

Allora facciamo finta che ho capito male io... hmmm.gif

QUOTE(__Claudio__ @ Aug 27 2005, 05:20 PM)
Ovviamente che l'uso del tele renda la foto una paparazzata è una tua convinzione. Sicuro che sia suffragata dai fatti?
Sicuro di non confondere foto come quella di Marco Gesiot, con quelle dei "paparazzi" di note riviste del 2000?

Certo che è una mia opinione... suffragata dai fatti? Si i paparazzi vanno in giro con i tele in genere... o no?

Non mi permetterei mai di confondere le "opere" di Marco con quelle delle note riviste ci mancherebbe altro... in quelle di Marco c'è stile appunto!

QUOTE(__Claudio__ @ Aug 27 2005, 05:20 PM)
Io la penso esattamente al contrario di come la pensi tu. Se devo presentarmi, discutere sui perchè e farmi firmare la liberatoria starò pure a posto con le leggi, che stia a posto a livello fotografico, ripeto, non credo ed è solo una interpretazione tua della foto di strada.

Assolutamente no io non interpreto nulla, ho solo scritto come stanno le cose, non faccio foto street perché se dovessi farla dovrei fare come ho scritto sopra e non mi interessa, diverso invece è scrivere come hai scritto tu che non esiste la "liberatoria" qualcuno potrebbe comportarsi in modo un po' troppo "sportivo" e poi doverne subire le conseguenze... fino a che parli di tecnica fotografica ti sto ad ascoltare... ma se parli di leggi e regolamenti se ce n'è bisogno faccio le dovute precisazioni in sostanza non fotografate la gente per strada, ma soprattutto non pubblicate le loro immagini se non avete avuto da loro la liberatoria, ci sono delle leggi e dei regolamenti che prevedono anche sanzioni, quindi prima di pubblicare una foto... e mettere una foto sul Web equivale a pubblicarla, pansateci bene e vedete se è il caso... poi ognuno faccia come meglio crede...

QUOTE(__Claudio__ @ Aug 27 2005, 05:20 PM)
Che la discussione su quale obiettivo sia più adatto a far un certo tipo di foto sia una diatriba filosofica ti rispondo: vivaddio, ogni tanto si può far altro che non sterile, quello sì, tecnicismo fine a se stesso. In quanto allo stile Lambre'...non solo non centra un beneamato...ma è anche qui una questione di filosofia, si "deve" coinvolgere il soggetto. Lo hai trovato scritto sulle tavole della legge fotografica?

Perché una discussione "filosofica" non è importante azz c'è gente che fa "filosofia" dalla mattina alla sera... infatti non sono intervenuto a livello filosofico... non mi interessa la street... a livello concettuale ho espresso un'opinione... parlare di prospettiva è un argomento tecnico, ma è anche un aspetto della composizione...

No su quelle del buon "vicinato" tutto qua... e su una decina di testi Forensi ma quello è relativo... wink.gif

QUOTE(__Claudio__ @ Aug 27 2005, 05:20 PM)
Per me nella foto di strada non ci sono leggi che regolano l'uso di focali differenti

e io che ho scritto... sono d'accordo con Bruno in toto se devo scattare una foto la scatto con la focale che ho sulla fotocamera... se parto per fare determinate fotografie monto l'obiettivo che reputo più giusto ma di rado ci indovino, se ho tempo cambio l'ottica al "volo" se no scatto alla come "viene... viene"

QUOTE(__Claudio__ @ Aug 27 2005, 05:20 PM)
come, sempre per me, è impensabile il coinvolgimento del soggetto per l'inevitabile perdita di spontaneità da parte dello stesso. Fin'ora mi è andata bene? Forse sarà perchè nelle mie foto nonostante tutto non ho mai offeso nessuno e mai lo farò. Come del resto cerco di non farlo, scrivendo.

Forse che si forse che no... ripeto tu puoi fare la street come ti pare, se poi qualcuno si offende sono affari tra te e lui... al limite se puoi non "agevolare" gli altri a emularti o per lo meno fai presente quale potrebbero essere i rischi... wink.gif
giannizadra
Scusa, Lambretta, a me risultava che in luogo pubblico è possibile fotografare chi si vuole senza restrizioni; la liberatoria invece è necessaria (salvo nel caso di personaggi famosi e alti scopi culturali) per poter pubblicare in qualunque forma le foto.
E' cambiato qualcosa, o quanto sopra è ancora valido ?
Lambretta S
QUOTE(gianluigizadra @ Aug 27 2005, 08:47 PM)
Scusa, Lambretta, a me risultava che in luogo pubblico è possibile fotografare chi si vuole senza restrizioni; la liberatoria invece è necessaria (salvo nel caso di personaggi famosi e alti scopi culturali) per poter pubblicare in qualunque forma le foto.
E' cambiato qualcosa, o quanto sopra è ancora valido ?


Ti sei risposto da solo la liberatoria serve per pubblicare la foto in qualunque forma... mettere una foto sul Web equivale alla pubblicazione... ergo ci vuole la liberatoria... ripeto io non sono contro la fotografia street... solo che chi la pratica deve conoscerne i limiti... se questi limiti non sono ben accetti uno streetta quanto vuole l'importante è che poi non pubblica... wink.gif

Ipotesi tu fotografi la persona simpatica di turno in un posto in cui non doveva essere quel giorno, qualcuno vede la foto sul web e per motivi suoi fa 2+2 chiedendo conto al simpaticone di prima... che magari aveva detto di trovarsi in tutto altro posto e si scoprono altarini che non devono essere scoperti e magari zompa un affare... un matrimonio o che so io... il fotografato che ha la sua foto pubblicata "abusivamente" se lo ritiene opportuno può avvalersi delle vie legali nei confronti di chi ha "pubblicato" la foto e a secondo degli interessi "lesi" possono essere "dolori" o meno... quindi non dico di non scattare per strada ma prima di pubblicare una "faccia" pensiamo alle conseguenze... ovviamente quanto sopra è molto generico ma ci sono casi "specifici" e sentenze passate in giudicato sull'argomento a chi interessa può approfondire la questione... ognuno si regola di conseguenza... wink.gif
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