Bene, bene. L’Enel questa volta è come il metano: mi dà una mano
Abbiamo il medesimo tipo di soggetto, con due interpretazioni completamente diverse. Dico subito come la penso. La foto di Gianni è minimalista, quella di Francesco, no.
Cerco di spiegarmi.
La prima: atmosfera rarefatta, il traliccio in primo piano e quello, appena visibile sullo sfondo, evocano da un lato inquietudine, dall’altro il bel taglio decentrato crea un senso di quasi armonia e sospensione tra il definito e l’indefinito.
La foto di Francesco, perfetta anch’essa nella composizione, ma con l’uso di una ricca saturazione cromatica fa diventare belli e interessanti anche i tralicci che diventano i protagonisti assoluti dell’immagine. Non c’è nulla da immaginare. Quello che di solito ci dà fastidio in questo caso diventa determinante. Senza i tralicci la foto direbbe nulla, o quasi. Il che, sia ben chiaro, è un merito e non una critica. Anzi…
Un caro saluto
Guido