QUOTE(IFelix68 @ Mar 3 2012, 07:40 PM)

A me pare che il tuo approccio, legittimo per carità (ci mancherebbe),
sia incentrato su "cosa la foto dice a te, a prescindere".
E includa una convinzione che "il titolo limita la fantasia dell'osservatore"
(te, nel caso specifico...................
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Davide....
penso che tu abbia fatto una disamina perfetta del mio modo di intendere la Fotografia !!!
Mi ritrovo nelle tue parole per filo e per segno.....
Ma mi sembra di avere il giusto punto di vista...cosa assolutamente soggettiva...
nel senso che ognuno di noi vede in una foto,
la semplice proiezione della sua mente rapportata alla realtà !!!!
Ma siamo sicuri che tutti abbiamo la stessa percezione della realtà ?
Certo che ti "sembra di avere il giuto punto di vista": è
il tuo!

E se c'è una cosa di cui NON siamo sicuri è proprio che
NON abbiamo tutti la stessa percezione della realtà, anzi,
ognuno ha la propria.

Ed è
proprio per questo che il titolo è così importante... Per
indirizzare la percezione di chi osserva nella direzione desiderata dall'autore.

Come dicevo,
il titolo definisce il contesto in cui leggere la comunicazione rappresentata dalla fotografia, e costituita dal
contenuto (il
"cosa") e dal
modo in cui esso è rappresentato (il
"come").
Le
relazioni fra i vari elementi del contenuto
determinano i significati all'interno del contesto.
Se si tralascia questa parte della questione, il "significato" attribuito è quello risultante dalla "proiezione" della
propria "mappa del mondo" su quello che vediamo. Altrimenti, c'è qualche speranza di avvicinarsi al significato inteso dall'autore.

Poi ognuno è libero di fare quello che vuole, ma mi sembra giusto che ognuno "sappia quello che sta facendo". Sarebbe carino che fosse anche consapevole del "perché", ma questo mi sembra un po' azzardato da pretendere, al momento.

Ciao,
Davide