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efdlim
...oppure per avere la certezza di dove si è messo a fuoco, ammesso di vederci bene, si imposta il movimento in manuale e cosi uno si rende conto meglio di cosa sta facendo....benedetto autofocus a volte......ma prima bisognerebbe fare un pò di sano tirocinio a "manazza". Non preclude da errori in futuro, ma abitua a ragionare e prendere coscienza di ciò che si fà....poi allora l'autofocus diventa un vantaggio reale, usato con piena consapevolezza al meglio delle sue capacità.

...una volta sentii dire da qualcuno che stiamo tutti diventando degli espertissimi "spingitori di tasti".....senza sapere i processi che ci sono dietro....molto pericoloso, molto.....per fortuna l'autofocus della D200 non fà danni se non una foto diversa da quello che ci aspettavamo, magari perchè abituati alla profondità di campo di una compatta....

Fabio
spicchi
Sperando di fare cosa gradita, ho allegato uno ZIP contenente un foglio di Excel per il calcolo della profondità di campo e della distanza iperfocale.

Ecco le semplici istruzioni per l'uso:

Riempire le prime quatro colonne con i dati di Focale, Diaframma, Diametro del cerchio di confusione e distanza soggetto (di messa a fuoco).
Excel calcolerà automaticamente la Distanza iperfocale, la Profondità di campo, e le due Profondità Anteriore/Posteriore di messa a fuoco.

Tutte le distanze sono espresse in mm. tranne la profondità di campo che è in cm. (giusto per avere un'idea al volo....).
I diametri del cerchio di confusione da impostare variano secondo alcune regole. Riassumendo possiamo dire:

35mm -> 0,03
DX -> 0,02
MF 6x7 -> 0,07

Se poi proprio si vuole essere pignoli, mettendo 0,006 (6 micron) il diametro del cerchio di confusione è delle stesse dimensioni del pixel della D200, per cui con un valore del genere la "sensazione" di messa a fuoco, che in teoria è solo su un piano, diventa estesa ad una profondità vera e propria.

Scusate la rozzezza del foglio di Excel....

Un saluto a tutti.

PS: Per un approfondimento della questione:
QUESTO

Simone Cesana
grazie spicchi...
ciao
simone cesana
spicchi
QUOTE(cesa89 @ Mar 4 2006, 01:40 PM)
grazie spicchi...
ciao
simone cesana
*



Figurati!

Poi fammi sapere se ti piace....
Comand
Grazie per la vostra collaborazione.
Proverò a fare prove "scientifiche" poi comunicherò i risultati.
grazie.gif
Ciao
Francesco Martini
QUOTE(Comand @ Mar 4 2006, 07:10 PM)
Grazie per la vostra collaborazione.
Proverò a fare prove "scientifiche" poi comunicherò i risultati.
grazie.gif
Ciao
*


..aspettiamo con anzia..!!!! biggrin.gif
Francesco Martini
Francesco Martini
QUOTE(spicchi @ Mar 4 2006, 10:56 AM)
Sperando di fare cosa gradita, ho allegato uno ZIP contenente un foglio di Excel per il calcolo della profondità di campo e della distanza iperfocale.

Ecco le semplici istruzioni per l'uso:

Riempire le prime quatro colonne con i dati di Focale, Diaframma, Diametro del cerchio di confusione e distanza soggetto (di messa a fuoco).
Excel calcolerà automaticamente la Distanza iperfocale, la Profondità di campo, e le due Profondità Anteriore/Posteriore di messa a fuoco.

Tutte le distanze sono espresse in mm. tranne la profondità di campo che è in cm. (giusto per avere un'idea al volo....).
I diametri del cerchio di confusione da impostare variano secondo alcune regole. Riassumendo possiamo dire:

35mm -> 0,03
DX -> 0,02
MF 6x7 -> 0,07
Se poi proprio si vuole essere pignoli, mettendo 0,006 (6 micron) il diametro del cerchio di confusione è delle stesse dimensioni del pixel della D200, per cui con un valore del genere la "sensazione" di messa a fuoco, che in teoria è solo su un piano, diventa estesa ad una profondità vera e propria.

Scusate la rozzezza del foglio di Excel....

Un saluto a tutti.

PS: Per un approfondimento della questione:
QUESTO
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Scusate....ma a me tutti 'sti' calcoli mi confondono e basta...Ma che si va in giro con il metro e la calcolatrice scientifica per misurare la profondita' di campo??? biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif
Io mi guardo intorno...cerco di "comporre" la foto..poi scatto.... biggrin.gif biggrin.gif
Ciao e buone foto
Francesco Martini
-missing
QUOTE(spicchi @ Mar 4 2006, 10:56 AM)
Se poi proprio si vuole essere pignoli, mettendo 0,006 (6 micron) il diametro del cerchio di confusione è delle stesse dimensioni del pixel della D200, per cui con un valore del genere la "sensazione" di messa a fuoco, che in teoria è solo su un piano, diventa estesa ad una profondità vera e propria.

Non capisco. I CoC correntemente accettati variano da 25 (Zeiss) a 30 micron sul formato 35mm; e da 16 a 20 micron per il sensore Dx. I calcoli eseguiti basandosi su tali parametri trovano ampia conferma nella pratica comune.
Se appioppi arbitrariamente ad sensore Nikon Dx un CoC di 6 micron i conti non tornano. Prova e vedrai.
spicchi
QUOTE(paolodes @ Mar 4 2006, 10:31 PM)
Non capisco. I CoC correntemente accettati variano da 25 (Zeiss) a 30 micron sul formato 35mm; e da 16 a 20 micron per il sensore Dx. I calcoli eseguiti basandosi su tali parametri trovano ampia conferma nella pratica comune.
Se appioppi arbitrariamente ad sensore Nikon Dx un CoC di 6 micron i conti non tornano. Prova e vedrai.
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I diametri dei CoC sono calcolati a ritroso, partendo da una stampa 20x30 osservata da una distanza "appropriata". Con il digitale, è possibile osservare un'immagine anche a pixel reali a monitor, o magari cropparla. E' chiaro che, tra guardare un 20x30 da una certa distanza, o guardare l'immagine a pixel reali a monitor, c'è una differenza di PdC percepita. Ora, se diminuiamo il diametro del CoC fino al limite della dimensione del singolo pixel del sensore, ovvero fino al limite del suo potere risolvente, tutto ciò che è in quella profondità di campo sarà percepito nitido anche a monitor a pixel reali. Scendere sotto tale valore non ha senso (siamo al limite del sensore), salire ha senso tenendo presente che, arrivando al convenzionale valore di 20 micron, sarà nitido ciò che si percepisce da una stampa 20x30 osservata da una distanza appropriata, ma non guardando l'immagine a video a pixel reali o stampandone un crop.

Un saluto.
spicchi
QUOTE(Francesco Martini @ Mar 4 2006, 09:28 PM)
Scusate....ma a me tutti 'sti' calcoli mi confondono e basta...Ma che si va in giro con il metro e la calcolatrice scientifica per misurare la profondita' di campo??? biggrin.gif  biggrin.gif  biggrin.gif
Io mi guardo intorno...cerco di "comporre" la foto..poi scatto.... biggrin.gif  biggrin.gif
Ciao e buone foto
Francesco Martini
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Voleva solo essere un modo per potersi rendere conto delle "profondità" in gioco....

Un saluto.
-missing
QUOTE(spicchi @ Mar 5 2006, 09:52 AM)
I diametri dei CoC sono calcolati a ritroso, partendo da una stampa 20x30 osservata da una distanza "appropriata". Con il digitale, è possibile osservare un'immagine anche a pixel reali a monitor, o magari cropparla. E' chiaro che, tra guardare un 20x30 da una certa distanza, o guardare l'immagine a pixel reali a monitor, c'è una differenza di PdC percepita. Ora, se diminuiamo il diametro del CoC fino al limite della dimensione del singolo pixel del sensore, ovvero fino al limite del suo potere risolvente, tutto ciò che è in quella profondità di campo sarà percepito nitido anche a monitor a pixel reali. Scendere sotto tale valore non ha senso (siamo al limite del sensore), salire ha senso tenendo presente che, arrivando al convenzionale valore di 20 micron, sarà nitido ciò che si percepisce da una stampa 20x30 osservata da una distanza appropriata, ma non guardando l'immagine a video a pixel reali o stampandone un crop.

Forse ho capito.
Il fatto è che tutti i calcoli su CoC, DOF, eccetera, si basano su due presupposti che vengono dati per scontati ma che è bene non dimenticare:
1. acuità visiva dell'osservatore (che si presuppone essere nella norma);
2. corretta distanza di osservazione dell'immagine.
In altri termini, se uno osserva un poster con diagonale di 1 metro da 1 metro di distanza, la DOF percepita corrisponderà a quella calcolata. Se si avvicina a 50 cm, la DOF percepita sarà dimezzata, e così via.
Quindi, molti equivoci (e non solo sulla DOF) nascono dall'abitudine di osservare le immagini a monitor, ingrandite quanto si vuole, sempre dagli stessi pochi cm di distanza.
buzz
esattamente
ed ecco spiegato perchè tutti questi falsi problemi sono nati con il digitale.
Prima nessuno si signava di guardare una diapositiva ingrandita di 100 volte alla distanza di 30 cm. E in caso affermativo ( qualche volta l'ho fatto!) i difetti che ne uscivano fuori venivano imputati alla non paneità della dia, all'obiettivo del proiettore o allo schermo.
giannizadra
Finalmente !!! Pollice.gif
E' almeno un paio d'anni che metto in guardia contro l'abitudine di giudicare le ottiche dai crop virtuali a monitor: spesso succede che l'ottica migliore appare peggiore.. rolleyes.gif
spicchi
QUOTE(paolodes @ Mar 5 2006, 11:18 AM)
Forse ho capito.
Il fatto è che tutti i calcoli su CoC, DOF, eccetera, si basano su due presupposti che vengono dati per scontati ma che è bene non dimenticare:
1. acuità visiva dell'osservatore (che si presuppone essere nella norma);
2. corretta distanza di osservazione dell'immagine.
In altri termini, se uno osserva un poster con diagonale di 1 metro da 1 metro di distanza, la DOF percepita corrisponderà a quella calcolata. Se si avvicina a 50 cm, la DOF percepita sarà dimezzata, e così via.
Quindi, molti equivoci (e non solo sulla DOF) nascono dall'abitudine di osservare le immagini a monitor, ingrandite quanto si vuole, sempre dagli stessi pochi cm di distanza.
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Esatto!

Parole sante... rolleyes.gif

Lo scopo del foglio di Excel voleva proprio essere quallo di far rendere conto che a volte le "profondità" in gioco sono davvero ma davvero piccole.

Un saluto a tutti.
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