Un contributo, forse può aiutare.
Prima di sparare a zero "l'obiettivo fa schifo", "il duplicatore fa schifo", "il mio obiettivo è rotto", occorre considerare con molta attenzione le condizioni di ripresa.
Due settimane fa ero nelle valli di Comacchio. C'era uno specchio d'acqua gremito di cavalieri d'italia e piro - piro; per quanto la c.f. non sia certo la mia specialità, mi ci diverto un mondo. Apro lo zaino, metto il moltiplicatore 1,4 sul 300 e innesto il tutto sulla mia D200.
Monopiede, ISO 200. Condizioni di attrezzatura eccellenti, a detta di tutti. Avevo diversi scatti del mio 300, con e senza moltiplicatori, che testimoniavano la validità dell'obiettivo, oltre che in generale, del mio esemplare specifico.
La maggior parte dei numerosissimi scatti che ho eseguito in quella circostanza erano da buttare, uno schifo quasi totale.
Perchè? Perchè alle 13:30 di una giornata assolata e priva di vento, uno specchio d'acqua salmastra dà un'evaporazione percepibile ad occhio nudo; "comprimendo" le masse d'aria con l'effetto tele, i miei poveri cavalieri, garzette e piro piro sono risultati quasi tutti afflitti da una scarsa nitidezza, che nessun intervento di PP avrebbe potuto salvare in maniera accettabile (almeno per i miei gusti).
Lo sapevo, ma ho tentato lo stesso, ma scattando vedevo le masse d'aria in movimento, che talvolta arrivavano ad ingannare persino l'AF, bloccandolo in un avanti - indietro. In questo calderone qualche scatto "fortunato", in cui una folata di vento, un'improvviso momento di stasi, che so io, bloccava il fenomeno e consentiva - come per magìa - di ottenere immagini buone, per quanto i riflessi dell'acqua ed un certo controluce non aiutassero lo stesso il complesso di lenti dato da moltiplicatore + obiettivo.
Sulla via del ritorno, vicino ad un ponticello nei pressi di un canale, c'erano numerose sterne che pescavano, volteggiando a mezz'aria una decina di metri sopra il canale, che grazie all'argine era in ombra. Ebbene, con la stessa identica attrezzatura, lo stesso metodo di misurazione, e le stesse impostazioni, e grossomodo la stessa distanza di ripresa, ho ottenuto immagini di una nitidezza incredibile, brillanti, sature, plastiche, quel che volete.
Ma lì c'era il canale in ombra, ero voltato dall'altra parte rispetto alla fonte di luce, gli uccelli volteggiavano a 10-15 metri sulla superficie, e per di più s'era alzato un venticello pomeridiano che puliva un po' l'atmosfera.
Spero che il concetto sia chiaro ed il contributo utile...