QUOTE(Cobaltatore @ May 29 2017, 09:11 AM)

Posso dire di aver usato praticamente tutte le focali fisse disponibili sul mediotele di casa Nikon (58mm 1.4, 60mm AFD e AFS micro, 85mm 1.8 ed 1.4 sia in versione AFS che AFD, 105 DC 105mm AFD micro ed AFS micro, 135mm DC 150mm Sigma Macro OS) ed in ognuna ha il suo perchè.
Le vecchie hanno un'anima? forse, probabilmente gli è rimasta solo quella visto che a confronto delle ottiche moderne sono moribonde.
P.S. l'anima è un modo come un altro per giustificare il gap prestazionale (sopratutto perche Nikon un 135mm di quel livello non ce l'ha).
Dipende dall'uso e anche dal "contorno". L'85 1/4 AFD è migliore dell'AFS vicino a TA (2 punti di IQ e superiore resa al centro sempre!!!); poi ognuno si sceglie i partner che vuole, ma un Alberto di Monaco ha gusti oggettivi, potendo scegliere....
Nessun Micro risolve ancora come il 55/2.8 AIS o l'EL-Nikkor (quelli si usano in computer vision...), sia pure in applicazioni non proprio "macro". Il 60 AFS e il 105 AFS sono comodi e moderni, ma c'è di meglio prima e dopo, anche fra i terzi economici; il 60 AFD è comunque lo "standard" in molte applicazioni "pro", grazie alla sua concezione corretta di macro uber alles; gli altri micro 105 lasciano il tempo che trovano per me, preferisco Tamron e Tokina allora.
Nessun 105 da distanza supera il 105/2.5 come risolvenza, macrocontrasto e distorsione (e lo ZF 100 è quasi indistinguibile e non in meglio quasi sempre). Il 105/1.4 AFS si avvicina molto, ma è comunque più arrotondato nei dettagli e instabile/inconsistente.
Il 180 AIS e AFD idem, sono molto più cost-effective dei nuovi 200/2, che in pratica hanno solo 1 stop e VR in più e meno macrocontrasto (la risolvenza è invece simile).
Sui 70-200 ho fatto scendere per me un velo pietoso, concorrenza e fissi ne fanno polpette.
Sul 135 (vecchio 3.5 AI a parte, che era una copia migliorata del Leica Telyt) e sui DC in genere, sugli altri 85 nuovi e vecchi ho molto da dire, sono substandard in molti settori. Anzi salverei il 135 DC in mani esperte perché molto risolvente ai diaframmi centrali (un DC poi non deve lavorare in AF per la fisica se starato).
Altri vecchi, come il 35/1.4 AIS, in certi range sono superiori ai nuovi (quelli si usano come collimatori... ecco perché Nikon li ha tenuti a lungo).
Questi sono fatti ottici abbastanza risaputi e non dovrebbero essere contestati.
La crisi di Nikon, superata nei volumi high end (ma preferibile come entry level...), la dice lunga sull'opinione generale extra-forum.
Dietro ai nuovi 105 e 70-200 (valido per i pro...) bisogna ricostruire una gamma ottica bilanciata e all'altezza media di Fuji, Sony e Canon, nell'ordine. Samyang si è preso qualche bel colpaccio, più per la concezione kit (prezzo da mercato professionale vero, alta nitidezza e bilanciata sulle aperture, basse aberrazioni, alta risolvenza, resa cromatica accattivante, da cinema, a scapito della distorsione).
Gli Zeiss e i Voigtlandaer più diffusi restano in un'altra classe, con la loro concezione lab per chi sa sfruttare gli obiettivi (con corpi adeguati...).
Certo i "citati" sono mosche bianche e i Sigma non mi entusiasmano, anche per il macrocontrasto piatto: il 135/1.8 è inferiore al 105/1.4 sui dettagli, l'ho visto in molti scatti da Internet, ha solo contrasto locale che in digitale non serve e sul film è dannoso. Anche l'85 Art, essendo in realtà f/1.8 (prova TF), non è che brilli alla fine. Il 50 e il 35 Art sono molto dedicati al reportage. Da 2.8-4 li smonterei a occhi chiusi per Zeiss, ma anche per Nikon.
Vorrei da Nikon ottiche top, con caratteristiche di targa non spinte, ma con una meccanica seria (MF non è tabù per tante cose), piccole
e specializzate: se vuoi fare tutto, non fai niente bene. Megli allora due lenti, ci si diverte di più! I corpi Nikon come reflex sono ancora i migliori, ma non possono competere per l'uso "exacting" con le mirrorless e dovrebbero mettere su profili colore più esatti e professionali. Penso dalle ultime nuove che in Nikon abbiano capito la solfa!
A presto
Elio