Andrea grazie per la spiegazione, ma questo l'avevo afferrato ..... il mio "continuo a non capire" era riferito alla terminologia usata.
L'aggettivo "morbido" che io sappia, nel nostro campo (l'ottica fotografica), sta a indicare un obbiettivo che non restituisce dettaglio, le sfumature o le tonalità di colore sono un'altra cosa.
E' ovvio che se non ci mettiamo d'accordo sulla terminologia non ci capiamo e escono fuori assunti di questo genere:
l'obbiettivo xy è scadente perché è morbido (in riferimento all'incisività),
oppure:
lo (stesso) obbiettivo xy è ottimo perché è morbido (in riferimento ai passaggi tonali).
Quindi mettiamoci d'accordo, definiamo morbido un obbiettivo poco inciso e magari soffice uno dai passaggi tonali non proprio duri

i due "morbido" sono due facce della stessa medaglia e, in soldoni, vogliono dire la stessa cosa.
morbido come nitidezza: qui siamo tutti d'accordo che non e' una buona cosa.
morbido come passaggi tonali: se ammorbidisce i passaggi tonali, vuol dire che non riproduce correttamente la scena ripresa.
va da se' che i passaggi tonali devono essere morbidi se la scena e' morbida, duri se la scena e' dura.
siccome l'obiettivo non puo' sapere cosa gli sta passando per le lenti, il lavoro che deve fare e' riprodurre i passaggi il piu' fedelmente possibile
e qui cominciamo a non essere piu' d'accordo
per me, come un obiettivo non deve essere morbido nel primo caso, non deve esserlo nel secondo.
lui mica sa se sta distinguendo tra un passaggio verde/rosso o un rosa chiaro/rosa chiarissimo
quello che chiedo all'obiettivo e' di distinguere al massimo delle sue possibilita' il passaggio, qualunque esso sia
se l'obiettivo "ammorbidisce" vuol dire che fa qualcosa che non dovrebbe fare, perche' si perde informazioni (e sono informazioni di contrasto anche quelle dei passaggi tonali) per strada
poi entrano in gioco altri mille fattori, per cui per esempio mi sta benissimo che un'ottica da ritratto sia "morbida" perche', appunto, attenua difetti e macchiette sulla pelle
come d'altra parte molti usavano per ritratto filtri flou, o ancora alitavano sulla lente frontale, per "ammorbidire" la resa dell'obiettivo, con buona pace del suo potere risolvente.
ma se i brufoli sul viso di una ragazza vengono attenuati penso siamo tutti d'accordo
un'ottica da paesaggio o da reportage o comunque da uso generalistico non deve ammorbidire, deve restituire piu' informazioni possibile, interferendo il meno possibile.
e la morbidezza (in entrambi i sensi che hai esposto) e' un'interferenza
andrea