QUOTE(a_deias @ Dec 2 2013, 05:52 PM)

Riporto un estratto dal regolamento del concorso in oggetto:
"Non sono ammessi fotomontaggi, doppie esposizioni, solarizzazioni, filtri digitali o ritocchi digitali, salvo lievi correzioni di colore, contrasto o esposizione, pena l'esclusione dal Concorso."
Temo che la tecnica che hai utilizzato contravvenga il regolamento che, seppur non puntualissimo, prevede che l'immagine sia data da uno scatto solo e senza elaborazione digitale salvo lievi correzioni di colore,contrato o esposizione.
Comprendo il tuo disappunto per la comunicazione che ti ha fatto pregustare la vittoria, ma la richiesta del raw é prevista proprio per provare che l'immagine é ottenuta da un solo scatto.
Mi meraviglio che non si siano accorti in precedenza che l'immagine era stata ottentuta con la tecnica del FS, una immagine macro con quella dovizia di particolari a fuoco non é ottenibile altrimenti.
Tempo fa volevo partecipare ad un concorso, con tema riguardante i fiori. E, diciamoci la verità

, volevo far partecipare una foto che avevo già scattato, a cui avevo dato un voluto (e leggero) color casting perchè interpretata in "bianco e nero" virato.
Inviai la foto per l'esame preliminare e lo staff mi contatto via mail, chiedendomi di caricare la foto senza color casting, ma in soli toni di grigio.
Risposi che rispettavo lo staff, e le loro regole che cmq non condividevo in toto, ma che loro avrebbero dovuto rispettare il mio gusto fotografico. Chiesi quindi o di mantenere la foto così come inviata da me oppure di eliminarla: avrei senz'altro preferito non vedere un'immagine che per me era stata una "forzatura editoriale", decisa oltretutto da regole che non sentivo in tutto e per tutto mie.
Ritornando al topic col punto che ho evidenziato, IMHO, quando si parla di "
lievi correzioni" secondo me si parla di aria fritta.
Cosa significa "lieve"? C'è una scala quantitativa che stabilisce fino a quanto è lieve?
E chi osserva il risultato del lavoro di un fotografo, riassunto poi per forza di cose in una sola immagine, lui era col fotografo al momento dello scatto? Era nella mente del fotografo, o lo ha seguito nelle fasi di post produzione, per capire se ha abusato o meno delle correzioni, se cioè non sono
lievi e basta?
Ragazzi, la fotografia non sono i biscotti del mulino bianco, che hanno sempre lo stesso sapore; è un'arte visiva, e come tale è il risultato finale che parla.
Chiaro che se pretendo di spacciare per realistico il cielo verde erba, le foglie degli alberi per celesti ed i visi delle persone a pois rossi come la pimpa beh,
potrebbe non piacere

.. e quanto meno in un concorso foto-grafico sarebbe evidente che c'è stata un'alterazione "forzata", da digital art (che è un'altra cosa).
Se allora si deve parlare di "
lievi correzioni", visto che una foto può essere anche stampata (nella loro rivista, quando poi pubblica i vincitori) il fotografo dovrebbe sapere a priori quale correzione (leggi post produzione) sarà effettuata per adattare la foto prescelta alla carta prescelta.
Perchè se non lo si sa si può "riempire il colore" anche solo dosando il canale K di un CMYK; e questo può portare un azzurro intenso a diventare un blu; magari un blu chiaro, ma ne cambia la percezione colorimetrica.
E visto che la stampa non è in mano al fotografo la cui foto è stata selezionata con rigore scientifico dalla commissione di iper esperti di estetica, arte ed etica dello sviluppo in digitale, mi mi dice che in stampa non sarà combinata una ATA del periogo Ming?
Allora faccio una riflessione. Le regole in un concorso è giusto che ci sia, ma o si limitano le tipologie di operazioni permesse e quelle non permesse (es. uso delle curve - senza xò intervenire singolarmente sui canali R, G o B, non sia mai! -
si, filtri di nitidezza/blurring, lavorazioni selettive su parti dell'immagine
no) oppure l'aggettivo "lieve" perde assolutamente di significato.
Il giudizio deve ricadere solo sull'opera finale, su quel che comunica, e non sulla tecnica (o attrezzatura) che l'ha ottenuta.
Perchè, le foto di Steve MC Curry non sono post prodotte (e pesantemente!) o vogliamo credere che certi colori assurdi delle mostre dei fotografi del National (esposte in istituti importanti, come ad es il Palazzo delle Esposizioni di Roma) siano, per dirla all'inglese, S.O.O.C (Straight Out Of the Camera! alias così come fatto dalla macchina fotografica)?
E perchè, quando si sceglieva una pellicola - su cui non puoi post produrre il negativo in se, ma eccome se puoi in stampa! - il fatto di scegliere una DIA 160NC oppure una 400 ISO VC o una dedicata più ai ritratti (es. Portra) non condizionava già la colorimetria, mortidezza e resa dei dettagli già impressi nel negativo?
Allora qual'è il senso di questo giudizio ASSOLUTO che il National Geo (e molte altre testate/concorsi) finge di adoperare?
Si, il Focus Stacking
è, tecnicamente, ottenuto da esposizioni multiple, perchè si fondono diversi scatti (multipli) in uno solo. Ma cosa importa se un'immagine emozionante, una storia o altro, è stato reso con un mezzo piuttosto che con un altro?
Perchè, quando Caravaggio ha dipinto le sue tele, così scure nelle luci, qualcuno gli ha mai detto "perchè non accendi la luce?" o "perchè riporti un'immagine così densa, così "dark", per dirla con termini contemporanei, o si sono semplicemente - ed onestamente - soffermati sul risultato di tanta arte, di tanta maestria?
Concludo quindi che quando si partecipa ad un concorso, IMHO, bisogna mettere in conto che a giudicare il nostro risultato saranno (fortunatamente!) persone. Che possono esprimere giudizi a noi non soddisfacenti. Che possano giudicare "errore" o "abuso" di tecnica delle scelte ben precise del fotografo, e che quindi chi vince non è detto che sia, in senso ASSOLUTO, lo scatto migliore/il più bravo.
Certo, essere contattati, esser stati cmq selezionati e poi esser "segati" perchè a giudizio (insindacabile?) della giuria l'utente "ha approfittato di ciò che non era permesso", oggi, e soprattutto oggi, non ha assolutamente senso.
La giuria dovrebbe curarsi di altre cose. Ad esempio della reale paternità dello scatto e del chiedere al fotografo una spiegazione del perchè di quello scatto.
Non voglio a questo punto cadere nell'esatto opposto, e cioè che le foglie degli alberi blu a sfondo di un bel ritratto in stile "viso della pimpa" debba essere in ogni caso "giustificato, quindi ammesso", ma che o le regole sono chiare o "there's no game!
Io la penso così.
Seb