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davidebaroni
E' il 14 marzo, Gennaro è passato da qui ed é ripartito come un fulmine, spinto dai tempi brevissimi del suo programma di viaggio...
...e io, che finora non sono mai stato nell'Isola del Sud, aspetto un "segno".
No, no... non un "segno" mistico, o del destino... un segno meteorologico! biggrin.gif
Piove da una settimana, e onestamente non mi va di partire con questo tempo. Ma questa sera le previsioni sono, per la prima volta da un po' di tempo, favorevoli...

Guardiamo fuori, ed eccolo, il "segno": quale miglior auspicio, meteorologicamente parlando?

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E allora via, domattina si parte, prevedendo due settimane di esplorazione e scoperta. Si va in macchina, per avere la massima libertà di movimento... e pazienza se costerà un po' di più. cerotto.gif

La prima tappa, di fatto, è abbastanza breve. Poche ore al volante, ed eccoci a Rotorua, il centro termale più importante della NZ (e uno dei più importanti in assoluto nell'emisfero australe).

Questa tappa è espressamente dedicata a un luogo: Wai-O-Tapu, il Parco Vulcanico più famoso di Rotorua, un luogo che (fotograficamente parlando) non finisce mai di stupire, tanto da meritare un thread a parte.
Ma c'é MOLTO di più di quanto non abbia messo in quel thread...

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Ma anche la visita a Wai-O-Tapu finisce... c'è così tanto da vedere, da esplorare, da fotografare in questo viaggio.

Un'occhiata alle previsioni del tempo... Sembrano ok, diciamo che dovremmo avere un tempo decente, soprattutto a partire dalla tarda mattinata di dopodomani, cioé da quando arriveremo all'Isola del Sud.
(continua)
mountainmax
Complimenti, le ultime tre sono fantastiche, nell'ultima il cielo e minaccioso................................
Aspettiamo le prossime wink.gif
davidebaroni
La mattina del 17 ci si alza presto... Il viaggio è lungo, non ci saranno molte soste. E il tempo non sembra granché.

I limiti di velocità, in NZ, sono abbastanza "strani". Ovunque, sulle strade extraurbane, il limite è di 100 km/h... non importa se è una statale a 4 corsie o una sterrata di montagna. biggrin.gif E le multe sono salatissime, quindi bisogna fare attenzione a rispettarli, i limiti... e questo allunga i tempi di viaggio.

Nessuna sosta fino a Taupo, sul lago omonimo... il più grande della NZ, e una delle innumerevoli "capitali mondiali della pesca alla trota" wink.gif

E da Taupo una deviazione... La SS1 l'abbiamo fatta già tante volte, è bellissima, ma vogliamo esplorare qualcosa di nuovo. E così prendiamo la SS30 e poi la SS32, e giriamo intorno al lago dal lato opposto al "solito", senza passare dalla città di Taupo.
La vista del lago, da qui, è diversa... anche con questo tempo:

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E poi via, lungo il lato "nascosto" del Tongariro National Park, lungo strade che attraversano foreste e grandi spazi verdi (le cosiddette "Scenic Reserves"), e che ci regalano anche inattesi sprazzi di sole...

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Cercando strade più panoramiche, prendiamo una scorciatoia... che si rivelerà un incubo e ci farà perdere quasi due ore. biggrin.gif
E con esse la possibilità di scattare altre foto.

Alla sera arriviamo a casa di amici, in un sobborgo di Wellington, e all'alba meno venti li lasciamo per andare a prendere il traghetto... il cielo è grigio e piove, la giornata non promette nulla di buono.

[attachmentid=78503]

Un'occasione per fare una dormita... o per fotografare un maori decisamente "al passo coi tempi"!

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Ma ad un tratto, proprio mentre arriviamo a destinazione...

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Il cielo si apre, le nuvole scompaiono, e il sole comincia ad accompagnare il nostro viaggio. smile.gif

Il tempo di disimbarcare, e via, sulla Queen Charlotte Drive

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...e sulle stradine che da essa si dipartono verso i luoghi dove i kiwi hanno le loro casette "di vacanza"...

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...alla volta di Nelson, e del Marlborough Sounds e del Parco Nazionale Abel Tasman! tongue.gif

(continua)
Fabio_Porcelli
Ho appena visto Rotorua e adesso sono completamente ammaliato da questi posti. Bravo.
fenderu
posto incantentevole, un bel reportage di viaggio; a te o col sole o con la pioggia non ti ferma nessuno! Pollice.gif
MSVphoto
Bel racconto Davide!
Grazie.
Tornerò a vedere il resto... wink.gif

Max
photoflavio
Ciao Davide biggrin.gif
Questa mattina verso le sei ho visto le prime immagini ma l'invitante scritta "continua" mi ha fatto pensare che sarei dovuto ripassare da queste parti più tardi... Eccomi!
Una bella testimonianza dell'ambiente e dell'aria che si respira dalle tue parti... scenari decisamente diversi da qualli cui sono quotidianamente abituato, una specie di "ginnastica per gli occhi". Altrettanto bello ed interessante il testo con cui hai voluto accompagnare le immagini. Prima o poi bisognerà raccogliere queste tue discussioni in una preziosa guida per i turisti.

Ciao,
a presto con qualche altro scatto.
Flavio

luigi67
QUOTE(twinsouls @ May 10 2007, 01:06 PM) *


Ciao Davide,finalmente hai trovato il tempo e la voglia di postare le foto eh?... biggrin.gif

la foto qui sopra è bellissima ...dev'essere un posto meraviglioso...

continua pure... biggrin.gif

un saluto,Gigi smile.gif

p.s. [o.t.] ...ma Gennaro dopo aver visto queste foto ti parlerà ancora? Fulmine.gif laugh.gif




Gennaro Ciavarella
sicuramente gli parlerò, all'amicizia con Davide non intendo rinunciare

semmai smetterò di postare
davidebaroni
QUOTE("gciavarella")
semmai smetterò di postare


E perché mai? Non ne vedo proprio il motivo. Anzi! wink.gif

Grazie a tutti quelli che hanno lasciato un commento... e anche a quelli che non lo hanno fatto! tongue.gif C'è ancora tempo, siamo solo al terzo giorno di viaggio, e ci sono ancora tantissime cose da vedere e da esplorare.

Quindi andiamo avanti...

Nelson. Una cittadina molto piacevole, una vera sorpresa... Culturalmente più ricca di Auckland o Wellington, nonostante sia molto, molto più piccola. La città con il maggior numero di giornate di sole di tutta la Nuova Zelanda. Gente che sorride, che si ferma a chiacchierare, che si muove con calma.

E' qui, credo, che ho capito con maggior forza che non mi interessava fotografare queste persone, ma guardarle, scambiare un sorriso, una parola, fare quattro chiacchiere, interagire insomma in un altro modo.

Penso che la mia sensazione di Nelson sia riassunta dall'insegna di questo negozio (quando l'ho vista non ho resistito... biggrin.gif ):

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E' questa la sensazione che mi ha lasciato Nelson: di possibilità.

Accanto, un caffé mi ha ricordato il forum... la foto l'ho già postata, mi perdonerete:

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Non solo Nelson è culturalmente attiva, ma è una cittadina in continuo, dinamico cambiamento. Anche negozi e locali sono in continua ristrutturazione e rinnovamento:

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La cittadina meriterebbe una sosta molto più lunga, è un posto dove vivrei volentieri, pur essendo molto più grande del mio "standard" abituale. Ma il tempo è tiranno, e ripartiamo.
Uscendo dalla città abbiamo un'altra prova della civiltà di questi posti. Io sostengo che il livello di civiltà di un luogo si misura dai suoi bagni pubblici... Beh, questi sono uno dei bagni pubblici di Nelson:

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Dopo il "pee-stop" wink.gif proseguiamo per la SS60... la costiera che porta all'Abel Tasman. E subito capiamo di stare avvicinandoci alla Golden Bay...

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La sabbia, infatti, ha un colore particolare, che dà all'acqua una tonalità di verde che a me piace moltissimo... quando si riesce a vedere. Infatti, quando, dopo aver aggirato l'Abel Tasman (su cui torneremo domani) arriviamo alla "vera" Golden Bay, è bassa marea...

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E così torniamo indietro, e arriviamo a Kaiteriteri, dove passeremo la notte.

Domani, andiamo a dare un'occhiata all'Abel Tasman Park. smile.gif

(continua)
PAS
Beh Davide prima quelle di Gennaro, ora le tue mi fanno risparmiare i soldi del viaggio. E’ come essere la restando comodo in poltrona.

I colori della Golden Bay sono veramente incredibili!
IgorDR
Che colori diamine!
Nonostante la Nuova Zelanda non mi abbia mai attirato, queste foto inevitabilmente affascinano. D'altronde ho cambiato spesso idea sulle mie preferenze, chissà che anche in questo caso...
dario-
Che SPETTACOLO!! guru.gif foto splendide che rendono onore a questa terra davvero incredibile ricca di colori e natura pura!!!!

Complimenti ragazzi, a questo punto potrei risparmiare i soldi del viaggio;) ... Scherzo .. anzi questo bellissimo report casomai ha alimentato la voglia di un viaggio che cova da oltre 30 anni.

Splendide tutte.
davidebaroni
Grazie Valerio, Igor e Dariotto! smile.gif
E' vero, i colori della Nuova Zelanda sono MOLTO "speciali", sono così diversi da quelli a cui siamo abituati che a volte sembrano irreali, al punto che in quasi tutte le foto ho lasciato da qualche parte un punto di bianco o di grigio per poter avere una ragionevole certezza della "conformità" dei colori. E chiedo anche a mia moglie se le sembrano "reali" o no... non che sia una "prova definitiva", però insomma, 4 occhi vedono meglio di 2. Personalmente, attribuisco il merito di questi colori alla limpidezza dell'aria, davvero straordinaria (chiedere a Gennaro l'effetto che fa vedere la Via Lattea e le Nubi di Magellano dal balcone di casa, in una sera "standard"...). Ci sono alcuni effetti secondari, tipo dei contrasti "monstre" rispetto a quelli "italiani"... ma si sopportano!

Ah, Igor e Dariotto: se questo mio (nostro, compreso quello di Gennaro) reportage riuscisse a farvi partire per questo viaggio, sarebbe davvero bellissimo... e non ve ne pentireste di certo!

Proseguiamo...

Il Parco Abel Tasman... Essenzialmente, ci sono due modi di visitarlo. Via terra, a piedi o (a volte) a cavallo, sicuramente il modo migliore... e che io non ho potuto usare. Oppure vederlo dal mare, e anche qui la scelta è fra il kayak (ci possono volere giorni...) o la barca che porta i turisti a fare il giro del Parco. Ed è, purtroppo, proprio questo il mezzo che ho dovuto per forza di cose utilizzare io.

Si parte da Kaiteriteri all'alba, e via, verso Nord, purtroppo troppo velocemente... Ma alla prima "tappa" non posso che ringraziare, arriviamo con una luce "assurda", che trovo bellissima e che dà alla scena colori e contrasti particolarissimi:

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Siamo alla Split Apple rock... Non chiedetemi come questa roccia sia finita lì, o come si sia spaccata in questo modo. Non ne ho idea. Ma le giriamo intorno, per godercela da tutti i punti di vista...

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...e poi via, di nuovo, veloci, mentre la luce cambia rapidissima (come fa spesso, qui biggrin.gif ).

Lungo le rive, capita di vedere altri "esploratori" che, avendo a diposizione più tempo, viaggiano MOLTO più lenti di noi (e sicuramente "disturbano" meno l'ambiente e gli animali... peccato che, lì sopra, o hai la macchina scafandrata o ti si annega!)

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A volte ci si infila lungo piccolissimi bracci di mare, o nelle foci di piccoli fiumi... La frustrazione è tanta, perché si intravvedono meraviglie che sarebbe bellissimo fotografare, ma dalla barca è impossibile, e ammetto che i pochi tentativi che ho fatto in quelle condizioni ho dovuto, a malincuore, gettarli tutti... lì dentro, rispetto a "fuori" in mare, è letteralmente buio, e le foto sono venute mossissime, oppure con luci bruciate e ombre profondamente nere, oppure... Insomma, un disastro! biggrin.gif

L'unica che si è salvata:

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Le rive, comunque, offrono uno spettacolo stupendo, fatto di spiagge e di foreste ricche di varietà di piante:

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...e anche di archi scavati nella roccia dalle onde e dalle maree, che qui, non so perché, chiamano "cathedral coves":

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Finalmente, all'estremità Nord della "corsa", arriviamo al "pezzo forte": la colonia di New Zealand Fur Seals, che a me, a causa della presenza di un padiglione auricolare, sembrano più che altro otarie... biggrin.gif

...E la prima che vedo ha un "ospite" sulla sua roccia!

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E' un "blue penguin", e, anche se lo considero di buon auspicio per le future occasioni di fotografare pinguini, rimarrà l'unico che riuscirò a vedere in tutto il viaggio!

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E poi via, si torna indietro, la visita è finita... troppo presto, naturalmente, per un posto che meriterebbe una settimana di trekking E un'altra settimana in kayak. Ma le cose vanno così, tutti siamo stati turisti prima o poi, e stavolta tocca a me.

L'ultima cosa che vedo dell'Abel Tasman è uno scorcio collinare che potrebbe stare benissimo anche negli Appennini...

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...ma già è tempo di scendere dalla barca e riprendere l'auto per la prossima tappa.

A domani!

(continua)
alcarbo
Che meraviglia (di posti e di foto).

Mi fanno davvero risparmiare un viaggio come dice Valerio PAS

(per i paesaggi usi sempre il 12-24 ? o cos'altro ?)

ciao alfredo


non tornare qua

veniamo tutti lì
davidebaroni
QUOTE
(per i paesaggi usi sempre il 12-24 ? o cos'altro ?)

Beh, ammetto di usare spesso anche il 12-24... ma questo viaggio è stato soprattutto all'insegna del "vituperato" 18-70 del kit! biggrin.gif
alcarbo
Incredibile Daniele. Con il 18-70. Doppiamente bravo.

Beh allora devo confessare anche io una cosa.

Dissanguandomi mi sono fatto un corredo fuori dal comune (esagerato proprio da sborr.one, credetemi senza esserlo, solo per grande troppa passione e per vedere proprio se era il corredo analogico che avevo prima scarso o se sono proprio io negato ........ probabile).

Adesso però ho voluto fare un'ultima prova finale.

Riprendermi proprio il modesto 18-70 da kit Nital.

L'avevo avuto e me l'avevano fregato. Mi mancava non solo affettivamente. Era di buona qualità e di range focale quasi ideale.
Lo metterò ora a fondo a confronto (come so fare) con i mostri sacri.
Voglio proprio vedere quanto cede (qualcosa sicuro, non c'è dubbio, ma non credo un abisso).
E lo farò con stampe non solo a video (che spesso inganna).
davidebaroni
QUOTE
Incredibile Daniele.

Daniele? ohmy.gif

Ok, non preoccuparti, mi hanno già chiamato così in passato... biggrin.gif

Ma speravo che mettere il nome completo in firma avrebbe prevenuto questo "equivoco"... wink.gif

Guarda, l'unico "vero" difetto che ho trovato al 18-70 è che è soggetto a flare molto più degli altri obiettivi che ho. smile.gif
E, certo, il sole "stellato" come te lo fa il 12-24... col 18-70 a me non viene!
Ma per il resto, come vedi, fa più che onestamente il proprio "sporco" lavoro! biggrin.gif

A stanotte (per voi),
Davide
alcarbo
Davide scusa il lapsus sul nome, ma ho una memoria solo numerica e non letterale.

Non ricordo i nomi. Ricordo "solo" centinaia di numeri di telefono.

Scusate l'OT

Che cosa è il flare ? E riscusate l'ignoranza.
davidebaroni
QUOTE
Davide scusa il lapsus sul nome, ma ho una memoria solo numerica e non letterale.
Non ricordo i nomi. Ricordo "solo" centinaia di numeri di telefono.

Tranquillo, succede più o meno lo stesso anche a me. smile.gif

QUOTE
Che cosa è il flare ? E riscusate l'ignoranza

Il "flare" sono quei riflessi parassiti che si formano all'interno dell'obiettivo... Ne avrai esempi a iosa, andando avanti! biggrin.gif

Trovi una spiegazione più dettagliata QUI.

Davide
luigi67
ohmy.gif scusa Davide, ma il cielo è veramente così ?

foto stupende!!!...penso che hai capito che tipo di foto preferisco....

..quello che non ho capito io è questo... biggrin.gif

QUOTE(twinsouls @ Apr 7 2007, 11:55 PM) *

... Mi sono accorto di cominciare a "vedere" i limiti della D70s, in termini di gamma dinamica e non solo. Grunt. biggrin.gif

A presto!
Davide


un saluto,Gigi

P.S. mi sa tanto che li di filtri polarizzatori ne vendono pochi biggrin.gif
fett1946
ti faccio i piu vivi complimenti per le foto wink.gif
nei miei viaggi privilegio sempre la possibilita' di vedere popolazioni piu' che luoghi ,ma debbo ammettere che' tue foto fanno venir voglia di partire guru.gif
e trovo molto piacevole il tuo modo di proporre il viaggio
davidebaroni
Sì, Luigi, il cielo è veramente così... o forse anche un po' più saturo. Ne vedrai parecchi, più avanti, in giornate davvero serene secondo i parametri di qua.
E i polarizzatori in effetti sono difficili da trovare... biggrin.gif
I limiti della D70s... Beh, come ho detto, qui i contrasti tendono ad essere molto forti. E quando ho visto le foto di Gennaro, morbide ugualmente e con un sacco di sfumature in più e con un paio di stop in più fra bianchi e neri... cerotto.gif

Fett1946, grazie anche a te del commento. Sì, anche io sono interessato alla gente, ma (come ho accennato più su) non più a fotografarla... bensì a incontrarla, parlarci, condividere con loro un istante di vita. Oppure a ritrarla, ma allora mi ci vuole tempo, e magari ambientazione e un minimo di controllo sulla luce e... Insomma, di persone ne ho viste e conosciute tante (in fondo ho vissuto qui per quasi un anno negli ultimi 18 mesi), ma fotografate poche.

Ma riprendiamo il cammino...

Dall'Abel Tasman siamo ripartiti nel primo pomeriggio, e verso sera siamo arrivati a Saint Arnaud, ridente cittadina svizzera... no, non proprio, ma insomma... Siamo in montagna, al bordo del Nelson Lakes National Park. Per noi è, o dovrebbe essere, solo una tappa, una sosta per spezzare la lunghezza del "trasferimento". Ma all'alba andiamo, ovviamente, a visitare i Lakes...
Arriviamo al Lake Rotoiti che le anatre dormono ancora...

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...ma qualcuna, forse, sta solo facendo finta, ha gli occhi aperti:

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Ah, Luigi, a proposito d polarizzatori... Quest'anatra galleggia sull'acqua, e quello che si vede è il fondo del lago, o meglio la rampa per calare le barche. smile.gif
E io NON HO un pola. biggrin.gif

Poco più in là, l'immancabile pontile di legno (...che ho usato anche per una "serie" da proporre in "tecniche" sull'effetto comunicativo della composizione...)...

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Le anatre cominciano a svegliarsi

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ma l'atmosfera incredibilmente tranquilla del lago non ne viene minimamente intaccata, anzi.

Dopo un po' ci strappiamo dall'incantesimo che il lago sembra aver gettato su di noi... C'è un altro lago da vedere, e poi tanta strada da fare.
Lungo la sterrata che separa i due laghi c'è un fiume, ci fermiamo a bere... sì, direttamente dal fiume. L'acqua è strepitosamente buona!

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Ed arriviamo all'altro lago, il Rotoroa. Il cielo si è coperto, ma la pace che regna sovrana fa sì che quasi nemmeno ce ne accorgiamo...

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Camminiamo fino sul pontile, e quando guardiamo giù, nell'acqua...

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Siamo ipnotizzati. Le lunghe alghe che si muovono pigramente nell'acqua sembrano danzare, creando giochi di forme, di colori, di luci ed ombre sempre nuovi, sempre cangianti, senza mai ripetersi, forme astratte che sembrano dipinti viventi...

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Non so quanto tempo sia passato così... ma è volato via. E noi dobbiamo andare... Un'ultima occhiata incantata al lago...

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...e via, di nuovo in macchina, verso la prossima meta.

(continua)
fett1946
mi astengo dal rinnovare i complimenti ormai ripetitivi e inadeguati
molto spesso si vedono su riviste ,anche blasonate,foto molto inferiori alle tue
2 domande ,per la foto al pontile in legno che obbiettivo hai usato ?
io uso un 14mm commerciale con cui ottengo delle bellissime foto con effetto pola simile alla tua foto
posso avere il programma del tuo viaggio e qualche indicazione in caso volessi ripeterlo

davidebaroni
Ciao di nuovo, fett1946! E grazie per il feedback... smile.gif

QUOTE
per la foto al pontile in legno che obbiettivo hai usato ?

La prima, Nikkor 12-24, a 12mm, 1/1250 f/5, ISO 200;
la seconda, Nikkor 12-24, a 14mm, 1/40 f/22, ISO 200.

QUOTE
posso avere il programma del tuo viaggio e qualche indicazione in caso volessi ripeterlo?

Certamente! smile.gif Se segui il thread fino alla sua conclusione, avrai un sacco di indicazioni sull'itinerario seguito; per ogni altra richiesta di info, contattami in MP. smile.gif
davidebaroni
Proseguiamo... smile.gif

...sulla SS63, che dai Nelson Lakes porta alla Costa Ovest, attraversando praticamente tutta l'Isola.
E' una strada un po' tortuosa, che si snoda fra monti e valli e foreste, e dove c'è poco spazio per fermarsi a scattare foto, almeno in questa stagione in cui occorre tener conto del "traffico". biggrin.gif
Ogni tanto, comunque, si trova una piazzola, e ci sono sempre piccoli scorci da immortalare:

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A un certo punto, ormai vicino alla costa, troviamo uno dei tanti piacevoli cimiteri a lato della strada, proprio durante una delle periodiche tosature dell'erba...

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Continuiamo, e dopo un po' arriviamo alla meta di oggi pomeriggio: la colonia di foche di Tauranga Bay. smile.gif

E loro sono lì, tranquille, a proporci piccoli quadretti familiari...

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Altre hanno pose davvero buffe:

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I giovani esemplari si aggirano curiosi...

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...mentre gli adulti se la ronfano.

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E c'è anche un altro motivo di interesse: le lunghe alghe nastriformi che formano "chiome" sulle rocce, e che, mosse dalle onde, tracciano strani ed affascinanti disegni nella schiuma:

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Ma il cielo si sta coprendo, come fa spesso verso sera, e, dopo un ultimo sguardo alla baia...

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...ripartiamo, perché vogliamo arrivare più vicino possibile alla prima meta di domani, per essere lì con quella che speriamo sia la "buona luce dell'alba", o almeno del mattino presto.

Lo scenario della costa è splendido, varrebbe la pena fermarsi e aspettare di poterlo fotografare all'alba, ma il tempo è tiranno (Sembra impossibile che sia già passata una settimana... Il tempo vola, qui. blink.gif )

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E così arriviamo a Punakaiki, e ci fermiamo per dormire. Domani mattina, alle prime luci (beh, facciamo le seconde, và... wink.gif ), ci aspettano le Pancake Rocks.

(continua)
davidebaroni
All'alba (più o meno) siamo già in piedi (non ho detto svegli... capiamoci bene! wink.gif ), e dopo una sana colazione ci fiondiamo fuori... e siamo accolti da uno scenario primordiale, che la sera prima, nell'oscurità, non avevamo potuto apprezzare.

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Ci mettiamo in macchina, e dopo pochi km eccoci arrivati. L'entrata alle Pancake Rocks è ancora chiusa, ma ad accoglierci, nel parcheggio, ecco un weka (gallirallus australis), pennuto ultraprotetto ma, in questa regione, tutt'altro che raro a vedersi:

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E' passato solo un attimo, i cancelli si aprono, e ci lanciamo (?) lungo il sentiero... La luce sta cambiando, il cielo si "apre", e lo scenario conserva solo un velo di foschia che rapidamente scompare

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Il mare è mosso, e il vento si fa sentire... Ad ogni curva del sentiero, nuovi scorci si aprono davanti agli occhi:

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Rocce scavate dall'erosione mostrano le loro forme strane....

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...e un raggio di sole, anche se velato, fa capolino, creando insieme alla foschia una luce quasi "magica"...

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...e d'improvviso eccole lì, le Pancake Rocks: rocce stratificate, a strati netti e ben separati, sottili e piatti come pancakes (da cui il nome):

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Il sole le illumina, evidenziandone i volumi e le forme

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Si estendono su una vasta superficie, e nessuno ha ancora spiegato come mai si siano stratificate in questo modo:

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Dall'estremità del sentiero si vede la baia di Punakaiki spazzata dalle onde

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...e, lungo il sentiero di ritorno, una ragnatela illuminata dal sole cattura la nostra attenzione:

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Un'ultima occhiata alla baia, poi via, di nuovo: c'é tanta strada da fare, verso Greymouth, Hokitika e i grandi ghiacciai, il Franz Joseph e il Fox.

(continua)
davidebaroni
La Nuova Zelanda è una Nazione piccola, almeno per numero di abitanti. 4.000.000 di persone non portano a un grandissimo gettito fiscale, e nemmeno a un gran traffico. Se poi ci si aggiunge l'atteggiamento "laid back" dei kiwi, ecco che certe cose diventano comprensibili...
...come il fatto che, in un tratto in cui la strada corre parallela alla ferrovia, i ponti non siano solo a senso unico alternato come al solito, ma anche condivisi fra strada e ferrovia:

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I fiumi continuano a stupirci, questa volta per i colori: questo si chiama Blue River, e il motivo direi che sia ovvio:

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Alla sera ci fermiamo a dormire a Whataroa, un posticino piccolo piccolo a poche decine di km dal Franz Joseph Glacier, accolti da un tramonto che dà ai monti circostanti un colore magico:

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Al mattino scopriamo di aver dormito di fronte al locale tribunale e stazione di polizia... biggrin.gif

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Ci mettiamo in macchina, e partiamo verso i ghiacciai.
Lungo la strada, basse, lunghe nuvole bianche si stendono sul paesaggio, ricordandoci che siamo ad Aotearoa, la "Terra della lunga nuvola bianca"... e, soprattutto sui laghi immobili nell'aria calma del mattino, l'effetto è "magico":

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A un certo punto, dopo aver attraversato un microscopico villaggio turistico, una deviazione (sterrata) ci porta verso il primo dei ghiacciai, il Franz Joseph Glacier.
La strada scorre lungo il letto di un fiume, e una sosta è d'obbligo, visti i colori che regnano sovrani:

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Come al solito, non ci sono solo i colori... Piccole aree in bianco e nero "naturale" mi colpiscono per le forme e i pattern che mostrano:

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Questi licheni rossi "insanguinano" le pietre lungo tutto il letto del fiume:

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La strada prosegue, lascia il fiume, e dopo poco si parcheggia e si prosegue a piedi.
Uno spiazzo panoramico mostra, da lontano, quello che ci aspetta:

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Quello che non è ancora evidente sono le dimensioni di questo fiume di ghiaccio apparentemente immobile... ma lo saranno presto.

Intanto è evidente che si tratta di ghiaccio antico... è il suo colore blu a rivelarlo. Il fatto che sia così "esposto" mi fa pensare che il ghiaccio, anche qui, si stia sciogliendo... e mi viene in mente un cartello sulla strada, chilometri fa: "Nel 1937 il ghiacciaio arrivava qui". ohmy.gif

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Riprendiamo l'avvicinamento, osservando in silenzio le cascate che punteggiano le pareti rocciose intorno al sentiero:

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Il fronte del ghiacciaio si avvicina, e cominciamo a intuirne l'enormità:

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E quando finalmente arriviamo davvero vicini, dopo una camminata di una buona ventina di minuti, posso solo scattare "dettagli"...

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Nella foto qui sopra sono difficili da vedere, ma nell'originale a piena risoluzione si vedono distintamente 4 diverse cordate di alpinisti in 4 diverse zone del ghiacciaio... Vediamo chi ne trova almeno due! tongue.gif

E anche qui ci sono alpinisti...

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Torniamo sui nostri passi, siamo curiosi di vedere anche l'altro ghiacciaio, il Fox Glacier... 25 km di Statale, altri 8 o 9 di sterrata, poi a piedi per l'ultimo, breve tratto. E, prima ancora del ghiacciaio, ecco un'altra meraviglia... Un lago, alimentato dalle acque di scioglimento dei ghiacci e da innumerevoli cascatelle che scendono lungo le pareti intorno.

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Il colore dell'acqua è di per sé un incanto, ma é la trasparenza dell'acqua che ci fa strippare...

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Per rendere più "visibile" l'invisibilità dell'acqua ne ho fatto una versione con i riflessi del sole e delle nuvole:

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E infine ecco il ghiacciaio vero e proprio:

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Le dimensioni non sono meno impressionanti del precedente...

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...E anche qui il ghiaccio azzurro la fa da padrone

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Il ghiaccio scricchiola, pieno di crepacci e cavità:

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Lo spettacolo è impressionante, ma il tempo, come sempre, è tiranno.

Riprendiamo il sentiero per tornare all'auto, e poi via, verso Sud. Lungo la strada ci fermiamo a immortalare uno scorcio della foresta vicino ad una cascata (dalla quale beviamo e facciamo rifornimento di acqua fresca)

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...E poi via, senza più soste, fino a Wanaka, sull'omonimo lago, dove veniamo accolti da una luce straordinaria:

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Stasera a letto presto... domani si arriva a Queenstown, a "raccogliere" in aeroporto un'amica che farà con noi una parte del viaggio. smile.gif

(continua)
lupo75
Queste immagini raccontano! Pollice.gif

Continua così!!!

Ciao Marco
LucaMariaIbba
Uno spettacolo... bellissime.
Complimenti ... tongue.gif rimango in attesa per altri scatti.
Luca
davidebaroni
Ciao Marco, ciao Luca, grazie del commento, e di fare un po' di strada insieme. smile.gif

Continuiamo...

Il giorno dopo, il mio compleanno, ci dirigiamo verso Queenstown lungo la Cardrona Valley Road (che diventa più avanti la Crown Range Road). Lo scenario é molto diverso dal solito, brullo e spoglio.

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E qui bisogna "sfatare un mito"... Chi ha causato i danni maggiori alla foresta nativa, soprattutto qui, sono stati i Maori. Quando sono arrivati, la Nuova Zelanda era pressoché completamente ricoperta di foreste. I Maori cacciavano i Moa, e lo facevano con una "tecnica" decisamente poco ecologica: bruciando le foreste dove i Moa vivevano. I danni sono stati devastanti ed irreversibili... l'estinzione dei Moa e di gran parte delle foreste così distrutte. dry.gif
Poi gli Inglesi hanno fatto la loro parte... ma il grosso era già stato fatto.

Avevo scattato 10 foto da unire in una panoramica a 360°, qui... ma non disponendo di un cavalletto, l'inclinazione dell'orizzonte non è perfettamente allineata in tutte, e Photomerge non riesce ad unirle. Peccato.

Vicino a Queenstown ci sono un sacco di location in cui sono state girate scene del Signore degli Anelli... Alcune in luoghi insospettabili, come il Kawarau River, proprio sotto l'omonimo ponte. Perché insospettabile? Perché il Kawarau Bridge è il più "antico" centro di Bungy Jumping del mondo! biggrin.gif

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Qui sono state girate alcune scene sul Fiume Anduin, e in particolare quella delle "Colonne dei Re", gli Argonath.
Ma l'aspetto usuale del luogo è assai diverso, e il vecchio ponte é ormai usato solo per il bungy jumping.

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La vista dalla piattaforma di lancio è impressionante, e un gommoncino aspetta poco lontano che il jumper di turno smetta di rimbalzare e venga calato giù fino al livello dell'acqua, dove viene raccolto e liberato dall'imbragatura... in questo caso si tratta di una coppia:

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Gli stili sono diversi, l'età varia moltissimo: il più giocane jumper da questo ponte aveva 10 anni, e il più vecchio 92! blink.gif

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Dopo un po' ci stanchiamo di vedere i salti, e, poiché abbiamo ancora tempo prima dell'arrivo della nostra amica, andiamo in città ad "esplorare".

Ora, sappiamo di essere in una zona PIENA di sentieri e trekking, e sappiamo che i kiwi sono appassionati di queste attività, e anche che sono grandi e grossi... ma questo zaino non vi pare un attimo esagerato? blink.gif

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(Lo so, la foto fa schifo, ma era solo per documentare l'enormità dello zaino... peraltro in regolare vendita con tanto di cartellino del prezzo!)

Dopo aver recuperato in aeroporto la nostra amica, andiamo in un piccolo villaggio, molto turistico, che sembra un set di un vecchio western... Arrowtown!

Ci arriviamo nel tardo pomeriggio, col sole già basso... e con contrasti luce/ombra quasi ingestibili

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Peccato, perché il villaggio è molto carino... con locali che sembrano venire direttamente dall'epoca della "corsa all'oro":

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Al tramonto, la luce del sole all'orizzonte accende il massiccio montuoso dei Remarkables di una luce spettacolare:

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Il giorno dopo si parte tardi... ce la prendiamo un po' comoda.
La meta è Te Anau, base per l'esplorazione del Fiordland, con le sue meraviglie: Milford Sound e Doubtful Sound. La strada da percorrere non è moltissima, e quindi...

Lungo la strada troviamo una ferrovia "rievocativa"... locomotiva a vapore e carrozze d'epoca, perfettamente restaurate.

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La locomotiva è del 1925:

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Aspettiamo di vedere la partenza, meno "sbuffante" di quanto mi sarei aspettato...

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...e poi via, verso Te Anau. Vogliamo arrivare presto, per poter prenotare le escursioni che vogliamo fare ai Sounds e riposare bene in vista della levataccia (per noi) di domani.
Ci aspetta il Milford Sound.

(continua)
B2BRUNO
Ho guardato questo viaggio con gli occhi di chi desidera viaggiare come te in questo Paese e, devo dire che la tua capacità di leggere gli ambienti ed i colori e di trasmetterceli con tanta passione e qualità, mi hanno ancor più invogliato.
Complimenti per queste immagini speciali guru.gif e, mi raccomando, continua a deliziarci!
grazie.gif
Bruno
davidebaroni
Ciao B2Bruno! E grazie di aver lasciato il tuo commento.

Continuo, continuo...

Siamo al 26 marzo... Il risveglio è, come dire... grigio

Nuvole basse e grevi oscurano tutto il cielo. Niente di che stupirsi, il Milford Sound (o meglio il Fiordland) è la 2^ zona più piovosa del mondo, con la sua media di 7,5 metri blink.gif di precipitazioni all'anno, inferiore solo ai 12 metri di Cerrapungi.

Da Te Anau si prende il bus, un viaggetto di un paio d'ore. Lungo la strada l'autista ci dice che, "oltre il valico", ci aspetta il bel tempo... Guardando fuori dal parabrezza, ho il sospetto che il suo concetto di "bel tempo" e il mio siano alquanto distanti! biggrin.gif

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La prima delle immancabili soste la facciamo al Mirror Lake... anche se, come ci dice la guida, lo specchio è attualmente "rotto": le anitre (di passo in questo periodo, ci dicono) che vi nuotano "infrangono" i riflessi. A me non sembra poi tanto:

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La strada comincia a infilarsi nelle valli, e a salire...

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...ma le nuvole non sembrano intenzionate a lasciare campo al "bel tempo"...
...Nemmeno quando si arriva al Valico, ("The Divide"). Qui c'è un lungo tunnel a senso unico alternato, e occorre aspettare il nostro turno, quindi abbiamo a disposizione una ventina di minuti per sgranchirci le gambe. Tutto intorno le montagne pullulano di cascate e cascatelle...

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Ad un tratto lo vedo fare capolino dal tetto di un camper!

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E' un Kea... Uno dei pappagalli "simbolo" della Nuova Zelanda. Curioso e apparentemente amichevole, scende a terra e si avvicina:

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Meglio non lasciarlo avvicinare troppo, comunque: ci mette un attimo a farti a fette le scarpe con il suo becco fortissimo ed affilato. biggrin.gif

Nel frattempo il semaforo del tunnel diventa verde, risaliamo sul bus e via, verso il Milford Sound.
Dall'altra parte del tunnel (e del valico) il tempo, come previsto, non migliora nemmeno un po'. Scendiamo fino giù, all'imbarcadero, dove ci aspetta una bella barca a motore con ausilio di vele... quasi solo scenografiche. Il Sound è un fiordo, e lo si esplora solo in barca, o in aereo/elicottero, o in kayak. Noi abbiamo solo il tempo per la barca...

Già dalla partenza si intuisce che il posto è "speciale":

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Ma lo "sballo" è appena dietro l'angolo della prima montagna, quando il fiordo si apre alla vista:

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Lungo le rive scoscese e spesso coperte di foreste si vedono gruppi di kayak... dev'essere un modo stupendo di esplorare un luogo come questo. Peccato che serva tempo, anche una settimana, e che questo significhi prendere un sacco di pioggia, e che la macchina fotografica o la scafandri o non sopravvive.

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Le pareti ripide e rocciose sono vere e proprie montagne, alte a volte oltre 2.000 metri... e gli alberi che le coprono affondano le loro radici nel... MUSCHIO. Non c'è altro; non c'é terra a sostenere gli alberi. Per questo quando ne cade uno ne porta con sé molti altri, in una specie di valanga d'alberi che impiegherà 5 anni per iniziare il processo di rigenerazione.

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C'é chi segue da vicino il nostro procedere, forse sperando in qualche boccone "facile"...

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A volte ci si avvicina moltissimo alle pareti rocciose del fiordo, e ad un tratto vedo una "vena" di un minerale che non so identificare:

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Ma basterebbe la grandiosità del luogo, le sue rocce a picco, i colori, la vegetazione, per farmi provare sensazioni che non provavo da tanto tempo...

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Sequenze infinite di cascate sottili, ma a volte molto alte (anche centinaia di metri!), si susseguono, mentre io mi sento tornato all'inizio del mondo

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Alcune si stagliano come linee chiare sullo sfondo scuro della roccia bagnata e della vegetazione:

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Ad un tratto, la voce del capitano ci spiega che la fenditura nella roccia davanti alla quale stiamo passando NON è una normale fenditura, ma la locale versione della Faglia di San Andreas... una faglia sismica, il punto di contatto fra due zolle tettoniche, che pochi anni fa ha prodotto qui un terremoto di magnitudo 7.8 Richter che, per fortuna, non ha fatto danni. smile.gif

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E finalmente arriviamo all'oceano aperto, e mi volto indietro, a guardare l'imboccatura del fiordo... che mi appare in tutta la sua magnificenza:

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Le coste sono spazzate dalle onde, piccole per i criteri locali, ma pur sempre rispettabili, che producono un velo di acqua polverizzata:

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E, ovviamente, anche qui ci sono le foche...

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Sulla via del ritorno, ci avviciniamo ad una cascata:

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Ma ci avviciniamo ancora, sempre di più:

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...per poi ritrarci, ormai coperti di goccioline minute, verso il largo...

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Il cielo comincia finalmente a mostrare qualche squarcio d'azzurro:

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Anche se non è ancora quello che io chiamerei "bel tempo"... wink.gif

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Ma ormai stiamo rientrando in porto, con un timidissimo raggio di sole... e risaliamo sul bus, per riprendere la strada di ritorno a Te Anau.

Sulla via del ritorno, un'ulteriore sosta, in un luogo particolare: il Chasm.

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E poi una lunga corsa senza alte soste, fino a Te Anau.

Stasera a letto presto... ma l'emozione è ancora forte. E domani ci aspetta il Doubtful Sound...

Non vedo l'ora.

(continua)
luigi67
QUOTE(twinsouls @ May 16 2007, 03:30 AM) *



Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Nella foto qui sopra sono difficili da vedere, ma nell'originale a piena risoluzione si vedono distintamente 4 diverse cordate di alpinisti in 4 diverse zone del ghiacciaio... Vediamo chi ne trova almeno due! tongue.gif







...cosa si vince? biggrin.gif ...nei cerchi blu vedo dei puntini rossi cosa sono?

un saluto,Gigi smile.gif




davidebaroni
Bravo Luigi! Non si vince niente, ma (a parte un singolo alpinista isolato) direi che li hai trovati tutti... I puntini rossi sono, appunto, alpinisti con la giacca a vento rossa. smile.gif

Ma proseguiamo...

Al risveglio, la mattina dopo, il cielo é di nuovo grigio. Ma non ci scoraggiamo, le previsioni del tempo, che di solito sono precise, dicono che schiarirà in mattinata...

Per arrivare al Doubtful si fa una strada molto diversa che per andare al Milford: un breve tratto in autobus, poi in barca si attraversa il Lake Manapouri, poi un altro tratto in bus, e finalmente, con un'altra barca, il Doubtful.

La barca con cui attraversare longitudinalmente il lago è in ritardo, c'è tempo per guardarsi intorno... Il lago è immobile, segno inequivocabile dell'assenza di vento.

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Da un lato, è un buon segno. Ma dall'altro, mi fa sperare che sul Sound il cielo sia già sereno, altrimenti cosa spazzerà via le nubi?
Intanto, la anatre vengono a vedere cosa fa tutta quella gente sul pontile (e se magari qualcuno gli getta qualche cosa da mangiare...).

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Ed, esplorando i dintorni, trovo qualcosa di familiare.

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Finalmente arriva la barca, e partiamo. Il lago è molto grande, ed è il secondo per profondità in Nuova Zelanda (444 metri). Le rive sono, ovviamente, coperte di foreste... e di nubi.

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Ma ecco che, proprio mentre ci avviciniamo all'altra estremità del lago, il cielo comincia a presentare squarci di azzurro, e le nuvole si sfilacciano e si spezzano...

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E' uno spettacolo affascinante... almeno per me. smile.gif

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...E quando arriviamo all'attracco, la giornata si presenta mooolto interessante, in termini meteorologici...

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Col bus ci inerpichiamo sui monti che ancora ci separano sal Sound... lo scenario "si presenta bene":

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Qui e là, i fianchi delle montagne sono segnati dalle tracce delle "valanghe d'alberi" a cui ho accennato parlando del Milford:

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Finalmente, dopo una curva (l'ennesima...), eccolo!

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Il Doubtful Sound... e una bella giornata. Siamo fortunati. smile.gif

Saliamo in barca (un grosso e veloce catamarano a motore) e via, verso le profondità di questo fiordo stupendo.
Giusto il tempo di cogliere al volo una chiazza chiara lungo la riva, un albero in mezzo ad un raggio di sole...

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...e siamo immersi nel Sound.

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E' un luogo affascinante. Credo che nessuna foto possa redergli giustizia... Mi dà l'impressione di un luogo selvaggio e forte, anzi, potente. Le pareti sono scoscese come e più di quelle del Milford, e ancora più alte. E così pure le immancabili cascate...

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Spesso le rocce hanno colori strani, rugginosi... Muschi?

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E ci sono anche diverse isole ed isolette...
C'è una sensazione di maestosità, di grandezza. E, guardando avanti, il fiordo sembra non avere fine, mostrando tanti piani di luce e, soprattutto, d'ombra che si avvicendano e si intersecano...

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Tutto, qui, gronda acqua... e la vegetazione è incredibilmente ricca e rigogliosa.

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E ad un tratto mi accorgo che abbiamo compagnia...

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Proprio sotto la barca, sono venuti a giocare! biggrin.gif

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E' una famiglia intera:

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Dopo un po' si allontanano, lasciandomi una bellissima sensazione di gioia e leggerezza...

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Il Doubtful continua a regalarci scenari incantevoli... magici.

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I monti e le isole si riflettono nell'acqua calma del fiordo

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E' incredibile la varietà di piante, e di conseguenza di forme, e di sfumature di verde, che queste rive offrono.

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Un vecchio centro per il commercio delle pelli... Oggi riadattato ad un'altra funzione:

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Il fiordo sembra veramente non finire mai... ma alla fine eccoci all'Oceano aperto.

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Dopo aver circumnavigato l'immancabile colonia di foche (che vi risparmierò...) rientriamo nel fiordo: inizia il lungo viaggio di ritorno.

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Ritroviamo anche qui, anche se meno evidente, la faglia sismica che avevamo già osservato nel Milford:

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Ad un certo punto, entriamo in una diramazione del fiordo... che da sola è grande quanto l'intero Milford Sound

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Le cascate "a filo d'acqua" sono altissime, ce n'é una (purtroppo in una condizione di luce impossibile, la foto l'ho dovuta cestinare) alta 700 (settecento!!) metri...

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Le rive si riflettono nell'acqua, e la sensazione di pace è assoluta...

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...o almeno così crediamo.
Ma a questo punto il capitano porta la barca vicinissima alla riva...

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...e chiede a tutti di spegnere, per un poco, qualsiasi apparecchio: mp3, telefonini, macchine fotografiche... tutto ciò che può fare un qualsiasi rumore. E ci chiede di restare in silenzio...
...e spegne tutti i motori e le apparecchiature elettriche della barca.

Silenzio.

E in quel silenzio, i suoni che lo formano prendono corpo: il gocciolio dell'acqua, il respiro del vento, il fruscio delicato delle foglie sulla riva, l'indescrivibile, sottilissimo suono prodotto dal velo d'acqua delle cascate, il distante canto degli uccelli, persino il battito del nostro cuore.

The sound of silence

Il tempo si è fermato. La dimensione di questo istante è pazzesca. Intensissima. Ho le lacrime agli occhi... Commozione pura.

E il capitano ci lascia così per un tempo lunghissimo, o che sembra tale.

Solo quando la barca, alla deriva, è ormai piuttosto distante dalla riva si riaccendono i motori e gli altoparlanti... ma l'emozione è così forte che per un po' non riesco nemmeno a pensare di fare foto.

Quando lo faccio, siamo di nuovo fuori, nel fiordo principale.

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Ormai siamo arrivati di nuovo al porto... un ultimo scorcio della grandiosità del Doubtful Sound, e poi si riparte, col bus:

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Lungo la strada, una sosta per visitare la centrale elettrica sotterranea... in fondo a un tunnel di qualche km sotto la montagna:

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E poi il ritorno a Te Anau.

Domani si riparte. Ma il Doubtful mi rimarrà nel cuore.

(continua)
tuffi
Le foto sono bellissime..davvero stupende...ma spiegami una cosa..come funziona il ponte in comune con la ferrovia..cioè ci sono sbarre semafori..o ???
luigi67
QUOTE(twinsouls @ May 20 2007, 01:11 AM) *



...e chiede a tutti di spegnere, per un poco, qualsiasi apparecchio: mp3, telefonini, macchine fotografiche... tutto ciò che può fare un qualsiasi rumore. E ci chiede di restare in silenzio...
...e spegne tutti i motori e le apparecchiature elettriche della barca.

Silenzio.

E in quel silenzio, i suoni che lo formano prendono corpo: il gocciolio dell'acqua, il respiro del vento, il fruscio delicato delle foglie sulla riva, l'indescrivibile, sottilissimo suono prodotto dal velo d'acqua delle cascate, il distante canto degli uccelli, persino il battito del nostro cuore.

The sound of silence

Il tempo si è fermato. La dimensione di questo istante è pazzesca. Intensissima. Ho le lacrime agli occhi... Commozione pura.

E il capitano ci lascia così per un tempo lunghissimo, o che sembra tale.

Solo quando la barca, alla deriva, è ormai piuttosto distante dalla riva si riaccendono i motori e gli altoparlanti... ma l'emozione è così forte che per un po' non riesco nemmeno a pensare di fare foto.



....questa "foto" è Bellissima...

un saluto,Gigi smile.gif
davidebaroni
QUOTE
Le foto sono bellissime..davvero stupende...ma spiegami una cosa..come funziona il ponte in comune con la ferrovia..cioè ci sono sbarre semafori..o ???

No, niente di tutto ciò. Devi solo stare attento. Se quando arrivi al ponte, dall'altra parte (o anche dalla tua, se è per quello) sta arrivando il treno... Beh, "é meglio" che ti fermi. Ha la precedenza lui, per ovvi motivi. laugh.gif

QUOTE
....questa "foto" è Bellissima...

Grazie, Luigi... anche per me é quella che preferisco. smile.gif

PS: per un po' dovrò sospendere, o almeno diradare, i post: la preparazione bagagli non mi lascia abbastanza tempo... Ma riprenderò appena possibile. smile.gif
Marco Loisi
Grazie Davide,

grazie per queste foto incantevoli da posti incantevoli!

Come mi piacerebbe un giorno poter vedere queste locations...

Ciao!
davidebaroni
Grazie a te, Marco! smile.gif

E, se davvero ti piacerebbe... beh, comincia a pianificare. Ponitelo come obiettivo. Datti un tempo per realizzarlo, e lavoraci su.

Vedrai che non è affatto così "difficile" come sembri immaginare. smile.gif

Davide
fett1946
e' inutile che rinnovi i commenti alle foto i superlativi si sprecherebbero,
e anche i tuoi commenti non sono da meno.
visto che ,come dici ,vorrei pianificare il viaggio e non farmi trovare impreparato qualora si presentasse l'occasione posso avere il programma e l'itinerario ? te ne sarei grato.
un bel viaggio inizia quando inizi a desiderarlo e a pensarlo grazie.gif
davidebaroni
QUOTE(fett1946 @ May 22 2007, 06:51 PM) *

visto che ,come dici ,vorrei pianificare il viaggio e non farmi trovare impreparato qualora si presentasse l'occasione posso avere il programma e l'itinerario ? te ne sarei grato.
un bel viaggio inizia quando inizi a desiderarlo e a pensarlo

Ciao Fett1946! smile.gif

Come ti ho già detto QUI, certo che puoi avere l'itinerario che ho seguito... lo stai già avendo, anche se a rate. Ma prometto che alla fine darò il resoconto completo, comprese le strade percorse, le tappe e i tempi. smile.gif
Non posso farlo adesso, perché sono "immerso" negli scatoloni da trasloco che DEVONO essere spediti lunedì, e martedì prendo l'aereo per tornare in Italia. Ma lo farò.
Sul "programma"... beh, quello lo abbiamo improvvisato strada facendo, tanto che alla fine il viaggio è durato più di TRE settimane contro le due previste inizialmente. Ma anche quello si sta svolgendo sotto i tuoi occhi, lungo il racconto di questo thread. smile.gif

Abbi fede!

Davide

PS: mi spiace non poter esaudire la tua richiesta da subito, ma in questo momento davvero non ce la faccio. Fra l'altro, tutte le mappe sono già nei pacchi...
PAS
Davide c'è materiale superlativo per un'opera monografica di alto livello.
Veramente senza parole.

Buon viaggio di ritorno (anche se penso avrà un sapore un po' amaro)
A presto amico mio.
Valerio
davidebaroni
Bene, eccomi qui, e stavolta da Riccione. smile.gif

Ciao Valerio! Quando ci si vede? wink.gif

Per la ripresa dei post, dovrete aspettare un attimo... Dopo 7 mesi di "disabitazione", la casa è praticamente ricoperta da uno spesso strato di polvere che va rimosso appena possibile. E poi ci sono altre cose da sistemare... l'assicurazione dell'auto, la spesa da fare, la professione da riprendere, e le novità da esplorare... Insomma, non ci si annoia! laugh.gif

A presto!
davidebaroni
Mi sto prendendo una pausa nei lavori di risistemazione (svuotamento valigie, riempimento armadi, pulizie di casa...), e ho deciso di utilizzarlo per un breve post.

Ed eccoci qui di nuovo, quindi, a continuare il nostro viaggio. smile.gif

Da Te Anau, che è stata la nostra base per le visite ai Sounds, ci spostiamo percorrendo la SS94 verso Sud-Est, in direzione di Lumsden, una piccola cittadina nella quale l'albergo ha trovato il suo modo un po' "western" per ricordare i tempi della "corsa all'oro"...

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Da lì proseguiamo verso Gore... il bello è che la cittadina successiva si chiama Clinton! biggrin.gif
Comunque, anche a Gore le pareti dipinte non mancano...

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Uno spuntino veloce, e via verso sud. Ci aspetta la colonia dei leoni marini di Waipapa Point...

Lungo la strada, il paesaggio ci ricorda continuamente dove ci troviamo.

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Quando arriviamo a Waipapa Point, i leoni marini sembrano assenti. Uno sguardo più approfondito, però, ci permette di identificarne qualcuno, che, stanco probabilmente della battuta di caccia del mattino, riposa adagiato su un cuscino di alghe... Cucciolone bello di mamma sua! biggrin.gif

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Poco più in là, una coppia di femmine (credo) dorme della grossa, mimetizzata fra la sabbia...

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Stiamo ad osservarli per un pezzo... macchè, nemmeno un movimento. A un certo punto ho persino pensato che fossero morti... blink.gif

Finalmente ci decidiamo ad andarcene... o meglio, mia moglie e la sua amica vanno a fare una passeggiata, mentre io rimango ad osservare "l'azione" (???) ancora per un po'.
Alla fine anche io cedo, e mi allontano alla ricerca delle ragazze. Ma proprio quando stiamo per tornare all'auto... una specie di ruggito rantolante si fa sentire oltre le dune.

Il maschio si è svegliato!!

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...e, ovviamente, protesta perché le femmine non gli prestano sufficiente attenzione...

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Ma è una battaglia persa in partenza... Sono troppo stanche anche solo per rispondergli a tono, e non si muovono nemmeno.
E il nostro eroe, il "maschio alfa", se ne torna un po' seccato nella propria area di spiaggia, continuando a brontolare fra sé...

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...per poi finire a esibirsi, tutto tronfio, come il più classico dei bulletti di periferia:

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E noi lo lasciamo lì, a sbollire la sua irritazione, mentre ci allontaniamo in macchina verso la prossima meta: la foresta fossilizzata.

(continua)
tuffi
e bravo Davide...finalmente si ricomincia...complimenti...e buon descatolamento..
davidebaroni
Ciao Tuffi!
Sì, si ricomincia... o se preferisci, si continua! smile.gif

E si va a Curio Bay, seguendo la Tokanui Niagara Highway (che finisce alle Niagara Falls... ma non a quelle Niagara Falls! biggrin.gif ).

A Curio Bay ci dovrebbe essere la Foresta Fossilizzata... Ma al primo sguardo non si vede nulla:

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Ci avviciniamo, approfittando della bassa marea... aggirandoci in uno scenario intrigante ed affascinante...

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...e in effetti qualcosa di "strano" c'è, ma ancora non riusciamo a identificarlo, a capirlo...

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Poi, tutto ad un tratto, qualcosa cattura la nostra attenzione:

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Eccola, finalmente! Gli "alberi" sono a terra, sembrano più che altro le impronte delle cortecce... e probabilmente sono sott'acqua per la maggior parte del tempo.

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E a questo punto è chiaro che tutte quelle "protuberanze" che vedevamo (e anche voi, tre foto fa wink.gif ) erano i resti fossilizzati delle basi degli alberi... e i tronchi, o meglio le loro impronte, giacciono ai loro piedi.

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Dovunque si guardi, ora che sappiamo cosa guardare, cosa cercare, ci sono alberi fossilizzati, trasformati in pietra. Dev'essere stato qualcosa di molto forte a spezzarli tutti in questo modo... sembra l'effetto di un'onda d'urto.
In alcuni, molti, casi si riconosce benissimo il "cuore" della pianta:

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Gli alberi sono ovunque... e seguendoli arrivo ad una specie di "canale", percorso dalle onde in arrivo dal mare aperto... e completamente pieno di quelle incredibili, lunghissime alghe qui tanto comuni, che ondeggiano sotto la spinta dell'onda in un moto affascinante ed ipnotico:

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La luce è perfetta... le alghe formano disegni e pattern morbidi e fluidi, che non si ripetono mai uguali, come volute di fumo nella brezza... e io resto ad osservare, scattando molto di più di quello che farei normalmente... Molte di queste foto le dovrò scartare, perché la luce, pur splendida, è poca, e non voglio alzare gli ISO... quindi i tempi sono lunghi, costringendomi a cercare di restituire sì le forme ma anche, a volte, il movimento stesso. E so che non è semplice, e che non sempre ci riuscirò.

All'inizio mi limito a cercare il "punto morto" del movimento, quel breve istante in cui le alghe sono immobili mentre il moto dell'acqua inverte la sua direzione:

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Poi vado alla ricerca della forma, del disegno, del pattern...

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E infine del movimento, e al tempo stesso del gioco fra luce ed ombra, tra giallo e blu:

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...E poi la luce cala troppo, rendendo impossibile continuare a scattare e segnalando al tempo stesso che è ora di ripartire...

Sulla strada verso Owaka, dove ci fermeremo a dormire, c'è tempo per uno sguardo a una baia illuminata da una luce fiabesca...

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...e poi arriviamo, accolti dai colori caldi di un tramonto ormai incipiente:

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Ci fermeremo a dormire qui, stanotte... Domani si prosegue in direzione di Nugget Point e Kaka Point. smile.gif

(continua)
FulvioZunino
Sono da pochissimo entrato in questo mondo "mi riferisco alla comunicazione via web" e sono realmente senza parole nel vedere le tue splendide foto.
Sono un invito ad amare la fotografia ed i viaggi naturalmente.
davidebaroni
Grazie della visita e del commento, Fulvio. smile.gif
Se queste foto otttengono lo scopo che dici, e soprattutto quello di stimolare l'amore per i viaggi, che (per me) é più importante di quello per la fotografia... beh, sarei un fotografo felice. smile.gif
Viaggiare, per me, significa permettere a sé stessi e alla propria visione del mondo di ampliarsi, di crescere, attraverso il confronto, l'esplorazione e la scoperta. E questo è ciò che, per me, è "la vita".
La fotografia, in un certo senso, è a sua volta un "viaggio"... il viaggio attraverso gli occhi di qualcun altro, di solito. E' utile, può essere piacevole, anche molto... ma rimane un viaggio "virtuale", se mi si permette questa espressione. smile.gif
Quello che "io" spero sempre di ottenere, con le mie foto, è di "trasportare" l'osservatore in questo viaggio attraverso i miei occhi, e di fargli vivere la mia visione... e in questo modo stimolarlo ad ampliare la propria, non perché la mia visione sia migliore della sua, ma perché é certamente diversa. smile.gif
Se questo stimolo all'ampliamento arriva al punto di stimolare il viaggio "fisico", beh, allora per me è il massimo. smile.gif
FulvioZunino
Quello che si apprezza nelle tue foto, oltre ai soggetti, è la tecnica fotografica che rende il tuo punto di vista un bel viaggio anche se virtuale.
Il mio desiderio di viaggiare, non ha bisogno di essere stimolato ulteriormente, purtroppo si viaggia quando e come si può, ma di certo non mancherò di impugnare la mia fotocamera nel prossimo. Vedremo se sarò capace di esprimere un decente punto di vista.
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