@ssembl@tore
Jun 11 2005, 02:05 PM
Dopo tante letture su questo forum e tante altre su riviste fotografiche ecc...ecc...ho deciso di acquistare lo spyder2,per avere una buona e corretta taratura del monitor.(premetto che prima facevo la taratura con adobe gamma)
Andiamo al dunque....ho installato il software della sonda poi ho effettuato la tanto attesa "calibrazione" monitor.
A operazione terminata,ho salvato il profilo creato come predefinito caricandolo automaticamente ad ogni accensione.Poi ho preso due scatti che avevo in archivio,ho gestito il colore come sempre,inserendo prima il profilo del mio lab in modo che possa avere dei risultati di stampa ,non dico ugualissimi ma che si avvicinano a quelle viste a monitor.
Sono arrivate le stampe...una delusione totale,se prima si avvicinavano un po'a quelle viste a monitor adesso sono due colori differenti.
A monitor sono piu fredde delle stampe,in pratica sulla carta si vede una dominante magenta giallo.
Adesso vi chiedo, hai tanti che possiedono un colorimetro uguale o simile,e' possibile tutto questo?
Sbaglio io qualcosa ?
Premetto che ho effettuato tutto quanto richiede il softaware della sonda,cioe' disabilitare adobe gamma ,effettuare la taratura a 6500k,gamma 2.2.
Spero di essere compreso dopo quanto se ne parlato,ma i conti non mi tornano.
Grazie
francescochiorazzi
Jun 11 2005, 03:45 PM
Dalla tua descrizione sembra che tu non sbagli niente. Anche io uso lo Spyder2Pro (anche se su Mac) e non ho alcun problema, anzi rispetto a prima ho migliorato molto i risultati.
Io procedo in questo modo: apro una foto e la converto o nel profilo colore del laboratorio di stampa o nel profilo colore della mia stampante e del tipo di carta su cui la stampo. A questo punto a monitor non la vedrò più bene quindi prima di mandarla in stampa devo intervenire sulle dominanti e sui livelli.
@ssembl@tore
Jun 11 2005, 04:01 PM
Stessa cosa faccio io...ma non mi trovo
Ho provato due lab con due profili colore ovviamente...risultato deludente.
fabrizioz
Jun 11 2005, 05:19 PM
Possiedo il Monaco (software + sonda) x calibrare il monitor. Anch'io eseguo gli steps nello stesso modo, ma con la differenza che ottengo quello che vedo sul monitor. Le uniche differenze sono nel computer (Uso Mac) e nei valori dei settaggi: 5500°K con gamma 1.8. Ad ogni modo, convertendo il profilo colore, l'immagine sul monitor non si differenzia più di tanto da quella che vedevo prima: attento ad usare CONVERTI PROFILO, non ASSEGNA PROFILO
Comunque, se usi la funzione cerca, troverai 100000 discussioni aperte su questo argomento.
Ciao
Fabry
domenico marciano
Jun 11 2005, 05:28 PM
E' risaputo che Mac ha una gestione del colore migliore, ma anche sul pc dovrebbero migliorare le cose una volta fatto il profilo del monitor con la sonda, perche' quello creato e' solo per il monitor, naturlmente in Adobe convertire e non assegnare.
@ssembl@tore
Jun 11 2005, 08:24 PM
QUOTE(domenico marciano @ Jun 11 2005, 06:28 PM)
E' risaputo che Mac ha una gestione del colore migliore, ma anche sul pc dovrebbero migliorare le cose una volta fatto il profilo del monitor con la sonda, perche' quello creato e' solo per il monitor, naturlmente in Adobe convertire e non assegnare.
addirittura il lab mi ha mandato il profilo e il test colore stampato da loro...il risultato si vede anche confrontandole una a una...se ne accorgerebbe anche un cieco
EmilLask
Jun 12 2005, 05:58 AM
Il mio consiglio è di affrontare la questione con una certa sistematicità.
1) Quale monitor utilizzi?
2) E' nuovo?
3) In quale contesto di illuminazione è inserito?
4) Lo lasci acceso almeno mezzora prima di iniziare la tua sessione di postproduzione?
5) Prova ad utilizzare esclusivamente il profilo generato dalla sonda e fai stampare la stessa foto da più laboratori.
EmilLask
@ssembl@tore
Jun 12 2005, 10:11 AM
QUOTE(EmilLask @ Jun 12 2005, 06:58 AM)
Il mio consiglio è di affrontare la questione con una certa sistematicità.
1) Quale monitor utilizzi?
2) E' nuovo?
3) In quale contesto di illuminazione è inserito?
4) Lo lasci acceso almeno mezzora prima di iniziare la tua sessione di postproduzione?
5) Prova ad utilizzare esclusivamente il profilo generato dalla sonda e fai stampare la stessa foto da più laboratori.
EmilLask
I monitor che utilizzo sono 3 e indipendentemente dalle case costruttrici(che poi non giustificherebbe tale problema) sono tutti di un'anno di vita e sono costantemente sempre accesi per motivi di lavoro.
Il profilo generato dalla sonda,dal momento in cui viene creato,non va piu' rimosso,e' una "caratteristica"del software....quindi quando apro una foto con ps per la postproduzione per la stampa, devo prima di tutto inserire il profilo colore del mio lab e dopo che ho apportato le varie modifiche,salvo il lavoro(sempre con il profilo lab altrimenti lo fanno loro al momento della stampa) e invio il tutto...e poi al ritorno che non ci siamo...
francescochiorazzi
Jun 12 2005, 10:20 AM
Scusa ma mi viene un dubbio:
non è che il tuo lab, magari perchè ha le macchine tarate male, applica delle modifiche ai tuoi file prima di stamparli?
@ssembl@tore
Jun 12 2005, 10:34 AM
QUOTE(francescochiorazzi @ Jun 12 2005, 11:20 AM)
Scusa ma mi viene un dubbio:
non è che il tuo lab, magari perchè ha le macchine tarate male, applica delle modifiche ai tuoi file prima di stamparli?
Non so propio cosa puo' essere...

sulle buste c'e' scritto in grande "NON GESTIRE COLORE" quindi non apportano nessuna modifica
Veramente l'avevo gia pensato io infatti ho provato a fare delle stampe in altri laboratoi "on line" , ho telefonato prima facendomi spedire il profilo colore,in modo che io potessi postprodurre con quest'ultimo..
Voglio precisare una cosa , prima di comprare il colorimetro, effettuavo la calibrazione del monitor con una stampa al suo fianco ,la stessa su ps e taravo cosi' diciamo ad "occhio" non dico che erano propio uguali uguali,ma non era facile distinguerle....quindi....non e' il lab..
EmilLask
Jun 12 2005, 11:46 AM
Forse non sono stato sufficientemente chiaro.
Ci riprovo.
La taratura "ad occhio" può dare risultati soddisfacenti - soprattutto se l'occhio è buono - ma rappresenta una vera e propria calamità.
La ragione è che rischi di ritrovarti con una collezione di file "sporcati" proprio dalla correzione ad occhio e buoni soltanto per essere stampati presso quel tale laboratorio.
Se con correzione ad occhio i file vengono stampati "abbastanza bene" da quel laboratorio e con la calibratura invece non vengono stampati bene, allora il problema è assai probabilmente proprio del laboratorio.
Non bisogna dimenticare che la cosa più importante non è la corrispondenza con il laboratorio, ma la qualità del file, che va trattato su un monitor adeguatamente calibrato.
Presumiamo che si tratti di CRT di buona qualità, senza imperfezioni significative e con un anno di vita. In questo caso effettuata la calibrazione non vanno assegnati altri profili di laboratorio.
Prova, come ti ho già consigliato, a effettuare la correzione utilizzando soltanto il profilo calibrato e invia il file a più di un laboratorio.
Attendi i risultati e fai la tua scelta.
EmilLask
@ssembl@tore
Jun 12 2005, 08:47 PM
QUOTE(EmilLask @ Jun 12 2005, 12:46 PM)
..prova, come ti ho già consigliato, a effettuare la correzione utilizzando soltanto il profilo calibrato e invia il file a più di un laboratorio.
Attendi i risultati e fai la tua scelta.
EmilLask
Si daccordo ma con che profilo lo invio al lab se scatto in adobe ?
Lascio quello o in srgb ?
EmilLask
Jun 12 2005, 08:51 PM
Lascialo pure in Adobe.
EmilLask
@ssembl@tore
Jun 12 2005, 09:27 PM
QUOTE(EmilLask @ Jun 12 2005, 09:51 PM)
Lascialo pure in Adobe.
EmilLask
....

adesso che ricordo....una stampa l'ho gia provata in adobe,pero' in un lab on line, e il risultato non cambiava

domani provo con il mio lab di fiducia..anche se non credo che si risolva..
Matteo Barducci
Jun 12 2005, 10:57 PM
Ragazzi, cerco di esservi di aiuto.
Primo: quando create il profilo del monitor calibrato(assumendo che lo state facendo con tutti i crismi, ossia mantenendo il monitor acceso per almeno mezz'ora, eliminando la luce ambiente, etc, etc.) dovete poi caricarlo come profilo di default per il monitor all'interno del sistema operativo. Con Mac è semplice, basta selezionarlo sotto il pannello di controllo "display", ma anche con Windows dovrebbe essere altrettanto semplice. Ciò che è da non fare assolutamente è di impostare tale profilo come spazio
di lavoro di default, che, qualsiasi OS abbiate, DEVE sempre rimanere sRGB(nessun sistema attualmente riesce a gestire Adobe RGB 1998.
Prendiamo adesso in considerazione proprio PS: nelle preferenze di gestione del colore, occore impostare lo spazio RGB di lavoro e basta: CMYK e Lab mpm servono(oddio, quest'ultimo potrebbe essere utile nella gestione delle immagini a scala di grigio). Poniamo che impostiate "Adobe RGB 1998" come spazio di lavoro, intento "Colorimetrico Relativo" e "Compensazione del Punto di Nero" avvalorata. Il programma esegue
in automatico le compensazioni fra lo spazio di lavoro ed il profilo del vostro monitor, non dovete fare altro! Se volete vedere le immagini come verranno stampate, occorre abilitare il soft proofing: di seguito vi indico il link per scaricare le guide alla stampa digitale dal sito di EPSON Australia. Sono fatte molto bene e risolvono la stragrande maggioranza dei problemi(il metodo di calibrazione utilizzato nell'esempio è Adobe Gamma ma se possedete l'hardware tanto meglio!):
http://tech.epson.com.au/downloads/product...t=Search+%3E%3E
@ssembl@tore
Jun 13 2005, 01:05 PM
QUOTE(Matteo Barducci @ Jun 12 2005, 11:57 PM)
Ragazzi, cerco di esservi di aiuto.
Primo: quando create il profilo del monitor calibrato(assumendo che lo state facendo con tutti i crismi, ossia mantenendo il monitor acceso per almeno mezz'ora, eliminando la luce ambiente, etc, etc.) dovete poi caricarlo come profilo di default per il monitor all'interno del sistema operativo. Con Mac è semplice, basta selezionarlo sotto il pannello di controllo "display", ma anche con Windows dovrebbe essere altrettanto semplice. Ciò che è da non fare assolutamente è di impostare tale profilo come spazio
di lavoro di default, che, qualsiasi OS abbiate, DEVE sempre rimanere sRGB(nessun sistema attualmente riesce a gestire Adobe RGB 1998.
Prendiamo adesso in considerazione proprio PS: nelle preferenze di gestione del colore, occore impostare lo spazio RGB di lavoro e basta: CMYK e Lab mpm servono(oddio, quest'ultimo potrebbe essere utile nella gestione delle immagini a scala di grigio). Poniamo che impostiate "Adobe RGB 1998" come spazio di lavoro, intento "Colorimetrico Relativo" e "Compensazione del Punto di Nero" avvalorata. Il programma esegue
in automatico le compensazioni fra lo spazio di lavoro ed il profilo del vostro monitor, non dovete fare altro! Se volete vedere le immagini come verranno stampate, occorre abilitare il soft proofing: di seguito vi indico il link per scaricare le guide alla stampa digitale dal sito di EPSON Australia. Sono fatte molto bene e risolvono la stragrande maggioranza dei problemi(il metodo di calibrazione utilizzato nell'esempio è Adobe Gamma ma se possedete l'hardware tanto meglio!):
http://tech.epson.com.au/downloads/product...t=Search+%3E%3EGrazie per l'intervento ,ma non e' propio come dici tu'....
Ho gia provato ad impostare lo spazio di lavoro in adobe e in srgb senza fare altro ,ho spedito in stampa e nessun risultato positivo....come gia sapevo...
Perche' poi il profilo colore se non lo metto io lo fanno loro al momento della stampa...
Ogni lab ha il suo profilo,e per effettuare una corretta gestione del colore con i vari software di fotoritocco,bisogna farsi passare il profilo del lab,in modo che tu lo converti nel momento in cui vai ad aprire il file per le eventuali correzioni sarebbe (lo spazio di lavoro)...non so se sono stato chiaro..
robben
Jun 13 2005, 03:27 PM
In merito a sonde, profili, colore ecc.. segnalo
questoquesto link dal quale, attraverso il banner in alto, è possibile scaricare un interessante documento pdf in inglese "Colour confidence guidance to digital photography" di una sessantina di pagine (1,5 MB).
@ssembl@tore
Jun 13 2005, 03:36 PM
QUOTE(robben @ Jun 13 2005, 04:27 PM)
In merito a sonde, profili, colore ecc.. segnalo
questoquesto link dal quale, attraverso il banner in alto, è possibile scaricare un interessante documento pdf in inglese "Colour confidence guidance to digital photography" di una sessantina di pagine (1,5 MB).
Grazie infinite robben..
Matteo Barducci
Jun 13 2005, 07:09 PM
Guarda che io non ho detto quello che dici tu che io avrei detto!

Il profilo del laboratorio lo devi introdurre nel momento in cui fai soft proofing: solo allora potrai avere a schermo una simulazione realistica di ciò che la macchina del laboratorio stamperà. Se non sbaglio il problema che hai espresso nel thread è quello di non avere coerenza fra ciò che visualizzi a video e ciò che ti viene restituito dopo dal laboratorio. Se leggi attentamente le guide, noterai che i profili di lavoro delle stampanti inkjet vengono introdotti solo alla fine del processo, ossia nella fase immediatamente prima della stampa, e questo è perfettamente adeguato al fatto che in fase di correzione occorre "lavorare" in uno spazio di colore il più ampio possibile(ricordo che l' ampiezza degli spazi colore decresce: ProPhoto -> Bruce RGB -> Adobe RGB 1998 -> sRGB -> RGB tanto per citare i più usati). Usando la funzione di soft proof di PS avrei una prima simulazione del risultato mantenedo come spazio di lavoro quello scelto nelle preferenze di color management, ovviamente prima di dare il file al laboratorio dovrai incorporare lo spazio del lab come già fai.
Matteo Barducci
Jun 13 2005, 07:12 PM
QUOTE(fabrizioz @ Jun 11 2005, 05:19 PM)
Possiedo il Monaco (software + sonda) x calibrare il monitor. Anch'io eseguo gli steps nello stesso modo, ma con la differenza che ottengo quello che vedo sul monitor. Le uniche differenze sono nel computer (Uso Mac) e nei valori dei settaggi: 5500°K con gamma 1.8. Ad ogni modo, convertendo il profilo colore, l'immagine sul monitor non si differenzia più di tanto da quella che vedevo prima: attento ad usare CONVERTI PROFILO, non ASSEGNA PROFILO
Comunque, se usi la funzione cerca, troverai 100000 discussioni aperte su questo argomento.
Ciao
Fabry

Hai provato ad usare 6500 Kelvin con gamma 2.2? Dovresti avere dei risultati ancora più coerenti.
@ssembl@tore
Jun 13 2005, 07:48 PM
QUOTE(Matteo Barducci @ Jun 13 2005, 08:09 PM)
Guarda che io non ho detto quello che dici tu che io avrei detto!

Il profilo del laboratorio lo devi introdurre nel momento in cui fai soft proofing: solo allora potrai avere a schermo una simulazione realistica di ciò che la macchina del laboratorio stamperà. Se non sbaglio il problema che hai espresso nel thread è quello di non avere coerenza fra ciò che visualizzi a video e ciò che ti viene restituito dopo dal laboratorio. Se leggi attentamente le guide, noterai che i profili di lavoro delle stampanti inkjet vengono introdotti solo alla fine del processo, ossia nella fase immediatamente prima della stampa, e questo è perfettamente adeguato al fatto che in fase di correzione occorre "lavorare" in uno spazio di colore il più ampio possibile(ricordo che l' ampiezza degli spazi colore decresce: ProPhoto -> Bruce RGB -> Adobe RGB 1998 -> sRGB -> RGB tanto per citare i più usati). Usando la funzione di soft proof di PS avrei una prima simulazione del risultato mantenedo come spazio di lavoro quello scelto nelle preferenze di color management, ovviamente prima di dare il file al laboratorio dovrai incorporare lo spazio del lab come già fai.

Scusami Matteo,ma chi mal capisce mal risponde...

(e continuo a non capire)
E non e' la stessa cosa se il profilo di stampa lo inserisco prima delle correzioni?
zalacchia
Jun 14 2005, 01:03 AM
QUOTE(francescochiorazzi @ Jun 11 2005, 04:45 PM)
.....A questo punto a monitor non la vedrò più bene quindi prima di mandarla in stampa devo intervenire sulle dominanti e sui livelli.
In che senso non la vedi bene?....perchè devi ancora ritoccarla...o perchè cambiano i colori durante la conversione?
Mi auguro la prima ipotesi.
Ciao
Stefano Z.
zalacchia
Jun 14 2005, 01:15 AM
QUOTE(@ssembl@tore @ Jun 12 2005, 11:34 AM)
...sulle buste c'e' scritto in grande "NON GESTIRE COLORE" quindi non apportano nessuna modifica

..come non gestire il colore, io scriverei "mi raccomando di gestire il colore"!
Ma scusa, tu ti sbatti perchè nelle tue foto sia incorporato il profilo del Lab e poi chiedi loro di non usarlo? non è un controsenso?
Ciao
Stefano Z.
zalacchia
Jun 14 2005, 01:19 AM
QUOTE(@ssembl@tore @ Jun 13 2005, 08:48 PM)
Scusami Matteo,ma chi mal capisce mal risponde...

(e continuo a non capire)
E non e' la stessa cosa se il profilo di stampa lo inserisco prima delle correzioni?
No, non è la stessa cosa.
Matteo ha ragione, segui i suoi consigli.
Ciao
Stefano Z.
@ssembl@tore
Jun 14 2005, 07:17 AM
QUOTE(zalacchia @ Jun 14 2005, 02:15 AM)
QUOTE(@ssembl@tore @ Jun 12 2005, 11:34 AM)
...sulle buste c'e' scritto in grande "NON GESTIRE COLORE" quindi non apportano nessuna modifica

..come non gestire il colore, io scriverei "mi raccomando di gestire il colore"!
Ma scusa, tu ti sbatti perchè nelle tue foto sia incorporato il profilo del Lab e poi chiedi loro di non usarlo? non è un controsenso?
Ciao
Stefano Z.
QUOTE(zalacchia @ Jun 14 2005, 02:19 AM)
QUOTE(@ssembl@tore @ Jun 13 2005, 08:48 PM)
Scusami Matteo,ma chi mal capisce mal risponde...

(e continuo a non capire)
E non e' la stessa cosa se il profilo di stampa lo inserisco prima delle correzioni?
No, non è la stessa cosa.
Matteo ha ragione, segui i suoi consigli.
Ciao
Stefano Z.
Ciao Stefano, quel "non gestire colore" significa che la foto l'ho gia' ritoccata io personalmente con ps, ho gia inserito il profilo del lab....altrimenti se non gli scrivi niente,ti correggono la foto a loro piacimento,tipo pellicola...non so' se mi spiego..
Le foto una volta ritoccate,se il profilo di stampa lo inserisco alla fine,questa mi cambia di nuovo di colore,o si slava,o si scurisce,dipende dal profilo del lab....e perche' mi devo accontentare di quello che lui mi da e non posso farla io personalmente ?
A questo punto a cosa serve che il lab ti fornisce il profilo ?
EmilLask
Jun 14 2005, 08:29 AM
Provo ad offrire qualche altro contributo, ricordando a Francesco che le argomentazioni servono se si è disponibili alla sperimentazione, altrimenti attivano soltanto daitribe, che non approdano ad alcun risultato.
1) Nella fotografia digitale il bene più prezioso è il file. Ne segue che non bisogna mai "sporcarlo" per inseguire questo o quel laboratorio, questo o quel monitor.
2) Per sporcare al minimo il file è necessario trattarlo con un monitor ben calibrato e ottenere un risultato soddisfacente.
3) L'immagine visualizzata a monitor non corrisponderà mai, neppure nei sistemi più allineati, all'immagine stampata: la ragione non è da imputare ad errori di calibrazione, ma alla diversità degli spazi colore.
4) Ciò che si può ottenere è una buona approssimazione.
5) Se applico il profilo colore del laboratorio alla mia immagine prima di effettuare i ritocchi, in realtà io sto "sporcando" il mio file, non lo sto migliorando.
5) Se invece assegno il profilo colore dopo le correzioni previsualizzo il risultato su quella determinata stampante.
6) E' molto importante "assegnare" e non "convertire" ancora per le stesse ragioni.
7) La nota "non gestire il colore" è, purtroppo, ambigua. Il laboratorio potrebbe intenderla in molti modi diversi e quindi è preferibile non riportarla. A meno che tu non possa chiarire personalmente la questione e il laboratorio non sia talmente affidabile da darti garanzia che manterrà fede a quanto concordato.
8) Ricapitolando, io farei così: adobe rgb 1998 sulla fotocamera, adobe rgb 1998 in photoshop (con tutti gli altri settaggi che già ti sono stati ben consigliati), profilo generato dalla Spyder2 in avvio (disattivando in avvio adobe gamma), postproduzione e invio a diversi laboratori per scegliere quello più professionale.
9) Se proprio vuoi utilizzare il profilo del laboratorio allora fai come al punto 8, ma prima di inviare il file al laboratorio assegna il profilo che ti è stato dato, fai le correzioni necessarie, salva con un altro nome (per non "sporcare" il file corretto) e senza assegnare il profilo lab al file, quindi invia il file al laboratorio senza specificare di non gestire il colore.
Spero di esserti stato utile.
Prima di ulteriori interventi argomentativi, sperimenta e poi riconfrontiamoci.
EmilLask
steanfer
Jun 14 2005, 11:09 AM
Scusa EmilLask, ma c'è un passaggio che non mi torna... quello relativo all'assegnazione del profilo.
Il profilo colore che ti danno i laboratori in teoria dovrebbe essere un profilo di spazio lavoro basato (regolarmente) sui vari processi di stampa, chimici, carta e tarature della macchina... ogni macchina poi ha uno spazio lavoro specifico (che può cambiare da macchina a macchina dello stesso modello anche).
L'assegnazione del profilo in Photoshop fà sì che vengano applicate delle modifiche in base ai valori contenuti nel profilo... questo viene normalmente usato per applicare dei profili di correzione relativi alle periferiche... scanner... emulsioni dei negativi e dei trasparenti, ecc... ecc...
Invece, come ultimo passaggio dopo il soft proof, bisogna convertire l'immagine nel profilo del laboratorio o della stampante. In questo modo l'immagine verrà quantizzata in base alle caratteristiche del profilo... ovviamente e preventivamente, avremo effettuato le modifiche volute durante il soft proofing. Questo perchè le macchine da stampa hanno gamut limitati, addirittura sotto il profilo sRGB e "debolezze" su alcuni colori... ecco il perchè della conversione. Se applicassi il profilo del laboratorio, al 99% avresti una modifica sostanziale di tutta l'immagine.
ciao
.stefano
EmilLask
Jun 14 2005, 12:19 PM
Il punto 9 a cui ti riferisci va letto come una eventualità da prendere in considerazione soltanto se proprio si vuole utilizzare il profilo del laboratorio.
Eventualità estrema, che può produrre risultati soddisfacenti soltanto nel caso in cui il laboratorio sia in grado di fornire un profilo corretto e sia in grado di tenere continuamente sotto controllo l'intero processo di stampa.
E' quello che accade nel laboratorio pugliese a cui probabilmente si riferiva Giuseppe Maio nel suo intervento. Ma stiamo parlando di un signor laboratorio e soprattutto di persone con le quali è possibile dialogare e trovare la soluzione ottimale.
Nella maggior parte dei casi questo non accade.
Allora, premesso che io consiglierei di fermarsi al punto 8 delle mie precedenti considerazioni, se proprio si vuole passare al punto 9 si provi soltanto a realizzare le modifiche in soft proof (assegnazione) senza conversione.
Infatti la conversione non farebbe altro che provare a conservare gli stessi colori all'interno di uno spazio colore diverso.
L'obiettivo, invece, è quello di produrre un file che visto con il nostro monitor ben calibrato potrà anche apparire sbagliato, ma visto dal profilo colore del laboratorio apparirà più o meno come noi vorremmo che fosse.
Anche in questo caso, tuttavia, senza provare non si approda a nulla.
EmilLask
zalacchia
Jun 14 2005, 01:06 PM
QUOTE(@ssembl@tore @ Jun 14 2005, 08:17 AM)
Ciao Stefano, quel "non gestire colore" significa che la foto l'ho gia' ritoccata io personalmente con ps, ho gia inserito il profilo del lab....altrimenti se non gli scrivi niente,ti correggono la foto a loro piacimento,tipo pellicola...non so' se mi spiego..
Le foto una volta ritoccate,se il profilo di stampa lo inserisco alla fine,questa mi cambia di nuovo di colore,o si slava,o si scurisce,dipende dal profilo del lab....e perche' mi devo accontentare di quello che lui mi da e non posso farla io personalmente ?
A questo punto a cosa serve che il lab ti fornisce il profilo ?
Ok, ho capito cosa intendevi fargli sapere, ma sei sicuro che abbiano interpretato giusto?
Io semplicemente dico o scrivo di non toccare nulla, al limite potresti scrivere: "contiene già vostro profilo stampa, NON modificare i colori".
Guarda che quel "non gestire i colori" è davvero molto ambiguo e pericoloso per le tue stampe.
Ciao
Stefano Z.
zalacchia
Jun 14 2005, 01:11 PM
QUOTE(@ssembl@tore @ Jun 14 2005, 08:17 AM)
Le foto una volta ritoccate,se il profilo di stampa lo inserisco alla fine,questa mi cambia di nuovo di colore,o si slava,o si scurisce...
Se durante questa operazione i colori cambiano c'è qualcosa che non va.
steanfer
Jun 14 2005, 01:16 PM
Dipende... qualche piccola modifica è normale che capiti, soprattutto se il gamut con cui si lavora è ampio... l'immagine comunque non si deve stravolgere di sicuro... in tutti i casi normalmente rimane similare (a meno che non si vada a fare l'assegnazione).
In tutti i casi fare il soft-proofing non significa assegnare un profilo, ma simulare la conversione ad un dato profilo per verificare le modifiche apportate dallo stesso senza effettuare modifiche permanenti all'immagine.
ciao
.stefano
zalacchia
Jun 14 2005, 01:17 PM
QUOTE(EmilLask @ Jun 14 2005, 01:19 PM)
...Infatti la conversione non farebbe altro che provare a conservare gli stessi colori all'interno di uno spazio colore diverso.
L'obiettivo, invece, è quello di produrre un file che visto con il nostro monitor ben calibrato potrà anche apparire sbagliato, ma visto dal profilo colore del laboratorio apparirà più o meno come noi vorremmo che fosse.
EmilLask
Scusa, con tutta franchezza, ma se il tuo obbiettivo è quello...
...il nostro è l'esatto opposto.
Ciao
Stefano Z.
steanfer
Jun 14 2005, 01:18 PM
In effetti Stefano, anch'io ho cercato di capire la frase che hai riportato... ma avevo timore d'aver capito male io...!
zalacchia
Jun 14 2005, 01:23 PM
QUOTE(steveweb @ Jun 14 2005, 02:16 PM)
Dipende... qualche piccola modifica è normale che capiti, soprattutto se il gamut con cui si lavora è ampio...
Pienamente d'accordo...
...anche per gli interventi precedenti.
Ciao
Stefano Z.
@ssembl@tore
Jun 14 2005, 01:42 PM
QUOTE(EmilLask @ Jun 14 2005, 09:29 AM)
8) Ricapitolando, io farei così: adobe rgb 1998 sulla fotocamera, adobe rgb 1998 in photoshop (con tutti gli altri settaggi che già ti sono stati ben consigliati), profilo generato dalla Spyder2 in avvio (disattivando in avvio adobe gamma), postproduzione e invio a diversi laboratori per scegliere quello più professionale.
9) Se proprio vuoi utilizzare il profilo del laboratorio allora fai come al punto 8, ma prima di inviare il file al laboratorio assegna il profilo che ti è stato dato, fai le correzioni necessarie, salva con un altro nome (per non "sporcare" il file corretto) e senza assegnare il profilo lab al file, quindi invia il file al laboratorio senza specificare di non gestire il colore.
Spero di esserti stato utile.
Prima di ulteriori interventi argomentativi, sperimenta e poi riconfrontiamoci.
EmilLask
L'ho gia' fatto la settimana scorsa questa prova...
1) scatto in raw D100
2) aperto e corretto con ps mantenendo lo stesso profilo colore( adobe )
3) Salvato in tiff e inviato in stampa a 2 laboratori diversi
P.S. monitor tarato con spyder2 .
il file spedito in stampa e' stato spedito in Adobe,non assegnato nessun profilo.
Ho ricevuto le stampe e sono diverse....di parecchio..
L'immagine stampata e' piu' calda,c'e' piu' rosso e giallo,a monitor sono fredde,cioe' piu cianotiche.
Detto questo aggiungo che mi sono fatto inviare la pagina "test" dal laboratorio per confrontare i colori che ci sono sopra,e infatti non mi sbaglio vista vicino al monitor sono due cose differenti..
Le ho provate tutte...
@ssembl@tore
Jun 14 2005, 01:45 PM
QUOTE(zalacchia @ Jun 14 2005, 02:06 PM)
QUOTE(@ssembl@tore @ Jun 14 2005, 08:17 AM)
Ciao Stefano, quel "non gestire colore" significa che la foto l'ho gia' ritoccata io personalmente con ps, ho gia inserito il profilo del lab....altrimenti se non gli scrivi niente,ti correggono la foto a loro piacimento,tipo pellicola...non so' se mi spiego..
Le foto una volta ritoccate,se il profilo di stampa lo inserisco alla fine,questa mi cambia di nuovo di colore,o si slava,o si scurisce,dipende dal profilo del lab....e perche' mi devo accontentare di quello che lui mi da e non posso farla io personalmente ?
A questo punto a cosa serve che il lab ti fornisce il profilo ?
Ok, ho capito cosa intendevi fargli sapere, ma sei sicuro che abbiano interpretato giusto?
Io semplicemente dico o scrivo di non toccare nulla, al limite potresti scrivere: "contiene già vostro profilo stampa, NON modificare i colori".
Guarda che quel "non gestire i colori" è davvero molto ambiguo e pericoloso per le tue stampe.
Ciao
Stefano Z.
Infatti Stefano quella parola potrebbe avere piu' significati....pero' ne abbiamo parlato per telefono con il lab,e mi hanno detto propio loro di scrivere "non gestire colore" per non toccare nulla e stampare i file cosi come io gli do'.
@ssembl@tore
Jun 14 2005, 01:47 PM
QUOTE(zalacchia @ Jun 14 2005, 02:11 PM)
QUOTE(@ssembl@tore @ Jun 14 2005, 08:17 AM)
Le foto una volta ritoccate,se il profilo di stampa lo inserisco alla fine,questa mi cambia di nuovo di colore,o si slava,o si scurisce...
Se durante questa operazione i colori cambiano c'è qualcosa che non va.
Credo che sia normale che inserendo un profilo di stampa il file si schiarisce o al contrario...
zalacchia
Jun 14 2005, 02:00 PM
Come anche confermato da steveweb, i colori, se proprio cambiano, è di poco molto poco.
Durante la conversione da Adobe a sRGB per esempio sul mio monitor non noto alcuna differenza, se poi faccio ripetutamente Ctrl+z con Photoshop (annullo e ripeto più volte l'operazione di conversione) e mi concento in alcune zone dell'immagine allora vedo qualche piccola differenza...a volte.
È probabile che il profilo di stampa abbia davvero un gammut molto più ristretto...ma comunque dopo la conversione i colori del monitor devono essere uguali* a quelli della stampa.
*uguali nel senso di quasi identici...
Ciao
Stefano Z.
@ssembl@tore
Jun 14 2005, 02:10 PM
QUOTE(zalacchia @ Jun 14 2005, 03:00 PM)
Come anche confermato da steveweb, i colori, se proprio cambiano, è di poco molto poco.
Durante la conversione da Adobe a sRGB per esempio sul mio monitor non noto alcuna differenza, se poi faccio ripetutamente Ctrl+z con Photoshop (annullo e ripeto più volte l'operazione di conversione) e mi concento in alcune zone dell'immagine allora vedo qualche piccola differenza...a volte.
È probabile che il profilo di stampa abbia davvero un gammut molto più ristretto...ma comunque dopo la conversione i colori del monitor devono essere uguali* a quelli della stampa.
*uguali nel senso di quasi identici...
Ciao
Stefano Z.
Infatti,pero' non sono identici...sono diversi...
steanfer
Jun 14 2005, 02:33 PM
Ragazzi... io mi stò perdendo un attimo... allora, partiamo dal presupposto che in tutti i casi anche il miglior workflow calibrato e profilato non produrrà delle immagini "IDENTICHE". Quindi una differenza ci sarà sempre... Ovviamente queste differenze non devono essere eccessive... e solitamente sono presenti in situazioni difficili, come ad esempio l'incarnato.
Teniamo conto comunque che passando da un gamut come Adobe RGB, ad un gamut specifico di una macchina da stampa, le differenze ci sono... ma non tali da stravolgere i colori di una immagine.
Se le differenze sono troppo elevate, significa che c'è qualcosa che non và.
Questo qualcosa che non và, può essere a partire dalla calibrazione del monitor al passaggio in Photoshop, fattostà che le immagini che ti tornano indietro devono essere "simili" (non identiche) a quella a video.
Sui passaggi da fare in Photoshop, in questo thread sono state postate molte guide che mi paiono più che perfette.
L'unica cosa che posso soffermarmi a dire e che è molto importante l'ultimo passaggio... quello della conversione della propria immagine al profilo del laboratorio (mi raccomando, con conseguente incorporazione dello stesso).
Se fatti tutti questi passaggi il problema sussiste, bisogna ripartire dall'inizio e verificare dove è l'errore.
@ssembl@tore
Jun 14 2005, 02:37 PM
QUOTE(steveweb @ Jun 14 2005, 03:33 PM)
Ragazzi... io mi stò perdendo un attimo... allora, partiamo dal presupposto che in tutti i casi anche il miglior workflow calibrato e profilato non produrrà delle immagini "IDENTICHE". Quindi una differenza ci sarà sempre... Ovviamente queste differenze non devono essere eccessive... e solitamente sono presenti in situazioni difficili, come ad esempio l'incarnato.
Teniamo conto comunque che passando da un gamut come Adobe RGB, ad un gamut specifico di una macchina da stampa, le differenze ci sono... ma non tali da stravolgere i colori di una immagine.
Se le differenze sono troppo elevate, significa che c'è qualcosa che non và.
Questo qualcosa che non và, può essere a partire dalla calibrazione del monitor al passaggio in Photoshop, fattostà che le immagini che ti tornano indietro devono essere "simili" (non identiche) a quella a video.
Sui passaggi da fare in Photoshop, in questo thread sono state postate molte guide che mi paiono più che perfette.
L'unica cosa che posso soffermarmi a dire e che è molto importante l'ultimo passaggio... quello della conversione della propria immagine al profilo del laboratorio (mi raccomando, con conseguente incorporazione dello stesso).
Se fatti tutti questi passaggi il problema sussiste, bisogna ripartire dall'inizio e verificare dove è l'errore.
Spero tanto che sono io a sbaglire qualcosa..
steanfer
Jun 14 2005, 02:42 PM
Se nelle precedenti prove che hai fatto hai effettuato la conversione al profilo di laboratorio con profilo incorporato... le immagini devono essere simili. Se così non è mi verrebbe da pensare che ci siano problemi di calibrazione in effetti.
Domanda... il monitor è un CRT? Che monitor è?
Hai inserito prima il profilo che ti danno insieme al monitor, poi una volta fatta la calibrazione, l'hai eliminato? (questo per partire da una base comunque vicina e non troppo scostante).
@ssembl@tore
Jun 14 2005, 03:30 PM
QUOTE(steveweb @ Jun 14 2005, 03:42 PM)
Se nelle precedenti prove che hai fatto hai effettuato la conversione al profilo di laboratorio con profilo incorporato... le immagini devono essere simili. Se così non è mi verrebbe da pensare che ci siano problemi di calibrazione in effetti.
Domanda... il monitor è un CRT? Che monitor è?
Hai inserito prima il profilo che ti danno insieme al monitor, poi una volta fatta la calibrazione, l'hai eliminato? (questo per partire da una base comunque vicina e non troppo scostante).
E' un Crt lg f700b flatron,si il profilo e' quello che c'e' nel cd sel monitor,ho effettuato la calibrazione,con spyder2 e adesso all'accensione del computer mi dice che sta caricando il nuovo profilo alla scheda video...
P.S Ho eliminato Adobe >Gamma.
steanfer
Jun 14 2005, 03:33 PM
Se clicchi destro sul desktop, Impostazioni, Avanzate e Color management, il profilo settato è quello dello Spyder? Anzi, se hai ancora il profilo del monitor che hai preso dal CD, cancellalo!
@ssembl@tore
Jun 14 2005, 04:10 PM
QUOTE(steveweb @ Jun 14 2005, 04:33 PM)
Se clicchi destro sul desktop, Impostazioni, Avanzate e Color management, il profilo settato è quello dello Spyder? Anzi, se hai ancora il profilo del monitor che hai preso dal CD, cancellalo!
Si si certo che c'e' il profilo del colorimetro!!
C'era anche quello del monitor e un'altro che avevo quando usavo Adobe Gamma.
Gli ho cancellati tutti e due,adesso c'e' solo quello della sonda.
steanfer
Jun 14 2005, 04:15 PM
Okai... giusto per scrupolo, anche se il software della Pantone seleziona già il proprio profilo come predefinito.
Prova a seguire il workflow che ti ha postato Matteo, converti e incorpora il profilo del lab e poi manda in stampa.
Domanda... perdonami se per caso l'hai già specificato... il laboratorio a cui ti appoggi, oltre che al profilo, ti ha mandato un file immagine e una stampa da confrontare a video?
@ssembl@tore
Jun 14 2005, 04:18 PM
Si ho gia l'immagine "test" per confrontarla a video..
steanfer
Jun 14 2005, 04:20 PM
Se apri l'immagine e la converti nel profilo del laboratorio, rispetto alla stampa c'è molta differenza?
@ssembl@tore
Jun 14 2005, 04:30 PM
Certo che c'e' differenza...ho provato con due lab a fare questa prova,in pratica la gamma dei rossi a monitor e' sbiadita e non si vede completamente tutta...invece sulla stampa sono colori vivacissimi..
@ssembl@tore
Jun 14 2005, 04:32 PM
...aggiungo...e' come se mancano di contrasto...queste prove sono state fatte sue due monitor diversi tarati con lo stesso colorimetro.