@ gattomiro: hai ragione in pieno a dire che occorre trovare un programma che renda anche a lungo termine, ma occorre qualcosa anche per l'oggi. Se stai affogando � una buona idea pensare di imparare a nuotare, ma sul momento ti serve un salvagente, altrimenti non potrai mai arrivare a imparare.
Non ho detto che USA e Uk sono perfetti n� che la loro giustizia sia impeccabile. Ho detto che mi piace il loro approccio.
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dove si condannano a morte persone che poi sono risultate innocenti (quando le famiglie siano riuscite a dimostrarlo) o dove basta avere mezzi finanziari di una certa entit� per poter farla franca (vedi il caso di O. J. Simpson). Senza contare gli abusi quotidiani della "civile" polizia americana che incoraggia i bravi cittadini al rispetto delle regole, sopratutto se si tratta di americani con la pelle nera"
Questo non c'entra un fico con la civilt� di un popolo e, dato che anche io ti reputo intelligente, so che lo sai molto bene. Le mele marce sono ovunque e ovunque ci sono le storture.
Potrei dire che Tortora non � finito in carcere in america, che il barista apparso su Report che si � fatto 7 anni a San Vittore per un errore giudiziario non � morto, ma ha perso il bar, la moglie e 7 anni di vita, che poliziotti corrotti ci sono anche da noi. Ma non lo dir�....
Ma ti potrei anche citare centinaia di esempi della civilt� anglosassone, anzi, britannica, frutto del tempo che ho vissuto li. Ma gi� sono prolisso di mio, poi esagero...
Guantanamo � una prigione militare, non un ghetto. Non ci finisci perch� sei ebreo o musulmano, ma se hai o sei sospettato di avere a che fare con Al Qaeda. Non � che ci finiscano tutti indiscriminatamente, come nei ghetti di una volta (ebraici, dove ci vai perch� sei ebreo).
Abu Ghraib � una prigione di regime, non un ghetto. Al limite � come un gulag. Stesso scopo, stesso metodo, stessa forma di governo (dittatura tirannica). Il ghetto � un'altra cosa.
Quello dei nativi americani invece � calzante. Ma � di ieri.
Ma i ghetti urbani, in europa e in america, sono diversi. Chi vuole davvero uscirne, chi vuole una vita diversa, non criminale, pu� averla. E' una strada dura, in salita, difficile. Nessuno dice sia una passeggiata. Ma � possibile. Ed � sempre frutto di una scelta.
@maicolaro: Non tutti quelli che vengono su da quei quartieri diventano delinquenti. Non tutti i figli di delinquenti diventano delinquenti a loro volta; non tutti i figli di famiglie perbene, in ambienti sani e onesti, restano onesti: taluni diventano dei criminali (sai chi era il Nero, quello della banda della magliana? Ecco, un figlio di pap�.)
Talvolta, in una stessa famiglia (quindi identiche condizioni ambientali) ci sono fratelli perbene e delinquenti contemporaneamente.
Quindi si, l'ambiente conta moltissimo. Ma ancora di pi� contano le scelte che facciamo noi, e da qualunque ambiente si provenga, la differenza tra bene e male la conosciamo tutti.