QUOTE(simonegiuntoli @ Jun 5 2014, 06:04 PM)

E' proprio questo che "mi da nel naso" immettere in rete corrente e ricavarne una cifra, dopo di che ritirarla, (la mia), ad un prezzo praticamente doppio.
Nel tuo caso, in fondo all'anno, produci più corrente di quanto consumi, è il risparmio è di circa il 30%...
In definitiva paghi comunque il 70% dell'energia che produci da solo, all'Enel. assurdo, non credi?
Per questo secondo me conviene mettere degli accumulatori, produci e consumi il tuo, gratis, con 6 Kw ti puoi staccare tranquillamente dall'Enel, al limite puoi mettere un piccolo generatore di corrente da qualche centinaio di euro per le emergenze....
Oppure l'alternativa è un impianto piccolo, costa poco, produce poco, ma consumi praticamente tutto.
Grazie per la testimonianza, se avrai aggiornamenti saranno graditi.
Simone
In realtà la corrente che ritiri non è la tua ma quella prodotta da altri con altri mezzi, spesso molto onerosi, come spiegherò più sotto.
Gli impianti devono essere dimensionati a seconda dei consumi che hai, non più grandi né inferiori alle necessità, io preferisco un po' più grandi, potendo, perché altrimenti i picchi di consumo li paghi comunque.
Un aspetto curioso e spesso non considerato che mi ha fatto notare un amico è che se hai un contratto da 3 kW e 3 kW di solare puoi far funzionare un apparecchio da 6 kW senza che ti si stacchi il contatore: lui utilizzava una saldatrice ad arco che era al limite del suo contratto, in estate la poteva utilizzare senza problemi senza la necessità di staccare preventivamente gli altri carichi.
Batterie: se fai bene i conti attualmente il costo degli accumulatori è talmente elevato che non conviene mai in condizioni normali. E' invece necessario dove la rete ENEL non arriva se vuoi immagazzinare l'energia prodotta e non vuoi ricorrere in alternativa ad un gruppo elettrogeno. Con il denaro impiegato nell'acquisto e nella manutenzione periodica dei gruppi di continuità, che fra l'altro devono essere di discreta potenza, soprattutto se hai motori/ventilatori/carichi difficili da alimentare, acquisti corrente elettrica per anni ed anni!
Ti faccio l'esempio dell'aspirapolvere centralizzato da 3 kW che ho a casa, alla partenza è in grado di mettere quasi a K.O. il mio generatore bicilindrico diesel da 10kVA, che ho installato per emergenzza. Dovresti pertanto in un caso come questo mettere batterie in grado di erogare circa tre volte più del nominale, cioé per un aspiratore da 3 kW devi mettere almeno 9 kW di batterie, perché lo spunto è molto elevato. Le batterie funzionano generalmente bene solo con carichi resistivi puri.
Comunque l'energia che produci in più viene pagata (poco) dall'ENEL ed in aggiunta il GSE ti da un contributo per ogni kW prodotto ed immesso in rete. La cosa non è l'affare che ti fanno credere i venditori degli impianti, ma comunque il risparmio c'é.
Fra l'altro per chi come me utilizza molta corrente elettrica (ho un contratto da 10 kW), e quindi esce sempre dalle fasce di consumo a prezzo calmierato/agevolato, il risparmio è in proporzione maggiore proprio perché si riduce la quantità di corrente che si sarebbe dovuta acquistare a prezzo più elevato.
Indubbiamente il massimo risparmio si avrebbe solo nell'ipotesi in cui si potesse consumare esclusivamente la corrente autoprodotta, spegnendo tutti i carichi in assenza di produzione propria, cosa ovviamente quasi impossibile! Si può migliorare la situazione cercando di fare l'opposto di quello che si cercava di fare prima cioé effettuando di giorno e con il sole tutti quei consumi che prima invece si effettuavano di notte: lavatrici, lavastoviglie, aspirapolvere ecc. ecc.
Qualche anno fa ci fu quasi il blackout per i maggiori consumi dovuti ai condizionatori d'aria nei mesi estivi, ora invece il surplus del solare installato, che si ha proprio in quei mesi, è in grado di coprire ampiamente i consumi dovuti al condizionamento degli ambienti.
Il problema più grande oramai ce l'hanno le centrali di produzione di energia elettrica, perché la quantità di energia immessa dal solare è estremamente variabile, anche di ora in ora, con il mutare delle condizioni atmosferiche e pertanto la programmazione della produzione è estremamente difficile e costosa.
Una centrale a gas infatti rende se fatta funzionare 24 ore su 24 alla massima potenza, quando è impiegata solo per livellare i picchi invece il rendimento scende enormemente ed i costi salgono.
La situazione si complica poi con l'obbligo di rispettare in ogni caso i contratti di acquisto all'estero, e non parliamo poi delle centrali idroelettriche senza accumulo che sono sempre in funzione (perché l'acqua persa è persa per sempre) e spesso immettono l'energia in rete sotto costo!
Quelle con accumulo invece potendo far fronte in tempi ristrettissimi (3 minuti per una turbina da 80 MWatt da zero alla massima potenza) alle richieste del gestore, possono vendere la corrente a prezzi anche elevati.