QUOTE(MLJ @ Sep 28 2006, 06:05 PM)

Ciao, ti dico la mia...se basta il manico per fare delle belle foto, ci vuole il "mezzo" per fare delle foto migliori!!!!!Tutto il resto e' aria fritta!!Se bastasse un d50 per raggiungere la massima espressione fotografica di un fotografo che senso avrebbe produrre DSLR piu' veloci,con piu' MPX, con migliore Af,con migliore esposimetro,con tutte le ghiere necessarie,ecc eccc eccc ancora per un infinita infinita' di motivi!Ma finiamola con il luogo comune "basta il manico"!!!!Io ho una d70 e ogni giorno mi confronto con i suoi limiti,e quando ho la possibilita' di utilizzare una D2x mi rendo conto di quante infinite possibilita' di miglirare ho, oltre all' indiscussa superiorita' elettronica del file su qualunque modello non professionale.
Partendo dal presupposto che non amo i CMOS, se potessi permettermi una D2x o una 5D o , non ci penserei 2 volte a rivendere la d70...E raccogliendo la tua provocazione mi viene da dire,in generale, che prima di fare confronti tra un modello pro e uno entry level, e dire basta il manico... forse....le macchine..bisognerebbe prima provarle....
un saluto Gianni MLJ
Tu hai detto pochi messaggi fà a qualcuno che stava confondendo il contenuto artistico di una foto con la qualità tecnica di un'immagine.
Bè, perdonami ma mi pare che tu stia facendo esattamente la stessa cosa.
Il tuo discorso sembra voler dire che siccome una macchina Pro ha un WB più preciso e un AF più veloce e una nitidezza maggiore allora fa foto più belle.
E' qui la contraddizione: una bella foto "è" una scena che susciti emozioni, un particolare selezionato in un'infinità di altri particolari possibili dalla sensibilità del fotografo e ripreso con un taglio o in un momento originale e irripetibile...quella è "fotografia".
Se poi quella scena o quel momento hanno "anche" un WB perfetto, una messa a fuoco impeccabile, un'esposizione precisa, un'inquadratura da oscar è tutto grasso che cola, ma sono elementi del tutto secondari (ad eccezione unica della fotografia pubblicitaria, in cui "anche" la qualità tecnica, se non altro perchè esplicitamente richiesta dalle agenzie committenti, ha la sua importanza).
Mentre una foto tecnicamente impeccabile (nitidezza, saturazione, rumore, contrasti adeguati, esposizione migliore possibile) da sola non dice nulla (e noi sappiamo che la fotografia è "anzi-tutto" linguaggio, comunicazione), un bel contenuto (una scena particolare, un momento unico congelato nel tempo) emozionano, colpiscono, rimangono impressi nell'immaginario collettivo a prescindere e molto più di qualsiasi rumore agli alti Iso, di un filo di micromosso, di una lieve dominante calda, di un contrasto eccessivo o eccessivamente basso.
D'altra parte basta guardare molte delle tante fotografie che hanno fatto la storia dei grandi fotografi, antichi e moderni (se mi concedi l'espressione): quante foto avrebbero avuto bisogno di un'inquadratura più efficace, di un pò meno grana, di un mosso (o micromosso) meno evidente, di meno contrasto o di più gamma dinamica?
Avete mai sfogliato uno di quei costosi e rilegati volumi della National Geographic sulla vita dei leoni o degli orsi polari o sullo squalo bianco?
O le "vecchie" foto in BN di un Elliott Erwitt?
Le trovate tutte tecnicamente impeccabili?
Mai notato un solo "difetto" tecnico, un filo di micromosso, un pò di rumore, un dettaglio leggermente "tagliato" dall'inquadratura, colori o sfumature troppo aggressive o leggermente sottotono e così via?
Diamo spesso per scontato che la foto di una grande artista sia di per sè impeccabile sotto tutti i punti di vista e invece non lo sono affatto, specie in quei generi fotografici in cui un fotografo non può avere il controllo totale della situazione.
Eppure il nostro sguardo si posa e indugia sulla scena ripresa, sul rapporto tra gli elementi, sul loro significato simbolico, sulla potenza del messaggio, non sulle piccole imperfezioni dovuto al mezzo o alla situazione difficile che non ha permesso un accurato controllo dell'esposizione.
La D70 ti va stretta, va bene lo accetto, ma la Rete è piena di splendide foto di azione e reportage in cui l'AF "più lento e impreciso" o il WB "meno affidabile" della D70 hanno fatto il loro dovere immortalando scene incredibilmente emozionanti o comunicative.
Le riviste sono piene di scatti spettacolari colti con la compatta di turno.
Se poi vogliamo dire che una macchina più veloce e più accessoriata "aiuta" a fare foto più impegnative sono d'accordo.
Tutto sta a capire che di "quell'aiuto", un bravo fotografo sa anche fare a meno.
Cavolo, persino un paesaggio deve saper "raccontare qualcosa" perchè si distingua da qualunque altro paesaggio.
Io credo fermamente che la verità stia sempre nel mezzo (non nel senso del mezzo fotografico!): una macchina davvero scadente come può esserlo una compattina da 100 euro aiuta di più a perdere uno scatto che a farlo, una macchina pro aiuta di più a portarlo a casa, una macchina di medio livello è sempre molto di più della prima e poco meno della seconda: in una parola è quella in cui a fare di più la differenza in più o in meno è proprio il fotografo.