QUOTE(Marco Senn @ Oct 15 2010, 02:27 PM)

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Però Andrea esiste la prova che non è proprio così... la D3X, a me pare che sia evidente dalle foto, ha una densità doppia ma più dettaglio della D3S che probabilmente ha più gamma per i fotositi più grandi.
Si Marco, questo sicuro,
anche perchè se sto a sostenere che in molto situazioni di ripresa il DX se la giochi con l'FX non vedo come potrebbe essere diverso per la d3x che presenta una risoluzione doppia a parità di superficie rispetto alla d3s peraltro con una densità leggermente inferiore rispetto al sensore DX12mp. La D3x per certi aspetti puo' essere superiore come resa iso e gamma rispetto alla D300 , secondo me, se non costasse 7000 euro me l'accatterei

Quello che intendo è che aldilà del dettaglio, non avendo esigenze di grandi dimensioni di stampa , in certe situazioni il crop da fx possa essere preferibile, anche solo per la quantità di info nelle alteluci che tale sensore può acquisire.
Facevo l'esempio del cigno a mezzogiorno (ok, posso scegliere orari diversi

),non a caso, perchè mi è capitato diverse volte di dovere esporre molto conservartivamente per le alteluci per non "bruciare" le parti bianche del pennuto , non parliamo con pennuti diversi, con le folaghe poi è un dramma, perchè per salvare quella macchia bianca che hanno in testa poi ti ritrovi la parte nera sottoesposta e quindi un files più povero, quel punto penso, magari sbagliando, usando FX e poi croppare per riguadagnare sull'inquadratura mi possa permettere, in un caso come quello ora portato ad esempio, un risultato migliore in quanto potrei esporre di più, ed ottenere un file migliore, almeno per quella porzione di immagine che mi interessa.
Sono esempi circa situazioni occasionali, io non pratico naturalismo, ma sono rimasto spesso colpito da pareri che vedevano l'fx come scelta principe anche in questo ambito dove proprio il formato ridotto dovrebbe presentare i propri punti di forza.
QUOTE(cuomonat @ Oct 15 2010, 02:53 PM)

Come sappiamo (questa è captatio) il circolo di confusione dipende dal formato sensore, non dal n° o grandezza di pixel.
In base a questo fattore alcune rivste (tF per es.) ricava il comportamento degli obiettivi su DX sempre inferiore alla resa su FX, senza neppure testarli e lo dichiara.
L'aumento di pixel e la riduzione di dimensione dei fotositi comportano maggiore diffrazione e necessita di maggiore azione dell'antialias. Su D3x il circolo di confusione resta uguale alla D3/s, perché è una costante attinente al formato, pertanto se ne avvantaggia la risoluzione finale dell'immagine (è possibile infatti ottenere un circolo di dettagio minimo molto vicino, se non inferiore, alla dimensione del circolo di confusione senza incorrere in problemi di demosaicizzazione). Per stampa fine art, dove è richiesta grande qualità e nitidezza, quindi possibiltà di osservare la stampa a distanza dimezzata rispetto a quella tipica per il formato di stampa, la D3x risulta quindi un must perché consente di sfruttare al massimo il potere risolvente delle migliori ottiche.
Ho fatto male a fomentarvi, già ho l'influenza, mi sa che ora peggiorerà

Natale, fai conto che io sia di coccio, anzi, lo sono
non ti seguo sul circolo di confusione.. non è una proprietà dell'ottica ? in che modo dipende dal sensore ?
Io ho sempre pensato che presentando un certa ottica un circolo di confusione di dimensione x questa doveva essere messa in relazione con la dimensione y del singolo fotosito,
la tua spiegazione mi manda in panico totale ...