QUOTE(peppedam @ Oct 13 2010, 09:23 PM)

quoto il tuo pensiero,
per quanto riguarda gli alti ISO personalmente ritengo un grosso vantaggio avere la possibilit� di scattare a queste "altezze" senza perdere eccessivamente qualit�, specie per gente come me che non ama il flash, preferendo scattare in luce ambiente.
Sono solito fotografare a piccoli concerti o in jam session in localini molto piccoli e raccolti, dove l'unica luce a disposizione � quella di due faretti nemmeno potentissimi.
Sfruttare quel gioco di luci mi piace perch� crea un'atmosfera intima e fumosa.
Una digitale che ha una gran resa agli alti ISO mi consente di usare un obiettivo luminoso come il 50mm (ma non stabliizzato) con tempi di sicurezza che non mi fanno temere il micromosso.
Sempre in riferimento a quanto dicevi tu, mi chiedo quali altri traguardi si potranno superare visto che adesso il livello di sviluppo tecnologico � arrivato al di l� di ogni aspettativa.
Giuseppe
Assolutamente, il bello del fotografare ai concerti � proprio dato dal poter giocare con quei giochi di luce, dei colori, delle ombre che si creano. E c'� spesso da ammattire, visto che le condizioni cambiano repentinamente. I risultati sono spesso davvero surreali, con buona pace di chi tra quelli che conosco, si intestardisce a voler far per forza un bilanciamento del bianco neutro

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Faccio tutto con D300 e i miei fissi f 1.8, anche se a volte sono un po' al limite. (specie con l'85)
Il progresso andr� avanti a passi che non ci aspettiamo, lo dico non perch� io sia l'oracolo,
ma se guardo al passato..
nel 2005 ancora non mi decidevo a passare a digitale, pur dilettante quale ero e quale sono, ora sono passati cinque anni e ho fatto in tempo a cambiare idea.
Solo che l'uomo contemporaneo per qualche strano motivo psicologico fa fatica a concepire il presente in prospettiva storica..
ricordo da una lettura di storia, quando ero ancora a scuola, che al viaggio inaugurale di un treno a vapore che chiamato The Rocket, il "razzo", la stampa inglese dell'epoca comment� tra l'entusiasta e lo scettico, che non si sarebbe potuti andare oltre a tale mirabolante velocit�, in quanto "l'aria sarebbe uscita dagli scompartimenti facendo cos� soffocare i passeggeri"..
quel treno andava alla fantasmagorica velocit� di 35km orari ( non vorrei fossero miglia, ma anche se fosse..)..
per dire.. ora.. non possiamo non ridere di una cosa del genere, ma all'epoca non potevano certo prevedere la misura dello sviluppo che sarebbe seguito nei decenni a seguire.
Io sono abbastanza convinto che negli anni ad avvenire il delta di efficienza utile tra i sensori grandi e piccoli si ridurr�, e allora ci saranno macchine con piccoli sensori e vere grandi prestazioni.
Faccio un esempio balordo,
supponiamo che tra dieci anni un sensore grande, detto buono, possa rendere a 250000 iso a livelli dei nostri 6400 su fx attuali..
mentre un APS-C (o anche pi�piccolo) renda ugualmente.. a 125000...
non � che nel secondo caso si avrebbero delle restrizioni.
Insomma.. si arriver� ad un punto tale per cui questi "iso" saranno in pratica inutilizzabili per i pi�.
(gi� oggi molti utenti anche su questo forum asseriscono di non farsene tanto di iso alti, c'� chi preferisce per esempio, dinamica a iso nativi).
Alla fine penso anche che l' idea originaria di Nikon sul fatto che il formato dx fosse il futuro sar� anche stata supportata da ragioni di marketing, ma credo che non fosse neppure tanto campata in aria.
La corsa all'fx � avvenuta anche in quando con le tecnologie attuali certe prestazioni erano possibili con certe dimensioni (ovvio che poi entra il discorso delle lenti gi� esistenti per il formato 35mm), e un competitor ,Canon, disponeva per prima di una macchina in grado di produrre i famosi "wafer" di silicio di grandi dimensioni necessari per costruire quei sensori, e si � lanciata sul pieno formato, Nikon ha accettato, seppure con un po' di ritardo la sfida, e cos� si � sviluppata questa fase di evoluzione tecnologica che per� io davvero non riesco a non vedere come intermedia..
e davvero non riesco a immaginare come tra cinquant'anni si possa ancora girare con macchine grosse come ferri da stiro professionali

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ciao
Andrea