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maurizioricceri
Guardando le foto postate nel forum ,tutte belle,con colori caldi e morbidi,la domanda mi è venuta spontanea ?" ma queste foto sono tutte frutto di PP o sono io che è meglio che appenda la macchinetta al chiodo ??? "non uso PP. ciao e grazie
ringhiobd
Io penso che ormai la post produzione debba essere considerata parte integrante del " processo produttivo" di ogni foto per cui, forse, ti conviene abituarti all'idea e incominciare a giocherellare con qualche programma di elaborazione. Anche se non ne farai un uso massiccio vedrai che sarai in grado di migliorare molti dei tuoi scatti. E poi mai appendere la macchina al chiodo ! biggrin.gif
maurizioricceri
QUOTE(ringhio46 @ Jul 3 2006, 09:22 PM)
Io penso che ormai la post produzione debba essere considerata parte integrante del    " processo produttivo" di ogni foto per cui, forse, ti conviene abituarti all'idea e incominciare a giocherellare con qualche programma di elaborazione. Anche se non ne farai un uso massiccio vedrai che sarai in grado di migliorare molti dei tuoi scatti. E poi mai appendere la macchina al chiodo ! biggrin.gif
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certamente era solo un modo di dire....con quello che costano !!!!! ohmy.gif
SimoneBaldini
Senza PP tutto risulta poco interessante, sopratutto col digitale dove pure l'attimo fuggente viene colto dalla miriade di fotogrammi scattati in sequenza. In questo forum viene molte volte detto che in un evento (presumo di 4 ore) vengono scattate piu' di 2000 scatti uno gni 7,2 secondi, praticamente un ripresa video! Allora resta solo pa PP per migliorare lo scatto giusto per renderlo appagante all'occhio. Io non concordo ma la situazione è questa. Ritengo che l'attimo non vada ricercato o inseguito, ma un vero fotografo ne senta l'arrivo e al momento giusto sia pronto per immortalarlo. La creatività con l'improvvisazione sono le uniche armi che possono fare la differenza oggi giorno, poichè ormai anche una pessima fotografia con la PP puo' divenire accettabile. Ma un'idea, una vista insolita della realtà, o un attimo di pura illuminazione possono essere la differenza.
fabrizioz
QUOTE(SimoneBaldini @ Jul 3 2006, 10:32 PM)
Senza PP tutto risulta poco interessante, sopratutto col digitale dove pure l'attimo fuggente viene colto dalla miriade di fotogrammi scattati in sequenza.
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Allora resta solo pa PP per migliorare lo scatto giusto per renderlo appagante all'occhio
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poichè ormai anche una pessima fotografia con la PP puo' divenire accettabile. Ma un'idea, una vista insolita della realtà, o un attimo di pura illuminazione possono essere la differenza.
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Ciao Simone.
Scusa ma non concordo con quello che dici. Non è colpa del digitale se si scattano miriadi di fotografie. Dietro la macchina c'è empre il fotografo che decide quando scattare, non la macchina. La scelta di fare Gb di immagini dipende quindi solo ed esclusivamente da chi fotografa.
Una foto mal riuscita non la si renderà bella neanche con la più pesante post produzione. Sarà una foto brutta con un tentativo maldestro di farla sembrare bella. E poi, vorrei ricordare che la post produzione è indispensabile per il digitale.... non tanto per correggere gli errori in ripresa... ma per ottimizzare lo scatto. E poi... si è sempre fatta.. anche quando non esistevano nemmeno nella mente del Sig. Nikon le digitali. Cosa faceva un laboratorio quando portavi una foto da stampare?? Filtraggi, esposizioni.... col BN mascheravamo, bruciavamo....
Le stesse cose fatte con strumenti diversi
La foto digitale non è quindi assolutamente inferiore a quella chimica.... anzi: offre più controllo e mediamente più qualità.
Ciao Fabry smile.gif
rayced
Comunque se scatti in raw devi per forza ottimizzare in post-produzione la foto, altrimenti risulta piatta proprio per le caratteristiche di questo tipo di formato di archiviazione. L'alternativa è scattare in jpg direttamente e lasciar far fare tutto al software della fotocamera.
_Claudio_
QUOTE(maurizioricceri @ Jul 3 2006, 10:13 PM)
Guardando le foto postate nel forum ,tutte belle,con colori caldi e morbidi,la domanda mi è venuta spontanea ?" ma queste foto sono tutte frutto di PP o sono io che è meglio che appenda la macchinetta al chiodo ??? "non uso PP. ciao e grazie
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La colpa non è affatto tua. Il ricorso alla PP è di fatto indispensabile nella fotografia digitale per l'incapacità che ancora hanno i sensori di ridare in modo corretto quanto hai scattato magari pensandoci su per un bel po'.
Anche il discorso:
QUOTE
E poi... si è sempre fatta.. anche quando non esistevano nemmeno nella mente del Sig. Nikon le digitali. Cosa faceva un laboratorio quando portavi una foto da stampare?? Filtraggi, esposizioni.... col BN mascheravamo, bruciavamo....
Le stesse cose fatte con strumenti diversi

Non trova riscontro nella realtà quando questa si chiama Diapositiva.
Ma neache nella stampa B.N. Si brucia e si maschera non per l'incapacità della pellicola di registrare ciò che abbiamo scattato ma per la diversa latitudine di posa fra la stessa e la carta da stampa che è molto più ridotta. Di qui gli aggiustamenti di mascheratura e bruciatura per riequilibrare ciò che sulla pellicola C'E'

Uso ormai con soddisfazione il digitale ma non mi piace dare informazioni inesatte e fuorvianti.
l.ceva@libero.it
QUOTE(_Claudio_ @ Jul 9 2006, 06:55 PM)
Ma neache nella stampa B.N. Si brucia e si maschera non per l'incapacità della pellicola di registrare ciò che abbiamo scattato ma per la diversa latitudine di posa fra la stessa e la carta da stampa che è molto più ridotta. Di qui gli aggiustamenti di mascheratura e bruciatura per riequilibrare ciò che sulla pellicola C'E'

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Tralascio ogni altra considerazione su il tema di questa discussione sul quale si sono già spesi fiumi di parole, sono però rimasto colpito dall'affermazione che ho quotato.

Quello che dici sulla stampa BN mi pare molto riduttivo, se è vero che indubbiamente esiste anche l'aspetto tecnico da te menzionato non si può negare che l'intervento di un buon stamaptore vada ben al di là di una questione puramente tecnica altrimenti non si capirebbe come mai molti grandi fotografi hanno instaurato un rapporto di profonda conoscenza con i loro stampatori che devono essere in grado di tradurre in positivo dei negativi tenendo conto del gusto e delle esigenze del fotografo stesso magari togliendo qualcosa che sulla pellicola c'è.

Sono ormai tanti anni che non stampo più ma l'ho fatto per lungo tempo nei modi più diversi e ho sempre interpretato i miei negativi secondo il mio gusto o magari secondo il mio umore del momento ed è quello che faccio ancora oggi in PS ma con moltissime possibilità in più.


Ciao

Lorenzo

www.lorenzocevavalla.it

paolo2002
Anche io sto passando le frustrazioni di chi passa dalla fotografia tradizionale a quella digitale.
All'inizio se si lascia fare tutto alla fotocamera si ottengono risultati così così, nel senso che qualche volta sono accettabili, spesso meno.
Se poi si mette mano per la prima volta alla PP ed il risultato che si ottiene è in generale quello di peggiorare sensibilmente le cose.
Da qui la frustrazione di cui sopra.
Devo dire che è stato proprio questo forum a farmi capire due cose: la prima è che la PP non è poi così semplice, ma con tanta pazienza alla fine si possono ottenere risultati soddisfacenti e la seconda è la profonda differenza tra la fotografia tradizionale e quella digitale.
Nella fotografia tradizionale i parametri da tenere in conto prima di scattare erano di meno, ma nella digitale, puoi anche tenerne conto anche dopo che hai scattato.
Certo, nulla risolverà il problema di una immagine con una composizione sbagliata meglio di quanto si potesse fare nella fotografia tradizionale, ma contrasto, nitidezza, tinta, saturazione, equilibrio tra luci ed ombre ed altre cose, possono essere sistemate dopo, più di quanto si potesse fare con la pellicola e la stampa in camera oscura.
E' un mondo simile, ma un po' diverso e bisogna imparare cose nuove, ma piano piano, i risultati comiaciano ad arrivare.
Ciao
Paolo
maurizioricceri
Grazie Paolo ,condivido appieno la frustazione. !! wink.gif
buzz
rispondo alla tua domanda iniziale:
intanto dovresti imparare a usare la PP giusto per perfezionare gli scatti che fai.
Inoltre, dato che non tutte le ciambelle riescono con il buco, considera che le foto che vengono mostrate sono già selezionate tra centinaia di scatti forse mediocri, quindi fai bene a voler imparare dalle foto più belle delle tue, ma non frustrarti se non tutti gli scatti ti vengono bene.
buzz
OT
noto che qualcuno se n'è andato, dignitosamente e in silenzio.
posso solo dire che mi dispiace.
sfinge
OT ............. ma perchè ? hmmm.gif

luca
maurizioricceri
cred che tu abbia ragione,la PP è un passaggio obbligato,prima mi dovevo accontentare del rotocco fatto secondo i criteri di chi le stampava,ora ce le possiamo fare secondo la nostra emotività,....e va bene ! apriamo questo benedetto PP !!
ClaudiOcchioni
...ma non dimentichiamo che dopo la PP, se non vuoi vedere vanificato il tuo lavoro devi seguire pure l'operato del lab. che ti stampa il lavoro ( sempre se stampi in esterno ).
ma questa è un'altra storia!

ciao
ClaudiOcchioni
... e comunque, concordo con buzz, in primis hai già scremato e poi la PP serve essenzialmente a "perfezionare" uno scatto, lo scatto se è brutto è brutto, e non c'è PP che tenga. Anch'io sono nuovo del forum anche se tengo la macchina fotografica in mano dall'eta di 10 anni e sono passati 4 decenni da allora, ciò non toglie però che per ottenere uno scatto idoneo, degno della PP, e poi della stampa, sai quanti ne cancello?
quasi tutti! E poi inizia il dramma della PostP, certo! il dramma perchè, davanti al p.c. ed ad ingrandimento, ti rendi conto di tutti gli altri difetti che presenta l'immagine, insomma abbiamo tutti l'esperienza nel settore per comprendere la frustrazione che provo ogni volta che valuto un mio scatto... però mi rifaccio gli occhi con gli shot che trovo sul forum e penso che prima o poi riuscirò anch'io a trasmette qualcosa di buono ( per me).
claudio
ClaudiOcchioni
Per quanto riguarda il numero "esagerato???" di scatti, secondo me, dipende solo dal fatto che oggi si "lavora" con il Digitale ( non stò dicendo che sia peggio, anche se qualche dubbio mi viene ), fino a qualche anno fà con la pellicola si centellinavano, o meglio, si studiavano di più, inquadrature, tagli ecc. insomma si era più attenti? Perchè la pellicola e la stampa impegnavano paerecchi soldini, oggi il digitale diciamo che ha "democratizzato??" la fotografia, ovvero il costo è sopratutto iniziale per l'acquisto di una CF capiente e scattare/scartare una foto non ti costa nulla economicamente.

claudio
maurizioricceri
In realtà la domanda iniziale,voleva avere un altro significato,pieno accordo per la PP per perfezionarsi,ma Vi succede che le foto degli altri (in genere) sembrano sempre pià belle delle proprie ?? come dire... hmmm.gif " l'erba del vicino è sempre più verde "
ClaudiOcchioni
Sicuramente sono stato dispersivo! Nel mio prec. intervento ho detto ( tra le altre scemenze ) ...

"...però mi rifaccio gli occhi con gli shot che trovo sul forum e penso che prima o poi riuscirò anch'io a trasmette qualcosa di buono ( per me)..."

Quello che dici tu è assolutamente vero, tant'è che finora ho postato praticamente niente, perchè vedendo le immagini degli altri mi sono detto : " bah! ma io che ci stò a fà qui?, avojia a macinà.! (scusa l'espressione dialettale). Però poi l'amor proprio, la curiosità, la voglia di imparare prevalgono e allora passi le giornate sul forum e in generale su internet cercando immagini e studiando quanto fanno gli altri, e forse piano piano impari.
Io non dispero!

ciao
maurizioricceri
No,non hai detto delle scemenze,anzi ! ho apprezzato il tuo intervento,La mia voleva essere solo una analisi all'autocritica,forse siamo sempre troppi severi con noi stessi e troviamo sempre mille giustificazioni nell'operato degli altri,e NON come qualcuno mi ha detto " mancanza di autostima,debolezza,fragilità ,sensi di inferiorità... etc etc, "forse è proprio quella forsennata ricerca a dare il meglio di noi tendente al perfezionismo ,che ci porta a denigrare ogni passo avanti che compiamo,OK..mettiamo da parte ogni autolesionismo e mettiamoci in discussione anche con quelle immagini da noi definite per niente interessanti.
ringhiobd
QUOTE(c.occhioni @ Jul 11 2006, 11:43 AM)
Perchè la pellicola e la stampa impegnavano paerecchi soldini, oggi il digitale diciamo che ha "democratizzato??" la fotografia, ovvero il costo è sopratutto iniziale per l'acquisto di una CF capiente e scattare/scartare una foto non ti costa nulla economicamente.

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Si potrebbe essere d'accordo in linea di principio su questo discorso della democratizzazione della fotogrfia portata dal digitale, ma questa cozza, purtroppo, contro una realtà abbastanza avvilente. Fotografando a pellicola chi possiede una vecchia Nikkormat è in grado, a parità di ottiche e pellicola, di ottenere gli stessi identici risultati di chi possiede una F6, magari meno comodamente, con più difficoltà, ma la cosa è fattibile. Oggi, scattando in digitale è vero che gli scatti non ti costano nulla, ma se non puoi investire 5000 euro per una D2xs e puoi acquistare solo la più economica D50 non sarai mai in grado di ottenere la stessa qualità; potrai avvicinarti, ma mai eguagliarla. A mio parere, quindi, è molto meno democratico un mondo digitale, che mette a disposizione solo dei più " abbienti" il meglio della tecnologia che il vecchio mondo analogico.
Io nel mio corredo ho anche un'Hasselblad, ma ti assicuro che le foto che facevo con una ben più modesta Mamya erano indistinguibili. Purtroppo le foto fatte con una D2xs e con una D50 sono invece, nella maggioranza dei casi, distinguibilissime ( a sentire i loro felici possessori e vedendo cosa viene pubblicato sul forum ).
Ma ( pistolotto finale ) questo è il progresso e a nulla vale cercare di ostacolarlo per cui cerchiamo di trarre il massimo vantaggio da ciò che ci offre laugh.gif
maurizioricceri
Concordo con tutto quello che dici, ma il mio obiettivo è semplicemente quello di ottenere il meglio con la mia mosesta D50.
buzz
QUOTE(maurizioricceri @ Jul 11 2006, 05:03 PM)
Concordo con tutto quello che dici, ma il mio obiettivo è semplicemente quello di ottenere il meglio con la mia mosesta D50.
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il mio obiettivo è quello di avere più obiettivi, e magari qualche altro corpo macchina.... laugh.gif laugh.gif
maurizioricceri
QUOTE(buzz @ Jul 11 2006, 04:10 PM)
il mio obiettivo è quello di avere più obiettivi, e magari qualche altro corpo macchina.... laugh.gif  laugh.gif
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è indubbio !!! ma sempre per cercare di trarne il miglior risultato possibile da ognuno di loro.Altrimenti avremmo solo un peso da portarci a spasso !!! biggrin.gif
marzia62
QUOTE(maurizioricceri @ Jul 3 2006, 09:13 PM)
Guardando le foto postate nel forum ,tutte belle,con colori caldi e morbidi,la domanda mi è venuta spontanea ?" ma queste foto sono tutte frutto di PP o sono io che è meglio che appenda la macchinetta al chiodo ??? "non uso PP. ciao e grazie
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Sono d accordo, mai appendere la macchina a un chiodo...ma lascia che sia l'anima a suggerirti l'immagine e ogni tanto lasciati andare a qualche PP ...
smile.gif un sorriso marzia62
ClaudiOcchioni
QUOTE(ringhio46 @ Jul 11 2006, 03:50 PM)
Si potrebbe essere d'accordo in linea di principio su questo discorso della democratizzazione della fotogrfia portata dal digitale, ma questa cozza, purtroppo, contro una realtà abbastanza avvilente. Fotografando a pellicola chi possiede una vecchia Nikkormat è in grado, a parità di ottiche e pellicola, di ottenere gli stessi identici risultati di chi possiede una F6, magari meno comodamente, con più difficoltà, ma la cosa è fattibile. Oggi, scattando in digitale è vero che gli scatti non ti costano nulla, ma se non puoi investire 5000 euro per una D2xs e puoi acquistare solo la più economica D50 non sarai mai in grado di ottenere la stessa qualità; potrai avvicinarti, ma mai eguagliarla. A mio parere, quindi, è molto meno democratico un mondo digitale, che mette a disposizione solo dei più " abbienti" il meglio della tecnologia che il vecchio mondo analogico.
Io nel mio corredo ho anche un'Hasselblad, ma ti assicuro che le foto che facevo con una ben più modesta Mamya erano indistinguibili. Purtroppo le foto fatte con una D2xs e con una D50 sono invece, nella maggioranza dei casi, distinguibilissime ( a sentire i loro felici possessori e vedendo cosa viene pubblicato sul forum ).
Ma ( pistolotto finale ) questo è il progresso e a nulla vale cercare di ostacolarlo per cui cerchiamo di trarre il massimo vantaggio da ciò che ci offre laugh.gif
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Sono d'accordo. Il mio discorso però è riferito alle mie esigenze, e di molti altri peraltro, cioè le "emozioni" che cerco sono in definitiva quelle che poi rimangono in famiglia, noi ( parlo chiaramente dei fotoamatori ) non cerchiamo la foto "sensazionale" poi, magari da "vendere" a riviste o quotidiani, noi voliamo più basso, ci basta la bella foto. Il discorso della democratizzazione era riferito solo alle spese per la stampa,per la gestione insomma. Per quanto riguarda le macchine invece, ritengo che forse, noi fotoamatori ( bada bene non professionisti e tantomeno semi-professionisti o fotoamatori cosiddetti evoluti ), spesso, forse anche per "moda?" tendiamo a strasfare e quindi facciamo il passo più lungo di quello che ci serve effettivamente ( e io sono il capofila del mucchio ), infatti già non dormo pensando quando potrò comprarmi una D200 per es..
Essendo anche un cicloamatore, spesso porto un paragone con gli amici, noi siamo come i cicloamatori, guardiamo il giro d'Italia e poi vogliamo la bici come quel campione oppure quell'altro, ma loro sono professionisti e sono le loro gambe forti a far girare i pedali, noi possiamo comprarci pure la bici più costosa del mondo ma se poi non abbiamo le gambe... o no!


claudio

ClaudiOcchioni
dimenticavo.... ciò non toglie però, che siccome l'essere umano tende sempre a migliorare o perlomeno ci prova, la curiosità lo spinge a guardare anche nell'orto del vicino e non sempre per copiare, alcune volte per imparare e magari cercare di fare meglio. Questo per tentare di spiegare perchè io e tanti altri girovaghiamo nel forum e sembra che non siamo "attivi", per il momento guardiamo il giardino del vicino e impariamo, in seguito cominceremo anche noi a metterci in gioco e magari saremo di riferimento ( orticello ) per qualcun'altro, Oh! guarda un pò ho dato non volendo una spiegazione molto semplificata e pratica di ciò che è un forum.
kiss.
claudio
alberto.s
bah,
secondo me la domanda da porsi non è relativa alla qualità oggettiva degli scatti,
ma è: perchè fotografiamo ?

Tralasciando i professionisti, ai quali magari importa la qualità assoluta dello scatto, i fotoamatori si devono preoccupare che quello che fotografano sia soddisfacente per loro stessi.

Infatti noi dovremmo sì, 'imparare' dalla visione di scatti eseguiti molto bene, ma solo per quanto riguarda la tecnica di ripresa ed eventualmente, la PP.

Poichè i nostri scatti, se ci piacciono, hanno raggiunto lo scopo per il quale sono stati effettuati. Il parere di altri non sarà necessario.

Poi è ovvio che se la tecnologia ci offre, strumentalizzandoci non dimentichiamolo, nuovi prodotti più performanti, se avrò il denaro per acquistarli, bene..in caso contrario userò quello che ho, migliorandomi con la ricerca e lo studio.

La sfida verso noi stessi sta proprio lì, nel superare i nostri limiti con le sole nostre forze.

Anche perchè, se lasciamo agli altri DEFINIRE quali sono i limiti, allora non abbiamo capito nulla.

alberto

Hyperion
...ho letto più volte, riferite alla pp, espressioni tipo "un pochino" e "ogni tanto", quasi che la post produzione sia da utilizzare solo in caso di assoluta necessità in quanto altera le immagini....
....è vero, con la pp SI POSSONO anche alterare le immagini, ma un'elaborazione ben fatta, onesta, non aggiunge nè toglie nessuna informazione all'immagine.... anzi, il trattamento digitale delle immagini viene usato (non ogni tanto, ma SEMPRE) nelle applicazioni scientifiche come la fotografia astronomica, e questo testimonia come esista pp e pp......

se si tiene presente che un'immagine a 8 bit/canale contiene 16.581.120 colori e che una a 16 bit/canale addirittura 281.462.091.939.840 allora è subito chiara l'utilità della pp... ogni immagine contiene una miriade di dettagli che il nostro occhio non è in grado di percepire... una pp onesta agisce su tutta l'immagine senza distinzioni, applicando degli algoritmi matematici rigorosi che consentono, alla fine, di assegnare un peso diverso ai vari dettagli senza rimuoverli nè esaltarli artificiosamente..

la pp è quindi una possibilità, a mio giudizio, da sfruttare sempre, nei limiti di un solo comandamento "morale".... non alterare mai un'immagine, memmeno per renderla più vicina al nostro ricordo... noi possiamo sbagliare, il sensore no.. agire in modo da conservare sempre l'informazione originale.... in sintesi, se l'elaborazione è reversibile, tutto ok!
buzz
QUOTE(marzia62 @ Jul 11 2006, 06:10 PM)
Sono d accordo, mai appendere la macchina a un chiodo...ma lascia che sia l'anima a suggerirti l'immagine e ogni tanto lasciati andare a qualche PP ...
smile.gif un sorriso marzia62
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In effetti la fotocamera pesa parecchio, quindi il chiodo potrebbe non reggerla: meglio un tassello ad espansione. smile.gif

Un sorriso anche a te, Marzia. Vedo che sei al tuo secondo post e ti do il benvenuto/a (non so come si dice!) nel forum. Non sono riuscito a trovare il tuo primo post....
misteri!
buzz
QUOTE(Hyperion @ Jul 11 2006, 09:28 PM)
...ho letto più volte, riferite alla pp, espressioni tipo "un pochino" e "ogni tanto", quasi che la post produzione sia da utilizzare solo in caso di assoluta necessità in quanto altera le immagini....
....è vero, con la pp SI POSSONO anche alterare le immagini, ma un'elaborazione ben fatta, onesta, non aggiunge nè toglie nessuna informazione all'immagine.... anzi, il trattamento digitale delle immagini  viene usato (non ogni tanto, ma SEMPRE) nelle applicazioni scientifiche come la fotografia astronomica, e questo testimonia come esista pp e pp......

se si tiene presente che un'immagine a 8 bit/canale contiene 16.581.120 colori e che una a 16 bit/canale addirittura 281.462.091.939.840 allora è subito chiara l'utilità della pp... ogni immagine contiene una miriade di dettagli che il nostro occhio non è in grado di percepire... una pp onesta agisce su tutta l'immagine senza distinzioni, applicando degli algoritmi matematici rigorosi che consentono, alla fine, di assegnare un peso diverso ai vari dettagli senza rimuoverli nè esaltarli artificiosamente..

la pp è quindi una possibilità, a mio giudizio, da sfruttare sempre, nei limiti di un solo comandamento "morale".... non alterare mai un'immagine, memmeno per renderla più vicina al nostro ricordo... noi possiamo sbagliare, il sensore no.. agire in modo da conservare sempre l'informazione originale.... in sintesi, se l'elaborazione è reversibile, tutto ok!
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Considera che su mgliaia di immagini stampate, non i è mai successo di mandarne una in stampa senza passare da un minimo di PP.
Per me il print-image-matching potrebbe fallire.
maurizioricceri
QUOTE(marzia62 @ Jul 11 2006, 05:10 PM)
Sono d accordo, mai appendere la macchina a un chiodo...ma lascia che sia l'anima a suggerirti l'immagine e ogni tanto lasciati andare a qualche PP ...
smile.gif un sorriso marzia62
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ti ringrazio...detto da una gentile Signora è un carino incoraggiamento. grazie biggrin.gif
buzz
QUOTE(alberto.s @ Jul 11 2006, 08:54 PM)
bah,
secondo me la domanda da porsi non è relativa alla qualità oggettiva degli scatti,
ma è: perchè fotografiamo ?

Tralasciando i professionisti, ai quali magari importa la qualità assoluta dello scatto, i fotoamatori si devono preoccupare che quello che fotografano sia soddisfacente per loro stessi. 

Infatti noi dovremmo sì, 'imparare' dalla visione di scatti eseguiti molto bene, ma solo per quanto riguarda la tecnica di ripresa ed eventualmente, la PP.

Poichè i nostri scatti, se ci piacciono, hanno raggiunto lo scopo per il quale sono stati effettuati.  Il parere di altri non sarà necessario.

Poi è ovvio che se la tecnologia ci offre, strumentalizzandoci non dimentichiamolo, nuovi prodotti più performanti, se avrò il denaro per acquistarli, bene..in caso contrario userò quello che ho, migliorandomi con la ricerca e lo studio.

La sfida verso noi stessi sta proprio lì, nel superare i nostri limiti con le sole nostre forze.

Anche perchè, se lasciamo agli altri DEFINIRE quali sono i limiti, allora non abbiamo capito nulla.

alberto
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Spesso e volentieri siamo esseri umani, e quindi soggetti anche a determinati piaceri "effimeri".
In questi piaceri c'è anche quello del possesso.
Secondo te un vestito da 1000 euro non ripara dal freddo uguale da quello da 200?
e una automobile da 100.000 euro non ti trasporta lo stesso da un capo all'altro della città come una da 15000?
Il discorso si potrebbe fare lungo, filosofico e noioso.
Accettiamo la nostra natura per quello che è, che se così non fosse, forse si vivrebbe meglio, ma che p*lle di vita!!!!
ClaudiOcchioni
QUOTE(alberto.s @ Jul 11 2006, 07:54 PM)
bah,
secondo me la domanda da porsi non è relativa alla qualità oggettiva degli scatti,
ma è: perchè fotografiamo ?

Tralasciando i professionisti, ai quali magari importa la qualità assoluta dello scatto, i fotoamatori si devono preoccupare che quello che fotografano sia soddisfacente per loro stessi. 

Infatti noi dovremmo sì, 'imparare' dalla visione di scatti eseguiti molto bene, ma solo per quanto riguarda la tecnica di ripresa ed eventualmente, la PP.

Poichè i nostri scatti, se ci piacciono, hanno raggiunto lo scopo per il quale sono stati effettuati.  Il parere di altri non sarà necessario.

Poi è ovvio che se la tecnologia ci offre, strumentalizzandoci non dimentichiamolo, nuovi prodotti più performanti, se avrò il denaro per acquistarli, bene..in caso contrario userò quello che ho, migliorandomi con la ricerca e lo studio.

La sfida verso noi stessi sta proprio lì, nel superare i nostri limiti con le sole nostre forze.

Anche perchè, se lasciamo agli altri DEFINIRE quali sono i limiti, allora non abbiamo capito nulla.

alberto
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Grazie Alberto, hai espresso benissimo il senso del mio discorso, io ho ingarbugliato un po le cose.
E' anche per questo ( la sfida con noi stessi ) che nonostante tutto non ho mai appeso la macchina al chiodo.
Per quel che dice Buzz, è vero! un abito acquistato al mercatino rionale ripara allo stasso modo di quello acquistato nella boutique, ma proprio per la natura di cui parli e della quale io ne sono il principale portatore, vuoi mettere la differenza?

claudio
ClaudiOcchioni
QUOTE(Hyperion @ Jul 11 2006, 08:28 PM)
.........................
la pp è quindi una possibilità, a mio giudizio, da sfruttare sempre, nei limiti di un solo comandamento "morale".... non alterare mai un'immagine, memmeno per renderla più vicina al nostro ricordo... noi possiamo sbagliare, il sensore no.. agire in modo da conservare sempre l'informazione originale.... in sintesi, se l'elaborazione è reversibile, tutto ok!
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Scusa ma a me sembra un controsenso. Come fai a dire che la pp è una possibilità da sfruttare sempre e poi dire "non alterare mai un'immagine". Di per sè la pp crea comunque un'alterazione, più o meno giusta, più o meno necessaria ma è pur sempre un'alterazione, voglio dire, il risultato della pp lo stampi, lo pubblichi ecc. ma non è più quello che il sensore ha memorizzato è diventato quello che tu vuoi che diventi. Allora è più corretto dire che la pp è necessaria affinchè il risultato finale si avvicini il più possibile al messaggio che noi vogliamo trasmettere. giusto?

claudio

buzz
QUOTE(c.occhioni @ Jul 11 2006, 11:56 PM)
Scusa ma a me sembra un controsenso. Come fai a dire che la pp è una possibilità da sfruttare sempre e poi dire "non alterare mai un'immagine". Di per sè la pp crea comunque un'alterazione, più o meno giusta, più o meno necessaria ma è pur sempre un'alterazione, voglio dire, il risultato della pp lo stampi, lo pubblichi ecc. ma non è più quello che il sensore ha memorizzato è diventato quello che tu vuoi che diventi. Allora è più corretto dire che la pp è necessaria affinchè il risultato finale si avvicini il più possibile al messaggio che noi vogliamo trasmettere. giusto?

claudio
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Direi che è più giusto dire così.

Anche quando si stampava da rullino si operavano determinate correzioni. Solo che a farle era il laboratorio e il fotografo non ne sapeva nulla il più delle volte.
Chi ha stampato in BN sa bene che nessuna foto è uguale a un'altra, se sviluppate a mano.
ClaudiOcchioni
ciao buzz vedo che anche tu sei un nottambulo.
buzz
...purtroppo sì!
se non si fanno le 4 non prendo sonno.
ClaudiOcchioni
scusa ero in giro sul forum....il mio limite per oggi sono le 2 e purtroppo domani si lavora e allora buonanotte!!!
alberto.s
QUOTE(buzz @ Jul 11 2006, 10:28 PM)
Spesso e volentieri siamo esseri umani, e quindi soggetti anche a determinati piaceri "effimeri".
In questi piaceri c'è anche quello del possesso.
Secondo te un vestito da 1000 euro non ripara dal freddo uguale da quello da 200?
e una automobile da 100.000 euro non ti trasporta lo stesso da un capo all'altro della città come una da 15000?
Il discorso si potrebbe fare lungo, filosofico e noioso.
Accettiamo la nostra natura per quello che è, che se così non fosse, forse si vivrebbe meglio, ma che p*lle di vita!!!!
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...per carità...questo è verissimo, siamo molto attratti dal possesso delle cose, anche se non dovremmo... (avere o essere di E.Fromm), anche io, come molti, ne sono fortemente influenzato...

ma il mio discorso era riferito al concetto che sia con un'auto da 100.000 € che con una da 15.000 € ... se non sono capace di guidare, il risultato è il medesimo,
lo strumento non migliora le capacità... di attenzione, per esempio.

inoltre, mi pare di intuire dal tuo discorso quando dici : che p***e la vita, che la vita sia appunto pall**a, se non continuiamo a comprare oggetti nuovi, cambiare casa, auto, amante..etc.

in realtà questo atteggiamento è dilagante, ed a livello sociale, sta creando un certo numero di problemi, molti studiosi lo stanno osservando...

invece bisognerebbe rivolgersi verso noi stessi e non verso l'esterno (emulazione, competività, etc.), realizzando così uno stato di soddisfazione appagante.

ciao raga

alberto
toad
QUOTE(c.occhioni @ Jul 11 2006, 06:55 PM)
Oh! guarda un pò ho dato non volendo una spiegazione molto semplificata e pratica di ciò che è un forum.
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Perfetta! Pollice.gif

QUOTE(buzz @ Jul 11 2006, 11:28 PM)
Spesso e volentieri siamo esseri umani, e quindi soggetti anche a determinati piaceri "effimeri"...
...Accettiamo la nostra natura per quello che è, che se così non fosse, forse si vivrebbe meglio, ma che p*lle di vita!!!!
*



D'accordissimo. L'importante è riuscire a gustare appieno il piacere e trovarne fonte di soddisfazione, e magari accrescimento, un po' come mi pare dicessero gli epicurei o il tantra-yoga smile.gif

QUOTE(buzz @ Jul 12 2006, 12:08 AM)
Chi ha stampato in BN sa bene che nessuna foto è uguale a un'altra, se sviluppate a mano.
*



Infatti.
La PP si è sempre fatta. Con minori tecnologie, con più impiego (non dispendio) di tempo. Io devo molto alla tecnologia digitale che mi ha permesso di poter ritornare al controllo dell'intero processo dell'immagine in modo più agevole che non trent'anni fa. Cambiano gli strumenti ma non i princìpi fondamentali. E se vogliamo cambiare anche questi ultimi ora abbiamo opportunità maggiori per poterlo fare.


QUOTE(alberto.s @ Jul 12 2006, 12:21 PM)
...per carità...questo è verissimo, siamo molto attratti dal possesso delle cose, anche se non dovremmo... (avere o essere di E.Fromm)...

...invece bisognerebbe rivolgersi verso noi stessi e non verso l'esterno (emulazione, competività, etc.), realizzando così uno stato di soddisfazione appagante.
*



Fromm rappresenta una validissima scuola di pensiero. Ma non la sola. Il piacere del possesso e dell'uso (per esempio delle nostre attrezzature) può anche non essere rivolto necessariamente verso l'esterno in termini di emulazione e competitività. Anche qui non tutti hanno in firma la loro attrezzatura, posto che comunque non ci trovo assolutamente nulla di male.
ClaudiOcchioni
Toad, quoto in pieno.

In definitiva mi sembra che siamo tutti d'accordo. E' "l'uomo" al centro del processo fotografico, uomo inteso come sensibilità, stato d'animo, passioni ecc. e la macchina è solo il mezzo per esprimere tali emozioni. Dovrebbero essere cose ovvie ed è anche vero che sono argomenti triti e ritriti, però è un buon esercizio mentale rinnovarle ogni tanto così da riportare i piedi per terra ( almeno per me funziona così ).

claudio



ClaudiOcchioni
Anche con alberto mi sembra di essere sulla stessa lunghezza d'onda, in linea di principio; però poi confesso, come ho già detto, mi lascio trasportare dall'emotività e.... compro..compro, è sicuramente un impulso non raziocinante...ma "atavico?" legato più al nostro passato ? non lo so! ma tant'è!

ciao
buzz
QUOTE(alberto.s @ Jul 12 2006, 12:21 PM)
...per carità...questo è verissimo, siamo molto attratti dal possesso delle cose, anche se non dovremmo... (avere o essere di E.Fromm), anche io, come molti, ne sono fortemente influenzato...

ma il mio discorso era riferito al concetto che sia con un'auto da 100.000 € che con una da 15.000 € ... se non sono capace di guidare, il risultato è il medesimo,
lo strumento non migliora le capacità... di attenzione, per esempio.

inoltre, mi pare di intuire dal tuo discorso quando dici : che p***e la vita, che la vita sia appunto pall**a, se non continuiamo a comprare oggetti nuovi, cambiare casa, auto, amante..etc.

in realtà questo atteggiamento è dilagante, ed a livello sociale, sta creando un certo numero di problemi, molti studiosi lo stanno osservando...

invece bisognerebbe rivolgersi verso noi stessi e non verso l'esterno (emulazione, competività, etc.), realizzando così uno stato di soddisfazione appagante.

ciao raga

alberto
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Non invadiamo troppo una materia che non è di nostra pertinenza! smile.gif
La mia era una frase velatamente (fose non tanto) polemica verso gli estremismi.
Non si vive di sola apparenza, di affimero, di aleatorio, ma una vita priva di stimoli diventa piatta. Tutte le filosofie che hanno voluto livellare l'uomo sono rosultate un fallimento perchè è l'uomo stesso che è in continua competizione con se stesso e con gli altri.

I difetti di dei nostri tempi sono quelli dell'uomo. Siamo verso l'estremismo del consumismo, ma questo è un altro discorso.

Vivere di concretezza va bene, ma il fotografo non vive anche di immagine?
Hyperion
scusa occhioni ma non vedo il controsenso.... pensa ad esempio alla regolazione dei livelli.... cambia la luminosità dell'immagine, ma è solo un modo di visualizzarla... in realtà i rapporti fra la luminosità dei pixel rimane inalterato...
operazioni di stretching logaritmico o esponenziale, o regolazioni delle curve non lasciano inalterati i rapporti, ma conservano (nei limiti delle approssimazioni in fase di salvataggio, visto che i valori non vengono salvati con i decimali) l'informazione originaria che può benissimo essere ripristinata applicando una trasformazione (xchè matematicamente di questo si tratta..) inversa.....
...esistono poi dei filtri frequenziali che consentono di recuperare l'informazione nascosta sotto il rumore termico, filtri che rimediano ai difetti delle ottiche....... non si tratta di alterazioni!

se invece iniziamo a elaborare delle aree selezionate arbitrariamente, se usiamo strumenti tipo pennelli, timbri clone, sfocature, ecc, allora sì che si altera l'immagine, perchè si crea qualcosa che non corrisponde più alla realtà (o che vogliamo far corrispondere forzatamente)
Franco_
QUOTE(maurizioricceri @ Jul 11 2006, 12:51 PM)
...
Vi succede che le foto degli altri (in genere) sembrano sempre pià belle delle proprie ?? come dire... hmmm.gif " l'erba del vicino è sempre più verde "
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Ciao Maurizio, a me succede abbastanza spesso; probabilmente questo è il motivo principale per cui ultimamente sto postando poche foto ...
Quando rivedo sul monitor i miei scatti per la prima volta, spesso sono diversi ad apparirmi discreti, ma se lascio passare qualche giorno e poi torno a rivederli con più calma e maggior distacco il numero di quelli che mi sembravano discreti diminuisce sensibilmente.
Probabilmente dipende dal coinvolgimento emotivo che ci lega agli scatti fatti, ma se si riesce ad interrompere questo legame "affettivo" e si è capaci di osservare le cose con occhio più critico e sereno si riesce a vedere quelli che effettivamente valgono qualcosa ...
ClaudiOcchioni
hyperion, scusa ma non sono d'accordo.
Forse sarò estremista, per quanto riguarda questo aspetto, ma per me ogni modifica insignificante ( cito:...operazioni di stretching logaritmico o esponenziale, o regolazioni delle curve non lasciano inalterati i rapporti..) è un'alterazione e di conseguenza il risultato non è più reale ( rispetto a ciò che ha stimolato la ns. sensibiltà ), tutte le modifiche sono interpretazioni personali, ed ecco il punto, sicuramente le interpretazioni personali possono alcune volte essere anche meglio della realtà ma sono strettamente legate allo stato d'animo del singolo e potrebbero non trovare corrispondenza in un altro. Voglio dire, se io e te dovessimo fotografare un soggetto nello stesso istante, stessa inquadratura, stessa attrezzatura ecc. l'immagine originale, non manipolata, potrebbe essere la stessa, ma poi in PP le "interpretazioni" sarebbero per forza diverse, io e te proprio perchè siamo due individui diversi tra loro ( è qua il bello dello cosa ) con le ns. sensibilità introdurremmo i ns. "sentimenti" nelle immagini, e allora quali saranno reali ? Per me la mia, per te la tua e per un terzo? Scusa, ma perchè su questo e su altri forum quando posti una foto ( al di là della tecnica ) ad alcuni piace ad altri no? Proprio perchè la sensibilità è soggettiva.
Sono d'accordo che tornare indietro ( all'immagine originale ) è sempre possibile, ma questa mia "tirata" era solo per la PP, ciò non toglie che anche io la uso a proposito e spesso a sproposito, quindi non la demonizzo ma sono consapevole che il risultato è solo mio e potrebbe essere non condivisibile.
OH! Bella stà discussione però!

ciao
ClaudiOcchioni
QUOTE(Franco_ @ Jul 12 2006, 02:01 PM)
Ciao Maurizio, a me succede abbastanza spesso; probabilmente questo è il motivo principale per cui ultimamente sto postando poche foto ...
Quando rivedo sul monitor i miei scatti per la prima volta, spesso sono diversi ad apparirmi discreti, ma se lascio passare qualche giorno e poi torno a rivederli con più calma e maggior distacco il numero di quelli che mi sembravano discreti diminuisce sensibilmente.
Probabilmente dipende dal coinvolgimento emotivo che ci lega agli scatti fatti, ma se si riesce ad interrompere questo legame "affettivo" e si è capaci di osservare le cose con occhio più critico e sereno si riesce a vedere quelli che effettivamente valgono qualcosa ...
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pienamento d'accordo, Franco. Questo è un'altro aspetto, che probabilmente, rafforza quello che ho detto sopra, le sensibilità individuali cambiano di continuo e sono legate a tanti fattori. E allora ecco che una foto fatta una settimana fà non è più la stessa ( ai nostri occhi ) se la guardiamo oggi ( tecnica a parte ), con o senza PP.


claudio
toad
QUOTE(c.occhioni @ Jul 13 2006, 12:45 PM)
hyperion, scusa ma non sono d'accordo.
Forse sarò estremista, per quanto riguarda questo aspetto, ma per me ogni modifica insignificante ( cito:...operazioni di stretching logaritmico o esponenziale, o regolazioni delle curve non lasciano inalterati i rapporti..) è un'alterazione e di conseguenza il risultato non è più reale ( rispetto a ciò che ha stimolato la ns. sensibiltà )...
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Volendo filosofeggiare – ma sempre parlando di fotografia smile.gif - anche la realtà “reale” ( blink.gif ) non è uguale per tutti e può essere acquisita in modo diverso anche senza intervenire in PP. E’ questione di trasduttori. In primis il nostro occhio che è appunto nostro e diverso da quello degli altri. Il mio vedrà un rosso che è diverso da quello che vedi tu e via dicendo. L’obbiettivo: fiumi di discussioni e Gbyte (qui e altrove) perché quell’ottica rende meglio l’incarnato piuttosto che quell’altra, che invece è più contrastata e va meglio per altre applicazioni. La pellicola o il sensore, idem, come detto prima. E’ per questo motivo che sono piuttosto tollerante riguardo alla PP, soprattutto nell’applicazione di Curve e Livelli, ma anche altro, laddove diventi espressione di una nostra “interpretazione” della realtà fotografata.
L’anno scorso il caso mi ha portato a fare un esperimento. Ho scansionato una diapositiva un po’ vecchiotta e affetta da una dominante mad.gif . Rappresentava una barca a vela con un primo piano costituito da arbusti. L’ho sistemata, regolata e salvata. Dopo qualche giorno ho ripreso il file originale e, senza riguardare la seconda, ho rifatto le regolazioni e salvato. Così a intervalli di tre o quattro giorni ho ripetuto l’esperimento per tre o quattro volte. Ho poi aperto tutti i file. Inutile dirvi che mi sono trovato di fronte ad immagini completamente diverse. Alcune più fredde, altre più calde, alcune più sature, altre meno. Si spaziava dal mare in inverno a quello in pieno agosto. Eppure sostanzialmente tutte gradevoli. Mi sono detto che, probabilmente, anche l’umore e lo stato d’animo del momento in cui ho post prodotto aveva giocato la sua parte rolleyes.gif .
Questo, naturalmente, partendo dal presupposto che non dovevo realizzare un’immagine tecnica, quale uno still-life per un catalogo prodotti, o la riproduzione di un quadro.
ClaudiOcchioni
Toad, esatto! E' in sostanza quello che dicevo prima.
anch'io ritengo di essere, in definitiva ("estremista" forse era troppo ), tollerante con la PP, dicevo appunto che la uso a proposito e spesso a sproposito, però la uso. Dicevo solo, come hai letto, che comunque abbiamo modificato la realtà ( sensore permettendo ) con un'altra realtà più vicina a noi, e questo, ripeto, non sempre è sbagliato, anzi, visto che fotografiamo sopratutto per noi...

ciao
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