Io quando sento parlare di ricette in termini di ci va questo o non ci va quello... mi si rizzano sempre i peli sulla nuca, perché di solito si va a finire male.
Nel senso che io prima di prendere per buone le affermazioni di qualcuno che sta sentenziando che, ad esempio, nella carbonara ci vada per forza il guanciale e non la pancetta... io prima vorrei assaggiare una carbonara
fatta da questa persona e in base a quello, solo dopo giudicare se la sua sentenza abbia una base solida o meno.
Perché io ad esempio sono sicuro al 100% di poter fare una carbonara con la pancetta come si deve, e viceversa sono sicuro al 100% anche nel dire che quando la carbonara viene male, non è per colpa della pancetta.
Detto questo, giusto una settimana fa sono incappato in due articoli diversi del Gambero Rosso... che reputavo una testata abbastanza autorevole... PRIMA.
Nel primo articolo condannavano senza appello un articolo del New York Times che elogiava gli spaghetti aglio e olio e peproncino perché, a detta loro, nella foto da loro pubblicata gli spaghetti avevano una spolverata di formaggio grattuggiato, che secondo loro equivale a un sacrilegio e una offesa da lavare col sangue.
Questo l'articolo in questione:
https://www.gamberorosso.it/notizie/omaggio...cino-formaggio/Meno di una settimana dopo, la stessa testa pubblicava questo articolo, dove invece si ponevano la domanda se nella matriciana ci andasse la cipolla o meno, se ci volesse la pancetta o il guanciale, eccetera... giungendo alla conclusione / non-conclusione che non c'è una risposta, perché le origini della ricetta si perdono nella notte dei tempi e ogni interpretazione anche di chef famosi, o la presenza / assenza di ingredienti vari, anche tutti documentati, rimanevano comunque valide in quanto ... perché sì.
Chiamiamola licenza poetica.
Questo l'articolo:
https://www.gamberorosso.it/notizie/storie/...senza-diatriba/...quindi, se il NY Times ci mette un po' di parmigiano su aglio e olio è un sacrilegio. Se l'artusi dice che non ci va la cipolla nella matriciana ma Aldo Fabrizzi ce la metteva, allora va bene.
Quindi ripeto: prima di criticare un piatto... che si impari a cucinarlo come si deve, senza ad esempio scartare il grasso fuso del guanciale prima di unirlo alla pasta ("perché sono a dieta"), poi... soltanto POI uno può permettersi di pontificare in cucina.
...tutto questo con estremo affetto (e affettato) nei confronti di tutti.