QUOTE(Aaron80 @ May 10 2005, 02:31 PM)
...le foto fatte con 21 e 28 Zeiss
Riguardo le foto fatte con i grandangolari Zeiss, non so con che diaframma sono state scattate.
Prova a farle a tutta apertura, anche su diapositiva, e poi confronta i risultati: sono sicuro che la resa � diversa.
Guarda che io non ho detto che il formato DX sia immune da questi problemi, ho solo detto che gli effetti sono molto pi� contenuti e quindi molto pi� controllabili.
E se Nikon, nonostante ci�, ha ritenuto opportuno ottimizzare gli obiettivi per il suo formato digitale, pensa a quello che dovrebbero fare Canon e compagnia bella.
Ma allora verrebbe a cadere la pubblicit� sulla competa funzionalit� delle ottiche possedute.
Per correttezza ti dir� di pi�.
Lo stesso problema, anche se in misura diversa, � presente in tutte le DSLR, anche con sensore non CMOS.
- E' presente in quelle che usano sensori CCD IT (interline transfer), come D100, D70, etc., perch� all'interno dei pixel c'� il registro di scorrimento verticale (VCCD) opaco alla luce, ma la struttura delle "pareti interne" � diversa ed � diversa la distanza dalle microlenti.
- E' presente in quelle che usano sensori LBCAST, ma i pixel sono molto pi� grandi e le "pareti interne", per la sostituzione di un MOSFET con un JFET, sono molto pi� basse rispetto ai classici CMOS, quindi le microlenti sono meno distanti, inoltre il circuito interno opaco � pi� piccolo perch� utilizzano un transistor in meno.
- E' presente anche nel dorso Leica, nonostante l'uso di un CCD FF (full frame transfer, da non confondere con il cosiddetto formato full frame), ma qui le microlenti sono state messe per guadagnare 1 stop di sensibilit�, non ci sono ovviamente circuiti interni opachi ma solo zone pi� o meno sensibili. Considerato il parco ottiche Leica R hanno per� imposto una inclinazione massima del raggio primario di soli 15 gradi, fermandosi cos� al formato 26,4mm x 17,6mm.