QUOTE(Aaron80 @ May 5 2005, 12:52 PM)
...Stefano, il problema nasce se voglio la stessa ridotta PDC che posso ottenere dalla 1Ds con la D2X mica il contrario...
Ho solo cercato di fornire una informazione corretta, non acqua per far macinare questo o quel mulino.
L'importante è sapere come funziona la macchina, poi se vuoi meno o più profondità di campo, basta usare le regole classiche che sicuramente conosci.
La profondità di campo è relativa solo alla messa a fuoco di un obiettivo e non è legata nè alla nitidezza (potere risolvente e contrasto) dell'obiettivo, nè a quella del dispositivo che registra l'immagine proiettata, pellicola o sensore che sia.
E' un dato standard calcolabile a priori mediante semplici formule che fanno uso solo dei parametri geometrici dell'obiettivo e di un valore universalmente accettato e costante per il cerchio di confusione.
Riguardo la risoluzione e il formato c'è una gran confusione di termini e di concetti. In realtà i concetti sono semplicissimi.
A prescindere dal formato, quella che si chiama risoluzione di un sensore, e viene espressa in megapixel, non ha niente a che vedere con il potere risolvente del sensore. Per ottenerla basta moltiplicare la larghezza per l'altezza (in pixel) dell'immagine.
Ad esempio, l'immagine prodotta da una D70 è 3008 x 2000. Eseguendo il prodotto otterrete 6.01 megapixel. Sono i cosiddetti pixel attivi; noterete che questo valore è diverso dal numero dei pixel totali... ma questo è un'altro discorso.
Questa risoluzione, così come l'abbiamo calcolata, è strettamente legata alla risoluzione di stampa o di visualizzazione.
Ad esempio, se volete stampare a 300 dpi, basta calcolare 3008/300 ed avrete la larghezza della foto in pollici (1 pollice = 2.54 cm), analogamente per l'altezza. Oppure, se dividete 3008 per la larghezza in pollici della foto, avrete la risoluzione di stampa.
Il potere risolvente vi fornisce, invece, una indicazione sulla dimensione dei dettagli più fini che possono essere visualizzati in una immagine, sempre a prescindere dal formato. Si misura in linee per millimetro, o meglio coppie di linee per millimetro (una nera e una bianca di uguale larghezza).
In realtà è un dato di comodo che si usava in passato, oggi si preferisce ragionare in termini di MTF.
Se volete conoscere le dimensioni dei dettagli più fini che potrete avere in una foto, basta considerare il potere risolvente e il rapporto di riproduzione (dipende dalla focale e dalla distanza di ripresa, lo potete trovare anche nel foglio di istruzioni accluso agli obiettivi).
Il potere risolvente di un sensore non dipende dal formato, ma dalle caratteristiche del sensore e da un parametro geometrico che fornisce la massima risoluzione ottenibile. Questo parametro è il pixel pitch, ovvero la dimensione di un lato dei pixel (per pixel quadrati corrisponde anche alla distanza tra due pixel adiacenti).