Ti rispondo sui punti controversi:
1) se dimezzi e poi raddoppi la risoluzione, il risultato dipende solo da come la compressione Jpeg comprimer� e ricomprimer� il file.
Ci� non ha nulla a che vedere con la nitidezza del medesimo, ma solo da come avviene l'accorpamento dei dati omogenei. E ci� dipende dalla loro distribuzione nel file d'immagine.
Alla fine della doppia operazione, della nitidezza ne sai meno di prima.
2) La foto non � stata postata per valutare la nitidezza della D3, ma per rispondere a Studioraffaello che aveva posto un quesito preciso sulla diffrazione con pixel di grandi dimensioni.
Tant'� che nel post in cui ho messo la foto ho quotato la sua domanda.
Se salti le premesse, sbagli tutto il ragionamento. Cos� � accaduto.
3) Chiudendo il diaframma, generalmente la resa ai bordi migliora...fino a quando non subentra la diffrazione. A f/20 la diffrazione ha ampiamente dispiegato i suoi effetti, come potrai agevolmente verificare in qualunque test di risolvenza di qualunque ottica.
4) Non ho file del 17-35 a f/2,8 con la D3. Spero di averli presto.
Ma ho decine di migliaia di file del 17-35 in archivio. E'un'ottica che conosco benissimo.
Ne ho moltissimi su pellicola, alcuni ne ho fatti a titolo di prova su DSRL Canon FF con raccordo Nikon, altri ne ho con D3 a f/3,2 (quasi TA) e altri a diaframmi molto chiusi.
Nulla che ricordi nemmeno lontanamente i disastri ai bordi visti nel file del "test". Nel quale, fra l'altro, il calo � alquanto anomalo, perch� � nella fascia periferica del fotogramma a zone e non progressivo.
Spero di avere chiarito i motivi del mio dissenso dalle tue affermazioni.
Se non � cos�, approfondiamo.
1) se dimezzi e poi raddoppi la risoluzione, il risultato dipende solo da come la compressione Jpeg comprimer� e ricomprimer� il file.
Ci� non ha nulla a che vedere con la nitidezza del medesimo, ma solo da come avviene l'accorpamento dei dati omogenei. E ci� dipende dalla loro distribuzione nel file d'immagine.
Alla fine della doppia operazione, della nitidezza ne sai meno di prima.
2) La foto non � stata postata per valutare la nitidezza della D3, ma per rispondere a Studioraffaello che aveva posto un quesito preciso sulla diffrazione con pixel di grandi dimensioni.
Tant'� che nel post in cui ho messo la foto ho quotato la sua domanda.
Se salti le premesse, sbagli tutto il ragionamento. Cos� � accaduto.
3) Chiudendo il diaframma, generalmente la resa ai bordi migliora...fino a quando non subentra la diffrazione. A f/20 la diffrazione ha ampiamente dispiegato i suoi effetti, come potrai agevolmente verificare in qualunque test di risolvenza di qualunque ottica.
4) Non ho file del 17-35 a f/2,8 con la D3. Spero di averli presto.
Ma ho decine di migliaia di file del 17-35 in archivio. E'un'ottica che conosco benissimo.
Ne ho moltissimi su pellicola, alcuni ne ho fatti a titolo di prova su DSRL Canon FF con raccordo Nikon, altri ne ho con D3 a f/3,2 (quasi TA) e altri a diaframmi molto chiusi.
Nulla che ricordi nemmeno lontanamente i disastri ai bordi visti nel file del "test". Nel quale, fra l'altro, il calo � alquanto anomalo, perch� � nella fascia periferica del fotogramma a zone e non progressivo.
Spero di avere chiarito i motivi del mio dissenso dalle tue affermazioni.
Se non � cos�, approfondiamo.

1) Ci� che dici non � vero, ma temo che cercare di convincerti non sia possibile.
2-3) Dici che a f/20 la diffrazione ha ampiamente dispiegato i suoi effetti, ma il file che hai postato � molto nitido. A me questo sembra un controsenso non credo. E' vero che i pixel di una D3 sono grandi, circa 8,5 millesimi di millimetro, ma il diametro del disco/cerchio generato invece di un punto per effetto della diffrazione con un diaframma f/20 � di circa 24 millesimi di millimetro che � molto pi� grande dei pixel della D3 e sufficiente a rivelare un calo di nitidezza.
4) Sulla qualit� delle tue foto fatte con il 17-35 non discuto ne ho mai discusso. No gli ho visti e quindi non ne posso parlare. Posso solo parlare di quello che vedo.