QUOTE(richard99 @ Mar 2 2014, 08:02 PM)

Ultima considerazione (personale come quelle poc'anzi scritte): va valutato anche se a TA saprà essere un lama almeno pari al Nikkor, perchè se fosse necessario chiudere di uno-uno e 1/3 il diaframma allora si dovrebbe considerarlo molto più attentamente, invece che andare a mani basse.
Non ho capito, a parte come apertura di emergenza (e se è "di emergenza" allora la qualità non ti deve interessare per definizione) perché usare un 50 a 1.4? Per i ritratti è corto (prospettiva sfavorevole) e comunque la PDC è troppo ridotta a quella distanza (un occhio a fuoco e l'altro no &co.)... Francamente prenderei un monopod e salirei con i tempi, oppure uno stop di iso (già a f2-f2.8 quasi quasiasi 50 fisso in commercio ha prestazioni più che buone), guadagnando in contrasto, coma, aberrazione sferica ecc ecc ecc.
Se serve più luce, compra un flash

. L'altra sera mi servivano due stop in più in una chiesa veramente buia, con il 20afd... Più che aprire a f2.8 ho preferito schiarire con l'sb700 (è piccolo, ma ero in viaggio) mixando luce ambiente e flash, risultato molto migliore dello shot a 2.8 che ho comunque fatto come controprova. Ah, ovviamente il flash bounced su una colonna.
Le grandi aperture nei superluminosi IMHO servono solo per la risolvenza pura nelle lenti diffraction limited (la risolvenza sale con l'apertura, fisica 2), ma in fotografia generale credo che un 50ino si debba usare da f2 in su (e sono buono).
La grande apertura può essere utile per focheggiare se si scatta ad f8 o similari, in modo che l'aumento di pdc apparente copra il naturale focus shift dei superouminosi.
Ripeto, queste aperture possono essere utili in macro "a risolvenza" (come diceva anche Elio) o in particolare per applicazioni dove serve la risoluzione pura (sensori piccolissimi, pellicole repro&co.). Sui pixel delle nostre reflex il punto è focalizzato in un'area più piccola dei 5micron (o quelli che siano, è un problema di ordini di grandezza) del fotodiodo => serve a poco, vi beccate solo l'aberrazione sferica (e le altre).
Esempio pratico? Alla loro uscita, Zeiss pubblicizzò 85 1.4 e 50 1.4 ZF come le lenti "a più alta risoluzione mai costruite da Zeiss". Si parlava di 250lp/mm per l'85 e addirittura 320lp/mm per il 50! Marketing mendace? Non da Zeiss... Ok, non è noto a quale contrasto venissero ottenute queste strabilianti risoluzioni (e questo è il primo trucco

), ma la cosa importante è che le misurazioni vennero effettuate su... Una speciale pellicola kodak per misurazioni di risolvenza, poi ingrandita al microscopio! Sul sensore digitale di densità attuale (fullframe o dx) tutto quello che va oltre 80-100lp/mm semplicemente non lo vedete... Perché il pixel è più grosso

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Esistono lenti C-mount e compagnia che arrivano anche a migliaia di lp/mm, ma sono fatte per sensori piccoli e terribilmente densi, ed hanno luminosità anche 0,7 (o OLTRE) per lo stesso limite di diffrazione di cui sopra, ma hanno contrasto parecchio basso e una resa non esattamente "fotografica".
In conclusione, i superluminosi wide-open a meno di applicazioni specialistiche (macro oltre 1:1, astronomia, roba ad alta risolvenza su film, se vogliamo restare sul formato 24x36), li sconsiglierei per la fotografia generale, e prenderei invece una bella ottica ipercorretta magari f2 (apo-summicron, anyone?!) o chiuderei almeno due stop per far lavorare i cari bestioni luminosi nel loro range ottimale per la fotografia generica

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