Francamente, non capisco la corsa alle mirrorless: la Z7 che posseggo, ha un senso con le ottiche più piccole ma, non appena le monti su uno degli obiettivi "professionali" (quali ad esempio il 24-70 2.8 S oppure il 50 1.2 S) diventa immediatamente pesante e poco maneggevole; ingombra, pesa come una reflex e costa pure di più alla fine.
Sono convinto nel dire che la Nikon andando dietro al delirio tecnologico innescato da Sony anni fa, sconti una mancanza di personalità e di "convinzione" nella qualità intrinseca dei propri prodotti, avendo deciso di far parlare unicamente i fatturati (per carità, comprensibilmente!), laddove avrebbe dovuto resistere, dimostrando che i suoi prodotti di punta non hanno bisogna di tanti fronzoli.
Leggere Brad Hill nel suo blog, che parla entusiasta della Z6II e della Z7II, paragonandole alla D6 mi sembra un abominio, che trova correttivo solo nella candida considerazione "Yes, if i am shooting extreme action I want my D6 in my hands".
La D6 è una macchina meravigliosa, il prolungamento della mente, che non ha nulla a che vedere con le mirrorless: funziona alla velocità del pensiero, regalandoti la libertà di concentrarti sulla fotografia; non serve essere professionisti per usarla. E' un mostro con un AF e qualità immagine incredibili.
Poi le foto si fanno con ogni macchina fotografica e sono solo quelle che devono parlare. Si è, purtroppo, perso il gusto di scattare, per inseguire risoluzione estrema e avanguardia tecnica, in stile puramente e tipicamente di Sonyana memoria.
Ora, stravolgere il proprio parco macchine e ottiche da parte di Nikon trovo sia un tantino, più che azzardato, inutile, laddove avrebbe potuto tirar fuori evoluzioni equilibrate e rifinite della D500 e della D850, esempi di perfezione nei rispettivi segmenti.
Tutte le aziende dovevano e devono rivedere i propri assets aziendali, ma qui è come pretendere di andare dietro ad Apple ed agli iPhone, che nel loro segmento sono indiscutibilmente i migliori.
Dico questo non perché non confidi che Nikon possa recuperare l'orto delle mirrorless, ma abbandonare le DSLR, il cuore della propria produzione, nella speranza che tutti i possessori di Reflex abbiano la voglia e la forza economica di cambiare sistema, rischia di trasformarsi in un bagno di "sangue" dato il momento storico di estrema volatilità. Il tutto va poi raccordato con quanto dicevo sopra: la serie Z con le ottiche professionali ha ingombri, peso e costi pari (e/o superiori) al sistema Reflex.
Lunga vita alla D6.
Sono convinto nel dire che la Nikon andando dietro al delirio tecnologico innescato da Sony anni fa, sconti una mancanza di personalità e di "convinzione" nella qualità intrinseca dei propri prodotti, avendo deciso di far parlare unicamente i fatturati (per carità, comprensibilmente!), laddove avrebbe dovuto resistere, dimostrando che i suoi prodotti di punta non hanno bisogna di tanti fronzoli.
Leggere Brad Hill nel suo blog, che parla entusiasta della Z6II e della Z7II, paragonandole alla D6 mi sembra un abominio, che trova correttivo solo nella candida considerazione "Yes, if i am shooting extreme action I want my D6 in my hands".
La D6 è una macchina meravigliosa, il prolungamento della mente, che non ha nulla a che vedere con le mirrorless: funziona alla velocità del pensiero, regalandoti la libertà di concentrarti sulla fotografia; non serve essere professionisti per usarla. E' un mostro con un AF e qualità immagine incredibili.
Poi le foto si fanno con ogni macchina fotografica e sono solo quelle che devono parlare. Si è, purtroppo, perso il gusto di scattare, per inseguire risoluzione estrema e avanguardia tecnica, in stile puramente e tipicamente di Sonyana memoria.
Ora, stravolgere il proprio parco macchine e ottiche da parte di Nikon trovo sia un tantino, più che azzardato, inutile, laddove avrebbe potuto tirar fuori evoluzioni equilibrate e rifinite della D500 e della D850, esempi di perfezione nei rispettivi segmenti.
Tutte le aziende dovevano e devono rivedere i propri assets aziendali, ma qui è come pretendere di andare dietro ad Apple ed agli iPhone, che nel loro segmento sono indiscutibilmente i migliori.
Dico questo non perché non confidi che Nikon possa recuperare l'orto delle mirrorless, ma abbandonare le DSLR, il cuore della propria produzione, nella speranza che tutti i possessori di Reflex abbiano la voglia e la forza economica di cambiare sistema, rischia di trasformarsi in un bagno di "sangue" dato il momento storico di estrema volatilità. Il tutto va poi raccordato con quanto dicevo sopra: la serie Z con le ottiche professionali ha ingombri, peso e costi pari (e/o superiori) al sistema Reflex.
Lunga vita alla D6.
Che dire, NON FA UNA PIEGA!!!!
Sono d'accordo al 100%, la z professionale o semiprofessionale ha un senso se mi porta qualche vantaggio rispetto al sistema reflex, come poteva essere per la maneggevolezza/leggerezza, se così non è, mi sembra un'operazione solamente commerciale di marketing al fine di invogliare un mercato ormai saturo. IMHO.