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buzz
Esattamente.
Io ho la spyder2 senza express, e il programma di taratura si chiama PANTONE COLORVISION

Per tagliare la testa al "topo" propongo un sistema empirico che ritengo valido:

Creare da sè la scala dei grigi non è difficile. si parte dal bianco assoluto (rgb 255.255.255) e si creano dei quadrettini di colore via via più scuro, fino al nero (0.0.0.) con differenze ad esempio di 10 punti tra loro (245.245.245 - 235.235.235 e via così)

Meglio si distinguono gli adiacenti bianco puro con il bianco meno puro e il nero puro con il precedente, e meglio è.
L'intento è quello di adattare la lumnosità e il contrasto del monitor in maniera tale da distinguere le gradazioni estreme, senza "fonderle"

Un'altra piccola prova da poter fare: si va sul sito www.dpreview.com e si guardano le scale di grigi che c sono nelle pagine delle prove delle fotocamere. Funziona alla stessa maniera.

Altra possibilità: la lumnosità la si regola con adobe gamma, il colore conla sonda.

Meglio di così......
StefanoMex
QUOTE(buzz @ Jul 12 2006, 01:46 PM)
Esattamente.
Io ho la spyder2 senza express, e il programma di taratura si chiama PANTONE COLORVISION

Per tagliare la testa al "topo" propongo un sistema empirico che ritengo valido:

Creare da sè la scala dei grigi non è difficile. si parte dal bianco assoluto (rgb 255.255.255) e si creano dei quadrettini di colore via via più scuro, fino al nero (0.0.0.) con differenze ad esempio di 10 punti tra loro (245.245.245 - 235.235.235 e via così)

Meglio si distinguono gli adiacenti bianco puro con il bianco meno puro e il nero puro con il precedente, e meglio è.
L'intento è quello di adattare la lumnosità e il contrasto del monitor in maniera tale da distinguere le gradazioni estreme, senza "fonderle"

Un'altra piccola prova da poter fare: si va sul sito www.dpreview.com e si guardano le scale di grigi che c sono nelle pagine delle prove delle fotocamere. Funziona alla stessa maniera.

Altra possibilità: la lumnosità la si regola con adobe gamma, il colore conla sonda.

Meglio di così......
*





Grazie dell'esauriente spiegazione Buzz.

Seguirò i tuoi consigli, intanto continua la mia indagine per scoprire che fine hanno fatto le finestre che non compaiono....


grazie.gif

A presto!


Stefano
edyrr1
buonasera a tutti...
avrei bisogno di un aiuto...
volendo far sviluppare da un fotografo fotografie della dimensione 12x18 che formato devo impostare sulla macchina fotografica??? Ho una Nikon D50... qualità ottima con dimensione media può andare bene?
La dimensione large può creare dei problemi per quel formato???
Grazie a tutti per l'aiuto.
Edy
meialex1
QUOTE(edyrr1 @ Jul 25 2006, 07:09 PM)
buonasera a tutti...
avrei bisogno di un aiuto...
volendo far sviluppare da un fotografo fotografie della dimensione 12x18 che formato devo impostare sulla macchina fotografica??? Ho una Nikon D50... qualità ottima con dimensione media può andare bene?
La dimensione large può creare dei problemi per quel formato???
Grazie a tutti per l'aiuto.
Edy
*




vai tranquillo vanno strabenissimo
edyrr1
grazie 1000 Alessandro.
buzz
Melius abbundare quam deficiere.
Massimo.Novi
QUOTE(buzz @ Jul 12 2006, 01:46 PM) *

...Altra possibilità: la lumnosità la si regola con adobe gamma, il colore conla sonda.

Meglio di così......


Ciao

La "luminosità" e il "contrasto" dei monitor sono in realtà il punto di nero e di bianco del monitor. Per una visione ottimale ad uso fotografico conviene regolarli visivamente sui rettangoli del software Colorvision per ottenere una luminosità complessiva di 85-95 cd/m^2 (candele al metro quadro). Con gli LCD è molto difficile scendere così in basso e l'immagine sarà quasi sempre molto luminosa (120 cd/m^2).
La luminosità viene visualizzata durante la calibrazione e se è troppo alta o bassa conviene modificare e ripartire.

La regolazione è preferibile farla in condizioni di bassa luminosità e dopo circa 30 min o 1 h dall'accensione del monitor (e senza salvaschermo).

La calibrazione viene eseguita in base alla temperatura colore (solitamente 6500K è lo standard comune ma sugli LCD è preferibile usare l'impostazione "nativa" del software) alla risposta della curva (il Gamma) che di solito è 2.2 per Win e 1.8 per Mac.

Le sonde non regolano solo il colore come tinta ma l'intera risposta del monitor in base alla luminosità, al gamma desiderato ed alla temperatura.

Saluti
meialex1
QUOTE(manovi @ Sep 3 2006, 12:15 PM) *

Ciao



La calibrazione viene eseguita in base alla temperatura colore (solitamente 6500K è lo standard comune ma sugli LCD è preferibile usare l'impostazione "nativa" del software) alla risposta della curva (il Gamma) che di solito è 2.2 per Win e 1.8 per Mac.



In regola di massima si, ma se vogliamo essere perfettamente il linea con il nostro laboratorio stampa, facciamoci dare da loro i parametri, magari a questi si aggiungono i loro profili colre ed avremmo una macchina perfettamente calibrata ed in linea con i loro macchinari di stampa.
Massimo.Novi
QUOTE(meialex1 @ Sep 4 2006, 12:05 PM) *

...facciamoci dare da loro i parametri, magari a questi si aggiungono i loro profili colre ed avremmo una macchina perfettamente calibrata ed in linea con i loro macchinari di stampa.


Ciao

in realtà calibrare il proprio monitor come indicato da un lab (temperatura colore, gamma o altro) vincola la calibrazione non al "nostro" monitor" ma a riprodurre una catena di calibrazione esterna "non riproducibile" (due monitor diversi anche se calibrati possono risultare visivamente differenti).

Ossia, a meno che il laboratorio non modifichi manualmente e visivamente i nostri file, ci interessa poco di come verranno visualizzate dal loro monitor ma ha importanza solo il loro profilo di stampa (stampante + inchiostri + carta), che potremo visualizzare sul nostro monitor con la funzione di "proof" (prova) ad esempio in PS. Quello sì che può esserci utile (entro certi limiti).

Se un lab usa un Mac e calibra a 5500K con Gamma 1.8 ciò non significa che dobbiamo farlo anche noi altrimenti dovremmo ri-calibrare il monitor se cambiamo lab.

Infine una nota di "colore":

a meno di stampe in cui la fedeltà cromatica sia davvero importante (stampe industriali, prove colore, tarature ecc.) ricordiamo che la maggior parte delle volte il colore "che piace fotograficamente" non è quello "reale" ma è dipendente dal tipo di immagine. Una stampa troppo "calda" viene accettata molto più di una troppo "fredda" anche se lo scarto cromatico è lo stesso in assoluto.

Saluti







meialex1
QUOTE(manovi @ Sep 4 2006, 04:20 PM) *





in realtà calibrare il proprio monitor come indicato da un lab (temperatura colore, gamma o altro) vincola la calibrazione non al "nostro" monitor"








Se un lab usa un Mac e calibra a 5500K con Gamma 1.8 ciò non significa che dobbiamo farlo anche noi altrimenti dovremmo ri-calibrare il monitor se cambiamo lab.




E' vero ti vincola molto, ma chi lo usa per esigenze di lavoro avere il monitor tarato nel miglior modo è di fondamentele importanza.



Per quanto riguarda il calibro monitor (mac o pc), sta nella serietà anche dello stesso lab precisare i dati forniti su quale macchina vanno "configurati".
Come lo stesso lab di stampa ha l obbligo di chiedere che tipo di luce usi per illuminare la zona lavoro, ecc. ecc., a meno che nn usi una sonda che legge la temperatura luce esterna.
Ma quì è rivolto proprio all uso professionale, per l utente "coumne" (permettetemi il termine) è sufficente sapere la temp. colore (sempre pc o mac) il gamma e se proprio si vuloe essere pignoli il lab fornisce il profilo di stampa. (come detto).
Massimo.Novi
QUOTE(meialex1 @ Sep 4 2006, 05:32 PM) *

...ma chi lo usa per esigenze di lavoro avere il monitor tarato nel miglior modo è di fondamentele importanza....

...è sufficente sapere la temp. colore (sempre pc o mac) il gamma...


Ciao

Farsi dare i valore di calibrazione del monitor usato dal lab presuppone che il lab stesso abbia una catena di lavoro che l'utente può riprodurre esattamente. Sappiamo bene che l'omogeneità di calibrazione, oltre ad essere costosa, è anche difficile da ottenere.

Per questo la calibrazione del monitor dell'utente ha lo scopo di valutare un'immagine "neutra" e "ben corretta" da fornire al lab.
Per fare questo si usano di solito gli standard D65 o D50.

Per valutare esattamente cosa vede il personale del lab, dovremmo però usare sia lo stesso monitor del lab (per evitare lo scostamento tra esemplari diversi anche dello stesso modello), sia lo stesso strumento di calibrazione, sia la stessa luminosità ambientale e percepita (dipingere i muri di grigio neutro ad esempio e usare luci a 5000°K) nell'ambiente del lab. Infatti l'occhio umano si adatta moltissimo alle condizioni di luce e colore dell'ambiente.

Ma ricordo che stiamo ragionando sempre per estremi e nella possibilità che il lab esegua correzioni sulle nostre immagini. Se l'immagine va direttamente in stampa quello che conta è la "neutralità" della stampante che possiamo simulare (ovviamente) con il profilo che il lab può fornirci.

Ricordiamo che un monitor può visualizzare solo uno spazio colore analogo all'sRGB e solo in fase di stampa si possono verificare gli scostamenti e le tonalità "fuori gamma" riproducibili dalla stampante in oggetto (supponendo venga usata sempre la stessa).

In questo il profilo ICC della stampante e della carta possono fornire utili informazioni prima dell'invio.

Saluti!









meialex1
QUOTE(manovi @ Sep 4 2006, 06:48 PM) *



Ricordiamo che un monitor può visualizzare solo uno spazio colore analogo all'sRGB e solo in fase di stampa si possono verificare gli scostamenti e le tonalità "fuori gamma" riproducibili dalla stampante in oggetto (supponendo venga usata sempre la stessa).

In questo il profilo ICC della stampante e della carta possono fornire utili informazioni prima dell'invio.



Questo dopo deve essere una certezza, ad esempio, lo studio presso il quale collaboro ha sottolineato tale opzione e qual ora si verificasse un cambio macchinario (fortunatamente questo nn avviene tutti i giorni, visto i costi biggrin.gif ) ci devono immediatamente avvertire e ridare i profili.






Fiumana Carlo
Buon giorno a tutti.
Premetto di non aver letto tutte le nove pagine le quali compongono questo 3D, conseguentemente mi auguro di non essere ripetitivo.

Riguardo alla taratura dei monitor "commerciali" (ovvero quelli non specifici per uso fotografico), mi chiedo se quanto meno per quelli a tubo catodico è fattibile, funzionale ed economicamente ragionevolmente accettabile, far inserire nel monitor da tecnici specializzati in riparazioni TV, dei potenziometri i quali collegati ai circuiti elettronici già esistenti nel monitor stesso, con MILLIMETRICA PRECISIONE permettano di tarare i singoli canali di colore, luminosità e contrasto, MOLTO PIU ACCURATAMENTE rispetto a quanto diversamente offerto dal monitor.
Avete esperienze in merito?

Un saluto a tutti.
buzz
Certo che sarebbe possibile ma è inutile. La maggior parte dei monitor di marca hanno già queste 3 regolazioni incorporate senza bisogno di aguire su potenziometri meccanici, ma sui parametri software che controllano le funzioni del monitor.
Ma una domanda:
A cosa serve?
si tratterebbe sempre di una regolazione arbitraria personale, non di una taratura oggettiva assoluta.
Fiumana Carlo
QUOTE(buzz @ Sep 23 2006, 06:05 PM) *

...Ma una domanda:
A cosa serve?...


Nel mio caso, utilizzo un monitor "commerciale" Olidata. Questo permette le seguenti regolazioni:

* Temperatura colore impostabile a 9300 o 6500 g.k.
Converrai che a 6500 g.k. la dominante azzurrina comincia a manifestarsi rispetto ai 5000/5500 g.k. ottimali.

* Regolazione luminosità e contrasto,
In questo caso la variante di regolazione copre una scala più che sufficiente.

* Regolazione dei singoli colori:
Rosso: più che sufficiente.
Blù: insufficiente. Forse a causa della temperatura colore impostata a 6500 g.k, anche azzerando il canale del blù, l'immagine a monitor mostra una leggera dominante celeste rispetto alle stampe di laboratorio.
Giallo: ASSENTE. Si, manca la regolazione del terzo canale del colore.

Tornando alla domanda "a cosa serve?"
Mi chiedo (nel mio caso,) se tramite dei potenziometri aggiuntivi mi sia possibile ampliare lo schiarimento del canale del blù e, recuperare la regolazione del canale del giallo attualmente assente.

Torno a chiedere, avete esperienze in merito?
Grazie anticipate e un saluto a tutti.
buzz
QUOTE(Fiumana Carlo @ Sep 24 2006, 06:56 AM) *

Nel mio caso, utilizzo un monitor "commerciale" Olidata. Questo permette le seguenti regolazioni:

* Temperatura colore impostabile a 9300 o 6500 g.k.
Converrai che a 6500 g.k. la dominante azzurrina comincia a manifestarsi rispetto ai 5000/5500 g.k. ottimali.

* Regolazione luminosità e contrasto,
In questo caso la variante di regolazione copre una scala più che sufficiente.

* Regolazione dei singoli colori:
Rosso: più che sufficiente.
Blù: insufficiente. Forse a causa della temperatura colore impostata a 6500 g.k, anche azzerando il canale del blù, l'immagine a monitor mostra una leggera dominante celeste rispetto alle stampe di laboratorio.
Giallo: ASSENTE. Si, manca la regolazione del terzo canale del colore.

Tornando alla domanda "a cosa serve?"
Mi chiedo (nel mio caso,) se tramite dei potenziometri aggiuntivi mi sia possibile ampliare lo schiarimento del canale del blù e, recuperare la regolazione del canale del giallo attualmente assente.

Torno a chiedere, avete esperienze in merito?
Grazie anticipate e un saluto a tutti.


Chi ha detto che gli ottimali siano i 5000K? Le sonde solitamente consigliano di impostare 6500, e non è una questione di gusti.

Hai detto che i singoli colori si possono regolare: non troverai mai la regolazoione del giallo ma del verde (forse è stato un lapsus) e per semplicità molte case eliminano la regolazione singola di uno dei colori perchè l'abbassamento degli altri due equivale ad un aumento (percentuale) del colore mancante. Certo, i monitor migliori hanno regolazione du tutti e tre.

Nonostante il montor non sia calibrato con la sonda, come fai a stabilire che ono le stampe dela oratorio ad essere corrette? sono più il lab che sballano i colori di quelli che li rispetano (vedi le miriadi di discussioni che ci sono in questo forum a riguardo)

sì', se ritocchi i potenziometri all'interno del monitor ottieni un aumento sensibile della luminosità, ma fai sballare il contrasto. Quando si sente questa necessità vuol dire che il tubo è prossimo al'esaurimento.
Purtroppo i CRT non sono più in produzione quindi ormai siamo costretti all'uso degli LCD, e comprarne uno di caratteristiche bune per la fotografia costa parecchio.

Per recuperare il canale del giallo devi abbassare il complementare blu, o alzare i suoi componenti rosso e verde, ma nel tuo caso il verde non c'è... o sbaglio?
meialex1
Carlo

francesco già ti ha risposto in modo egregio, ma nel caso tu debba prendere un monitor portarlo da un tecnico ed operare su di esso, quanto ti costa ?
A quel punto conviene comprare una buona sonda ed eseguire una taratura ottimale.
Penso sia la soluzione migliore, poi se cerchi il max. vai presso il laboratorio stampa dove porti i tuoi file a stampare e chiedigli i profili stampa e i dati per calibrare il monitor, temp. colore, gamma e immetti il profilo, in questo modo ti avvicinerai molto al risultato finale.
Personalmente preferisco il monitor crt, lo ritengo superiore al monitor lcd, ne uso uno di media fascia, e mi ritengo soddisfatto.
Fiumana Carlo
Esatto, purtroppo nel mio caso manca la regolazione del verde.

Riguardo alla convinzione che le stampe del laboratorio che utilizzo siano corrette ciò è dovuto al fatto che il laboratorio in questione è un grosso stabilimento professionale, sempre attrezzato con stampanti di ultima generazione.
Dico questo perchè personalmente conosco molto bene uno degli stampatori della linea digitale-professionale di questo grosso laboratorio.
Lavora in questa azienda come stampatore da oltre un ventennio.
Da amico, mi ha assicurato circa la costante notevole precisione nella taratura dei colori nelle loro linee si stampa digitale, anche quelle amatoriali.

Riguardo alla taratura del monitor pari a 5000 g.k., sempre questo amico mi ha detto che come laboratorio, hanno riscontrato ulteriori apprezzabili miglioramenti di compatibilità con i monitor dei loro clienti (fotografi), ritarandoli tramite loro tecnici specializzati a 5000 g.k.

hmmm.gif Ci credo.
buzz
Può darsi che per esperienza partire da 5000K porti più facilmente a dei risultati ottimali, ma è sempre necessaria un occhio oggettivo, quindi una sonda.
Alla fine da qualsiasi temperatura parti, il risultato finale deve essere comunque quello di un monitor dai toni neutri, e dalla luminosità e contrasto proporzionali al segnale di ingresso.

PS molti software per monitor allegati ai drivers permettono l'esasperazione dei colori. Invece di aprire il monitor puoi usare un programma del genere.
meialex1
QUOTE(Fiumana Carlo @ Sep 24 2006, 12:59 PM) *


Riguardo alla taratura del monitor pari a 5000 g.k., sempre questo amico mi ha detto che come laboratorio, hanno riscontrato ulteriori apprezzabili miglioramenti di compatibilità con i monitor dei loro clienti (fotografi), ritarandoli tramite loro tecnici specializzati a 5000 g.k.

hmmm.gif Ci credo.


Probabilissimo, perchè no, ad esempio il mio lab vuole che imposti il monitor a 5500K, proprio per assicurare il miglior risultato.
cmq se vuoi una taratura più "ottimale" devi acquistare una sonda che ti controlii anche la luce ambiente dove è posizionato il monitor di lavoro.


Fiumana Carlo
Si, il laboratorio in questione, ai loro clienti professionali tara i monitor tramite loro tecnico munito di sonda.
Ma nel mio caso, semplice fotoamatore non posso usufruire di questi loro servizi.

Vi ringrazio delle informazioni che state dandomi, ora però mi sorgono dei nuovi interrogatori.
1) Di questi softher specifici all'esasperazione dei colori ne esistono anche in commercio?
2) Queste sonde come funzionano?
Sono forse dotate di un softher universale il quale dopo aver determinato l'entità della correzione utile alla calibrazione, interagisce con le varie schede video dei compiuter modificandone più o meno automaticamente i colori sul monitor?
E' tutto così semplice o funzionano diversamente?

Ancora grazie.gif anticipate.
buzz
Di questi software ne esistono diversi e si trovano gratis su internet, ma non fanno altro che aumentare o modificare il livello di ogni singolo colore all'input della scheda video. Se il monitor è esaurito o mancante di un colore (in caso di guasto!) non produrranno niente di visibile.

Le sonde non fanno altro che comparare i colori generati dal monitor in relazione ai livelli di input segnale, così se il pc genera un valore x per ottenere il blu e la sonda riconosce che questo valore è errato,. lo farà modificare fino a raggiungere il colore esatto.

Queste modifiche vengono memoprizzare in un file che verrà richiamato ad ogni accensione del pc. Il file altro non è che il famoso "profilo colore" del monitor.
Massimo.Novi
QUOTE(Fiumana Carlo @ Sep 24 2006, 02:43 PM) *

...ai loro clienti professionali tara i monitor tramite loro tecnico munito di sonda.
Ma nel mio caso, semplice fotoamatore non posso usufruire di questi loro servizi.
...


Ciao

TI consiglio, visto il tipo di monitor di livello medio che utilizzi, di cercare di farti eseguire almeno una taratura da parte del tecnico. Non credo che costi molto e che non lo facciano per principio.

In questo modo possono dirti se vale la pena. Ossia può darsi che anche con la sonda il monitor commerciale sia talmente impreciso e con gamma B/N insufficiente che non vale la pena acquistare la sonda soltanto ma è preferibile comprare un nuovo monitor.

Sarebbe un peccato acquistare la sonda e poi rimanere delusi dalla resa finale non all'altezza delle aspettative.

Saluti
Fiumana Carlo
Riguardo alle cause del problema, escluderei il "deterioramento" improvviso del monitor. Dico questo perchè fino a pochi giorni fa funzionava correttamente ovvero i suoi colori rispecchiavano quelli delle stampe.
Poi conseguentemente ad una "forzata" formattazione dell'ard-disk con relativa reinstallazione del sistema operativo (e tutto il resto, Fulmine.gif ) non mi soddisfa più. Non riesco a ritararlo sufficientemente.
A questo punto sono determinato a acquistare un nuovo monitor, certamente di qualità superiore e una sonda per la taratura accurata dei colori.

Riguardo al monitor, (se si trovano ancora) lo preferirei a tubo catodico.
A quanto leggo, per uso fotografico questi sembrano tecnicamente preferibili.
Rimanendo nella fascia "commerciale," quali sono le caratteristiche tecniche essenziali minime cui dovrei indirizzare la selezione?
grazie.gif
buzz
Se lo trovi ancora nuovo, il tubo è senz'altro superiore a tanti LCD, e costa molto meno.
Escludo anche io un deterioramento improvviso, ma sicuramente hai perso la calibrazione, per quanto potesse essere approssimativa, che avevi prima della formattazione,.
Forse un controllo dei profili o una taratura con adobe gamma potrebbe risolvere in parte il problema in attesa di un nuovo monitor (questo lo potresti accoppiare comne secondario)
meialex1
QUOTE(Fiumana Carlo @ Sep 28 2006, 09:04 AM) *

Riguardo alle cause del problema, escluderei il "deterioramento" improvviso del monitor. Dico questo perchè fino a pochi giorni fa funzionava correttamente ovvero i suoi colori rispecchiavano quelli delle stampe.
Poi conseguentemente ad una "forzata" formattazione dell'ard-disk con relativa reinstallazione del sistema operativo (e tutto il resto, Fulmine.gif ) non mi soddisfa più. Non riesco a ritararlo sufficientemente.
A questo punto sono determinato a acquistare un nuovo monitor, certamente di qualità superiore e una sonda per la taratura accurata dei colori.

Riguardo al monitor, (se si trovano ancora) lo preferirei a tubo catodico.
A quanto leggo, per uso fotografico questi sembrano tecnicamente preferibili.
Rimanendo nella fascia "commerciale," quali sono le caratteristiche tecniche essenziali minime cui dovrei indirizzare la selezione?
grazie.gif


Tempo fa ho cambiato il mio monitor (LCD BenQ) con un normale crt, chiesi aiuto al forum proponendo due soluzioni LG e Philips.
Il philips è stato quello che mi consigliarono, comprato, tarato e posso e ora son osoddisfatto.
Non è un monitor costosissimo, però nel suo piccolo.
Considera che ne abbiamo acquistati altri (presso lo studio dove collaboro) e nn ci lamentiamo.
Poi la legge del più spendi più hai e sempre valida.
Philips 109 B, controlla se eiste ancora in commercio, altrimenti un sostituto.
domenico marciano
Meglio ancora la serie P.
Fiumana Carlo
Visto che ormai sono nell'ottica di rinnovamenti, cosa ne dite a riguardo della scheda grafica?
Utilizzo una NVIDIA GeForce4 MX 440 AGP8(X
Vorrei cambiarla, logicamente in meglio.
Avete qualche consiglio?


P.S. Una piccola curiosità.
Prima che perdessi la calibrazione del monitor, questa pagina del forum, si, questa che state leggendo, lo fondo mi appariva di un grigio molto tenue, quasi un bianco sporco. Ora, con la nuova (grossolana e provvisoria) calibrazione mi appare colore pastello chiaro con forse una punta di rosa. ohmy.gif
Voi che avete il monitor ben calibrato, di che colore la vedete? telefono.gif
buzz
Non so se ti riferisci alle pagine del forum precedenti, prima del restyling, ma credo di no.
A me questa pagina mi appare di un grigio neutro, forse tendente leggermente sul ciano, ma non tanto chiara, i valori RGB sono 238 per ciascun canale. ( invece i valori in percentuale sono 8% per il ciano 6 per il magenta e 5 per il giallo forse pèer questo vedo un po' più il ciano!)

Per la schgeda video, dato che non giochiamo (almeno io) non interessa la velocità di risposta e di rendering, quindi quella che hai va già bene e non apprezzeresti minimamente la differenza con un modello superiore.
maxter
Riesumo questa discussione tra le tante in merito alla calibrazione del monitor, che ho letto e riletto e che piano piano mi stanno chiarendo (ma il cammino è ancora lungo) i concetti della gestione del colore. Ho alcune domande in mente, alle quali non sono riuscito fino ad ora a dare risposta:
1 - Lo scopo di un calibratore di monitor è creare un file che contenga una tabella LUT contenente valori che diranno alla scheda video quali segnali dovrà emettere per fare in modo che un determinato colore possa essere emesso correttamente dal monitor. Domanda: dov'è questo file? E' normale che non lo trovi nella cartella "esecuzione automatica" dalla quale ho precedentemente eliminato "Adobe gamma loader"?

2 - Quanto sopra può essere dovuto al fatto che la scheda video potrebbe non essere in grado di supportare la LUT?

3 - Tra le precauzioni da adottare per gli utenti Windows XP viene citata (nell'ottimo experience di Marco Negri) quella di evitare di avere in Windows/system32/spool/drivers/color più di 30 profili. Ad oggi io ne ho 59, probabilmente creati inavvertitamente da programmi vari. Quali sono quelli indispensabili da mantenere e quali quelli che possono essere tranquillamente cancellati? Al limite è possibile spostarli su altra cartella ed eventualmente reinserirli in caso di porblemi dovuti alla loro sparizione? Io terrei solo quelli della stampante, quelli creati dalla calibrazione del monitor, quelli con il suffisso NK (NKAdobe, NKApple, NKBruce,...), AdobeRGB, SRGBColorspace profile,..... Avete indicazioni in merito?
Grazie
ciao
logon
Non so quale calibratore usi, io uso lo spider2.
I profili colore che trovi nella cartella di windows da te indicata ti consiglio di lasciarli dove sono e di non fare inutili pasticci, tanto il loro ingombro è trascurabile.
Nella cartella esecuzione automatica dovresti trovare il nome del programma che usi per la calibrazione e, qualora non lo trovassi puoi sempre vedere quale profilo sta usando la scheda video.

Per farlo devi andare nelle proprietà dello schermo avanzate e poi scheda e gestione colore.
Dovrebbe essere indicato il file creato dal programma che usi per profilare lo schermo.
Qualora non sia così, puoi caricare manualmente il profilo giusto.

Giuseppe.
meialex1
QUOTE(maxter @ Jan 28 2007, 12:07 AM) *

Riesumo questa discussione tra le tante in merito alla calibrazione del monitor, che ho letto e riletto e che piano piano mi stanno chiarendo (ma il cammino è ancora lungo) i concetti della gestione del colore. Ho alcune domande in mente, alle quali non sono riuscito fino ad ora a dare risposta:
1 - Lo scopo di un calibratore di monitor è creare un file che contenga una tabella LUT contenente valori che diranno alla scheda video quali segnali dovrà emettere per fare in modo che un determinato colore possa essere emesso correttamente dal monitor. Domanda: dov'è questo file? E' normale che non lo trovi nella cartella "esecuzione automatica" dalla quale ho precedentemente eliminato "Adobe gamma loader"?


Ti rispondo linkando questo link , la destinazione del profilo lo trovi in Windows/system32/spool/drivers/color




2 - Quanto sopra può essere dovuto al fatto che la scheda video potrebbe non essere in grado di supportare la LUT?

Bisognerebbe sapere che tipo di scheda monti.


3 - Tra le precauzioni da adottare per gli utenti Windows XP viene citata (nell'ottimo experience di Marco Negri) quella di evitare di avere in Windows/system32/spool/drivers/color più di 30 profili. Ad oggi io ne ho 59, probabilmente creati inavvertitamente da programmi vari. Quali sono quelli indispensabili da mantenere e quali quelli che possono essere tranquillamente cancellati? Al limite è possibile spostarli su altra cartella ed eventualmente reinserirli in caso di porblemi dovuti alla loro sparizione? Io terrei solo quelli della stampante, quelli creati dalla calibrazione del monitor, quelli con il suffisso NK (NKAdobe, NKApple, NKBruce,...), AdobeRGB, SRGBColorspace profile,..... Avete indicazioni in merito?
Grazie
ciao

Puoi benissimo non cancellare i profili in più, ma metterli in una cartella e usarli quando ti servono.
Massimo.Novi
Ciao

QUOTE(maxter @ Jan 28 2007, 12:07 AM) *

1 - Lo scopo di un calibratore di monitor è creare un file che contenga una tabella LUT contenente valori che diranno alla scheda video quali segnali dovrà emettere per fare in modo che un determinato colore possa essere emesso correttamente dal monitor. Domanda: dov'è questo file? E' normale che non lo trovi nella cartella "esecuzione automatica" dalla quale ho precedentemente eliminato "Adobe gamma loader"?


In realtà lo scopo è rendere possibile sia calibrare il monitor (ossia portarlo ad uno stato definito e noto) sia profilarlo (creare il profilo per informare i software e il sistema delle compensazioni colore e di gamma necessarie).

Il file del profilo (.ICC o .ICM) contiene solo "dati". Per caricarlo il software di gestione della sonda lo carica in avvio del PC. E' quello il software che devi trovare nel menu di esecuzione automatica. Se hai installato il software di calibrazione dovrebbe essere stato aggiunto automaticamente al menu.

QUOTE(maxter @ Jan 28 2007, 12:07 AM) *

2 - Quanto sopra può essere dovuto al fatto che la scheda video potrebbe non essere in grado di supportare la LUT?


No ovviamente. Il software di caricamento di cui sopra avverte eventualmente se ha problemi nel caricare il profilo nella LUT della scheda.

QUOTE(maxter @ Jan 28 2007, 12:07 AM) *

3 - Tra le precauzioni da adottare per gli utenti Windows XP viene citata (nell'ottimo experience di Marco Negri) quella di evitare di avere in Windows/system32/spool/drivers/color più di 30 profili. Ad oggi io ne ho 59, probabilmente creati inavvertitamente da programmi vari. Quali sono quelli indispensabili da mantenere e quali quelli che possono essere tranquillamente cancellati? Al limite è possibile spostarli su altra cartella ed eventualmente reinserirli in caso di porblemi dovuti alla loro sparizione? Io terrei solo quelli della stampante, quelli creati dalla calibrazione del monitor, quelli con il suffisso NK (NKAdobe, NKApple, NKBruce,...), AdobeRGB, SRGBColorspace profile,..... Avete indicazioni in merito?


Personalmente non ho mai rilevato problemi nella quantità di profili, a patto che i software siano correttamente installati e aggiornati.

Comunque spostarli in un'altra cartella non crea solitamente alcun problema. Ricordarsi solo di verificare se l'installazione di nuovi software o aggiornamenti ne crea di nuovi.

Sicuramente i profili di monitor o stampante, una volta scaduti, possono essere cancellati senza problemi.

Attenzione al fatto che i profili hanno un nome esterno (il file) e un nome interno che spesso è quello visualizzato nel software. Quindi attenzione a non confondersi.

Saluti
maxter
Ciao meialex e ciao manovi, e grazie per le risposte. Il monitor l'ho calibrato con il monaco optix xr, la scheda è una Radeon X600. In realtà su esecuzione automatica non c'è nulla, ma comunque in accensione il "computer" mi comunica il caricamento del "profilo monitor" creato dal programma. Dovrebbe andare bene così, suppongo. Sicuramente la calibrazione non ha modificato più di tanto i colori e l'aspetto generale, probabilmente non ero poi così distante da una corretta "calibrazione" anche prima. Per rendere quanto vedevo a video più coerente con la stampa, avevo modificato alcuni parametri della scheda video. Adesso li ho resettati su default e proceduto con la calibrazione. Ora bisognerebbe fare altrettanto con la stampante..........
meialex1
QUOTE(maxter @ Feb 2 2007, 07:23 PM) *

Ciao meialex e ciao manovi, e grazie per le risposte. Il monitor l'ho calibrato con il monaco optix xr, la scheda è una Radeon X600. In realtà su esecuzione automatica non c'è nulla, ma comunque in accensione il "computer" mi comunica il caricamento del "profilo monitor" creato dal programma. Dovrebbe andare bene così, suppongo. Sicuramente la calibrazione non ha modificato più di tanto i colori e l'aspetto generale, probabilmente non ero poi così distante da una corretta "calibrazione" anche prima. Per rendere quanto vedevo a video più coerente con la stampa, avevo modificato alcuni parametri della scheda video. Adesso li ho resettati su default e proceduto con la calibrazione. Ora bisognerebbe fare altrettanto con la stampante..........


Non conosco il sistema della monaco optix xr (forse qualcuna altro ne saprà più del sottoscritto), ne uso un altro, quindi posso dirti cosa accade nel mio pc.
In esecuzione automatica l unica cosa che ho è il "collegamento" (passatemi il termine) al mio programma di calibro monitor, all accenzione del pc dopo la schermata di Win mi appare una finestra di dialogo dove mi dice che il profilo è stato caricato correttamente e posso lavorare (la stessa finestra mi avverte anche quando devo rieffettuare il calibro).
Però posso dirti una cosa, ho un monitor CRT, quando appare la finestra si nota anche il "cambiamento", leggero ma c'è, mentre quando avevo un LCD questo passaggio era molto più forte.
Cmq in questo centrano molto i dati di "profilatura" che hai dato al momento del "calibro" (°K, gamma ecc.)........... suppongo che te li avranno suggeriti il lab. di stampa oppure vai ad occhio ?
maxter
QUOTE(meialex1 @ Feb 5 2007, 01:46 PM) *

Non conosco il sistema della monaco optix xr (forse qualcuna altro ne saprà più del sottoscritto), ne uso un altro, quindi posso dirti cosa accade nel mio pc.
In esecuzione automatica l unica cosa che ho è il "collegamento" (passatemi il termine) al mio programma di calibro monitor, all accenzione del pc dopo la schermata di Win mi appare una finestra di dialogo dove mi dice che il profilo è stato caricato correttamente e posso lavorare (la stessa finestra mi avverte anche quando devo rieffettuare il calibro).
Però posso dirti una cosa, ho un monitor CRT, quando appare la finestra si nota anche il "cambiamento", leggero ma c'è, mentre quando avevo un LCD questo passaggio era molto più forte.
Cmq in questo centrano molto i dati di "profilatura" che hai dato al momento del "calibro" (°K, gamma ecc.)........... suppongo che te li avranno suggeriti il lab. di stampa oppure vai ad occhio ?


Nel mio caso in esecuzione automatica non c'è nessun file. All'accensione del PC appare una finestra che mi dice che è stato caricato il profilo, e comunque si vede una leggera variazione nei colori del mio LCD, quindi qualcosa si deve "caricare". I dati di profilatura ho usato quelli consigliati, 6000 e 2.2. Un aspetto dubbio è stato quello, durante la calibrazione, del passaggio della "calibrazione dello strumento", che dovrebbe essere posto sopra una piastra in dotazione (cfr. experience di m.negri) che io non ho, e quindi l'ho posto sul retro del tappetino del mouse. Alla prossima calibrazione vedo se cambia qualcosa ponendolo su un'altra superficie. Il risultato finale, comunque, non è male, ma non c'è una "perfettissima" corrispondenza tra video e stampa: quest'ultima è un pò più scura (ma ho capito che lo schermo LCD sarà sempre più luminoso di una stampa) e con una piccolissima, lievissima accentuazione del tono del rosso.
meialex1
QUOTE(maxter @ Feb 5 2007, 11:05 PM) *

1)Nel mio caso in esecuzione automatica non c'è nessun file. All'accensione del PC appare una finestra che mi dice che è stato caricato il profilo, e comunque si vede una leggera variazione nei colori del mio LCD, quindi qualcosa si deve "caricare". I dati di profilatura ho usato quelli consigliati, 6000 e 2.2.


2)Un aspetto dubbio è stato quello, durante la calibrazione, del passaggio della "calibrazione dello strumento", che dovrebbe essere posto sopra una piastra in dotazione (cfr. experience di m.negri) che io non ho, e quindi l'ho posto sul retro del tappetino del mouse. Alla prossima calibrazione vedo se cambia qualcosa ponendolo su un'altra superficie. Il risultato finale, comunque, non è male, ma non c'è una "perfettissima" corrispondenza tra video e stampa: quest'ultima è un pò più scura (ma ho capito che lo schermo LCD sarà sempre più luminoso di una stampa) e con una piccolissima, lievissima accentuazione del tono del rosso.


1)Non ho quel sistema, ma penso che vada bene, sicuramente qualcosa cambia da softw. a softw.

2)PEr quel che riguarda il calibro sonda chiederei al produttore della stessa, forse il tappetino di calibro non è compreso nel pacchetto e lo prevede come optional, ma da quel che ho letto nell exp. di Marco puoi farlo su una qualsiasi superficie opaca tipo il piano della scrivania ecc. (se lo è ).
yado98
Salve a tutti....

mi presento velocemente.... nikonista pivello, foggiano 28enne....

Volevo domandarvi, ma oltre ad usare il software di Adobe gamma, nn sarebbe meglio utilizzare i file .icc della D50 ed usarli come impostazione predefinita del monitor????

Bruno
Massimo.Novi
QUOTE(yado98 @ Mar 6 2007, 01:48 PM) *

...Volevo domandarvi, ma oltre ad usare il software di Adobe gamma, nn sarebbe meglio utilizzare i file .icc della D50 ed usarli come impostazione predefinita del monitor????
....


Ciao

Assolutamente no. I file di "profilo" (ICC) servono a correggere il comportamento della SPECIFICA periferica da cui sono stati creati. Non altro.

Quindi il profilo ICC di una fotocamera (che è difficile realizzare in modo accurato) va usato solo ed esclusivamente nel software di conversione o ritocco (SOLO se lo prevede esplicitamente, attenzione!), in quanto serve ad informare il software delle tonalità che la macchina può riprodurre e convertirle in quelle (generali) di uno spazio colore noto (sRGB o AdobeRGB) per poi visualizzarlo.

Il monitor ha un SUO profilo di correzione che viene creato mediante una sonda (o con Adobe Gamma ma lo sconsiglio) e che corregge il singolo esemplare di monitor regolato in un certo modo.

Quindi:
Il profilo ICC del monitor è relativo al monitor
Il profilo ICC della fotocamera è relativo alla fotocamera.

Spero di essere stato chiaro.

Se cerchi altri miei interventi in merito alla gestione colore ed ai profili avrai maggiori dettagli.

Saluti
alcarbo
Riprendo questa vecchia discussione, la più completa che ho trovato, per non aprirne una nuova e porre un quesito (che è più uno sfogo).
Fatico a calibrare il monitor con Adobe Gamma e vedrò di risolvere il problema con i consigli letti qui.

Non di meno mi chiedo.
Che razza di PP ho fatto finora, se lavoravo su un monitor non tarato e calibrato ?
Ora mi spiego certe stampe.
Era un problema che prima non mi ero posto con il precedente LCD 15. Ora con l'ACER 1721 (ed il cambio di PC con relativa scheda grafica 8600 GTS) ho iniziato a calibrare il monitor ed ho solo peggiorato le cose. Più ci lavoro e peggio va.
Adobe Gamma mi pone domande amletiche. Mi chiede di portare il contrasto al top, chissà perchè e poi resta tale. Mi chiede di rendere una casella nera ma non proprio nera e la stessa resta sempre nera, come bianca resta la sua cornice. Mi chiede poi se voglio Trinitron o cos'altro e lì è finita. Non so che fare. Poi arriviamo ai gradi Kelvin e lì consigli ne ho trovati qui. Risultato? Uno schifo.
Va meglio tutto (relativamente) con il CRT qui a fianco.
Non trovo più un equilibrio decoroso e le variabili (fotocamera, monitor, PP) sono troppe.
Scusate lo sfogo
alcarbo
QUOTE(Marco Negri @ Feb 15 2005, 10:46 PM) *
Dear;
Dalle precise parole di Stefano, traggo spunto per documentare meglio.......

Spesso nel nostro Forum trattiamo di profili, colorimetri e metodi per “tarare” il Nostro monitor in modo di avere una risultanza colorimetrica il più precisa possibile.
Sarebbe bello insieme trarre delle conclusioni su.... cos’è esattamente un Profilo colore.

La Gestione del colore
L’avvento dell’era digitale ha consentito di raggiungere molti importanti traguardi nel settore della gestione del colore ed in particolare nei campi della progettazione grafica, della prestampa, del video e della fotografia digitale. Questi traguardi hanno però messo in luce nuovi
problemi, tra cui quella la difficoltà di riprodurre lo stesso colore su monitor diversi.
Le caratteristiche del colore cambiano infatti da monitor a monitor. Per risolvere questo problema, è essenziale avere uno strumento in grado di controllare o gestire queste differenze. La soluzione più efficace per la gestione del colore dei monitor consiste nell’utilizzare un dispositivo hardware ed un’applicazione software per la regolazione e il controllo del colore su uno o più monitor .
Per gestire il colore in modo ottimale, è essenziale calibrare correttamente e creare singoli profili personalizzati per tutti i monitor utilizzati.
Dopo la calibrazione del monitor e la creazione del profilo, questo viene utilizzato per comunicare con il sistema operativo e l’applicazione software nonché per visualizzare le immagini nelle modalità desiderate.

Il cervello umano percepisce il colore attraverso gli stimoli di tre tipi di cellule nervose presenti negli occhi e sensibili alle aree del rosso, del verde e del blu dello spettro. Per questo motivo per la riproduzione del colore sui monitor vengono utilizzati pixel composti da tre punti che
emettono rispettivamente luce rossa, verde e blu.

L’intensità della luce emessa dai punti di rosso, verde e blu di ciascun
pixel è impostata in funzione di tre impostazioni comunemente note
come R, G e B, per le quali è possibile specificare un valore intero
compreso tra 0 e 255 per ogni singolo pixel.

• Se si seleziona l’impostazione R=255, G=255, B=0, i punti di
rosso e verde saranno visibili alla massima intensità, mentre il punto
di blu non sarà visibile. Il colore risultante è un giallo intenso.
• Se si seleziona l’impostazione R=128, G=128, B=128, i tre punti
di rosso, verde e blu verranno visualizzati con un’intensità media. Il
risultato combinato è un pixel il cui colore viene percepito come
grigio intermedio.
• Se si seleziona l’impostazione R=0, G=0, B=255, i punti di rosso e
verde non saranno visibili mentre il punto di blu sarà visibile alla
massima intensità. Il pixel risultante verrà quindi globalmente
percepito come di colore blu intenso.

Valori RGB dipendenti dal dispositivo
Come detto in precedenza, ciascun monitor ha impostazioni RGB specifiche, che vengono scelte dai produttori dei monitor in base ai componenti utilizzati. Conseguentemente, le stesse impostazioni RGB generano colori diversi a seconda dei monitor.
Queste differenze non dipendono solo dai diversi componenti, ma anche da altri fattori. Sulla resa del colore dei monitor TFT influiscono infatti altri fattori importanti; ad esempio:

• I filtri colore utilizzati per creare i punti di ciascun pixel
• La natura delle retroilluminazioni
• Le caratteristiche di trasmissione della luce della tecnologia a cristalli liquidi utilizzata
• La luminosità, il contrasto e altre impostazioni
• Il numero degli anni di utilizzo del monitor

Ad esempio se prendiamo in considerazione che;.
Su alcuni tipi di monitor il blu potrebbe propendere verso l’azzurro, su altri verso il blu scuro e su altri ancora verso un’altra tonalità di blu. Ciò vale per tutti i colori, non solo per il blu.
Poiché il colore effettivamente ottenuto con un’impostazione RGB specifica non è necessariamente identico per tutti i monitor, gli studiosi del colore affermano che i valori RGB dipendono dal dispositivo.

Influenza delle caratteristiche del dispositivo:

A causa dell’influenza delle caratteristiche del dispositivo, un’immagine specifica, ad esempio una foto digitale, non viene necessariamente visualizzata allo stesso modo su due monitor diversi. In alcuni casi, ci sono sostanziali differenze di colore, contrasto o dettaglio che possono avere ripercussioni molto negative sulla produttività. L’agenzia che riceve una foto da un fotografo può avere l’impressione che sia necessario correggere in qualche modo il colore della foto, anche se tale operazione è già stata fatta dal fotografo. Lo stesso problema può verificarsi quando si invia alla stampante un disegno in formato digitale incluso nel documento di un cliente. I colori visualizzati sul monitor della stampante possono non coincidere con quelli che vedeva il cliente.

Calibrazione del monitor e profili dispositivo:

Il monitor viene calibrato in termini di:
luminosità,
gamma,
temperatura del punto di bianco.
Ciò consente al professionista del colore di scegliere consapevolmente la gamma di colori da visualizzare sul monitor ed essere certo che i colori visualizzati corrispondano a quelli standard.

Per il monitor viene creato un profilo ICC (International Color Consortium), incorporato automaticamente nell’immagine prodotta dalla workstation del professionista. Il profilo ICC funge da convertitore tra i valori RGB e le misurazioni colorimetriche assolute espresse in un modello colore scientifico, quale CIELAB o Yxy.

Questi meccanismi di conversione contenuti nel profilo ICC permettono ad un qualsiasi altro monitor (o una qualsiasi altra periferica, ad esempio una stampante) di riprodurre fedelmente gli stessi colori assoluti anche in presenza di componenti, impostazioni e numero di anni di utilizzo diversi. Il vantaggio? Tutti gli utenti possono vedere gli stessi colori in tutte le fasi del flusso di lavoro.
Calibrazione del monitor
Il processo di calibrazione consente ai professionisti di impostare la gamma desiderata per i colori da visualizzare.

Curva della gamma.
Questa curva determina le caratteristiche dei colori assoluti associate a tutti i valori RGB tra il punto bianco e il punto nero.
Esprime l’intensità della luce emessa da ciascuno dei punti RGB per ogni valore intermedio compreso tra 0 e 255. In particolare, la forma della curva della gamma determina il livello di dettaglio e il contrasto visualizzati sul monitor. Questa curva viene descritta mediante un valore numerico che ne indica l’inclinazione.

Punto di bianco.
Il punto di bianco esprime le caratteristiche del colore visualizzate in base al valore RGB R=255, G=255, B=255. Per riferirsi a tutte queste caratteristiche viene genericamente utilizzato il termine Temperatura del punto di bianco, in base al modello sviluppato dagli operatori, secondo cui un dato corpo portato a una certa temperatura emette luce di un colore specifico. Questa temperatura è espressa in gradi Kelvin (°K). L’impostazione comune della temperatura del punto di bianco nel flusso di lavoro di prestampa è compresa tra 5000 e 6500 K. Per modificare la temperatura del punto di bianco, è necessario regolare l’intensità o guadagno dei punti di rosso, verde e blu emessi in corrispondenza di un valore RGB pari a (255, 255,255).

La luminosità
Si definisce la luminosità complessiva del monitor.

Con un colorimetro, è possibile regolare tutti questi fattori e definire le impostazioni desiderate per luminosità, gamma e temperatura del punto di bianco. Il sensore è un dispositivo avanzato che misura la luce emessa dal monitor e la esprime in termini colorimetrici assoluti.

Profili dispositivo
I profili del dispositivo costituiscono l’elemento più importante della gestione del colore, in quanto in assenza di un profilo ICC non è possibile gestire il colore a livello di grafica.
I profili svolgono tre importantissime funzioni:
• Descrivono il colore effettivamente rappresentato dai valori dei pixel RGB
• Mettono in relazione i valori RGB dipendenti dal dispositivo con i valori CIELAB/Yxy non dipendenti dal dispositivo
• Contengono i dati per la conversione dei valori RGB prodotto da ciascun dispositivo nel valore numerico CIELAB/Yxy.

Spero di non averVi annoiato.

P.S. dimenticavo...io utilizzo Adobe gamma.... laugh.gif laugh.gif scherzo... tongue.gif
Un saluto.
grazie.gif
alcarbo
QUOTE(Marco Negri @ Feb 15 2005, 10:46 PM) *
Per il monitor viene creato un profilo ICC (International Color Consortium), incorporato automaticamente nell’immagine prodotta dalla workstation del professionista. Il profilo ICC funge da convertitore tra i valori RGB e le misurazioni colorimetriche assolute espresse in un modello colore scientifico, quale CIELAB o Yxy.

Questi meccanismi di conversione contenuti nel profilo ICC permettono ad un qualsiasi altro monitor (o una qualsiasi altra periferica, ad esempio una stampante) di riprodurre fedelmente gli stessi colori assoluti anche in presenza di componenti, impostazioni e numero di anni di utilizzo diversi. Il vantaggio? Tutti gli utenti possono vedere gli stessi colori in tutte le fasi del flusso di lavoro.
Calibrazione del monitor
Il processo di calibrazione consente ai professionisti di impostare la gamma desiderata per i colori da visualizzare.


Se posto una foto corretta presa però da un monitor calibrato male, chi la vede nel web con un monitor calibrato bene la vede bene od il mio profilo ICC errato altera anche la sua visione ?
Massimiliano_S
QUOTE(alcarbo @ Aug 18 2007, 07:24 AM) *
Se posto una foto corretta presa però da un monitor calibrato male, chi la vede nel web con un monitor calibrato bene la vede bene od il mio profilo ICC errato altera anche la sua visione ?

La vede bene.
alcarbo
grazie.gif
quindi lavorare su un monitor calibrato male è come guidare un'automobile con il periscopio !
non sai mai che cosa uscirà in stampa ed agli altri che vedono altrove la tua foto (io stesso su un altro pc)
continuo a calibrare !!! rolleyes.gif anche perchè se no che cosa postproduco
paolo.cacciatori
QUOTE(alcarbo @ Aug 18 2007, 08:33 AM) *
grazie.gif
quindi lavorare su un monitor calibrato male è come guidare un'automobile con il periscopio !
non sai mai che cosa uscirà in stampa ed agli altri che vedono altrove la tua foto (io stesso su un altro pc)
continuo a calibrare !!! rolleyes.gif anche perchè se no che cosa postproduco


Compra un calibratore hardware, anche molto economico, è mille volte meglio della calibrazione a occhio. Io ho preso lo Huey, credo sia il più economico ed il più scarso, ma per uso casalingo mi sembra più che adeguato (se usato su un monitor di buona qualità).

PS Checchè ne dica il produttore mi sembra dare un buon risultato solo se la calibrazione è fatta con poca luce ambiente.
alcarbo
grazie.gif anche a te

Nel frattempo ho trovato questa experience sempre di Marco Negri. Ora valuto anche i costi.

Di Marco Negri
Un modo sicuro e preciso di tarare il Nostro monitor
paolo.cacciatori
QUOTE(alcarbo @ Aug 18 2007, 09:01 AM) *
grazie.gif anche a te

Nel frattempo ho trovato questa experience sempre di Marco Negri. Ora valuto anche i costi.

<a href="http://www.nital.it/experience/optix.php" target="_blank">Di Marco Negri
Un modo sicuro e preciso di tarare il Nostro monitor</a>


Vedi anche: http://boscarol.com/pages/cms/308-monitor+huey.html
alcarbo
Ho trovato questi software (niente prezzi)

Monaco OPTIX pro - by X-Rite - for Mac, Win 98, ME, 2000, XP

Spider 2 pro 2.0 - by ColorVision - for Mac, Win 2000 e XP

Eye-One Match 3.2 / Huey - by Gretag Macbeth - for Mac, Win 98, ME, 2000, XP

Basic Color Display 3.1 - by Color Solutions Software - for Mac e Win

Monitor Calibration 3.5.3 – by Binuscan – for Mac e Win

dallo stesso Mauro Boscarol (fonte citata)
paolo.cacciatori
Alcune soluzioni, ovviamente le più costose, consentono di calibrare anche la stampante epossono essere interessanti per chi stampa con la propria inkjet.

Io faccio stampare al laboratorio e mi accontento di una calibrazione di base per il monitor, che ora è possibile con meno di 100 €, mentre anni fa erano disponibili sono sistemi più potenti e molto più costosi, che non ho mai acquistato proprio per il loro costo.

Per un uso da dilettanti credo che le soluzioni più economiche siano già sufficienti, escludendo la stampa via inkjet che richiede necessariamente un calibratore sofisticato.
buzz
alfredo, come è possibile che tu veda il quadrettino sempre nero e l'altro sempre bianco?
Devi agire sulla luminosità e il contrasto del monitor, e se questo non genera risultati diversi vuol dire che il monitor non va bene!
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