QUOTE(NikFede68 @ Mar 9 2023, 10:00 AM)

E certo che si tratta di Crop, ma con una sostanziale differenza che in postproduzione è un crop digitale mentre scattando in DX è un crop fisico e non è vero che ottieni gli stessi risultati in termini qualitativi, di fatto nel mio commento ho precisato che ho eseguito dei test sia scattando con area di ripresa nel formato DX e sia croppando in postproduzione lo scatto eseguito con area di ripresa nel formato FX; be oggettivamente la qualità degli scatti in modalità DX è sensibilmente migliore. Ma questo è vero in generale, ovvero che in postproduzione non si ottiene mai la qualità che potresti ottenere direttamente in fotocamera. Scattando in RAW la differenza viene ammortizzata ma se addirittura scatti in JPG già che apri il JPG per postprodurre perdi qualità ...
Per questo motivo io ritengo che è sempre meglio ottenere il meglio mentre si scatta non come fanno molti che dicono va be tanto risistemo tutto in postproduzione ...
Purtroppo, scusami se te lo dico, ma continuo a rilevare alcune imprecisioni ed una certa confusione in quello che dici, quindi, poichè sul web è bene fornire sempre indicazioni corrette, forse e' meglio fare un passo indietro e tornare alla teoria.
Come prima cosa, nel tuo intervento precedente, tu parlavi solo della focale, e dicevi che settando la macchina in modalita' Dx
"è come se si stesse scattando con la focale super tele di 300x1,5 = 450 mm", cosa che e' completamente sbagliata...
Infatti, se mi pongo davanti ad un determinato soggetto, ad esempio un uomo, che si trovi ad una determinata distanza dalla mia postazione, e monto sulla mia macchina un qualsiasi obbiettivo, un soggetto posto al centro della foto proiettera' sul sensore la sua immagine, la cui altezza sara' determinata solo dalle dimensioni del soggetto, dalla distanza del soggetto e dalla focale dell'obbiettivo utilizzato, ma sara' assolutamente indipendente dalle dimensioni del sensore.
Ora, giusto per fare un esempio, poniamo il caso che il soggetto proietti sul piano del sensore una immagine che sia alta 16mm,e facciamo due considerazioni:
La prima considerazione che possiamo fare, e' che, se il sensore della macchina che stiamo usando e' in formato Dx (che nel caso di Nikon misura 16x24mm), il soggetto alto 16mm entrera' "giusto giusto" nella foto, e quindi, detto in altri termini, la testa ed i piedi dell'uomo sfioreranno i bordi della foto... invece utilizzando una macchina con un sensore in formato Fx (quindi di dimensioni 24x36mm), la testa e i piedi dell'uomo si troveranno ad una certa distanza dai bordi della foto, anche se le dimensioni del soggetto saranno esattamente le stesse in entrambi i casi, in quando non sono cambiate le dimensioni del soggetto, non e' cambiata la distanza di ripresa, e non e' cambiato l'obbiettivo utilizzato.
La seconda considerazione che possiamo fare, che porta maggiori implicazioni dal punto di vista pratico, e' che, prendendo come riferimento una stampa di dimensioni, ad esempio, 20x30cm, per stampare a pieno formato un fotogramma 24x36mm, dovro' ingrandire tutto il fotogramma di un fattore 8,3x, mentre per stampare a pieno formato un fotogramma 16x24mm, dovro' ingrandirlo di un fattore 12,5x. Per semplificare il discorso, in questo momento, non consideriamo il fatto che non stiamo parlando di un vero fotogramma di una pellicola, ma stiamo parlando in realta' di un sensore elettronico "discreto" composto da un numero finito di punti affiancati, per il quale in realta' non ha senso parlare di "ingrandimento", perche' parlare, sia pure erroneamente, di "ingrandimento",
in questo specifico contesto, non inficia il senso del discorso e rende piu' facile la comprensione del concetto.
Quindi, quando andro' a stampare a pieno formato la mia foto proveniente da un fotogramma Fx, il mio soggetto alto 16mm, "ingrandito" 8,3x diventera' alto 132,8mm sulla stampa, mentre quando andro' a stampare a pieno formato la mia foto proveniente da un fotogramma Dx, il mio soggetto, alto sempre 16mm, "ingrandito" 12,5x diventera' alto 200mm sulla stampa, dandomi "l'impressione" (perche' e' solamente una impressione...) di aver utilizzato una focale piu' lunga che ha ingrandito il soggetto.
La realta' e' che nella foto proveniente dal formato Dx la testa ed i piedi del soggetto sfioreranno i bordi della foto, mentre nella foto proveniente dal formato Fx ci sara' altro campo inquadrato, sopra la testa e sotto i piedi del soggetto. Per ottenere lo stesso identico risultato bastara' ingrandire anche il fotogramma Fx di un fattore 12,5x, tagliando via tutto lo spazio sopra la testa e sotto i piedi del soggetto, ottenendo anche in questo caso un soggetto alto 200 mm sulla foto, con la medesima ed identica resa...
Per quanto riguarda invece il discorso sulla qualita' del risultato, nel caso dei sensori, fermo restando la validita' delle considerazioni effettuate fino ad ora a riguardo della lunghezza focale, la cosa si complica leggermente trattandosi di oggetti composti da microlenti, fotositi, amplificatori e quant'altro.
Nella pratica, pero', si possono verificare due situazioni:
1) a parita' di soggetto, distanza ed obbiettivo, voglio confrontare la qualita' di uno scatto effettuato con una macchina Fx settata da menu' in modalita' "ritaglio Dx" (oppure ritagliare in postproduzione la corrispondente parte Dx della foto, e poi vedremo perche' e' esattamente la stessa cosa...) con il medesimo scatto effettuato, sempre a parita' di soggetto, distanza ed obbiettivo, ma con una macchina diversa, magari "nativa" Dx. Per fare due esempi concreti possiamo considerare una Z6 (che in formato Fx sforna immagini da 6048x4026 pixel, mentre in formato Dx sforna immagini da 3936x2624 pixel), ed una D500 (che sforna immagini da 5568x3712 pixel). In questo caso non possiamo sapere a priori con certezza quale scatto avra' una qualita' migliore, basandoci solo sulla risoluzione di uscita, perche' la qualita' del risultato dipendera', oltre che dalla risoluzione in uscita, anche dalle dimensioni dei fotositi atti a raccogliere la luce, dalla tecnologia utilizzata nella costruzione del sensore, dalle caratteristiche elettriche degli amplificatori a valle dei fotositi, e da tutta un'altra serie di cosucce. In altri termini, scattare una foto con una Z7ii con l'opzione "formato Dx" certamente fornira' un risultato qualitativamente superiore di quello ottenuto con una D300 a parita' di condizioni di scatto, ma non sappiamo a priori, a meno di non fare specifiche prove, se la stessa foto scattata con una Z9 possa essere qualitativamente superiore o inferiore.
2) a parita' di soggetto, distanza ed obbiettivo, voglio confrontare la qualita' di uno scatto effettuato con una macchina Fx in formato nativo Fx e poi croppato in formato Dx con un programma di postproduzione, con uno scatto effettuato, sempre a parita' di soggetto, distanza ed obbiettivo, con la stessa macchina Fx settata da menu' in modalita' "ritaglio Dx". Come prima cosa, lasciamelo dire, parlare di
"crop fisico..." contrapposto a
"crop digitale..." non significa assolutamente nulla. Quando imposti da menu' la modalita' "ritaglio Dx" su una Z6, stai dicendo al firmware di salvare nel file solo ed esclusivamente il contenuto proveniente dai 10328064 (3936x2624) pixel situati nella zona Dx centrale del sensore, e di scartare i dati provenienti da tutti gli altri, tant'e' che la foto risultante sara' composta esattamente da 10328064 (3936x2624) pixel, come potrai verificare facilmente cliccando col tasto Dx del mouse sul file e poi andando in "proprietà" ed infine scegliendo la scheda "dettagli". Quando invece carichi in un programma di postproduzione (ad esempio Capture Nx-D, tanto per dirne uno) la foto scattata con la macchina in formato nativo, caricherai nell'area di lavoro della memoria di lavoro l'esatto contenuto dei 24349248 (6048x4026) pixel provenienti dal sensore della macchina. Andando poi a croppare in postproduzione, selezionando i 10328064 (3936x2624) pixel situati nella zona Dx centrale della foto, non farai altro che ottenere esattamente
gli stessi identici dati presenti nel file ottenuto con lo scatto ottenuto dalla macchina in formato Dx. Nota bene che prima ho detto volutamente "esatto contenuto", in quanto dal momento in cui la macchina fotografica trasferisce i dati in uscita dal convertitore analogico/digitale posto a valle degli amplificatori del sensore e li scrive nel file, fino al momento in cui questi dati vengono caricati nella memoria operativa di Capture, ci troviamo sempre e solamente in un ambito digitale binario, quindi non e' possibile che ci sia alcun degrado dei dati. Ovviamente il presupposto e' che durante tutto questo percorso non vengano mai effettuate compressioni distruttive sui dati, che non vengano mai utilizzati lungo il percorso formati di salvataggio lossy (cosa che dovrebbe essere ovvia per tutti i fotografi che si pongono la massima qualita' come obbiettivo finale), e che il programma di postproduzione riconosca le impostazioni native della macchina, e non le modifichi a suo piacimento quando carica il file.
Giusto per restare nel concreto, ti allego tre foto: una e' scattata con la macchina settata in formato Dx, l'altra e' scattata croppando in formato Dx la parte centrale del fotogramma scattato in formato Fx, e l'ultima e' la comparazione al 100% dell'ingrandimento di un particolare preso dalle due foto. Come potrai notare, il risultato e' assolutamente sovrapponibile, per quanto concesso da due scatti distinti, sia pure effettuati a parita' di condizioni.
N.B. ovviamente il salvataggio in .jpg e' stato effettuato DOPO la lavorazione delle foto, e solo allo scopo di alleggerire il peso dei file....
P.S. ovviamente tu sei liberissimo di rimanere fedele alla tua personale idea ed ai tuoi convincimenti, io non ho nessuna intenzione di costringerti a credere in quanto sto dicendo....
Clicca per vedere gli allegatiClicca per vedere gli allegatiClicca per vedere gli allegatiBuona luce e buone foto