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alcarbo



Il male peggiore sembra sempre quello che ci tocca
alcarbo
La semplicità era al principio del mondo e la semplicità sarà alla fine del mondo
alcarbo
La speranza è il pane dei poveri.
La speranza è il patrimonio dei bisognosi.
La speranza è il sogno dell'uomo desto.
La speranza è la miglior consolazione nella miseria.
La speranza è la miglior musica del dolore.
La speranza è la moneta spicciola della vita.
La speranza è la ricchezza dei poveri.
La speranza è l'ultima a morire.
La speranza è sempre verde.
La speranza è un balsamo per i cuor piagati.
La speranza è un sogno nella veglia.
La speranza infonde coraggio anche al codardo.
La speranza ingrandisce, l'esperienza rimpicciolisce.
La speranza spesso è preferibile alla realtà.

Per mezz'oretta siamo a posto.
alcarbo
Totò: "il mondo è bello perchè è avariato...." tongue.gif
vvtyise@tin.it
una massima dietro l'altra... come le ciliegie.
alcarbo
QUOTE(alcarbo @ May 27 2010, 08:10 AM) *
Una ciliegia tira l'altra.

Un post tira l'altro.

alcarbo
Scusa non richiesta, accusa manifesta

Excusatio non petita, accusatio manifesta

alcarbo
Se vuoi riconoscenza, non fare favori hmmm.gif
alcarbo
Studia, non per sapere di più, ma per sapere meglio degli altri
alcarbo
Una causa cattiva peggiora col volerla difendere
alcarbo
Vai a letto presto, svegliati di buon mattino e desterai l'invidia del vicino

alcarbo
Val più un cattivo accordo che una buona sentenza
davidebaroni
Cambiando i pensieri, in un modo o nell'altro, si cambia vita. E ognuno può scegliere la direzione. Matt Traverso

Se non sai dove andare, finirai certamente in qualche altro posto. Laurence Johnston Peter

Se vi rifiutate di studiare l'anatomia, l'arte del disegno e della prospettiva, la matematica dell'estetica e la scienza del colore, lasciatevi dire che questo è un segno più di poltroneria che di genio. Salvador Dalì

Penso che la libertà più soave per un uomo sulla terra consista nel poter vivere, se lo vuole, senza lavorare. Salvador Dalì
alcarbo
Meglio promossi ora a giugno che bocciati a settembre blink.gif unsure.gif
davidebaroni
Meglio vivere ricchi e sani che poveri e malati. Catalano


La Canzone di La Palisse
di Bernard de la Monnoye
(1641-1728)


Signori, vi piaccia udire
l'aria del famoso La Palisse,
Potrebbe farvi gioire
se essa vi divertisse.

La Palisse ebbe pochi beni
per sostener la sua nascenza,
Ma non gli mancò nulla
finché visse nell'abbondanza.

Viaggiava volentieri,
scorrazzando per tutto il reame,
Quando stava a Poitiers,
non stava certo a Vendôme!

Si divertiva in battello
e, sia in pace che in guerra,
Andava sempre per acqua
se non viaggiava via terra.

Beveva ogni mattina
vino spillato dalla botte,
Per mangiare dai vicini
vi si recava di persona.

Voleva per mangiar bene
vivande squisite e assai tenere,
E faceva il martedì grasso
sempre la vigilia delle Ceneri

Brillava come un sole,
coi suoi capelli biondi.
Non avrebbe avuto pari
se fosse stato solo al mondo.

Ebbe molti talenti,
ma si è certi di una cosa:
Quando scriveva in versi,
non scriveva mai in prosa.

Fu, per la verità,
un ballerino scadente,
Ma non avrebbe cantato male,
se fosse stato silente.

Si racconta che mai
sia riuscito a risolversi
A caricar le pistole
se non aveva le polveri.

Morto è il signor de la Palisse,
morto davanti a Pavia,
Un quarto d'ora prima di morire,
era in vita tuttavia.

Fu per una triste sorte
ferito da mano crudele,
Si crede, poiché ne è morto,
che la ferita fosse mortale.

Rimpianto dai suoi soldati,
morì degno d'invidia,
E il giorno del suo trapasso
fu l'ultimo della sua vita.

Morì di venerdì,
l'ultimo giorno della sua età,
Se fosse morto il sabato,
avrebbe vissuto più in là.

Bernard de la Monnoye


Nota storico-letteraria:
Parlare come La Palisse significa dire qualcosa di ovvio, noto già a tutti senza bisogno di spiegazioni, presentandola invece come una grande scoperta. Il modo di dire deriva da un episodio storico passato alla leggenda. Jacques II de Chabannes, signore de La Palice, Pacy, Chauverothe, Bort-le-Comte e Héron e Maresciallo di Francia (oggi Lapalisse, 1479-1525), morì combattendo valorosamente nella battaglia di Pavia del 1525, tra l’esercito di Francesco I e quello di Carlo V d’Asburgo. Per rendergli omaggio, i suoi uomini incisero sulla cassa che ne raccoglieva le spoglie una frase che l'avrebbe destinato alla Storia: «Qui giace il Signor de La Palisse che un quarto d’ora prima di morire era ancora vivo». Un'epigrafe ingenua per sottolineare il coraggio del condottiero che, ancora pochi istanti prima di morire, si batteva come un leone. L'epigrafe, invece, è passata alla Storia, come una verità ovvia, evidente, scontata, palese, lampante. una verità lapalissiana, appunto (dal termine francese lapalissade).
Da questa storia prese spunto il poeta francese Noei Borguignon de Gui Barôzai, pseudonimo di Bernard de la Monnoye (1641-1728), per comporre questa strofa piena di banalità e affermazioni scontate che consacrò definitivamente la fama al personaggio.
De la Monnoye, critico e filologo, studiò da avvocato ma preferì dedicarsi alla letteratura. Di lui si ricordano le Noëls bourguignons, successo librario del XVII secolo. Fu anche nominato membro dell’Académie française.
(da "EFIRA")
alcarbo
Good.

(le faccine sono sparite)
alcarbo
QUOTE(alcarbo @ Jun 5 2010, 09:15 AM) *
Una causa cattiva peggiora col volerla difendere



QUOTE(alcarbo @ Jun 5 2010, 10:05 AM) *
Val più un cattivo accordo che una buona sentenza


Fabbisogno per intraprender liti:
cassa da banchier,
gambe da cervier,
pazienza da romito,
aver rason,
saverla espor,
trovar chi l'intenda e
chi la voglia dar,
e debitor che possa pagar


detto veneziano del 1600
afran
se posso....

a matinata faci a jurnata

la mattinata fa la giornata



detto calabrese
alcarbo
QUOTE(afran @ Jun 5 2010, 04:40 PM) *
se posso....


,,,, mica è riservato grazie.gif messicano.gif
davidebaroni
La matematica è la parte della fisica dove gli esperimenti costano poco. Vladimir Igorevich Arnold

63 statistiche su 100 sono inventate. Compresa questa. Scott Adams

Il sondaggio è il gioco di parole delle cifre. Albert Brie

Intelligenza matematica e intelligenza linguistica sono due facce della stessa medaglia. Claudio Bartocci

Le sole statistiche di cui ci possiamo fidare sono quelle che noi abbiamo falsificato. Sir Winston Spencer Churchill

I meri poeti sono istupiditi come degli ubriachi, che vivono in una nebbia perpetua, senza vedere o giudicare nulla chiaramente. Un uomo dovrebbe essere versato in diverse scienze, e dovrebbe avere una testa ragionevole, filosofica e in un certo senso matematica, per essere un poeta completo ed eccellente. John Dryden

La scienza tenta di dire alla gente, in modo da essere compresi da tutti, qualcosa che nessuno prima conosceva. La poesia fa esattamente l'opposto. Paul Adrien Maurice Dirac

Ci sono tre tipi di bugie: bugie, dannate bugie, e statistiche. Benjamin Disraeli

Non credo nella matematica. Albert Einstein

Ciao,
Davide
alcarbo
i genitori servono a dare l'esempio, per insegnare ai figli a fare il contrario
alcarbo
Il calcio è uno sport che si gioca undici contro undici, e alla fine vincono i tedeschi» (Gary Lineker
alcarbo
«Chi non ride mai non è una persona seria» (Fryderyk Franciszek Chopin)
WilliamDPS
QUOTE(twinsouls @ Jun 5 2010, 12:09 PM) *
Meglio vivere ricchi e sani che poveri e malati. Catalano


sono d accordo ....
alcarbo
Chi non muore si rivede.
Chi si rivede non è morto.
Chi muore non si rivede.
Chi non si rivede ? No, non è detto che sia morto.
agarest
L'ho gia letta qui in molte versioni, ora vi do la mia.

Era una notte di giorno e la luna riscaldava freddamente la terra,
ero solo con i miei amici, seduto su un sasso di legno,
quando vidi da lontano un lumicino spento che si avvicinava indietreggiando.
Nell'accecante oscurità vidi che era un fantasma in carne ed ossa.
Allora estrassi il mio pugnale, privo di lama e senza manico,
mi allontanai verso di lui e glielo conficcai nel ventre
e gli dissi "muori sciagurato di un ca.da.ve.re"!

Nemmeno il cane muove la coda per niente...

La guerra non è plastica

C'è più acqua che mare

Non è sempre Tutorro ciò che luccica...
(Lo sa bene suo fratello Tutirro che si inoltrò all'interno di una galleria in cerca di suo fratello Tutorro. In fondo alla galleria vide un luccichio e pensò che fossero gli occhi di suo fratello, invece erano i fari di un treno che lo stava per investire...)

Incrociando una pernice e una cornacchia si ha una pernacchia in cornice!!!

Incrociando un serpente con un riccio si ha un metro e mezzo di filo spinato!!!

Se il tuo titolare si droga sei un tossico-dipendente!

Non lasciare mai nulla al caso!
Piuttosto lascialo a casa...

Ci vediamo domani, altrimenti accendiamo la luce...
alcarbo
alcarbo
QUOTE(alSCARbo @ Aug 18 2010, 06:38 AM) *
Ieri è passato...domani è un mistero...oggi è un dono...per questo si chiama presente...

http://venere28.blogspot.com/2008/12/pensiero-mattutino.html

alcarbo
Le aquile sono solitarie perché volano alte o perché gli altri le sfuggono ? hmmm.gif
Stesso discorso vale per le puzzole.
alcarbo
C'era una volta....
... e vissero tutti felici e contenti !!!
davidebaroni

Non lo so, ma mi hai fatto venire in mente che...

Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione†attraverso i mass media.

1-La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. “Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquilleâ€).

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzioneâ€. Si crea un problema, una “situazione†prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3- La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

4- La strategia del differire.
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessariaâ€, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani†e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.

5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini.

La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquilleâ€).

6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttate l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti….

7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.

* “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferioriâ€.

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti …

9- Rafforzare l’auto-colpevolezza.
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!

10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano.
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema†ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.


...Non so perché, ma trovo che sia attinente a quello che hai citato tu... hmmm.gif

Ciao,
Davide

turboman
« La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza »
(1984 di George Orwell - ed. 1948/49)
Maurizio Rossi
scusate OT
Eliminato il post 631 e relativa replica, come da richiesta dell'utente alcarbo

Grazie
alcarbo
Chi di spada ferisce di spada perisce
alcarbo
Quando s'incomincia, il meglio viene poi da sé.

~ Hermann Hesse
alcarbo
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire
davidebaroni
"Il PIL misura tutto, tranne ciò che rende la vita davvero degna di essere vissuta". Robert Kennedy
davidebaroni
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari,
e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei,
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare."

Poesia attribuita al religioso tedesco Martin Niemöller, Berlino 1932.
Cesar8
Io a mio suocero.....(Giuseppe)
Pino.....senti un PO...PINO....
Mi ha guardato strano e ho capito....
ciacco
Sono daccordo per i Savoia al Pantheon....però tutti e subito.
primoran
Questi provvedimenti di legge RETRO - ATTIVI, non è che sono discriminanti per gli omosessuali? rolleyes.gif

Primo.
alcarbo
QUOTE(twinsouls @ Oct 20 2010, 05:52 PM) *
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari,
e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei,
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare."

Poesia attribuita al religioso tedesco Martin Niemöller, Berlino 1932.


Bella, meglio efficace e incisiva.
Da altri è attribuita a B.Brecht. Non so.

http://trotella.wordpress.com/2008/06/09/p...ngari-b-brecht/
alcarbo
Chi l'ha dura la vince.

C'è un errore ? No.

Non volevo dire "chi la dura la vince"
e neanche (con licenza) chi l'ha duro la vince.

Ho detto chi l'ha dura la vince.

Che cosa è ?
davidebaroni
QUOTE(alcarbo @ Oct 20 2010, 10:28 PM) *
Chi l'ha dura la vince.

C'è un errore ? No.

Non volevo dire "chi la dura la vince"
e neanche (con licenza) chi l'ha duro la vince.

Ho detto chi l'ha dura la vince.

Che cosa è ?

...la testa! biggrin.gif
alcarbo
Indovinato !!! Hai vinto un tour dove ti pare, purché nel raggio di 10 km da casa (tua).
alcarbo
mala tempora currunt sed peiora parantur
alcarbo
« E dovete sperare bene anche voi, o giudici, dinanzi alla morte e credere fermamente che a colui che è buono non può accadere nulla di male, né da vivo né da morto, e che gli Dei si prenderanno cura della sua sorte. Quel che a me è avvenuto ora non è stato così per caso, poiché vedo che il morire e l'essere liberato dalle angustie del mondo era per me il meglio. Per questo non mi ha contrariato l'avvertimento divino ed io non sono affatto in collera con quelli che mi hanno votato contro e con i miei accusatori, sebbene costoro non mi avessero votato contro con questa intenzione, ma credendo invece di farmi del male. E in questo essi sono da biasimare.
Tuttavia io li prego ancora di questo: quando i miei figlioli saranno grandi, castigateli, o Ateniesi, tormentateli come io ho tormentato voi se vi sembrano di avere più cura del denaro o d'altro piuttosto che della virtù; e se mostrano di essere qualche cosa senza valere nulla, svergognateli come ho fatto io con voi per ciò che non curano quello che conviene curare e credono di valere quando non valgono nulla. Se farete ciò, avremo avuto da voi ciò che era giusto avere, io e i miei figli. Ma vedo che è tempo ormai di andar via, io a morire, voi a vivere. Chi di noi avrà sorte migliore, occulto è a ognuno, tranne che a Dio. »

E così si conclude l'apologia di Socrate
alcarbo
Ma vedo che è tempo ormai di andar via, io a morire, voi a vivere. Chi di noi avrà sorte migliore, occulto è a ognuno, tranne che a Dio. »

E così si conclude l'apologia di Socrate


alcarbo
C'è un vecchio proverbio italiano che dice:”Non si può stare in Paradiso a dispetto dei Santi…”
alcarbo
Il monologo di Amleto -
Essere o non essere, questo è il problema.
Se sia più nobile sopportare
le percosse e le ingiurie di una sorte atroce,
oppure prendere le armi contro un mare di guai
e, combattendo, annientarli.
Morire, dormire.
Niente altro.
E dire che col sonno mettiamo fine
al dolore del cuore e ai mille colpi
che la natura della carne ha ereditato
È un epilogo da desiderarsi devotamente.
Morire, dormire.
Dormire, forse sognare: ah, c'é l'ostacolo,
perchè in quel sogno di morte
il pensiero dei sogni che possano venire,
quando ci saremo staccati dal tumulto della vita,
ci rende esistanti.
Altrimenti chi sopporterebbe le frustate e lo scherno del tempo
le ingiurie degli oppressori, le insolenze dei superbi,
le ferite dell'amore disprezzato,
le lungaggini della legge, l'arroganza dei burocrati
e i calci che i giusti e i mansueti
ricevono dagli indegni.
Qualora si potesse far stornare il conto con un semplice pugnale,
chi vorrebbe portare dei pesi
per gemere e sudare
sotto il carico di una vita logorante
se la paura di qualche cosa dopo la morte,
il paese inesplorato dal quale nessun viandante ritorna,
non frenasse la nostra volontà,
facendoci preferire i mali che sopportiamo
ad altri che non conosciamo?
Così la coscienza ci fa tutti vili
e così il colore innato della risolutezza,
lo si rovina con una squallida gettata di pensiero
e le imprese d'alto grado e il momento,
proprio per questo, cambiano il loro corso
e perdono persino il loro nome di azioni


Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30
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