QUOTE(pacio77 @ Dec 25 2009, 06:39 PM)

Ciao Gigi,auguri anche a te!
Ottima cosa il confronto che hai in mente,aspettero' volentieri
Ma le foto che hai postato con quale dei catadiottrici sono state scattate?
L'ultima mi pare una scansione da una stampa(vedo qualche tipico sporchino..),o mi sbaglio??
Grazie per i contributi

Ciao Pacio,
in effetti sono stato un po' grezzo, per aver inserito alcune foto "da catadiottrico" per il solo supporto didascalico al tema ricorrente.
Certi allegati meritano sempre due righe di precisazioni.
Sono tutte riprese con il mio vecchio 500C. Le due "aeronautiche" sono recenti, realizzate con D300.
Il football USA è da un originale DIA Fuji 400 scansionata; anno 1989 Nikon F4, sempre 500C.
Devo ammettere che al tempo della pellicola "il bestione" me lo portavo dietro solo in pochi viaggi (per l'ingombro nella borsa che soprattutto è dovuto dal diametro, più che per il peso o la lunghezza) e per lo sport diurno, come il foootball che dal 1984 ai primi '90 ha dilagato anche in Italia.
Qualche foto di architettura e poi basta.
Con l'avvento del digitale, posso dire con certezza che uso il 500 con una frequenza infinitamente maggiore.
Posso dire di aver fatto bene a conservarlo nel suo bauletto, anche nei momenti più bui.
Da testimonianze, resoconti e comparazioni vedo che il 500N riporta dei plus interessanti rispetto al 500C, però il mio "vecchio" credo di averlo sfruttato al meglio delle sue innegabili doti.
La focheggiatura manuale è sempre rognosa, ma il barilotto, anzi il "barilone" è fluido e progressivo. Vanno fatti diversi scatti, spesso con molti scarti ma non bisogna perdere la pazienza. I bei risultati immancabilmente arrivano e con loro, immagini irripetibili anche se fatte con ottiche più prestigiose e sulla stessa focale.
La corposità, lo stacco dei piani fondale, la vita che prende il soggetto, l'aspetto "cinematografico" di un bello scatto con il catadiottrico, si riconosceranno sempre!
La possibilità nella reflex digitale di poter gestire la sensibilità iso, aiuta enormemente nel mantenimento di tempi veloci con un rapporto di congelamento soggetti e grana immagine veramente soddisfacenti.
Credo di non sfociare nell'eresia, se affermo che (a parità di condizioni e ottica) una pellicola DIA da 400 asa dell'epoca, mostrava una grana più vistosa di una situazione generata ora con una D300 o superiore "tirata" a 1000 iso.
Ora, con l'upgrade realizzato grazie a Sandro, metterò alla frusta il 500N, per vedere se davvero mi gratificherà di più del pragmatico "C".
La fotocamera che si accoppierà a tali ottiche, consentirà modalità d'uso diverse, per settaggi e per abitudini del fotografo. Ad esempio, con la D300 posso memorizzare la lettura dell'ottica senza CPU, e battezzarla come "500", per ritrovarmi così il dato nei valori exif.
Posso inoltre lavorare in Manuale, Program o Priorità Diaframmi... in verità scatta anche in "S"!
Io preferisco la priorità diaframmi. Vedo immediatamente la rispondenza dei tempi e se non mi soddisfa, agisco conseguentemente con gli iso.
Uso anche una D90 e qui le cose cambiano. Non c'è riconoscimento ottica e l'attività è possibile solo in manuale. (a meno che qualcuno non abbia scoperto come attivare una miracolosa funzione...)
La gestione dei soli tempi, consentirà comunque la regolare esposizione. La calibratura degli iso permetterà di mantenere tempi veloci anche al calare della luminosità di scena.
Sembra una condanna, ma è un abbinamento che uso abbastanza spesso con enormi soddisfazioni (vedere foto sotto con F16C di Aviano).
F90+impugnatura MB-D80 e 500, sono un mix veramente intrigante di leggerezza, manovrabilità, compattezza e leggibilità in inquadratura.
A presto per la comparazione sul campo!
Gigi
Ingrandimento full detail : 2.3 MBF16C in atterraggio: c.a 350 Km/h, distanza 120, 150 mt. - avvicinamento in linea leggermente diagonale rispetto all'osservatore, quindi necessità di accompagnamento progressivo della focheggiatura manuale. 320 iso - 1/1250.