QUOTE(vecchiobart @ Nov 10 2005, 12:20 PM)
Tu che sei un esperto puoi dirmi dove nidificano i martin?
Anche ieri sul Ticino ne ho visti 5 (probabile che siano un paio che vanno e vengono) ho risalito la lanca per capire da dove partono ma li ho visti infilarsi nei canneti della riva e sparire

Se riuscissi a localizzare il nido sarebbe gia' un passo avanti.
cartellino giallo perche' mi hai dato anche tu dell'esperto !
Aggiungo qualcosa alla risposta che ti ha gia' dato S&A, qualcosa perche' conosco i martini e mi piacciono moltissimo, potrei scrivere tutta la mattina, ma al lavoro mi bruciano ...
Devi cercare una parete di terra-argilla-sabbia compattissima verticale sull'acqua, deve essere quasi perpedincolare oppure con un angolo negativo, quello dell'arrampicata "impossibile" per capirci. Il motivo e' proprio l'arrampicata, e' per impedire che qualche predatore, ad esempio la donnola, riesca ad entare e predare il nido. Esiste una bellissima foto ( fatta da un fotografo che conosco ) di una donnola che esce dal nido col martino in bocca. Per lo stesso motivo l'area attorno al nido deve essere "pulita" cioe' priva di appigli per "l'arrampicata". Questa parete puo' anche essere piccola, cioe' una fetta larga anche solo 50cm, ma pulita e verticale, su una sponda che per il resto e' piena di rametti e radici varie.
S&A ha detto giustamente che il nido "dovrebbe" essere ad un livello che non viene raggiunto dall'acqua. Purtroppo e' vero il condizionale, ho assistito durante una "piena estiva" all'allagamento del nido con conseguenze drammatiche per la nidiata.
Al 99% si tratta di una coppia di martini, in realta' la coppia dell'estate passata, ora non sono una vera coppia ma frequentano lo stesso tratto di fiume, quando verra' il momento iniziera' il corteggiamento e molto probabilmente torneranno ad essere una vera coppia ( pero'ci potrebbero essere degli intrusi ). Si sono comunque verificati anche episodi dove un maschio aveva due femmine... gran lavoro per procurare il cibo per loro e per le due nidiate ...
Se ne possono vedere nella stessa area diversi solo nella stagione del corteggiamento, il martino vive isolato ( o in "coppia" ) perche' nutrendosi di prede "grandi" rispetto a quello che fanno ad esempio i passeriformi, deve mantere una propria area di caccia abbastanza vasta, la loro densita' in un tratto di fiume e' infatti proporzionale al numero di prede disponibili.
Grazie a tutti per i commenti sulla foto, e' una scansione di velvia ( o provia ? ), dove non ho fatto nulla ( e' il 90% dell'inquadratura originale ) se non un po' di maschera di contrasto. Non ho mai postato perche' il mio coolscan e' praticamente vergine ( 10 scansioni ) e devo ancora imparare a usarlo.
Vorrei fare un commento, una critica, ma costruttiva sulle foto di Zalacchia segnalate da Fedro. Quelle del martino che esce dall'acqua hanno un evidente "difetto" : il fondo nero. Il fondo nero a qualcuno piace nella macro, ma la macro e' un genere particolare, si possono fare macro con sfondo nero quasi grafiche, astratte, sicuramente non ambientate. Nella foto di uccelli in volo, il fondo nero e' un errore, tranne che nelle foto agli uccelli notturni. Si tratta di un errore tecnico che puo' anche essere dovuto alla mancanza dei necessari flash.
Dico questo, e' spero di non essere frainteso, perche' ognuno di noi vuole sempre migliorare il livello dei propri scatti. Chi non ha ancora fatto le foto di Zalacchia, sarebbe felicissimo di riuscirci, ma una volta fatte( e anche lui credo ), vorra' come passo successivo, riuscire ad avere lo sfondo illuminato. Certo servono piu' flash e fotocellule e/o cavetti ( comprati o autocostruiti come i miei ) se ci si affida totalmente all'illuminazione artificiale, oppure un perfetto bilanciamento tra illuminazione naturale e flash. In tal caso si deve in piu' affrontare il rischio dell'immagine fantasma ( quella del pettirosso di F.Blanco piu' sopra, ma lo scopo li era mostrare l'uso del teleflah non produrre un immagine "perfetta" ). Se si riesce pero' ad utilizzare il secondo metodo e se le condizioni meteo lo consentono si possono produrre immagini spettacolari, uccelli in volo in primo piano e sfondo ( palude, fiume ecc. ) perfettamente illuminato.
Ma ripeto, non considerate questo mio intervento come un confronto tra il mio tuffo e le altre immagini, non e' assolutamente questa la mia intenzione.
Anche per questo motivo non posto le mie uscite dall'acqua, ripensandoci, se le trovo, potrei postare due uscite praticamente identiche, una dove i flash secondari hanno funzionato ed una no, giusto per vedere la diversa resa finale.
Se vi capita qualche occasione "extra oasi", insistete, cercate di documentare tutti gli aspetti della vita del soggetto, sara' appassionante ( e faticoso dato che molte volte non potrete fotografare ), io l'ho fatto col martino con i gruccioni ed i cigni. Vedere "la storia" della coppia, guardare le vostre immagini degli accoppiamenti, dei piccoli, della caccia sara' emozionante, anche a distanza di anni.
Se trovate il soggetto nel posto adatto, quasiasi soggetto , anche il pettirosso, non lo mollate... quasi quasi questo inverno mi butto sul pettirosso.
Chiedo scusa per l'intervento decisamente lungo
ciao
nicola