Mi stressi? ma figurati.. io parlo pure nel sonno di fotografia (ne sà qualcosa Chiara)

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non stampe, diapositive lato 20x25! roba da sindrome di stendhal
..Eh sì perchè un conto è farle incassare (come ti dicevo) uno stop di sovra/sottoesposizione; un contro lavorarle con un Indice d'Esposizione diverso. A quel punto la maggior parte delle situazioni diventa ingestibile. Le luci se ne vanno dove vogliono; le ombre affogano sotto il piede della curva.
Ovviamente con lo scanner (così come l'ingranditore) si recupera solo se un minimo di tessitura è presente. Ti ricordi la Foma400 tirata a 1600 in microphen: con gimp è stato semplice, in stampa mi ha fatto impazzire. Bruciature del 400% (su 13x18, roba da monaci tibetani) e continue alitate indegne in bacinella. Però qualcosa, anche se debole, sul negativo c'era; se il dettaglio è piallato qualsiasi sforzo sarebbe vano.
La latitudine della Foma 200 calcolata sulla curva del bugiardino, nel migliore dei casi, è di circa 6-7 stop (si fa il delta logE/0,3); quando cominci a tirare la pellicola (parlo di sottosviluppo) la curva si impenna e la ldp scende. L'unico modo per riportare le luci in carreggiata, ed ottenere un buon indice di contrasto, è sottosviluppare di tot (prendendosi cura delle ombre in esposizione).
Bada bene però che Tirare non significa aumentare/diminuire la sensibilità effettiva della pellicola, che rimane sempre costante [...], ma muoversi all'interno di valori ben definiti modificandone il contrasto. Prolungare lo sviluppo incide sul contrasto ma NON modifica la sensibilità effettiva (calcolata con test noiosi sulla densità di 0,1 sul velo) che rimane, al netto di lievi scostamenti, sempre la stessa. La contrazione/estensione dello sviluppo lavora dalle densità medie in su (IV,V,VI,VII, VIII,IX). Le ombre (I, II, III) restano tali. Da quì il sistema zonale.. si espone per le ombre, si sviluppa per le luci eccetera..
Con le Foma 100 ad esempio io lavoro partendo da un I.E di 50 iso (sovraesposizione) e sottosviluppo del 20% circa. Insomma: espongo come fosse una 50iso e diminuisco lo sviluppo così da avere ombre leggibili e luci al loro posto. Però questo è il procedimento standard "per tutti i giorni"; risulta infatti solo un punto di partenza per scatti ragionati (pellicole piane ad esempio) dove la luminanza del soggetto va fatta coincidere il più possibile con le densità del negativo..

..mi sà che t'ho stressato io..
Con Foma 200 non ho grande esperienza. Qualcuna l'ho usata, ma alla sanfasò. Ne ho una mezza dozzina in frigo, ci gioco un pò più seriamente e poi ti dico.