QUOTE(Cary92 @ Apr 6 2014, 10:58 PM)

Buonasera! Per me una camomilla, con un po' di zucchero

Di dove pensi sia originario?

Altoforno numero 5, lo conosco fin troppo bene.
Mio padre molti anni or sono (molti molti), era direttore tecnico dell'Ilva (all'epoca Italisider); per trovare soluzioni all'inquinamento da fumi e da polveri sottili andò a studiare i sistemi delle acciaierie giapponesi e della Komatsu (parliamo degli anni '80), tornato a casa l'alta dirigenza (all'epoca era ancora tutto statale) non ne volle sapere per questioni di costi.
Dopo alcuni anni se ne andò dall'Ilva e ci trasferimmo a Terni per due anni, poi tornammo a Taranto e poi ci trasferimmo a Milano.
Quando tornavo a Taranto almeno una volta all'anno andavo all'oasi del WWF (senza prenotazione ovviamente, scavalcavo la recinzione e via), ogni tanto attraversavo il bosco ed andavo al capanno di osservazione, ogni tanto invece mi avventuravo direttamente nella palude.
Mi portavo la macchina fotografica (a pellicola e non ricordo se ancora avevo la Olympus o avevo già preso la Canon),
feci una bella serie di scatti al tramonto, bella ma terrificante:
si vedeva una coltre nera sulla città, da Massafra, a Taranto quasi fino a san Giorgio; all'altezza dell'altoforno 5 era completamente nera, poi diradava verso il grigio fino poi a scomparire.
(per chi non lo sa, Taranto offre dei tramonti splendidi perché il livello di inquinamento atmosferico è tale che il sole offre dei colori unici ed irripetibili)
Quando stampai le foto, per caso mio padre le vide, rimase scioccato e più o meno da lì è cominciata la storia ormai ventennale dell'ambientalismo tarantino che lotta contro quel maledetto altoforno.
...così ora sapete qualcosina del nuovo arrivato :-)