Sinceramente avviliti per le mille regole e regolette legate alla frequentazione del bar, dove è proibito bussare in orario di chiusura, dove non puoi modificare neppure un tuo messaggio e dove ti viene razionata perfino l’acqua di Misurina, siamo stati a passare le serate, come annunciato al Rick’s Bar di Casablanca dove puoi entrare a qualsiasi ora del giorno e della notte dove se posti foto anche se protette da copyright puoi bannarle dopo qualche giorno per non correre rischi, dove non ci sono razionamenti di bevute, allietati dalle nostalgiche note di “As time goes by” sulla tastiera di Sam, dove si fotografa con Leica IIa a vite degli anni 30 illuminati dai lampi della polvere di magnesio che molto ottimisticamente chiamavano “fumosin” e che in fondo contribuiva a creare la particolare atmosfera del locale.
Che vuoi di più è il tuo mondo! Affermerete,

invece no, almeno la notte niente operazione nostalgia.
Ormai vi sarete accorti che nonostante gli anni da Sunset Boulevard preferisco convivere nel vostro goliardico ambiente e poi (giuro che non è piaggeria) siete troppo simpatici, tanto da preferire allo scordato piano del bar di Rick un moderno lettore MP3 anche se con musica punk e metal e fare le foto ricordo con l’ultimo modello da 800 Mp che sarà presentato alla Photokina 2011.
Per laccioli e divieti, faro come da buon italiana ho in fondo sempre fatto, ossia ignorandoli del tutto. Un esempio nei regolamenti delle ferrovie c’è una clausola che impone ai capostazioni di controllare personalmente che tutte le porte siano perfettamente chiuse senza considerare che facendolo arrivato in fondo potrebbero essere state riaperte all’inizio, od una legge del 1930, mai abrogata che vietava alle donne di servire in bar dopo le 22, insomma se si osservassero alla lettera il milione di leggine tutta l’Italia finirebbe per fermarsi.
Mi ripresento pertanto con la coda tra le gambe, per altre cose sono fuori età (permettetemi la battuta a quest’ora della notte) vorrà dire che se vorrete invece del bicchiere della staffa che chiesi all’ingresso, berremo quello del figliol prodigo, anzi della nonna prodiga.
Ma non c'è proprio nessuno???
Tosca