QUOTE(amonbear @ Jul 8 2008, 11:50 PM)

Grazie manthis, però io ho ancora un dubbio. Supponiamo di scattare in modalità Raw(anello) o Nef, che dir si voglia, se io imposto dalla fotocamere ad esempio i parametri nitidezza contrasto ecc........quando otterrò lo scatto, questo sarà influenzato dalle mie impostazioni. Il raw si è detto che piace perchè è il file "crudo" senza elaborazione da parte del sensore su cui lavorare sopra in seguito e che per questo offre anche maggiore libertà in postproduzione. Allora io penso, se la macchina deve restituirmi uno scatto "il più fedele possibile" alla realtà, questo, per come la vedo io dovrebbe avere le impostazioni base che poi " in camera oscura" (postproduzione) io modifico come più mi piace, aggiungendo ad esempio in seguito i parametri che sono settabili anche da fotocamera. ( contrasto, nitidezza, ecc). ...allora dove stà l'inghippo?
Nessun inghippo.
Lo scatto in RAW (grezzo, non anello, che si dice "ring") non viene modificato dalle impostazioni sulla fotocamera, ma gli bengono inseriti dei tag (comandi) incorporati che se correttamente interpretati (nel caso del nef da un programma nikon) applicano al file raw quelle modifiche.
NB non è il sensore ad elaborare l'immagine ma il programma, ma forse hai solo avuto un lapsus.
Secondo il principio dello scatto "intatto" dal sensore l'immagine risultante sarebbe inguardabile, in primo luogo perchè lineare nelle luminosità, e in secondo luogo perchè composta da una serie di quadrettini dei 3 colori fondamentali della matrice di bayer che mostrano una scala di grigi... colorati.
Perchè l'immagine possa avere qualcosa di guardabile occorre delinearizzare la luminositàè dei pixel e demosaicizzare tramite un complicato algoritmo i vari quadrettini colorati per generare il colore.
se a questo lavoro "semplice" non vengono applicati almeno i parametri dsi bilanciameno colore si avrà una immagine troppo dipendente dalla fonte di luce, con conseguenti colori falsi. Ecco che il primo parametro deve necessariamente esser applicato.
La demosaicizzazione di per sè provoca una iminuizione di nitidezza che deve essere ricostriuita tramite l'applicazione di una maschera di contrasto. La scelta di questa nei parametri fa la differenza tra una foto nitida e una artefatta per cui le case fanno parecchia attenzione alla sua applicazione, ma ci deve essere (si può anche eliminare, ma non conviene) e questo è un secondo parametro.
Gli altri parametri che vengono applicati "on camera" servono, come è stato detto, a risparmiare tempo e passaggi in post produzione. Se hai una foto perfettamente esposta e bilanciata, e di leggibilità buona sia sulle ombre che sulle luci (contrasto) perdi meno tempo a "svilupparla" senza considerare che potresti direttamente usare il jpg senza ulteriori perdite di tempo (specialmente se gli scatti sono migliaia in una sessione)
Sulla fedeltà alla realtà, i parametri sono troppo variabili. Non sempre si cuole la fedeltà perfetta, ma serve modificare la realtà. Se la giornata è grigia e vogliamo i colori più saturi? e se la giornata è troppo asslata e vogliamo meno contrasto e più gamma dinamica?
Anche le pellicole lavoravano secondo determinate curve e determinate caratteristiche, quindi nessuna meraviglia se adesso con l'elettronica, le variabili e le possibilità sono superiori.