QUOTE(ergassia @ Jun 10 2009, 11:38 PM)

Ciao photoart,
cerchiamo di non perderci
I casi, come ho scritto, sono due:
il primo l'oggettiva rispondenza cromatica della D3 rispetto al colore in prova (tra l'altro il viola c'entra poco in tal caso).
il secondo quello della tua ultima risposta.
Parliamo del primo o del secondo?
Se del primo mi fermo curioso, come detto.
Se del secondo invece ti chiedo, partendo dall'inizio di questa chiaccherata, quale cliente è dotato di occhi-colorimetro?Solo in tal caso si porrebbe un problema reale. Oppure se invece del viola ottengo il blu.
Ma in tal caso punto e a capo. Il deretano è viola. E salvo regolazioni anormali di qualche monitor, lo è per i molti qui. E lo sarebbe anche per il cliente. A meno che il cliente non sia in grado a occhio di valutare differenze di pochi gradi Kelvin.
Credo per questo motivo le foto postate da Gianni e Manthis hanno ricevuto ok.
La maglia della Fiorentina (detta la Viola..) è piuttosto conosciuta.
Risponde fedelmente?
Mi sento di dire si in generale come potenziale cliente di Manthis.
Risponde fedelmente in modo scientifico?
Non lo so. Sono curioso di saperlo ma incide poco sul punto due.
Certo se al cliente spiego che in base a rilevazioni colorimetriche la maglia della Fiorentina risulta con D3 in WB auto 50 gradi più calda, lo stesso potrebbe non comprarmi la foto.
Buona luce.
Luigi
Evidentemente non riesco a spiegarmi.
Colpa mia.
Allora ritento.
Non stiamo parlando di due aspetti distinti, bensì di due fasi dello stesso processo.
Cerco di essere sintetico:
1 – si acquista una fotocamera professionale
2 – con manuale e sperimentazione sul campo se ne imparano pregi e peculiarità. In questa fase si colloca anche la famigerata verifica di fedeltà cromatica, fonte della vostra ilarità.
3 – Esaurita la fase 3 si è “padroni” della fotocamera. Ovvero NON dovrebbe più accadere che un viola venga riprodotto come blu, altrimenti si torna al punto 2 o si rimanda la fotocamera in assistenza.
5 – Ciascuno utilizza la fotocamera per l’uso amatoriale e/o professionale che sia.
E’ limpido che alcuni impieghi richiedano perfezione tecnica nella riproduzione, altri richiedano estro del fotografo nel fotoritocco, altri ancora richiedano solo una sufficiente fedeltà nel documentare un evento (vedi deretano della ragazza e maglia della Fiorentina). Nessuno dei tre richiede ovviamente attrezzature o verifiche di fedeltà di riproduzione colori sul campo (sarebbe demenziale affermarlo), perché questa è già stata fatta nella fase 2, quando il fotografo ha imparato a conoscere l’oggetto della sua attività.
In ciascuna di queste (o altre) situazioni di scatto il fotografo preparato e conoscitore della propria fotocamera valuterà la criticità dei parametri di scatto (still life, reportage, street, etc)
Ora torno a bomba, ovvero sul piacevole deretano della ragazza.
E’ un bel viola, ma chi può dire che sia il VERO viola? Nessuno perché la ragazza se ne è andata e comunque non interessa nessuno dato il genere di fotografia.
Da quanto ho premesso è ovvio che in questo caso non mi posso entusiasmare sulla fedeltà di riproduzione della D3 basandomi su questa foto ed associarmi ai cori di evviva, perché appunto il deretano se ne è andato (ahimè). Quindi sul quel viola possiamo solo dire che è PIACEVOLE ma non che è FEDELE. Per questo devo fidarmi dell'abilità del fotografo, che non ho il piacere di conoscere e comunque non ho un dato oggettivo di valutazione.
Temo di aver esaurito le mie scarse capacità di esprimere ciò che intendo.
Per cui se ancora non ancora non è chiaro pazienza, ciascuno resterà con le proprie convinzioni.
Buona luce a tutti.