Ciao Roberto, scusa se ti correggo, la discussione non era improntata sull'importanza della nitidezza, bensì sull'importanza di utilizzare correttamente il termine. Quache volta, infatti si è usato il termine "nitidezza" come sinonimo di risolvenza e ne sono derivate delle incomprensioni.
Puntualizzato questo, prendo la palla al balzo, e lo faccio proprio con te, per l'ottimo feeling che ci lega su questi argomenti, per esprimere il desiderio di intavolare davvero una discussione sulla nitidezza. Non per stabilire quanto sia importante ma, al contrario, proprio per valorizzare la fotografia priva di nitidezza, come la stupenda immagine di Gian.
Certo, è un argomento scomodo, siamo abituati a nasconderci dietro la nitidezza per dimostrare di fare delle belle foto quando altrimenti dovremmo tirare fuori " il manico" e imparare a condire le nostre immagini con ingredienti rari come, fantasia, poesia, composizione e attitudine a cogliere l'attimo.
E le nostre superbe attrezzature si rivelerebbero surdimensionate, ci renderemmo conto che basta una baracca qualsiasi.
Fili.
Puntualizzato questo, prendo la palla al balzo, e lo faccio proprio con te, per l'ottimo feeling che ci lega su questi argomenti, per esprimere il desiderio di intavolare davvero una discussione sulla nitidezza. Non per stabilire quanto sia importante ma, al contrario, proprio per valorizzare la fotografia priva di nitidezza, come la stupenda immagine di Gian.
Certo, è un argomento scomodo, siamo abituati a nasconderci dietro la nitidezza per dimostrare di fare delle belle foto quando altrimenti dovremmo tirare fuori " il manico" e imparare a condire le nostre immagini con ingredienti rari come, fantasia, poesia, composizione e attitudine a cogliere l'attimo.
E le nostre superbe attrezzature si rivelerebbero surdimensionate, ci renderemmo conto che basta una baracca qualsiasi.
Fili.
Si hai ragione, senza volere ho citato l'ultima discussione invece di riferirmi ai discorsi precedenti che aleggiano in tutto il forum. Se leggi il mio penultimo post che considera la nitidezza più una sensazione (quella che vediamo e non misurabile), che un dato vero e proprio, penso che sarai d'accordo. E' espressa in maniera semplice se non semplicistica, ma "di più nun sò".
La frase sottolineata andrebbe incorniciata e come sai io mi ci provo. Infatti anche qui si parla troppo di nitidezza, poco di composizione, di qualità della luce, di quella "morbidezza" che rende l'immagine di Gian una delle più belle del club.
E' il consumismo Fili, che ci impone sempre nuove frontiere, nuovi "upgrade", come si dice oggi. Noi si tiene duro.... ma fino a quando. E la bellezza delle immagini conta sempre meno, conta non il nuovo, ma il nuovismo.
Ciao
Roberto