QUOTE(Gian Carlo F @ Nov 5 2011, 06:28 PM)

L'Hasselblad è un vero mito, un pezzo importante della storia della fotografia, la ho con tre ottiche 50mm 80mm e 150mm, avevo fino a poco tempo fa anche una Pentacon SIX con 50mm 75mm e 180mm.
Il 6x6 è decisamente superiore al 35mm, e si vede chiaramente anche solo ponendo nell'ingranditore un suo negativo.
La convinzione che con una digitale (D90) si potessero ottenere risultati analoghi, se non superiori, la ho avuta quando ho visto gli ingrandimenti delle foto del matrimonio di mia figlia, erano stupendi (ovviamente eseguiti da un laboratorio super..).
Comunque un test di raffronto con la D700 si potrebbe anche fare.... se mi ricordo ancora come si fa a caricare il rullo 120 nel dorso.....
Certo ... se uscisse un bel dorso digitale 6x6 a prezzo non stellare.... tutto ritornerebbe in gioco
Grazie Giancarlo
In effetti negli ultimi mesi ho visto alcuni dorsi digitali nei mercatini dell'usato,principalmente Leaf...ma il prezzo non scende sotto ai tre o quattro mila euro:ancora alto per un'amatore...
In un futuro prossimo credo che piu' di un'Hasselblad potrebbe riprendere vita,magari senza spendere fortune,con la comodità del dorso digitale.
QUOTE(Tangerineblues @ Nov 5 2011, 08:07 PM)

@ Fausto
Dunque Fausto, le curve MTF dicono CHE COSA e non COME. Giustamente, come dici, la plasticità, il senso della dimensione, lo spessore ed i colori, la resa generale, insomma, è una cosa che le curve MTF non raccontano. Perfino la qualità dello sfocato, che in qualche misura può essere preconizzata guardando l'andamento delle curve sagittali e tangenziali per lo stesso numero di L/mm, alla fine non è giudicabile se non con gli occhi. E ci vogliono occhi allenati a percepire la qualità, perchè, credimi, ho letto commenti enstusiasti su sfocati molto cattivi o su foto dove lo sfocato non era in condizioni neanche di poter essere giudicato.
Le MTF sarebbero già più interessanti se fossero ottenute su ottiche di produzione ma, come saprai, esse generalmente sono derivate dal progetto dell'obiettivo e non dall'obiettivo realmente prodotto. Quindi, se non sono fatte da laboratori indipendenti e di cui andrebbe valutata la capacità di ottenere risultati standardizzati, esse sono ciò che teoricamente ci si aspetta da quell'obiettivo.
Fatta eccezione per Zeiss e Leitz, mi pare, che forniscono le MTF del prodotto finito e testato. Zeiss sicuramente. Non per niente le apparecchiature per la misurazione delle MTF sono prodotte da Zeiss...
In compenso ho visto obiettivi che, a guardare le MTF, mi sarei messo a ridere e che, alla prova dei fatti, mi hanno lasciato letteralmente a bocca aperta perchè quello che facevano lo facevano in modo stupendo.
Per quanto riguarda il 6x6, io credo che ci sia un equivoco da risolvere. Il 6x6 (o superiore) potenzialmente ti dà quello che dici: sfumature, texture, plasticità. Ma l'analogico non è come il digitale; se sovraesponi i sottoesponi perdi zone irrimediabilmente. Se canni lo sviluppo di un negativo col cavolo che ottieni sfumature e robe di qualità. Se non hai dimestichezza con i diversi tipi di sviluppo del solo negativo e se non hai dimestichezza con la stampa delle foto e con il difficile controllo di tutto il processo, non solo non avrai buone foto ma avrai pessime foto, ancorquando siano analogiche. Hai idea di quanto costi un ingranditore veramente di buon livello? Ce le hai vasche da 50x70? C'è l'hai un locale da dedicare unicamente allo scopo in cui generare condizioni ambientali standardizzate e controllate? Quindi, analogico, non vuol dire
automaticamente qualità. Proprio per niente. Il digitale, in questo senso, ha alzato la qualità media totale in modo stupefacente e ad un livello mai visto con la foto argentica.
Quindi nessuno pensi che dire "pellicola" è sinonimo di qualità solo perchè è "pellicola". E se infine lo sviluppo e la stampa la si affida alaboratori, di che stiamo parlando?
Quanto alla qualità che possiamo ottenere, io ritengo che una fotocamera come la d700 sia paragonabile a ciò che facevamo almeno con il 6x6. Ciò detto, non credo che siano questi i criteri per ingaggiare la fotografia argentica. Ho una Rolleiflex ma non ho tutto il resto se non a livello dilettantesco, e non basta. Posso invece pensare di fare ancora negativi 6x6 da scannerizzare e trattare in Camera Chiara. Forse questo sistema ibrido ci sta ancora, ma giusto per il gusto di girarmi nelle mani la manovella di avanzamento della Rollei e sentire il trascinamento della pellicola in quella stupendissima scatola nera...
180 1/8 sec f/11
Ingrandimento full detail : 200.3 KBGrazie per questa spiegazione Ciro,molto molto interessante.
Non sapevo che i test MTF (Zeiss a parte...) venissero fatti sul progetto e non sull'obiettivo vero e proprio:il fatto che solo Zeiss lo faccia mi porta a credere che gli altri scelgano la via piu' comoda...ma forse sbaglio e non valuto i pro e contro di questa scelta.
Alla fine,dunque,non c'è un metodo per capire come renderà il tal obiettivo,se non affidarsi ad una prova concreta o scaricare qualche immagine dalla rete.
In questo caso,pero',c'è un'altro problema.
Prima di comprare il 105DC,ad esempio,ho guardato e riguardato le immagini del relativo club e come solito,dopo averlo comprato,mi son trovato tra le mani immagini ben diverse:ottime,incredibili,ma diverse.
Oggi ogni foto viene ritoccata (le mie per prime!)e questo porta ad avere un risultato ben diverso del file originale:diventa impossibile "prevedere" come renderà un'obiettivo,se non affidandosi a qualche buonanima che ce lo presta o c'invia qualche raw (è quanto fece Gian Freelazio con me,col 24/120f4),permettendomi cosi di vedere immagine finalmente "grezze".
Alla fine,tornando invece all'Hasselblad,mi rendo conto che averla e doversi affidare ad uno stampatore esterno non sia la miglior cosa.
La soluzione sarebbe proprio scannerizzare il negativo,per trattarlo in camera chiara,o passare ad un dorso digitale.La CFV,per me,sarebbe il miglior compromesso:corpo meccanico,fantastico per realizzazione e quindi gustosissimo per i sensi...con un dorso digitale,perfettamente armonizzato col corpo vecchia scuola.
Bellissima la tua Rollei!!!Certo che anche la microcamera fa la sua figura pero'!
Toglimi la curiosità:la trama che si vede sullo sfondo è quella di un'amplificatore/cassa per chitarra?
QUOTE(mk1 @ Nov 5 2011, 11:19 PM)

Grazie Giuseppe.
La marca è OderflaWatch su 21 rubini.
Era fermo da quando mio nonno è morto, quindi circa da trent'anni, l'ho caricato e...funziona!
Mi sono venuti i brividi!
Ciao.Filippo.
Cavoli,Filippo,che bel momento...immagino che stupore!
QUOTE(camcorna @ Nov 6 2011, 04:47 AM)

direi che è bella Filippo.......poi per le regolazioni....penso non riuscirò mai ad essere soddisfatto. Certe volte ne preparo tre o quattro, alla sera me ne piace una, la mattina dopo un'altra....chi ci vuoi fare.
Sarò indeciso....
Ciao
Anche per me è sempre difficile la conversione B/N:vorresti un ritratto non troppo contrastato,ma con dei bei neri.Regoli i livelli ma poi i neri creano ombre troppo dure sul viso.
Abbassi il contrasto ma poi l'immagine è "fiacca".
Io trovo utilissima,in questo caso,la funzione "brucia/scherma" di Photoshop.
Proprio come si faceva in camera oscura (da qui il nome e il relativo simbolo...),ma in modo molto piu' selettivo e preciso,permette di scharire o scurire le luci,i toni medi e le ombre.
Una volta presa confidenza col metodo,la soluzione è spettacolare e redditizia:permette di aumentare il contrasto solo dove serve,non a tutta l'immagine,cosi come l'esatto contrario,ossia "aprire" le ombre quando sono troppo "chiuse"!
Magari,invece,conoscevate già benissimo il sistema e la mia è la scoperta dell'acqua calda...