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lilly1976
20 afd
fuori fuoco o mosso??????Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
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mk1
QUOTE(Gian Carlo F @ Nov 19 2012, 04:13 PM) *
io veramente non ho controbattuto affatto il tuo intervento anzi, ho esordito dcendo che ero perfettamente d'accordo con te... e altro ancora


E' vero hai esordito cos�, per�, di fatto, hai asserito il contrario di tutto quello che ho detto io.
Io ho parlato di miscela di contrasto, nitidezza ecc. e tu hai scritto che mischiarli � come sommare le pere con le mele...poi ho riempito una pagina sulla tridimensionalit� e tu scrivi: " non scherziamo, in 500 anni nessuno ha mai parlato di tridimensionalit�"
Ti pare che non hai controbattuto? Allora sono deficiente io.
Ma a me, comunque, non da fastidio se mi controbatti, mi da molto fastidio per� se non posso controbattere a mio volta!
Io l'ho fatto...e tu te la sei presa.
Non mi sta bene, se permetti.
Non siamo qua soltanto per farci continuamente i complimenti a vicenda, ma anche per discutere di cose interessanti.
Certe volte il clima si fa pi� teso, � inevitabile quando si vedono le cose in modo diverso.
Ma questo non vuol dire che ci sia una mancanza di rispetto o la volont� di screditare l'altro.
Mi sono permesso di dire che non vedi la tridimensionalit�" solo ed esclusivamente perch� l'hai affermato tu stesso pi� volte.
Rileggi il mio intervento in chiave positiva e ti renderai conto che non c'� nessuna malignit� da parte mia come sono sicuro che non c'� da parte tua.
Fili.
aleme
Forza ragazzi, non ce la prendiamo per una incomprensione, del resto l' avevo detto che il terreno era scivoloso, ma non volevo causare attriti di nessun tipo.
Penso che, come al solito, la verit� sia nel mezzo; la cosiddetta tridimensionalit� o meglio effetto tridimensionale, in quanto di effetto si tratta, possa dipendere sicuramente da un misto di contrasto, luce e sfocato dello sfondo, ma alcune ottiche, forse, possono accentuare l' effetto.

Alessandro
lilly1976
20/ai a f8
consigli, suggerimenti e critiche ?
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macromicro
mi sembra il caso di dire: qui � nervoso anche il gatto
aleme
QUOTE(lilly1976 @ Nov 19 2012, 06:04 PM) *
20/ai a f8
consigli, suggerimenti e critiche ?

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Giuseppe cos� ti sputano i semi sulla lente laugh.gif
Complimenti per la ricerca del punto di vista insolito.

Ale
lilly1976
QUOTE(aleme @ Nov 19 2012, 06:09 PM) *
Giuseppe cos� ti sputano i semi sulla lente laugh.gif
Complimenti per la ricerca del punto di vista insolito.

Ale

grazie Ale,un po' di colore in questa giornata grigia!!!!!!!!!!! gi� postata
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robermaga
Cari amici, questo � il limite del forum.... dei forum su internet. Ci conosciamo, ma in realt� non ci conosciamo....manca l'empatia che � fondamentale nei rapporti fra persone. Poi non tutti siamo uguali e in molti di noi manca proprio una giusta maniera di esporre correttamente quello che pensiamo. A me pure � successo un frainteso con Fili, ma mai e poi mai ho pensato quello che in effetti si poteva leggere nello scritto.

Tornando alla discussione invece trovo perfetto l'intervento di Filippo. Un intervento che fa chiarezza e rimette il problema nella sua giusta dimensione. Ma vorrei rafforzare un aspetto delle varie componenti (luce, piani sfalzati, sfocatura e stacco ecc..) che contribuiscono a dare la sensazione di tridimensionalit�. La prospettiva, che peraltro Fili teneva ben presente.
E qui ci pu� venire in aiuto la pittura e in particolare la pittura del primo Rinascimento. Andate a rivedervi su google per es. la pittura Di Paolo Uccello, in particolare la Battaglia di S. Romano (3 pannelli) o La Caccia di Oxford, dove la costruzione dell'immagine nei dettagli e costruita in maniera quasi maniacale e forzata per dare i senso della profondit�. Guardate l'uovo appeso nella famosa Pala Di Brera di Piero della Francesca e pensate a come la luce, ma pure l'abside contribuisce a dare "stacco" alla figura monumentale della Nostra Signora. Per non parlare poi del Cristo morto del Mantegna. E non avevano modo di "sfocare " proprio niente per dividere i pieni; solo pi� tardi si facevano sfondi "evanescenti" ma non sfocati.
Questo per dire che l'aspetto prospettico, insieme agli altri � determinante nel dare la sensazione di tridimensionalit�.

In questo senso la pignatta di Filippo � perfetta, ma a dare questo sono tre aspetti, la luce, lo sfondo nero e non ultimo, il fatto che la pignatta abbia i tre manici. Togliete uno di questi e la sensazione si attenuer�.

Delle immagini per me significative (ma non con le nostre ottiche) di quello che intendo dire.

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In questo caso, la strada i fili elettrici la cancellata a s. e in primo luogo lo stacco dell'albero giallo, contribuisce a dare questa sensazione anche se tutto � a fuoco.

Questa col 200 AI f4
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Qui malgrado ci siano tutti gli ingredienti io non ho questa sensazione, anzi il 200 (300 su DX) mi sembra compatti tutto.

Qui uno still tutto a fuoco col 60 AFD a f8 (se a qualcuno interessa vi suggerisco il come)
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In questo caso � il tessuto della tovaglia pi� della sfalzatura delle tazzine a dare la profondit�.

Non so se questi esempi siano esplicativi, comunque mi ci son provato.
Ciao
Roberto

lilly1976
QUOTE(lilly1976 @ Nov 19 2012, 04:16 PM) *
20/3.5 ai

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fuori O.T.
crop della foto sopra....

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Ciao Roberto,ad essere sincero Io non capisco , domanda?queste due foto le trovi piatte ? parte dei soggetti si staccano ?
Gian Carlo F
QUOTE(Gian Carlo F @ Nov 19 2012, 11:15 AM) *
Filippo sono molto d'accordo con quello che hai scritto, ma io mi sento ancor pi� Talebano....
Io sono sempre abbastanza infastidito da termini evanescenti, assolutamente non definiti e, ovviamente, non misurabili tipo "tridimensionalit�" perch� non dicono nulla o quasi....
Io ragiono un po' all'antica:
- esiste invece la prospettiva, che � uguale per qualsiasi ottica
- esiste l'effetto prospettico, che dipende dal rapporto tra lunghezza focale/formato pellicola (o sensore)
- esiste la profondit� di campo, che dipende dal diaframma impostato (e, ovviamente, qualcos'altro..)
- esiste il contrasto, il microcontrasto, la risolvenza (la combinazione di questi tre fattori ci danno una sensazione di nitidezza ma anche di profondit�, es. un ritratto su uno sfondo scurissimo...)
Tralasciando il colore (piccolo dettaglio messicano.gif ), � l'insieme di questi fattori che determinano se una immagine � bella o meno, come si pu� mischiarli!! Sono elementi troppo disomogenei, sarebbe come sommare pere con mele (dcevano a scuola!).

Io credo che "L'Immagine" per eccellenza la si possa vedere al Louvre ed � la Gioconda di un certo Leonardo da Vinci.
La guardi e sembra che sia l� e che ti pigli in giro, che sia l� viva e vegeta, ogni volta che ci penso mi vengono i brividi.... da cosa deriva tutto questo?
Sicuramente � un insieme Perfetto di tutti quei parametri che dicevo sopra (con i colori ovviamente...), realizzati tramite il pennello dal pi� grande Genio che il mondo abbia partorito...
Ma a quel quadro dareste il termine "tridimensionalit�"?
Dai, non scherziamo.. in circa 500 anni di studi e scritti al riguardo, penso non sia mai stato usato una volta.


Ho ripostato quello che avevo scritto, come puoi vedere, quando ho dichiarato di essere un po' talebano, volevo intendere che sono un po' all'antica, che ho un approccio (forse anche troppo) razionale a determinati argomenti, ho poi esposto l'insieme dei fattori che secondo me rendono bella una immagine, ho poi fatto un esempio fin troppo facile (la Gioconda).
Se ci pensi non ho espresso opinioni diverse dalle tue, ho solo detto che sono insofferente a quel benedetto termine di tridimensionalit� che, ripeto, per me non ha molto senso e perdipi� � usato troppo spesso a sproposito, tanto per riempirsi la bocca, da diverse persone nel Forum (non qu� per fortuna), gi� in passato ne avevamo discusso, qualche amico del Club dovrebbe forse ricordare che ho gi� espresso queste mie opinioni. Ovviamente non era assolutamente mia intenzione offenderti, ci mancherebbe altro.
Ho solo espresso quello che pensavo e penso ancora adesso, ritenendo di avere il sacrosanto diritto di poterlo esprimere.

QUOTE(mk1 @ Nov 19 2012, 04:47 PM) *
E' vero hai esordito cos�, per�, di fatto, hai asserito il contrario di tutto quello che ho detto io.
Io ho parlato di miscela di contrasto, nitidezza ecc. e tu hai scritto che mischiarli � come sommare le pere con le mele...poi ho riempito una pagina sulla tridimensionalit� e tu scrivi: " non scherziamo, in 500 anni nessuno ha mai parlato di tridimensionalit�"
Ti pare che non hai controbattuto? Allora sono deficiente io.
Ma a me, comunque, non da fastidio se mi controbatti, mi da molto fastidio per� se non posso controbattere a mio volta!
Io l'ho fatto...e tu te la sei presa.
Non mi sta bene, se permetti.
Non siamo qua soltanto per farci continuamente i complimenti a vicenda, ma anche per discutere di cose interessanti.
Certe volte il clima si fa pi� teso, � inevitabile quando si vedono le cose in modo diverso.
Ma questo non vuol dire che ci sia una mancanza di rispetto o la volont� di screditare l'altro.
Mi sono permesso di dire che non vedi la tridimensionalit�" solo ed esclusivamente perch� l'hai affermato tu stesso pi� volte.
Rileggi il mio intervento in chiave positiva e ti renderai conto che non c'� nessuna malignit� da parte mia come sono sicuro che non c'� da parte tua.
Fili.

Va beh ci prover� Pollice.gif

QUOTE(federico777 @ Nov 19 2012, 03:54 PM) *
Io penso che tutti abbiano espresso delle considerazioni interessanti su un argomento ambiguo e, penso, interessante da approfondire come questo... ad esempio, io vorrei capire quale sia l'incidenza dell'obiettivo in questo senso di prospettiva o tridimensionalit� che sia, cio� se ci siano o meno obiettivi "pi� plastici" come sostengono alcuni.
Ma mi dispiacerebbe se questo dibattito debba portare a fraintendimenti fra due colonne della sezione come Fili e Gian, nel qual caso meglio fermarci qui... cerotto.gif

Insomma ragazzi, suvvia, siamo tutti grandi e vaccinati, non discutiamo per delle sciocchezze smile.gif
A volte per inscritto � difficile capire cosa intenda esattamente l'altro, � facile che uno ci possa restar male per dei malintesi che a parole, davanti ad un bel bicchiere di vino, mai accadrebbero perch� basterebbe la gestualit�, l'intonazione della voce eccetera per capirsi al volo Pollice.gif

Federico


scusa Federico, stavo per ringraziarti per il tuo bell'intervento, ma poi gli eventi......
Lo faccio molto volentieri ora
lilly1976
QUOTE(lilly1976 @ Nov 19 2012, 06:41 PM) *
Ciao Roberto,ad essere sincero Io non capisco , domanda?queste due foto le trovi piatte ? parte dei soggetti si staccano ?

Eccomi di nuovo Roberto, a mio parere si tratta di due opinioni solo apparentemente in conflitto.
bello e infiocchettato il tuo commento ...questo a mio modesto parere mi piacerebbe che anche altri intervenissero .Giuseppe
mk1
QUOTE(robermaga @ Nov 19 2012, 06:22 PM) *
Cari amici, questo � il limite del forum.... dei forum su internet. Ci conosciamo, ma in realt� non ci conosciamo....manca l'empatia che � fondamentale nei rapporti fra persone. Poi non tutti siamo uguali e in molti di noi manca proprio una giusta maniera di esporre correttamente quello che pensiamo. A me pure � successo un frainteso con Fili, ma mai e poi mai ho pensato quello che in effetti si poteva leggere nello scritto.

Tornando alla discussione invece trovo perfetto l'intervento di Filippo. Un intervento che fa chiarezza e rimette il problema nella sua giusta dimensione. Ma vorrei rafforzare un aspetto delle varie componenti (luce, piani sfalzati, sfocatura e stacco ecc..) che contribuiscono a dare la sensazione di tridimensionalit�. La prospettiva, che peraltro Fili teneva ben presente.
E qui ci pu� venire in aiuto la pittura e in particolare la pittura del primo Rinascimento. Andate a rivedervi su google per es. la pittura Di Paolo Uccello, in particolare la Battaglia di S. Romano (3 pannelli) o La Caccia di Oxford, dove la costruzione dell'immagine nei dettagli e costruita in maniera quasi maniacale e forzata per dare i senso della profondit�. Guardate l'uovo appeso nella famosa Pala Di Brera di Piero della Francesca e pensate a come la luce, ma pure l'abside contribuisce a dare "stacco" alla figura monumentale della Nostra Signora. Per non parlare poi del Cristo morto del Mantegna. E non avevano modo di "sfocare " proprio niente per dividere i pieni; solo pi� tardi si facevano sfondi "evanescenti" ma non sfocati.
Questo per dire che l'aspetto prospettico, insieme agli altri � determinante nel dare la sensazione di tridimensionalit�.

In questo senso la pignatta di Filippo � perfetta, ma a dare questo sono tre aspetti, la luce, lo sfondo nero e non ultimo, il fatto che la pignatta abbia i tre manici. Togliete uno di questi e la sensazione si attenuer�.

Delle immagini per me significative (ma non con le nostre ottiche) di quello che intendo dire.


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In questo caso, la strada i fili elettrici la cancellata a s. e in primo luogo lo stacco dell'albero giallo, contribuisce a dare questa sensazione anche se tutto � a fuoco.

Questa col 200 AI f4

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Qui malgrado ci siano tutti gli ingredienti io non ho questa sensazione, anzi il 200 (300 su DX) mi sembra compatti tutto.

Qui uno still tutto a fuoco col 60 AFD a f8 (se a qualcuno interessa vi suggerisco il come)

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In questo caso � il tessuto della tovaglia pi� della sfalzatura delle tazzine a dare la profondit�.

Non so se questi esempi siano esplicativi, comunque mi ci son provato.
Ciao
Roberto


Bellissimo intervento Roberto. Sono andato a guardarmi i dipinti che hai suggerito. Li avevo gi� visti ma quando le cose si guardano con uno scopo ben preciso si aprono porte che erano rimaste chiuse.
I tuoi esempi sono straordinari. Il primo cade nella casistica delle immagini che esprimono profondit� pi� che tridimensionalit�. Si percepisce benissimo il vicino ed il lontano e anche la sensazione della strada in discesa � fantastica. Per� non c'� la sensazione di trovarsi nella realt�.
La seconda, proprio come hai detto non trasmette l'effetto.
La terza � straordinariamente tridimensionale e realistica.
E' proprio quello che intendevo dire quando scrivevo che in certe immagini.... sembra che puoi allungare la mano e toccare gli oggetti rappresentati.
Sar� anche la trama del tessuto a contribuire, per� direi che prospettiva, luci, ombre e grande nitidezza apparente in questa ripresa sono fondamentali per generare l'effetto.
Fili.



federico777
QUOTE(robermaga @ Nov 19 2012, 06:22 PM) *
Cari amici, questo � il limite del forum.... dei forum su internet. Ci conosciamo, ma in realt� non ci conosciamo....manca l'empatia che � fondamentale nei rapporti fra persone. Poi non tutti siamo uguali e in molti di noi manca proprio una giusta maniera di esporre correttamente quello che pensiamo. A me pure � successo un frainteso con Fili, ma mai e poi mai ho pensato quello che in effetti si poteva leggere nello scritto.

Tornando alla discussione invece trovo perfetto l'intervento di Filippo. Un intervento che fa chiarezza e rimette il problema nella sua giusta dimensione. Ma vorrei rafforzare un aspetto delle varie componenti (luce, piani sfalzati, sfocatura e stacco ecc..) che contribuiscono a dare la sensazione di tridimensionalit�. La prospettiva, che peraltro Fili teneva ben presente.
E qui ci pu� venire in aiuto la pittura e in particolare la pittura del primo Rinascimento. Andate a rivedervi su google per es. la pittura Di Paolo Uccello, in particolare la Battaglia di S. Romano (3 pannelli) o La Caccia di Oxford, dove la costruzione dell'immagine nei dettagli e costruita in maniera quasi maniacale e forzata per dare i senso della profondit�. Guardate l'uovo appeso nella famosa Pala Di Brera di Piero della Francesca e pensate a come la luce, ma pure l'abside contribuisce a dare "stacco" alla figura monumentale della Nostra Signora. Per non parlare poi del Cristo morto del Mantegna. E non avevano modo di "sfocare " proprio niente per dividere i pieni; solo pi� tardi si facevano sfondi "evanescenti" ma non sfocati.
Questo per dire che l'aspetto prospettico, insieme agli altri � determinante nel dare la sensazione di tridimensionalit�.

In questo senso la pignatta di Filippo � perfetta, ma a dare questo sono tre aspetti, la luce, lo sfondo nero e non ultimo, il fatto che la pignatta abbia i tre manici. Togliete uno di questi e la sensazione si attenuer�.

Delle immagini per me significative (ma non con le nostre ottiche) di quello che intendo dire.


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In questo caso, la strada i fili elettrici la cancellata a s. e in primo luogo lo stacco dell'albero giallo, contribuisce a dare questa sensazione anche se tutto � a fuoco.

Questa col 200 AI f4

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Qui malgrado ci siano tutti gli ingredienti io non ho questa sensazione, anzi il 200 (300 su DX) mi sembra compatti tutto.

Qui uno still tutto a fuoco col 60 AFD a f8 (se a qualcuno interessa vi suggerisco il come)

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In questo caso � il tessuto della tovaglia pi� della sfalzatura delle tazzine a dare la profondit�.

Non so se questi esempi siano esplicativi, comunque mi ci son provato.
Ciao
Roberto


Davvero interessante, Roberto, ma torno a chiedermi: che rilevanza ha l'obiettivo in questo contesto? Ci sono ottiche che restituiscono maggiormente questo "senso della prospettiva" o come vogliamo chiamarlo? Da quanto finora esposto, sia da te che da Gian e Fili (che secondo me hanno espresso concetti abbastanza simili, semplicemente non si sono capiti), sembrerebbe contare molto di pi� le scelte del fotografo, l'inquadratura eccetera.... le stesse foto che avete postato come esempio, sarebbero state meno "plastiche" se scattate con un altro obiettivo, pur con le medesime regolazioni ed inquadratura?

Federico / adesso mi esamino i dipinti biggrin.gif
lilly1976
tridimensionalit�
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lilly1976
per questa sera .Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
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20/ai
aleme
QUOTE(lilly1976 @ Nov 19 2012, 07:49 PM) *


Perch� siete in tre? laugh.gif

Ale
federico777
QUOTE(aleme @ Nov 19 2012, 08:17 PM) *
Perch� siete in tre? laugh.gif

Ale


Stava parlando delle "prospettive" che vedeva guardando in basso ai due lati messicano.gif messicano.gif

F.
mk1
QUOTE(Gian Carlo F @ Nov 19 2012, 06:57 PM) *
Ho ripostato quello che avevo scritto.....
Va beh ci prover� Pollice.gif


Ecco, cos� mi piaci!
E' una discussione interessantissima questa.
Anche a me da molto fastidio quando si usano i termini tanto per riempirsi la bocca.
Ti capisco perfettamente.
Ma questa � proprio l'occasione per fare chiarezza su questo termine e per non utilizzarlo impropriamente.Almeno nel club!
Sarebbe un peccato se tu non partecipassi a questa discussione solo perch� sei infastidito da quelle cose.
Credi poco nella tridimensionalit� nella fotografia? Bene! Allora, a maggior ragione, c'� bisogno di te!
Altrimenti che discussione �?
Un abbraccio.
Fili.
lilly1976
QUOTE(mk1 @ Nov 19 2012, 08:42 PM) *
Ecco, cos� mi piaci!
E' una discussione interessantissima questa.
Anche a me da molto fastidio quando si usano i termini tanto per riempirsi la bocca.
Ti capisco perfettamente.
Ma questa � proprio l'occasione per fare chiarezza su questo termine e per non utilizzarlo impropriamente.Almeno nel club!
Sarebbe un peccato se tu non partecipassi a questa discussione solo perch� sei infastidito da quelle cose.
Credi poco nella tridimensionalit� nella fotografia? Bene! Allora, a maggior ragione, c'� bisogno di te!
Altrimenti che discussione �?
Un abbraccio.
Fili.

Cos� mi piace ,ognuno di noi ha pregi e difetti. Purtroppo spesso qualcuno se ne dimentica con questo non voglio aprire una nuova polemica.Ciao
gian62xx
peperoni, .... "tridimensionilt�" ..........
non ce la racconti giusta biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif

scherzi a parte, complimenti, io sono un mezzo cicciobombo sedentario. salendo sul motorino ho gi� il fiatone.... laugh.gif
gian62xx
comunque calumet della pace per tutti.
tranquilli, tanto ci saranno sempre persone con differenti percezioni, chi rimarr� stupito e chi semplicemente tirer� dritto.....

per� che soddisfazione aver risistemato il 105 !!! ... tongue.gif
Gian Carlo F
Pi� o meno ho gi� espresso la mia opinione, vedo se riesco a dare una mia idea per cosa intendo per un buon effetto prospettico, il termine tridimensionalit� scusate ma proprio non lo digerisco e quindi non lo user�.
Si parte da molto lontano, dal XIV secolo, direi dalle ricerche del Brunelleschi che, assieme ad altri artisti dell'epoca studi� una tecnica che potesse portare a rappresentazioni grafiche molto aderenti alla realt�, se avete presente la pittura medioevale vi rendete conto che era priva completamente di tecniche prospettiche (sembrano, da quel punto di vista, i disegni dei bambini o quasi), Roberto ho letto che ha gi� citato diversi grandissimi artisti dell'epoca.
La "scoperta" della prospettiva fu per la pittura in senso lato la rivoluzione del Rinascimento, si potrebbe forse quasi dire che � un tutt'uno con esso.
La prospettiva con i suoi punti di fuga, la linea dell'orizzonte, ecc. in quattro parole � una tecnica che rappresenta sempre pi� piccoli gi oggetti lontani e viceversa, comunque direi che non serve approfondire molto questo aspetto storico.
Ora, se parliamo di fotografia, noi abbiamo la fortuna che le immagini non dobbiamo vederle attraverso il buco che aveva escogitato il Brunelleschi, le vediamo gi� belle finite e, ci accorgiamo che pi� si va verso i grandangoli e pi� l'effetto prospettico si estremizza, nel senso che le dimensioni degli oggetti lontani sono sempre minori rispetto quelle degli oggetti vicini man mano che si accorcia la focale.
Con i tele � l'esatto contrario, i lontani ci appaiono pi� grandi quindi l'immagine ci appare piatta, priva di profondit� o quasi.
Insomma quello che comanda � il rapporto di dimensioni tra gli oggetti vicini e lontani.
Quello � il fattore che di gran lunga fornisce un effetto pi� o meno reale ad una immagine.
Io, ad esempio amo la focale 35mm perch�, secondo il mio modesto punto di vista, fornisce alle immagini quel rapporto di dimensioni tra vicini e lontani pi� aderenti alla realt�, questo per immagini di normali dimensioni. Dovessi per� stampare un poster allora dovrei scegliere una focale pi� corta.
Per accentuare o diminuire questo effetto prospettico ci sono poi alcuni accorgimenti, che un po' aiutano, quali:
- lo sfuocato, questo lo vedo bene per� solo nei tele perch� confondono gli oggetti lontani che apparirebbero troppo grandi, nei grandangoli a mio vedere l'effetto prospettico diminuisce (perch� se non vedi pi� bene proprio gli oggetti piccoli perdi i riferimenti)
- le luci o le ombre, uno sfondo nero, ma anche bianco, fa risaltare moltissimo il soggetto.
- i colori dello sfondo, quelli caldi (giallo, rosso, arancio) avvicinano, per cui appiattiscono l'immagine, quelli freddi (blu, azzurro, viola, verde..) allontanano e aumentano la sensazione di profondit�.
Altri elementi, tipo la nitidezza, forse aiutano, ma fino ad un certo punto a migliorare l'effetto prospettico.
Vorrei ora far rivedere la Gioconda:
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L'ideale sarebbe poterla vedere dal vero e da vicino (oggi purtroppo � molto difficile date le barriere che hanno messo), come si pu� notare potrebbe essere una immagine scattata con un 50 o un 85mm a diaframma abbastanza chiuso, infatti i lontani sono appena definiti ma non troppo, il loro colore � sul freddo, prevale il verde (anche scuro) e l'azzurro, cio� colori freddi, l'insieme di questi fattori fornisce uno stacco tra Monnalisa e il paesaggio da brivido!
Notate pure che la nitidezza non � elevata anzi, fosse una foto potrebbe essere stato usato un filtro flow.
Il volto � bello luminoso sembra quasi uscire dal quadro, le mani non sono troppo in evidenza, insomma a farla breve, anche perch� le mie capacit� descrittive sono limitate, io non ho mai visto una immagine cos� bella! Mi vengono i brividi solo a parlarne! Solo quel quadro secondo me vale mezzo Louvre.
Gian Carlo F
QUOTE(aleme @ Nov 19 2012, 06:09 PM) *
Giuseppe cos� ti sputano i semi sulla lente laugh.gif
Complimenti per la ricerca del punto di vista insolito.

Ale


e speriamo che non facciano altro dopo, l'anguria � molto diuretica messicano.gif

QUOTE(lilly1976 @ Nov 19 2012, 07:49 PM) *


quella vorrei proprio averla anche io!! messicano.gif
Gian Carlo F
Un altro aspetto importantissimo, ai fini dell'effetto prospettico, secondo me � il taglio.



questo � un 50mm e sembrerebbe un grandangolo (almeno 28mm)

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federico777
Interessante disanima, Gian.

Quindi secondo la tua opinione le caratteristiche di un obiettivo (schema ottico, indice dei vetri impiegati ecc.) non dovrebbero poter influenzare se non in misura minima questo aspetto prospettico, se non magari con un insieme di differenti caratteristiche (nitidezza, qualit� dello sfocato...) che, combinate, possano leggermente rinforzare o attenuare un effetto che deve essere gi� presente comunque per effetto di altri elementi (focale, inquadratura, sfondo ecc. ecc.).

Mi pare che anche Filippo sostenga la prevalenza di questi fattori rispetto all'ottica in se stessa... sarei curioso di sentire se c'� qualcuno che la pensa diversamente. Se, cio�, posto di fare due scatti assolutamente identici (inquadratura, tempo, diaframma, messa a fuoco ecc.) che differiscano solo perch� io uso, che ne so, il 35/1.4G e tu il 35/2K, ci sar� una differenza di prospettiva/tridimensionalit� fra questi due scatti?

F.
Gian Carlo F
QUOTE(federico777 @ Nov 19 2012, 10:39 PM) *
Interessante disanima, Gian.

Quindi secondo la tua opinione le caratteristiche di un obiettivo (schema ottico, indice dei vetri impiegati ecc.) non dovrebbero poter influenzare se non in misura minima questo aspetto prospettico, se non magari con un insieme di differenti caratteristiche (nitidezza, qualit� dello sfocato...) che, combinate, possano leggermente rinforzare o attenuare un effetto che deve essere gi� presente comunque per effetto di altri elementi (focale, inquadratura, sfondo ecc. ecc.).

Mi pare che anche Filippo sostenga la prevalenza di questi fattori rispetto all'ottica in se stessa... sarei curioso di sentire se c'� qualcuno che la pensa diversamente. Se, cio�, posto di fare due scatti assolutamente identici (inquadratura, tempo, diaframma, messa a fuoco ecc.) che differiscano solo perch� io uso, che ne so, il 35/1.4G e tu il 35/2K, ci sar� una differenza di prospettiva/tridimensionalit� fra questi due scatti?

F.


esatto, secondo me comanda la lunghezza focale e, ovviamente, come inquadriamo e realizziamo l'immagine, al resto credo abbastanza poco, in termini di valore aggiunto per il miglioramento dell'effetto prospettico o dello stacco tra i piani, a parte come dicevo lo sfuocato nei tele (� il loro unico modo per non far vedere i lontani grandi messicano.gif ).

Con i grandangoli invece, secondo me � il contrario, lo sfuocato appiattisce....
Questa immagine � scattata con un 28mm credo a tutta apertura, l'effetto prospettico, a mio parere, � andato a farsi benedire o quasi
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in questa invece c'� eccome, pur non avendo nulla di molto vicino che avrebbe ancor pi� evidenziato la prospettiva
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aleme
QUOTE(federico777 @ Nov 19 2012, 10:39 PM) *
Interessante disanima, Gian.

Quindi secondo la tua opinione le caratteristiche di un obiettivo (schema ottico, indice dei vetri impiegati ecc.) non dovrebbero poter influenzare se non in misura minima questo aspetto prospettico, se non magari con un insieme di differenti caratteristiche (nitidezza, qualit� dello sfocato...) che, combinate, possano leggermente rinforzare o attenuare un effetto che deve essere gi� presente comunque per effetto di altri elementi (focale, inquadratura, sfondo ecc. ecc.).

Mi pare che anche Filippo sostenga la prevalenza di questi fattori rispetto all'ottica in se stessa... sarei curioso di sentire se c'� qualcuno che la pensa diversamente. Se, cio�, posto di fare due scatti assolutamente identici (inquadratura, tempo, diaframma, messa a fuoco ecc.) che differiscano solo perch� io uso, che ne so, il 35/1.4G e tu il 35/2K, ci sar� una differenza di prospettiva/tridimensionalit� fra questi due scatti?

F.


E hai ragione Federico, anche io mi faccio la stessa domanda: insomma che influenza ha l' ottica in tutto questo a parit� di condizioni?
Probabilmente, variando alcune caratteristiche dovute alle schema ottico, tipo la resa dello sfocato, la risoluzione, i passaggi tonali, varia anche la sensazione di quella che stiamo chiamando "tridimensionalit�".

Ale
federico777
QUOTE(Gian Carlo F @ Nov 19 2012, 10:55 PM) *
esatto, secondo me comanda la lunghezza focale e, ovviamente, come inquadriamo e realizziamo l'immagine, al resto credo abbastanza poco, in termini di valore aggiunto per il miglioramento dell'effetto prospettico o dello stacco tra i piani, a parte come dicevo lo sfuocato nei tele (� il loro unico modo per non far vedere i lontani grandi messicano.gif ).

Con i grandangoli invece, secondo me � il contrario, lo sfuocato appiattisce....
Questa immagine � scattata con un 28mm credo a tutta apertura, l'effetto prospettico, a mio parere, � andato a farsi benedire o quasi

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in questa invece c'� eccome, pur non avendo nulla di molto vicino che avrebbe ancor pi� evidenziato la prospettiva

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E' vero, per� ad esempio io in questi due scatti vedo una certa prospettiva, pur avendo lo sfondo sfocato... in entrambi i casi la ragazza mi sembra stare su un piano tutto suo, quasi fuori dalla foto (nella seconda anche il bimbo a sinistra � sullo stesso piano della ragazza), mentre il resto si allontana...

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Tu non ci vedi prospettiva?

QUOTE(aleme @ Nov 19 2012, 11:02 PM) *
E hai ragione Federico, anche io mi faccio la stessa domanda: insomma che influenza ha l' ottica in tutto questo a parit� di condizioni?
Probabilmente, variando alcune caratteristiche dovute alle schema ottico, tipo la resa dello sfocato, la risoluzione, i passaggi tonali, varia anche la sensazione di quella che stiamo chiamando "tridimensionalit�".

Ale


Ma quel che mi chiedo �, questi elementi, non contribuiranno che per delle piccole sfumature al "grosso del lavoro" composto da focale, distanza, inquadratura ecc. ecc.? Oppure possono offrire veramente qualcosa in pi�?

Io ho avuto tanti obiettivi che ho sentito definire "plastici", "tridimensionali" eccetera, per� ho sempre pensato che la cosa dipendesse pi� dal tipo di foto che facevo che non dalle caratteristiche dell'obiettivo in se stesse rispetto a quelle di uno equivalente... unsure.gif

Federico
lilly1976
fuori O.T.
questa sera vi porto al centro della Moschea di Solimano .zona riservata alla preghiera.
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mk1
La prospettiva � un fattore definito. Dipende dalla distanza dei vari soggetti in funzione del punto d�osservazione.
Solo cambiando il punto d�osservazione si cambia il rapporto esistente tra il primo piano e uno sfondo. Quindi due foto fatte alla stessa distanza daranno la stessa prospettiva, qualunque focali si usi.
I grand�angoli abbracciano pi� scena e allontanano il soggetto mentre al contrario i tele avvicinano costringendo a scegliere piccole porzioni di scena ma il rapporto che esiste tra un soggetto pi� vicino e uno pi� lontano sar� sempre il medesimo.
Se si fotografa la stessa scena con due ottiche di stessa focale, non solo il rapporto tra soggetti vicini e lontani sar� il medesimo ma sar� uguale anche l�area inquadrata.
Ai fini della prospettiva le due ottiche faranno due foto identiche e le piccole variazioni cromatiche o di nitidezza poco influiranno.
Quanto potr� essere valido questo effetto prospettico? Dipende dalla scelta felice della focale, dal punto di ripresa, dal soggetto, dalla luce �insomma da tute quelle cose che ha elencato Gian Carlo.
Riassumendo direi �.dal manico.
Ma attenzione che abbiamo parlato di PROSPETTIVA, non di TRIDIMENSIONALITA'.
L�illusione di tridimensionalit� � una cosa ben diversa. A mio avviso non dobbiamo confondere le due cose.
Io dico che una foto trasmette tridimensionalit� quando i vari soggetti sembrano in rilievo, dando l�illusione di guardare la realt�.
La prospettiva a volte non esiste per niente in questo tipo di immagini.
Anche un ritratto senza sfondo, il solo viso su fondo bianco, pu� trasmettere questa sensazione vedi la mia pignatta di coccio.
Luce idonea e grande nitidezza possono gi� da sole creare questa illusione e, per esempio, dare l�impressione che il naso del soggetto esca fuori dal monitor.
Ma a brevi distanze � abbastanza facile ricreare questo effetto e anche un�ottica non straordinaria pu� fare al caso.
Le cose diventano pi� difficili nelle medie e lunghe distanze.
E qua che, a mio modesto avviso, la qualit� ottica eccezionale pu� fare la differenza.
In realt� non � tanto la qualit� ottica ma quella dei trattamenti anti- riflesso.
Ho visto delle immagini con gli ultimi AFS nanizzati che mi hanno colpito molto.
Avete presente quando c�� una bella giornata estiva ma l�aria � ferma e c�� quella leggera foschia che desatura i colori e che abbassa la nitidezza?
Poi arriva un po� di vento, l�aria diventa pulita e le cose appaiono pi� nitide e con i colori pi� saturi.
Ecco, � questo l�effetto che talvolta noto nelle immagini fatte con questi obiettivi.
Credo dipenda da un maggior abbattimento dei riflessi interni.
La sensazione di pulizia e di maggior stacco dei soggetti l�uno dall�altro e dallo sfondo, magari sapientemente sfocato al punto giusto, fa scattare pi� spesso l�illusione della realt� e del tridimensionale.
Non � che la foto sia pi� bella o pi� artistica. Assolutamente no.
Ai fini artistici, ho sempre sostenuto che la nitidezza non serve a nulla.
E per la tridimensionalit� vale lo stesso discorso.
Fili.
federico777
Io credo di fare forse pi� fatica a comprendere questo secondo concetto, ma ci rifletter� su stanotte biggrin.gif

F.
Gian Carlo F
QUOTE(federico777 @ Nov 19 2012, 11:22 PM) *
E' vero, per� ad esempio io in questi due scatti vedo una certa prospettiva, pur avendo lo sfondo sfocato... in entrambi i casi la ragazza mi sembra stare su un piano tutto suo, quasi fuori dalla foto (nella seconda anche il bimbo a sinistra � sullo stesso piano della ragazza), mentre il resto si allontana...


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Tu non ci vedi prospettiva?
Ma quel che mi chiedo �, questi elementi, non contribuiranno che per delle piccole sfumature al "grosso del lavoro" composto da focale, distanza, inquadratura ecc. ecc.? Oppure possono offrire veramente qualcosa in pi�?

Io ho avuto tanti obiettivi che ho sentito definire "plastici", "tridimensionali" eccetera, per� ho sempre pensato che la cosa dipendesse pi� dal tipo di foto che facevo che non dalle caratteristiche dell'obiettivo in se stesse rispetto a quelle di uno equivalente... unsure.gif

Federico


Federico la seconda a me sembra che dia pi� l'impressione di profondit�.
Prima tu chiedevi se due ottiche di uguale focale, ma luminosit� diversa, allo stesso diaframma e stessa scena inquadrata, producessero due immagini identiche, secondo me sicuramente s�.
Cambiano eventualmente altri paramentri: nitidezza, contrasto, distorsione, ecc. ma l'effetto prospettico � identico.
Purtroppo io temo che questa parola coniata di recente, probabilmente derivante da tecniche di disegno al computer (Autocad 3D o similari) o dal cinema 3D (con gli occhialini), siccome non � definita bene e ha un che di esoterico, ci abbia confuso le idee. Provate a digitarla su google, vengono fuori informazioni scarse e frammentate.
Io preferisco non mischiare le cose: come dicevo nel mio primo intervento non si possono sommare elementi disomogenei, (lunghezza focale, nitidezza, qualit� dello sfuocato, ecc.) bisogna analizzarli uno a uno, che poi l'effetto finale ci fa preferire un'ottica piuttosto che un'altra, quella � una sintesi che fa il nostro cervello, che pondera tutti questi elementi e da a ciascuno di essi un valore o una sorta di punteggio.
D'altra parte � la sintesi che facciamo con ogni cosa, quando scegliamo una casa, un'auto, una moto, ecc...
rolubich
Ci provo anch'io a dare un contributo.

Inannzi tutto ho notato come il termine tridimensionalit� venga usato spesso (non mi sto riferendo a questa discussione) per foto nelle quali il soggetto, spesso ripreso con un teleobiettivo a diaframmi molto aperti, risulta isolato da tutto quello che lo circonda. Questo tipo di foto secondo me, per quanto spesso molto belle ed accattivanti, non sono un esempio di tridimensionalit� ma di isolazione del soggetto, che � un'altra cosa.

Per avere una sensazione di tridimensionalit� occorre avere un mix di molti fattori: una luce non diffusa che produca ombre; la presenza di due o pi� piani a distanze diverse che si riconoscano essere a distanze diverse nella foto (che � bidimensionale) attraverso la sovrapposizione, la diversa luminosit� od il diverso colore, il diverso grado di sfocatura (che non deve essere eccessiva secondo me altrimenti si perde la leggibilit� dei piani), la differente dimensione apparente di due oggetti che sappiamo essere della stessa dimensione (per questo i tele non dovrebbero essere il massimo dato che tendono a rendere i piani pi� ravvicinati di quello che sono); una scena che abbia una certa profondit� prospettica di sicuro aiuta.

Penso inoltre che, dato che noi abbiamo una visione tridimensionale, tanto pi� l'immagine si allontana dal nostro modo normale di vedere quanto pi� il nostro cervello non la riconosce come reale e quindi non ci fa scattare la sensazione di tridimensionalit�. Quindi forse un'immagine che non si discosta molto dall'angolo di visione per noi normale, con una buona nitidezza ed un buon contrasto (la nostra vista � migliore di qualsiasi sensore od obiettivo), con una buona leggibilit� di luci ed ombre (altra cosa che noi riusciamo ancora a fare meglio dei sensori), con una profondit� di campo non troppo piccola (la profondit� di campo della nostra vista � molto grande ma riusciamo a focalizzare solo una porzione piccola del nostro angolo di visione, quindi zone leggermente sfocate, magari sfocate in maniera naturale grazie ad un buon bokeh, forse aiutano) ha buone possibilit� di darci una sensazione di tridimensionalit�.

Mi � capitato per� di vedere foto che soddisfano solo in parte questi requisiti che trasmettevano proprio questa sensazione, forse � proprio un argomento difficile da razionalizzare e da ricondurre a regole certe.

Questa particolarissima foto

http://g1.img-dpreview.com/80270D8455684C5...CB75BAE312C.jpg

per esempio, secondo me ha un forte effetto "tridimensionale", ma soddisfa solo in parte i requisiti che ho elencato, mancano infatti la presenza di pi� piani (sono solo due), di un angolo di campo normale (� scattata con il 21mm Zeiss), di una visione prospettica; per contro ha una luce perfetta per esaltare l'effetto 3D.

E gli obiettivi, quanto possono influire? Si sente parlare spesso, dai cultori di questo marchio a dire il vero, di "3D look" degli obiettivi Zeiss, obiettivi che sono progettati per massimizzare il microcontrasto piuttosto che la risolvenza. Che il microcontrasto elevato dia una sensazione di nitidezza pi� simile alla nostra percezione visiva?

Secondo me l'influenza dell'obiettivo � piuttosto limitata, ma comunque un buon bokeh, una sensazione naturale di nitidezza (microcontrasto piuttosto che risolvenza?) ed una buona leggibilit� di luci ed ombre sono caratteristiche di un obiettivo che possono aiutare.



gian62xx
QUOTE
Questa particolarissima foto

e' una fig@ta pazzesca.
in tutta questa discussione mi trovo come un pesce fur d'acqua in quanto io approccio moolto superficialmente quello che e' l'hobby.

per quella che puo' essere la mia percezione, quello che viene riassunto in tridimensionalita' lo descriverei come un particolare equilibrio tra il soggetto e il resto.
da "tutto aperto - soggetto isolato" a "tutto chiuso - max PDC" c'e' l'equilibrio che andiam discutendo. A parita' di illuminazione ecc ecc.

il soggetto "scolpito" salta all'occhio subito, i miei ritatti e/o scene "morbide" nulla ci azzeccano con tutto cio'.
mk1
QUOTE(rolubich @ Nov 20 2012, 08:34 AM) *
Ci provo anch'io a dare un contributo.

Inannzi tutto ho notato come il termine tridimensionalit� venga usato spesso (non mi sto riferendo a questa discussione) per foto nelle quali il soggetto, spesso ripreso con un teleobiettivo a diaframmi molto aperti, risulta isolato da tutto quello che lo circonda. Questo tipo di foto secondo me, per quanto spesso molto belle ed accattivanti, non sono un esempio di tridimensionalit� ma di isolazione del soggetto, che � un'altra cosa.

Per avere una sensazione di tridimensionalit� occorre avere un mix di molti fattori: una luce non diffusa che produca ombre; la presenza di due o pi� piani a distanze diverse che si riconoscano essere a distanze diverse nella foto (che � bidimensionale) attraverso la sovrapposizione, la diversa luminosit� od il diverso colore, il diverso grado di sfocatura (che non deve essere eccessiva secondo me altrimenti si perde la leggibilit� dei piani), la differente dimensione apparente di due oggetti che sappiamo essere della stessa dimensione (per questo i tele non dovrebbero essere il massimo dato che tendono a rendere i piani pi� ravvicinati di quello che sono); una scena che abbia una certa profondit� prospettica di sicuro aiuta.

Penso inoltre che, dato che noi abbiamo una visione tridimensionale, tanto pi� l'immagine si allontana dal nostro modo normale di vedere quanto pi� il nostro cervello non la riconosce come reale e quindi non ci fa scattare la sensazione di tridimensionalit�. Quindi forse un'immagine che non si discosta molto dall'angolo di visione per noi normale, con una buona nitidezza ed un buon contrasto (la nostra vista � migliore di qualsiasi sensore od obiettivo), con una buona leggibilit� di luci ed ombre (altra cosa che noi riusciamo ancora a fare meglio dei sensori), con una profondit� di campo non troppo piccola (la profondit� di campo della nostra vista � molto grande ma riusciamo a focalizzare solo una porzione piccola del nostro angolo di visione, quindi zone leggermente sfocate, magari sfocate in maniera naturale grazie ad un buon bokeh, forse aiutano) ha buone possibilit� di darci una sensazione di tridimensionalit�.

Mi � capitato per� di vedere foto che soddisfano solo in parte questi requisiti che trasmettevano proprio questa sensazione, forse � proprio un argomento difficile da razionalizzare e da ricondurre a regole certe.

Questa particolarissima foto

http://g1.img-dpreview.com/80270D8455684C5...CB75BAE312C.jpg

per esempio, secondo me ha un forte effetto "tridimensionale", ma soddisfa solo in parte i requisiti che ho elencato, mancano infatti la presenza di pi� piani (sono solo due), di un angolo di campo normale (� scattata con il 21mm Zeiss), di una visione prospettica; per contro ha una luce perfetta per esaltare l'effetto 3D.

E gli obiettivi, quanto possono influire? Si sente parlare spesso, dai cultori di questo marchio a dire il vero, di "3D look" degli obiettivi Zeiss, obiettivi che sono progettati per massimizzare il microcontrasto piuttosto che la risolvenza. Che il microcontrasto elevato dia una sensazione di nitidezza pi� simile alla nostra percezione visiva?

Secondo me l'influenza dell'obiettivo � piuttosto limitata, ma comunque un buon bokeh, una sensazione naturale di nitidezza (microcontrasto piuttosto che risolvenza?) ed una buona leggibilit� di luci ed ombre sono caratteristiche di un obiettivo che possono aiutare.

lilly1976
QUOTE(rolubich @ Nov 20 2012, 08:34 AM) *
Ci provo anch'io a dare un contributo.

Inannzi tutto ho notato come il termine tridimensionalit� venga usato spesso (non mi sto riferendo a questa discussione) per foto nelle quali il soggetto, spesso ripreso con un teleobiettivo a diaframmi molto aperti, risulta isolato da tutto quello che lo circonda. Questo tipo di foto secondo me, per quanto spesso molto belle ed accattivanti, non sono un esempio di tridimensionalit� ma di isolazione del soggetto, che � un'altra cosa.

Per avere una sensazione di tridimensionalit� occorre avere un mix di molti fattori: una luce non diffusa che produca ombre; la presenza di due o pi� piani a distanze diverse che si riconoscano essere a distanze diverse nella foto (che � bidimensionale) attraverso la sovrapposizione, la diversa luminosit� od il diverso colore, il diverso grado di sfocatura (che non deve essere eccessiva secondo me altrimenti si perde la leggibilit� dei piani), la differente dimensione apparente di due oggetti che sappiamo essere della stessa dimensione (per questo i tele non dovrebbero essere il massimo dato che tendono a rendere i piani pi� ravvicinati di quello che sono); una scena che abbia una certa profondit� prospettica di sicuro aiuta.

Penso inoltre che, dato che noi abbiamo una visione tridimensionale, tanto pi� l'immagine si allontana dal nostro modo normale di vedere quanto pi� il nostro cervello non la riconosce come reale e quindi non ci fa scattare la sensazione di tridimensionalit�. Quindi forse un'immagine che non si discosta molto dall'angolo di visione per noi normale, con una buona nitidezza ed un buon contrasto (la nostra vista � migliore di qualsiasi sensore od obiettivo), con una buona leggibilit� di luci ed ombre (altra cosa che noi riusciamo ancora a fare meglio dei sensori), con una profondit� di campo non troppo piccola (la profondit� di campo della nostra vista � molto grande ma riusciamo a focalizzare solo una porzione piccola del nostro angolo di visione, quindi zone leggermente sfocate, magari sfocate in maniera naturale grazie ad un buon bokeh, forse aiutano) ha buone possibilit� di darci una sensazione di tridimensionalit�.

Mi � capitato per� di vedere foto che soddisfano solo in parte questi requisiti che trasmettevano proprio questa sensazione, forse � proprio un argomento difficile da razionalizzare e da ricondurre a regole certe.

Questa particolarissima foto

http://g1.img-dpreview.com/80270D8455684C5...CB75BAE312C.jpg

per esempio, secondo me ha un forte effetto "tridimensionale", ma soddisfa solo in parte i requisiti che ho elencato, mancano infatti la presenza di pi� piani (sono solo due), di un angolo di campo normale (� scattata con il 21mm Zeiss), di una visione prospettica; per contro ha una luce perfetta per esaltare l'effetto 3D.

E gli obiettivi, quanto possono influire? Si sente parlare spesso, dai cultori di questo marchio a dire il vero, di "3D look" degli obiettivi Zeiss, obiettivi che sono progettati per massimizzare il microcontrasto piuttosto che la risolvenza. Che il microcontrasto elevato dia una sensazione di nitidezza pi� simile alla nostra percezione visiva?

Secondo me l'influenza dell'obiettivo � piuttosto limitata, ma comunque un buon bokeh, una sensazione naturale di nitidezza (microcontrasto piuttosto che risolvenza?) ed una buona leggibilit� di luci ed ombre sono caratteristiche di un obiettivo che possono aiutare.

Buongiorno a tutti.
tratto da Wikipedia.... la tridimensionalit�... La vaghezza del termine ne determina in alcuni casi un uso poco chiaro (spesso in campo pubblicitario e mediatico), che dovrebbe suggerire una vaga e spesso non comprovata sensazione di "realt�", fedelt� della riproduzione, o pi� semplicemente di "futuribilit�".


domanda ? visto che � difficile creare questo effetto ed � solo un fatto di prospettive e luci e ombre ...perch� attaccarsi al fumo della pipa.....Giuseppe
Gian Carlo F
QUOTE(rolubich @ Nov 20 2012, 08:34 AM) *
Ci provo anch'io a dare un contributo.

Inannzi tutto ho notato come il termine tridimensionalit� venga usato spesso (non mi sto riferendo a questa discussione) per foto nelle quali il soggetto, spesso ripreso con un teleobiettivo a diaframmi molto aperti, risulta isolato da tutto quello che lo circonda. Questo tipo di foto secondo me, per quanto spesso molto belle ed accattivanti, non sono un esempio di tridimensionalit� ma di isolazione del soggetto, che � un'altra cosa.

Per avere una sensazione di tridimensionalit� occorre avere un mix di molti fattori: una luce non diffusa che produca ombre; la presenza di due o pi� piani a distanze diverse che si riconoscano essere a distanze diverse nella foto (che � bidimensionale) attraverso la sovrapposizione, la diversa luminosit� od il diverso colore, il diverso grado di sfocatura (che non deve essere eccessiva secondo me altrimenti si perde la leggibilit� dei piani), la differente dimensione apparente di due oggetti che sappiamo essere della stessa dimensione (per questo i tele non dovrebbero essere il massimo dato che tendono a rendere i piani pi� ravvicinati di quello che sono); una scena che abbia una certa profondit� prospettica di sicuro aiuta.

Penso inoltre che, dato che noi abbiamo una visione tridimensionale, tanto pi� l'immagine si allontana dal nostro modo normale di vedere quanto pi� il nostro cervello non la riconosce come reale e quindi non ci fa scattare la sensazione di tridimensionalit�. Quindi forse un'immagine che non si discosta molto dall'angolo di visione per noi normale, con una buona nitidezza ed un buon contrasto (la nostra vista � migliore di qualsiasi sensore od obiettivo), con una buona leggibilit� di luci ed ombre (altra cosa che noi riusciamo ancora a fare meglio dei sensori), con una profondit� di campo non troppo piccola (la profondit� di campo della nostra vista � molto grande ma riusciamo a focalizzare solo una porzione piccola del nostro angolo di visione, quindi zone leggermente sfocate, magari sfocate in maniera naturale grazie ad un buon bokeh, forse aiutano) ha buone possibilit� di darci una sensazione di tridimensionalit�.

Mi � capitato per� di vedere foto che soddisfano solo in parte questi requisiti che trasmettevano proprio questa sensazione, forse � proprio un argomento difficile da razionalizzare e da ricondurre a regole certe.

Questa particolarissima foto

http://g1.img-dpreview.com/80270D8455684C5...CB75BAE312C.jpg

per esempio, secondo me ha un forte effetto "tridimensionale", ma soddisfa solo in parte i requisiti che ho elencato, mancano infatti la presenza di pi� piani (sono solo due), di un angolo di campo normale (� scattata con il 21mm Zeiss), di una visione prospettica; per contro ha una luce perfetta per esaltare l'effetto 3D.

E gli obiettivi, quanto possono influire? Si sente parlare spesso, dai cultori di questo marchio a dire il vero, di "3D look" degli obiettivi Zeiss, obiettivi che sono progettati per massimizzare il microcontrasto piuttosto che la risolvenza. Che il microcontrasto elevato dia una sensazione di nitidezza pi� simile alla nostra percezione visiva?

Secondo me l'influenza dell'obiettivo � piuttosto limitata, ma comunque un buon bokeh, una sensazione naturale di nitidezza (microcontrasto piuttosto che risolvenza?) ed una buona leggibilit� di luci ed ombre sono caratteristiche di un obiettivo che possono aiutare.


sono molto d'accordo, per� in fondo siamo pur sempre all'interno del concetto di prospettiva, rafforzato da un uso sapiente dello sfuocato e di nitidezza localizzata sul soggetto a fuoco.
Quella incredibile immagine ne � un esempio lampante:
- nitidezza esagerata del soggetto principale
- sfuocatura quanto basta dello sfondo, che comunque fa avvertire un pelo le minori dimensioni delle altre persone, quindi un certo effetto prospettico.
- contrasto perfetto
ne fanno una immagine decisamente notevole.
Quello che non sembra � che sia scattata con un 21mm (se � in FX) ma con una focale pi� lunga, l'effetto sfuocato da una parte isola il soggetto, ma dall'altra fa avverire meno l'effetto prospettico.
mk1
QUOTE(rolubich @ Nov 20 2012, 08:34 AM) *
Ci provo anch'io a dare un contributo.

Inannzi tutto ho notato come il termine tridimensionalit� venga usato spesso (non mi sto riferendo a questa discussione) per foto nelle quali il soggetto, spesso ripreso con un teleobiettivo a diaframmi molto aperti, risulta isolato da tutto quello che lo circonda. Questo tipo di foto secondo me, per quanto spesso molto belle ed accattivanti, non sono un esempio di tridimensionalit� ma di isolazione del soggetto, che � un'altra cosa.

Per avere una sensazione di tridimensionalit� occorre avere un mix di molti fattori: una luce non diffusa che produca ombre; la presenza di due o pi� piani a distanze diverse che si riconoscano essere a distanze diverse nella foto (che � bidimensionale) attraverso la sovrapposizione, la diversa luminosit� od il diverso colore, il diverso grado di sfocatura (che non deve essere eccessiva secondo me altrimenti si perde la leggibilit� dei piani), la differente dimensione apparente di due oggetti che sappiamo essere della stessa dimensione (per questo i tele non dovrebbero essere il massimo dato che tendono a rendere i piani pi� ravvicinati di quello che sono); una scena che abbia una certa profondit� prospettica di sicuro aiuta.

Penso inoltre che, dato che noi abbiamo una visione tridimensionale, tanto pi� l'immagine si allontana dal nostro modo normale di vedere quanto pi� il nostro cervello non la riconosce come reale e quindi non ci fa scattare la sensazione di tridimensionalit�. Quindi forse un'immagine che non si discosta molto dall'angolo di visione per noi normale, con una buona nitidezza ed un buon contrasto (la nostra vista � migliore di qualsiasi sensore od obiettivo), con una buona leggibilit� di luci ed ombre (altra cosa che noi riusciamo ancora a fare meglio dei sensori), con una profondit� di campo non troppo piccola (la profondit� di campo della nostra vista � molto grande ma riusciamo a focalizzare solo una porzione piccola del nostro angolo di visione, quindi zone leggermente sfocate, magari sfocate in maniera naturale grazie ad un buon bokeh, forse aiutano) ha buone possibilit� di darci una sensazione di tridimensionalit�.

Mi � capitato per� di vedere foto che soddisfano solo in parte questi requisiti che trasmettevano proprio questa sensazione, forse � proprio un argomento difficile da razionalizzare e da ricondurre a regole certe.

Questa particolarissima foto

http://g1.img-dpreview.com/80270D8455684C5...CB75BAE312C.jpg

per esempio, secondo me ha un forte effetto "tridimensionale", ma soddisfa solo in parte i requisiti che ho elencato, mancano infatti la presenza di pi� piani (sono solo due), di un angolo di campo normale (� scattata con il 21mm Zeiss), di una visione prospettica; per contro ha una luce perfetta per esaltare l'effetto 3D.

E gli obiettivi, quanto possono influire? Si sente parlare spesso, dai cultori di questo marchio a dire il vero, di "3D look" degli obiettivi Zeiss, obiettivi che sono progettati per massimizzare il microcontrasto piuttosto che la risolvenza. Che il microcontrasto elevato dia una sensazione di nitidezza pi� simile alla nostra percezione visiva?

Secondo me l'influenza dell'obiettivo � piuttosto limitata, ma comunque un buon bokeh, una sensazione naturale di nitidezza (microcontrasto piuttosto che risolvenza?) ed una buona leggibilit� di luci ed ombre sono caratteristiche di un obiettivo che possono aiutare.


Accidenti Roberto, mi stai facendo spendere un capitale in cornici! laugh.gif
E' esattamente quello che intendo io.
E la storia degli Zeiss e del loro maggior microntrasto l'avrei detta io oggi e mia hai anticipato.
Io credo che ci stiamo avvicinando a dare il giusto significato a diversi termini che abbiamo tirato in ballo.
La tridimensionalit� � un'illusione. Su questo siamo tutti d'accordo. Semplicemente non esiste.
Il nostro cervello deve essere ingannato perch� si manifesti e forse la stessa foto fa scattare l'illusione al signor Bianchi ma non al signor Rossi.
Quindi aggiungerei un altra condizione che � la sensibilit� di ognuno di noi.
Non tutti infatti provano emozioni allo stesso modo. C'� chi � pi� portato alla musica piuttosto che alla pittura.
Detto questo, penso che il cervello possa essere ingannato in diversi modi.
Non so se hai visto i link che ho postato qualche pagina fa.
L'illusione di dimensioni che non esistono pu� scattare anche con basso contributo di dettaglio. Quei disegni a pavimento ne sono la prova.
Altre volte la prospettiva non esiste e bastano ombre e nitidezza come nella scena dell'uomo con il cappello fatta con lo Zeiss.
Se il volto dell'uomo non avesse quella nitidezza, l'illusione svanirebbe.
Quindi a volte bastano alcuni aspetti, altre volte possono bastarne altri.
Il denominatore comune � sempre lo stesso per�! Far scattare l'illusione.
La scena deve proporre al cervello degli elementi forti che esso � abituato a vedere nella realt� quando osserva un oggetto tridimensionale.
Fili.
Gian Carlo F
Un altro scatto che restituisce, a me pare, un buon senso di profondit� ed effetto prospettico abbastanza buono.
A contribuire sono sicuramente:
- le linee formate dai palazzi e vie
- i colori caldi in primo piano (che avvicinano)
- i colori freddi dei lontano (che allontanano)
Eppure questo � un 60mm, quasi un tele.
Qu� � il fattore inquadratura che comanda, l'obiettivo non � certo ideale per ottenere prospettive decise

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Anche in questa versione in Bn (HDR) comunque l'effetto � buono, grazie al buon contrasto generale dell'immagine (le nuvole ed il cielo aiutano molto).

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mk1
QUOTE(Gian Carlo F @ Nov 20 2012, 10:10 AM) *
sono molto d'accordo, per� in fondo siamo pur sempre all'interno del concetto di prospettiva, rafforzato da un uso sapiente dello sfuocato e di nitidezza localizzata sul soggetto a fuoco.
Quella incredibile immagine ne � un esempio lampante:
- nitidezza esagerata del soggetto principale
- sfuocatura quanto basta dello sfondo, che comunque fa avvertire un pelo le minori dimensioni delle altre persone, quindi un certo effetto prospettico.
- contrasto perfetto
ne fanno una immagine decisamente notevole.
Quello che non sembra � che sia scattata con un 21mm (se � in FX) ma con una focale pi� lunga, l'effetto sfuocato da una parte isola il soggetto, ma dall'altra fa avverire meno l'effetto prospettico.


Non sono d'accordo che siamo sempre nel campo della prospettiva. Se provi ad isolare il volto e lo metti su un fondo omogeneo di qualsiasi colore, vedrai che l'illusione di tridimensionalit� rimane.
In questa immagine l'illusione � data principalmente dalla luce, dal contrasto e dalla grande nitidezza.
Certo il resto la amplifica ma a mio avviso non � determinante.
Fili.
mk1
QUOTE(Gian Carlo F @ Nov 20 2012, 10:24 AM) *
Un altro scatto che restituisce, a me pare, un buon senso di profondit� ed effetto prospettico abbastanza buono.
A contribuire sono sicuramente:
- le linee formate dai palazzi e vie
- i colori caldi in primo piano (che avvicinano)
- i colori freddi dei lontano (che allontanano)
Eppure questo � un 60mm, quasi un tele.
Qu� � il fattore inquadratura che comanda, l'obiettivo non � certo ideale per ottenere prospettive decise


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Anche in questa versione in Bn (HDR) comunque l'effetto � buono, grazie al buon contrasto generale dell'immagine (le nuvole ed il cielo aiutano molto).


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In questa tua immagine si percepisce una grande profondit� ma, secondo me, non c'� nessuna illusione di tridimensionalit�.
Fili.
federico777
QUOTE(mk1 @ Nov 20 2012, 10:36 AM) *
In questa tua immagine si percepisce una grande profondit� ma, secondo me, non c'� nessuna illusione di tridimensionalit�.
Fili.


Ma quindi per questa illusione di tridimensionalit� � necessario un soggetto singolo nettamente in primo piano che spicchi su tutto il resto, come nel bellissimo ritratto con il 21 (che peraltro secondo me si vede benissimo che � fatto con un ultragrandangolo)?

F.
Gian Carlo F
QUOTE(mk1 @ Nov 20 2012, 10:30 AM) *
Non sono d'accordo che siamo sempre nel campo della prospettiva. Se provi ad isolare il volto e lo metti su un fondo omogeneo di qualsiasi colore, vedrai che l'illusione di tridimensionalit� rimane.
In questa immagine l'illusione � data principalmente dalla luce, dal contrasto e dalla grande nitidezza.
Certo il resto la amplifica ma a mio avviso non � determinante.
Fili.



QUOTE(mk1 @ Nov 20 2012, 10:36 AM) *
In questa tua immagine si percepisce una grande profondit� ma, secondo me, non c'� nessuna illusione di tridimensionalit�.
Fili.


Questa soggettivit� delle sensazioni, che poi viene oggettivizzata con il termine tridimensionalit�, a me lascia abbastanza perplesso.
A me pare che si pu� dire tutto e il contrario di tutto, e metterlo sotto il cappelo di quella parola.

Ad esempio, secondo me, se a quella bellissima immagine togli lo sfondo cessa di essere bellissima, sar� sempre tecnicamente perfetta ma pure mutilata, perch� si toglie il contesto.
rolubich
QUOTE(mk1 @ Nov 20 2012, 10:15 AM) *
Il denominatore comune � sempre lo stesso per�! Far scattare l'illusione.
La scena deve proporre al cervello degli elementi forti che esso � abituato a vedere nella realt� quando osserva un oggetto tridimensionale.
Fili.


Penso che questo sia il punto

QUOTE(Gian Carlo F @ Nov 20 2012, 10:24 AM) *
Un altro scatto che restituisce, a me pare, un buon senso di profondit� ed effetto prospettico abbastanza buono.
A contribuire sono sicuramente:
- le linee formate dai palazzi e vie
- i colori caldi in primo piano (che avvicinano)
- i colori freddi dei lontano (che allontanano)
Eppure questo � un 60mm, quasi un tele.
Qu� � il fattore inquadratura che comanda, l'obiettivo non � certo ideale per ottenere prospettive decise


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Anche in questa versione in Bn (HDR) comunque l'effetto � buono, grazie al buon contrasto generale dell'immagine (le nuvole ed il cielo aiutano molto).


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Secondo me l'effetto � molto maggiore nella foto a colori, l'aumento della leggera foschia e dei colori freddi pi� ci si allontana rende l'immagine pi� reale, in quella in BN questo effetto realistico si perde.
lilly1976
perch� cercane nel web o nei pittori del 1400 basta chiedere....
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mk1
QUOTE(Gian Carlo F @ Nov 20 2012, 10:51 AM) *
Questa soggettivit� delle sensazioni, che poi viene oggettivizzata con il termine tridimensionalit�, a me lascia abbastanza perplesso.
A me pare che si pu� dire tutto e il contrario di tutto, e metterlo sotto il cappelo di quella parola.

Ad esempio, secondo me, se a quella bellissima immagine togli lo sfondo cessa di essere bellissima, sar� sempre tecnicamente perfetta ma pure mutilata, perch� si toglie il contesto.


Io non ho detto che rimarebbe bella, certo che diventerebbe brutta e mutilata.
Ma l'illusione tridimensinale, per via dell'angolazione della luce e della grande nitidezza, rimane anche gi� solo nel cappello!
Io sostengo che le immagini possono avere prospettiva e profondit� senza dare illusione di tridimensionalit�.
Possono essere tridimensionali senza alcuna prospettiva.
Infine possono sussistere entrambe le cose.
E' la mia opinione, naturalmente.
Se poi vogliamo fare un'altra discussione sugli ingredienti per fare una bella fotografia, possiamo farla.
Ma questa discussione dovrebbe servire per trovare un accordo sul significato del termine " tridimensionalit�"
Capisco che non ti ci ritrovi ma il termine esiste, viene utilizzato e quindi � opportuno che lo usiamo possibilmente tutti nello stesso modo.
Fili.


Gian Carlo F
QUOTE(lilly1976 @ Nov 20 2012, 10:03 AM) *
Buongiorno a tutti.
tratto da Wikipedia.... la tridimensionalit�... La vaghezza del termine ne determina in alcuni casi un uso poco chiaro (spesso in campo pubblicitario e mediatico), che dovrebbe suggerire una vaga e spesso non comprovata sensazione di "realt�", fedelt� della riproduzione, o pi� semplicemente di "futuribilit�".
domanda ? visto che � difficile creare questo effetto ed � solo un fatto di prospettive e luci e ombre ...perch� attaccarsi al fumo della pipa.....Giuseppe


� l� il problema, stiamo parlando di un qualcosa che non � assolutamente definito e che spesso viene abusato

QUOTE(federico777 @ Nov 20 2012, 10:43 AM) *
Ma quindi per questa illusione di tridimensionalit� � necessario un soggetto singolo nettamente in primo piano che spicchi su tutto il resto, come nel bellissimo ritratto con il 21 (che peraltro secondo me si vede benissimo che � fatto con un ultragrandangolo)?

F.


sicuramente se guardi la prospettiva esagerata del volto, ha un nasone!!! messicano.gif

QUOTE(rolubich @ Nov 20 2012, 10:57 AM) *
...........
Secondo me l'effetto � molto maggiore nella foto a colori, l'aumento della leggera foschia e dei colori freddi pi� ci si allontana rende l'immagine pi� reale, in quella in BN questo effetto realistico si perde.

anche a me da quella sensazione

QUOTE(lilly1976 @ Nov 20 2012, 11:05 AM) *
perch� cercane nel web o nei pittori del 1400 basta chiedere....


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Giuseppe sei troppo forte, il pi� tridimensionale del gruppo!!! messicano.gif
Gian Carlo F
lo sfuocato secondo me tende a far sembrare le focali pi� lunghe di quello che in realt� sono
Queste immagini sono scattate con 60mm e 105mm, si percepisce qualcosa di diverso solo perch� si intravede qualcosa nello sfondo, altrimenti sembrano fatte tutte con un tele

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mk1
QUOTE(federico777 @ Nov 19 2012, 11:22 PM) *
E' vero, per� ad esempio io in questi due scatti vedo una certa prospettiva, pur avendo lo sfondo sfocato... in entrambi i casi la ragazza mi sembra stare su un piano tutto suo, quasi fuori dalla foto (nella seconda anche il bimbo a sinistra � sullo stesso piano della ragazza), mentre il resto si allontana...

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Federico


Io trovo che questa bella immagine sia molto realistica perch� la prospettiva � naturale, il grado di sfocatura � dosato e il soggetto in primo piano � molto nitido.
Pi� i primi piani sono vicini e pi� � facile creare illusione di realt� perch� il soggetto si arricchisce di molti pi� dettagli e questo lo fa apparire pi� reale.
Ma come vedi anche soggetti a media distanza possono andar bene.
Nota per� l'angolazione della luce! Una angolazione diversa, meno felice e....l'effetto non c'� pi�!
Fili.
federico777
QUOTE(mk1 @ Nov 20 2012, 11:39 AM) *
Io trovo che questa bella immagine sia molto realistica perch� la prospettiva � naturale, il grado di sfocatura � dosato e il soggetto in primo piano � molto nitido.
Pi� i primi piani sono vicini e pi� � facile creare illusione di realt� perch� il soggetto si arricchisce di molti pi� dettagli e questo lo fa apparire pi� reale.
Ma come vedi anche soggetti a media distanza possono andar bene.
Nota per� l'angolazione della luce! Una angolazione diversa, meno felice e....l'effetto non c'� pi�!
Fili.


Ma quindi tu attribuisci "prospettiva" o "tridimensionalit�", all'immagine?

QUOTE(Gian Carlo F @ Nov 20 2012, 11:21 AM) *
lo sfuocato secondo me tende a far sembrare le focali pi� lunghe di quello che in realt� sono
Queste immagini sono scattate con 60mm e 105mm, si percepisce qualcosa di diverso solo perch� si intravede qualcosa nello sfondo, altrimenti sembrano fatte tutte con un tele


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Gian, non c'entra col discorso ma � proprio bella questa serie Pollice.gif

F.
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