QUOTE(mk1 @ Mar 12 2011, 02:38 PM)

Sono stato ripreso perché sembrerebbe che ho contestato una mia stessa frase, quindi volevo fare chiarezza.
Quando, in un post precedente, ho scritto che le ottiche AI sul formato DX sprecano un po’ della loro risolvenza, intendevo affermare che se impiegate su FX possono far registrare risultati leggermente superiori in quanto impiegano tutte le informazioni contenute nel loro cerchio di copertura. Non volevo dire che perdono qualcosa se confrontate con un’ottica DX sul formato ridotto.
Vediamo se riesco a spiegare meglio quello che volevo dire.
Supponiamo di avere due ottiche, una DX, e una AI e supponiamo anche che abbiano le stesse caratteristiche ottiche, risolvenza compresa.
Supponiamo che questa risolvenza sia pari a 100 linee/millimetro (é per semplificare i calcoli).
Questo vuol dire che su ogni millimetro del sensore queste due ottiche sono in grado di “piazzare†100 linee distinguibili.
Montiamo l’ottica DX su una fotocamera DX , nel caso delle mie prove, una D200.
Se ragioniamo sul lato lungo del sensore, che misura 24mm, avremo che quest’ottica riuscirà a far registrare al sensore 2400 linee ( 100x24)
Montiamo ora, sulla D200, l’ottica AI .
Questa ottica è stata progettata per coprire un formato 24x36 quindi succederà che la parte più periferica dell’immagine proiettata all’interno della fotocamera cadrà ai lati del sensore della D200 e non verrà quindi registrata.
Ora, anche se psicologicamente, questo spreco di immagine può indurre a pensare che la resa finale possa risultarne diminuita, in realtà non è cosi!
Avendo quest’ottica un potere risolvente di 100 linee/mm proietterà comunque, sul sensore della D200, le sue brave 2400 linee, 100 x 24, esattamente come l’ottica DX.
Il discorso è diverso sul sensore FX, è qua che l’ottica AI può sfoderare tutta la sua potenzialità in quanto, sempre ragionando sul lato lungo del sensore FX che misura 36mm, è in grado di far registrare 3600 linee (100 x 36).
Il fatto che con la D700 o D3 si possano ottenere dei risultati leggermente superiori a forti ingrandimenti non vuol dire che le ottiche AI non funzionino bene su DX ma vuol dire solo che, a parità di tutto il resto, più grandi sono i sensori e più informazioni è possibile registrare, la stessa identica cosa che succede sulla pellicola utilizzando una fotocamera 4,5x 6 piuttosto che una 24x36.
Attenzione che le immagini su FX risultano subito più belle già sul monitor della fotocamera ma questo soltanto perché il controllo immagine di queste fotocamere professionali è più spinto e i loro monitor sono migliori, in realtà le differenze sono minime e fruibili solo a forti ingrandimenti.
Ad alti ISO il discorso cambia, ma questa è un’altra storia.
Filippo.
Ottimo discorso che condivido. Mi permetto di aggiungere un particolare: le ottiche sono costruite per avere una certa definizione, ritenuta ottimale, e non più di questa. Tanto è vero, che un obiettivo macro, ha una risoluzione da molti giudicata troppo elevata per essere usato in ritratti.
Ne consegue che utilizzando un'ottica nata per il 24x36 su dx si ha una perdita di definizione che fa diventare la resa dell'obiettivo più morbida.
Un obiettivo nato per dx, invece, a parte le difficoltà costruttive, è progettato per avere una giusta definizione (risoluzione) sul formato dx, quindi si può dire che la sua durezza-incisione è ideale sul formato ridotto.
Mi permetto di aggiungere che, desistendo dall'acquisto di ottiche ai ais i possessori di fotocamere dx, questi necessariamente saranno offerti a prezzi più vantaggiosi per noi possessori di fx:
DESISTETE GENTE!