QUOTE(robermaga @ Nov 20 2012, 04:23 PM)

In questo caso penso che sarà dura Filippo....tutta la discussione precedente sta li a dimostrarlo. Io stesso non sono sicuro di aver capito bene questi concetti e in particolare distinguere quello di profondità da tridimensionalità. Il concetto di prospettiva, quello si lo si può ben distinguere perché è dato in genere da rette (fili elettrici, strade, particolari, che partendo da una base ipotetica, tendono a un punto infinito (semplifico, mi rendo conto).
Tornerei per un attimo alle mie tazzine colorate. Mi son dimenticato di un concetto fondamentale (giuro, me lo son dimenticato) ed è il concetto di "massa". Nel caso specifico le masse sono due, le due tazzine su due piani completamente diversi e uno sfondo con un texture dichiaratamente prospettico. Potevano essere anche di più, ma a me non piace inserire "troppe cose" nelle foto, le foto minimali mi piacciono di più. Quindi io penso che sono più "masse" su piani diversi e non necessariamente tutte a fuoco a creare la sensazione di tridimensionalità. Inserire il tutto in un contorno prospettico poi, migliora ancora questa sensazione.
Quindi è la "massa", il soggetto principale che nella sua forma e opportunamente illuminato che genera "di per se" la tridimensionalità.Se questo è giusto (e non è detto che lo sia) le ottiche giuste possono essere tutte, ma io ci vedo meglio i medio tele. I medio tele perché avvicinano i piani che altrimenti sarebbero distanziati ed evanescenti. La foto delle tazzine è scattata con un 60 su DX e quindi un 90!!
Ma su uno still-life tutto e più facile, vediamo su un paesaggio come questo...Visualizza sul GALLERY : 2.5 MB..... non sono sicuro che sia appropriato, a me sembra. Qui non c'è prospettiva ma la sequenza delle "onde della terra" (così ho chiamato un mio piccolo album sulle Crete) alla luce del tramonto forma diversi piani (diverse masse e nessun segno prospettico) fino a ricondurre lo sguardo alla chiesetta in cima alla collina. Ebbene, se guardate la focale usata viene fuori un corrispondente al 150.
Ora guardiamo questo quadro del grande Mantegna... una delle composizioni più tridimensionali della pittura.
Visualizza sul GALLERY : 306 KBSe fosse una foto con che tipo di ottica sarebbe fatta questa prospettiva schiacciata? Qui non vi sono dubbi... il Maestro ha inventato il teleobiettivo. I piani posteriori sono quasi più grandi dei primi piani e in questo caso il perché è facile. Tutto doveva ricondursi al volto del Cristo... tutto il gioco delle masse, dai piedi alle pieghe al torso, in una composizione compressa e che ha comunque del grandioso.
Non so se ho fatto confusione o espresso quello che intendo..... e forse mi son dimenticato di qualcosa.
Ciao
Roberto
Neanche io so se è giusto, so solo che stai dando ai termini gli stessi significati che do io e questo mi basta.
I tuoi bellissimi paesaggi come quello della strada che scende e poi sparisce dietro l'albero, questo con il colle ondulato... direi che danno un grande senso della profondità.Ma che dico grande, straordinario!
In realtà il termine profondità è figlio della prospettiva ma io userei questo termine dedicandolo proprio al paesaggio per indicare la sensazione di lontananza resa da uno sfondo o la presenza di più piani via via più lontani.
La prospettiva la userei più per soggetti geometrici con linee di fuga e tutto il resto.
Riguardo la tridimensionalità, secondo me hai colto nel centro spaccato!
Mi fa piacere che ci siamo incontrati, anche Roberto mi sembra allineato con noi, peccato per qualcuno che ha reputato il discorso poco serio...
ma pazienza, il mondo è bello perchè è avariato diceva il grande Totò.
Benissimo, il discorso per me è concluso. Togliamo il disturbo e ci scusiamo con le persona che abbiamo infastidito.
Se qualcuno volesse continuare consglio di farlo per Mp.
Si tratta di cose poco serie, non adatte al club.
Fili.