QUOTE(rolubich @ Nov 12 2011, 12:41 AM)

Senz'altro foto di qualità, ma evidenziano la qualità del fotografo molto più che quella dell'obiettivo.
Riguardo all'obiettivo Angenieux, dai ritagli a piena risoluzione che hai inserito mi sembra che si comporti molto bene anche a TA, dalle foto di Pietro invece sembrava che fosse un'apertura da dimenticare.
Da cosa potrebbe dipendere?
- Senz'altro la minor risoluzione specifica della D700 rispetto a quella della D2x aiuta.
- La messa a fuoco accurata in studio rispetto a quella sul campo è sicuramente un'altro vantaggio come lo è l'uso del cavalletto (immagino).
Ma secondo me è molto importante anche la scena inquadrata con luce abbastanza uniforme (a parte i due punti luminosi) e non troppo forte.
Alcuni obiettivi di grande apertura Nikon (28mm f/2, 35mm f/1.4, 50mm f/1.2 e 85mm f/1.4 per esempio) soffrono a TA di una notevole perdita di contrasto (tengono bene la nitidezza invece) dovuta ad un flare diffuso che si evidenzia soprattutto con forte luci e forti contrasti. In altre situazioni di luce più soft rendono benissimo restituendo bellissime atmosfere. Forse anche l'Angenieux, come altri vecchi obiettivi privi di strati antiriflessi di ultima generazione, va usato con moderazione a TA, solo quando la luce lo consente.
Esempio di foto che mette in luce la qualità dell'obiettivo e purtroppo anche del fotografo
50mm f/1.2 AIS @ f/1.2
Ingrandimento full detail : 7.3 MBFallo ancora invece.
Ciao
ciao Roberto
l'Angenieux andava e va benissimo, ma ha il suo carattere particolare
io faccio un paragone un po strano tra lui ed il Nikkor, il Nikkor è una bella donna giovane ed attraente, vistosa, con un fisico mozzafiato,che si fa notare in ogni condizione di luce capiti a tiro, sempre omogeneo nei risultati e nella resa, insomma uno affidabile e docile
l'Angenieux lo paragono ad una 40enne, affascinante, conturbante dal fisico e bellezza non eccezionale, dal carattere non docile capace di essere tanto dolce ma anche tanto scorbutico, incostante e non affidabile al 100% al primo approccio, che non ti dà confidenza subito ma che è capace di darti delle emozioni che nessuna altra riesce a darti
se ricordi le mie prove in passato, tutti i guai che erano venuti fuori erano dovuti principalmente a due fattori
1) la non precisa messa a fuoco per colpa mia, gli anni passano per tutti
2) l'inesperienza nel non aver capito subito il carattere che ha
il primo punto l'ho risolto, con il consiglio provvidenziale di Fil MK1, comprando una DK-17M una lentina che ingrandisce la scena inquadrata, di appena 1,2X, ed avendo il mirino che copre il 100%, non si perde nulla dell'inquadratura ma che ti fa apprezzare il fuoco senza l'ausilio dei vari pallini o freccette, se l'avessi comprata prima non so se avrei avuto quelle vicissitudini
per il secondo punto invece,credo di essermi fatto un'opinione ben precisa
sotto l'f 4 non gradisce tanta luce come il pieno sole o scene a forte contrasto
sopra, ma da 5,6 ad 11, puoi fare quello che vuoi, anche se il meglio lo dà sempre in ombra chiara, come la definisce Ciro, restituendoti colori che per qualsiasi lente sono irraggiungibili, a parte i tedeschi con la Z
la tutta apertura si può usare benissimo a condizione che la luce sia ai minimi sindacali dove la TA avrebbe un senso usarla e che ci vedi bene

come da esempi dell'ottimo Ciro
il senso di rotazione inverso nella messa a fuoco si supera benissimo, anzi io ero già abituato cosi con il fratello che ho montato sulla telecamera, i tempi di scatto non sono un grosso problema personalmente ho scattato anche ad 1/40° ,se ricordi un pò indietro le immagini postate fatte a Roma, basta avere una buona impugnatura ed un corpo macchina non troppo leggero, Ciro per questo ti dicevo compra un MB-10 aiuta non di poco, ed infine un pò di allenamento per i muscoli dell'avambraccio e della schiena che sono quelli che se tonici aiutano e non di poco nella stabilità, ringraziando la sorte i miei sono allenati costantemente dal lavoro che faccio ed il bello è che mi pagano pure
morale della favola, gran bella ottica dal sapore antico, dai colori caldi ed europei, dalle ombre non troppo chiuse, non eccezionale al top nella nitidezza ma dalla plasticità e tridimensionalità della scena inquadrata, insomma un'ottica che si fa certamente notare e non passa in'osservata
Pietro