Eccomi, cari amici, con i miei amati 55 micro.
Mostrerò soltanto le comparazioni più significative altrimenti ci facciamo del male.
Il soggetto delle riprese ravvicinate (“Preset” f11)
Misura 24mm x 36mm ( rapporto 1:1)
La marca da bollo misura 15mm per lato!
Centro AI f 5,6 (Preset e compensating hanno dato la stessa identica resa)
Centro AIS f 5,6
L'AIS è un pelo meno contrastato al centro ma non manca di risolvenza e con una modestissima dose di contrasto ( 10 unità) si porta al livello del 3,5.
Angolo Compensating f 5,6
Angolo AI f 5,6
Angolo AIS f 5,6
Tutte le versioni 55/3,5 hanno lo stesso schema ottico e nel corso della produzione pare ci siano state piccole “limatine” che in buona sostanza, hanno lasciato la resa al centro praticamente identica.
Forse questi piccoli “ritocchi” sono quelli che hanno determinato le differenze ai bordi che abbiamo visto.
La lente flottante presente nello schema 2,8 rende questo obiettivo più omogeneo nella sua resa dal centro ai bordi già ai diaframmi aperti.
Verifica della diffrazione
Centro AI f32
Centro AIS f 32
Il 2,8 entra in diffrazione con mezzo diaframma di anticipo rispetto alle versioni 3,5 e quindi a f32 risulta inferiore . Con una piccola dose di contrasto generale e una flebo di MDC, riesce tuttavia a competere dignitosamente.
Per tutti i 55 è consigliabile utilizzare il diaframma 32 solo in casi di effettiva necessità.
La perdita da diffrazione è infatti molto modesta a f16, visibile ma recuperabile a f22 e di una certa entità e non sempre recuperabile in post-produzione, a f32.
Si possono comunque ottenere risultati accettabili anche utilizzando questo diaframma estremo,
specie per stampe o altri utilizzi a bassa e media risoluzione.
Il modello “preset” si ferma a f22.
Il soggetto a infinito ( “preset” f11)
Per le riprese ad infinito mostrerò solo gli angoli , perchè i centri si equivalgono in tutti i modelli.
Preset f 3,5
Compenstating f 3,5
AI f 3,5
AIS f 2,8
File Preset a f 3,5 corretto con un minimo di contrasto e MDC
Preset f11
Compensating f11
AI f11
AIS f11
Con le seguenti prove, spero di aver dimostrato che tutti i 55 sono da considerarsi estremamente validi.
I primi modelli, alle grandi aperture presentavano una curvatura di campo leggermente più accentuata, ma con i mezzi correttivi di oggi non mi sembra ci sia da impensierirsi molto.
Abbiamo visto anche l'ottimo comportamento, inaspettato, che hanno all'infinito.
Questi vecchi modelli hanno il grande vantaggio di costare poco e hanno quindi un rapporto qualità-prezzo straordinario.
I modelli PC, K e AI, che dovrebbero essere identici nei risultati, sono un buon compromesso generale fornendo un risultato al centro che necessita di minor post-produzione. I bordi ai diaframmi aperti lasciano però un po' a desiderare.
Il modello 2,8, considerato da molti un compromesso meno efficiente nella macro, si è rivelato invece uno strumento di estrema efficacia, con dei bordi migliori del 3,5 e con una resa generale che con un minimo di contrasto aggiuntivo non ha niente da invidiare alle versioni 3,5.
Io continuo a sostenere che, tasche permettendo, il modello 2,8 è la scelta più moderna e completa, soprattutto nella riproduzione di documenti e quadri, anche a diaframmi aperti.
La sua maggior luminosità, inoltre, può essere di grande aiuto in molte occasioni, specialmente con l'uso dei tubi.
Spero che queste prove possano essere d'aiuto nella scelta tra i vari modelli.
Alcune mie immagini con uso “improprio” del 55 micro.
Sfocato 55 micro
Il viandante di porcellana
Cena in solitudine
Filippo.