QUOTE(zipzip @ Apr 1 2012, 11:41 PM)

Ho passato la giornata a provare il micro AI 105 f4. L'ho comprato molto bello d'occasione insieme al suo tubo di prolunga PN-11, per sostituire il più recente micro AIS 105 f2.8.
Dalle ricerche su Internet mi aspettavo che in macro il più vecchio dei due fosse migliore (mentre l'altro è accreditato di migliori risultati a lunga distanza).
Ho fatto dei confronti, ma i risultati sono piuttosto aleatori a causa delle possibili imprecisioni nella messa a fuoco, le vibrazioni, ecc.
L'unica conclusione cui sono giunto è che a rapporto d'ingrandimento 1:2 e 1:1 le differenze non sono tale da farmi propendere decisamente per l'uno o per l'altro.
Ho trovato, però, che il micro f4 forma una coppia meravigliosa con il tubo PN-11. Il progetto dell'obiettivo è derivato da un'ottica per soffietto, per cui l'elicoide di messa a fuoco sposta l'intero gruppo ottico. Per questo motivo, ad esempio, lo schema ottico a 1:2 senza tubo (massima estensione dell'elicoide) e con il tubo (minima estensione) è identico: l'obiettivo lavora perfettamente a tutte le distanze intermedie. Ciò non accade col fratello più giovane, che ha uno schema ottico più sofisticato.
Non ho fatto confronti a lunga distanza, perchè non sono molto interessato: possiedo anche il fido 105 f2.5 e intendo tenermelo.
In conclusione, dopo molto arrovellare ho deciso di tenere il micro f/4 e vendere il f/2.8.
Ecco un paio di scatti col 105 f/4 e PN-11 a 1:1.
A f/11 (ma 800 ISO per arrivare a 1/80 e cercare di contrastare le forti vibrazioni dovute alla brezza):
Ingrandimento full detail : 746.6 KBA f/16 e luce flash (sempre 800 ISO, per confronto):
Ingrandimento full detail : 982.1 KBMolto, molto bella la seconda. A questi rapporti e con soggetti in movimento il flash è (quasi) indispensabile.
Venendo al problema delle lenti, non conosco direttamente il 104 f4, ma conosco benissimo l'altro. Del f4 conosco la letteratura, perché per un po di tempo l'ho cercato pure io considerandolo una valida alternativa al più moderno 2,8. Hai colto bene i suoi vantaggi dovuti dovuti alle lenti non flottanti. Te ne suggerisco un'altro: ha una maggior distanza di lavoro, cosa utilissima e spesso sottovalutata in macro. Probabilmente non è performante come il 2,8 in un uso generico, ma per uno che possiede il favoloso (IL MAGICO

) 105 2,5, il problema non sussiste.
Quindi concordo con la scelta di tenere il 105 f4. E le foto sono molto belle.
Ciao
Roberto
P.s. Dimenticavo.... dai una soffiata al sensore. A diaframma chiuso le patacche si vedono ancor di più.