QUOTE(Gian Carlo F @ Jun 26 2013, 11:48 AM)

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Cambiando discorso, volevo chiederti le tue impressioni su quel 180 Angénieux con attacco AIs , ne ho visto uno di occasione e mi sembra un gran bel pezzo...
Caro Gian, permetti a me di rispondere alla tua domanda, dal momento che l'unico possessore di un Angènieux 180/2,3 Apo Dem ora qui dentro, probabilmente, sono io.
Pietro lo ha avuto per qualche tempo, ma se lo è tolto per diversi motivi ormai noti; motivi di lavoro, di uniformità di produzione e postproduzione e anche per motivi pratici dal momento che 8 foto su 10 che faceva con quell'obiettivo non erano accettabili. Se ricordi bene ci fu anche una discussione, all'epoca, in cui si cercò di definire se l'obiettivo in questione non fosse fallato o se soffrisse, come sembrava da certe foto di Pietro, di backfocus accentuato. Ci impegnammo tutti in una specie di diagnosi e terapia a distanza.
Se da un lato si restava ammaliati dai suoi colori, dall'altro il vetro sembrava soffrire di criticità molto serie.
Tutte sciocchezze. Io mi sono fidato più blasone che di certe foto del pur valente Pietro e, fortunatamente, posso affermare che questo obiettivo non ha nessun problema, se non quello di esigere un uso corretto; e noi sappiamo che su una digitale da 1 chilo e 300 grammi, una bombarda come questo pezzo francese, che supera il chilogrammo di peso (1.050 grammi), assolutamente manuale, non è roba per tutti. Di fatti è un AIs a tutti gli effetti, con 5 viti sulla flangia di innesto come gli AI e funziona su una digitale tal quale un AIs, in tutto e per tutto essendo un Nikon dedicato. Pietro ti ha già detto che la messa a fuoco è all'incontrario, cosa di cui all'atto pratico ci si accorge solo se si è abituati a fuocheggiare guardando freccette e pallino verde. E questo è uno dei motivi d'errore di quella MF precisa che ci piace avere. Io guardo solo lo smerigliato assolutamente vuoto della mia D4 che ho privato perfino del rettangolino di AF, la qual cosa mi fa felice come un ragazzino. Di freccette e pallini non me ne può fregare di meno. Altra limitazione è che il diaframma massimo può essere impostato in macchina solo a ƒ/2,5 perchè non esiste ƒ/2,3. Ma questo è un problema solo degli exif a TA. Gia dal primo scatto di diaframma tutto si normalizza, anche per gli exif.
È un vetro stupendo, con una rotondità di immagine introvabile e con uno sfocato commovente. Ha due gruppi focali con movimento asincrono. Il primo gruppo anteriore corregge il fuoco per le brevi distanze e, contemporaneamente, essendo formato da una lente fluor Krown a bassa dispersione, collata ad una lente ad alta rifrazione ed alta dispersione, elimina Coma e Aberrazione Cromatica, poiché le due lenti affrontate formano anche un potente doppietto apocromatico. 6 lenti su 8 sono ad alta rifrazione. La distorsione è praticamente contenuta dentro livelli che definire eccellenti è poco. Si tratta dunque di un progetto molto sofisticato, apprezzabile da occhi che sappiano vedere oltre i numeri e i test da banco che, come sappiamo, dicono
che cosa ma non
come.
Attualmente ne esiste uno in Europa centrale che viene offerto a 2.500 euri che mi pare in buone condizioni. Il prezzo non è eccessivo perchè ho visto alcuni esemplari molto belli offerti anche a 3.900 euri, sempre attacco Nikon. Da un po' di tempo c'è in rete un esemplare a basso costo, sotto i 1000 euri, ma ha il paraluce rotto e ci sono ammaccature e notevolissimi segni d'uso. Fino ad ora non ha compratori e veramente non merita attenzione, così come non meritano attenzione un paio di esemplari dichiaratamente rovinati dai funghi e dalle muffe, dimenticati chissà dove dalla metà degli anni 80 e che sembrano attualmente scomparsi dalla rete.
Considera che intorno al 1986 veniva venduto a circa 3 milioni di lire contro 1,6 milioni del 180/2,8 ED Nikkor e ciononostante averne uno era molto difficile. Li mollavano con il contagocce.
Io ho trovato recentemente anche il collare per il treppiede che era un opzionale che si acquistava a parte. Ora è completo e il collare è proprio nuovo, mai usato.
Se ti capita, dunque, io te lo consiglio vivamente. Non lo consiglio, invece, a fotografi senza una formazione analogica e a quelli che, solitamente, si affidano all'autofocus e al VR. Si tratta di un'ottica "museale" capace di restituire immagini ammalianti, ma di non facile uso. L'esperienza di Pietro insegna.
Qui di seguito vedi un provino, allestito per farti vedere un po' di roba colorata e la resa generale.
Se vuoi vedere qualche foto, contattami in privato perchè questa è una sezione cosiddetta tecnica (ma tecnica de che?!) non si postano foto, ma solo provini e parlare di un non Nikon, sebbene AIS Nikon dedicato e famosissimo, è cosa che è bene non fare...