QUOTE(robermaga @ Apr 6 2012, 06:30 PM)

Confesso di non aver mai visto un Telyt, ma sapevo che gli antichi tele erano lunghi quanto la loro focale, proprio come un antico "cannocchiale". E non sapevo che erano dei semplici doppietti. Allora il Telyt 600 è oltre i 60 cm?.
Mi vergogno un po, alla mia età e dopo più di 40 anni di fotografia.......
Sì esatto, il Telyt 560mm è lungo circa 56cm, il rischio a portarlo fuori è che ti chiedano il porto d'armi
In pratica entrambi sfruttano la stessa montatura (quello che io chiamo "tubo di messa a fuoco", in realtà è solo un gigantesco tubo di prolunga, non c'è niente dentro...), alla cui estremità puoi inserire a scelta o la "testa" di 400 (che è relativamente corta, perché il tubo da solo sarà già una ventina di cm) oppure la "testa" da 560, che invece è lunga da sola quanto il 400 "completo" (testa+tubo).
La messa a fuoco è anch'essa all'antica, nel senso che avviene tenendo pigiato un bottone di sblocco e "allungando" o "accorciando" manualmente l'intero complesso, e lasciando andare il bottone una volta nitido (un po' come fosse un macro sul soffietto, insomma!). Il diaframma è all'estremità posteriore della testa, naturalmente senza alcuna trasmissione con la macchina, si lavora quindi in stop-down (ma con un'apertura massima di 1:6.8 e dovendo usare tempi rapidi, non è una grossa limitazione: sei quasi sempre a tutt'apertura, con la macchina in A che adegua il tempo di posa...)
A corredo è inoltre fornita un'impugnatura per l'uso a mano libera, da attaccare alla filettatura per il treppiede, con appoggio da spalla: con il 400 se ne può anche fare a meno, ma la lunghezza del 560 fa sì che, per una semplice questione di braccio di leva, dopo poco ci si senta le braccia di piombo, mentre con l'impugnatura il peso è scaricato su tutto il corpo e si lavora molto meglio.
Ecco il 560 pronto all'uso, con impugnatura:
http://www.pbase.com/jhuddle/image/99919205.jpg(la tizia ha dei bei braccioni, si vede che è allenata ad usarlo

)
Questo è il 400 smontato nella sua scatola, in kit come il mio: tubo, testa obiettivo, impugnatura e supporto da spalla (in due pezzi):
http://www.pindelski.org/Blog/400Telyt1.jpgFra i vantaggi che venivano pubblicizzati all'epoca c'era anche il fatto che, smontato, occupava pochissimo spazio ed era quindi facilmente trasportabile, e che bastava portare anche la testa di 560 per avere rapidamente a disposizione due differenti focali... a questo proposito, ho un sacco di vecchie brochure in cui venivano pubblicizzati i teleobiettivi di "nuovo tipo" (vedi Sonnar ecc.) vantando il fatto che fossero "molto più corti della loro lunghezza focale"

QUOTE
Tornando al discorso sollevato da Giuseppe e da Wite.. (Lorenzo?), io pur condividendo quanto detto sia da te che da Gian (bellissimo il discorso sul ruolo del montatore), io sentendomi fra gente seria e fra amici, auspicherei una visione più critica riguardo alle foto postate. E' vero, a volte ci riguardiamo a dare dei giudizi e a dire la nostra, ma facciamo bene? Non credo. Certo non bisogna cadere nel ruolo dei sapientoni che circolano nelle varie sezioni, dove la critica va dal leggermente acidulo al canzonatorio fino alla stroncatura. E si esaltano solo i lavori della propria cerchia.... A me personalmente fa piacere quando uno dice si.. questa foto è bella, ma avrei fatto un taglio così, oppure avrei dato più contrasto per migliorare (o diversificare) l'effetto, ecc. ecc.... Poi magari uno motiva il perché della scelta, e il dibattito si anima. Il tutto può innescare anche dei fraintesi, e vero... ma ritengo meglio la critica che il silenzio o il giudizio compiacente.
Con questo saluto tutti gli amici e auguro una buona e serena Pasqua.
Io penso che l'essenziale è che le critiche siano sempre essere costruttive, come dici tu un "avrei tagliato qui" o "avrei alzato un po' la saturazione" ci sta bene, può stimolare un dibattito interessante, laddove un "questa foto mi fa schifo" può solo servire a irritare o abbattere (a seconda del carattere e dell'umore) il destinatario della critica

Buona Pasqua anche a te e a tutti gli amici del club

(io comunque ci sarò anche nei prossimi giorni)
Federico