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mk1
La valutazione fatta da Bjorn Rorslett, del 55 Micro-Nikkor Auto “compensating” del 1963,
è stata quella che ha fatto scattare la molla della mia curiosità.
Cinque, il massimo dei voti, per le riprese ravvicinate e due, un votaccio, per il paesaggio.
Un buon quattro secco per le seguenti versioni 55/3,5.
Eppure si tratta del medesimo schema ottico, anche se con un diverso trattamento antiriflessi….perché tutta questa differenza di resa o di giudizio?
Poi c’era la storia del 55/2,8, votato sempre quattro, che però, adottando uno schema ottico diverso, è stato spesso circondato da un alone di diffidenza, alimentato dagli affezionati della versione 3,5.
Così , qualche mese fa, mi sono procurato tre esemplari rappresentativi della produzione e li ho testati. Senza alcuna pretesa scientifica, naturalmente.
Prendete quindi tutto con le pinze e se avete esperienze contrastanti sarà interessante confrontarle.
Per le riprese più delicate ho usato lo stativo, lo specchio alzato e lo scatto remoto.
Naturalmente le immagini non sono state manipolate come contrasto e nitidezza ed il valore impostato nella fotocamera era “standard”.

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Particolare 3,5 Auto
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Part. 3,5 K
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Part. 2,8 AIS
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Part.3,5 Auto
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Part.3,5 K
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Part. 2,8 AIS
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Part. 3,5 Auto
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Part. 3,5 K
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Part. 2,8 AIS
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Controluce 3,5 Auto
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Controluce 3,5 K
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Controluce 2,8 AIS
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Sfocato a f 2,8

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Sfocato a f 5,6
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Sfocato a f 11
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55mm micro-Nikkor f 3,5 Auto “Compensating”
Prodotto da 1963 al 1969, si distingue per una particolarità.
E’ dotato infatti di una compensazione meccanica ed automatica del diaframma in funzione del tiraggio.
In pratica, ruotando la ghiera di messa a fuoco, il diaframma, pur rimanendo sul suo valore, si modifica leggermente, in apertura, se si focheggia più vicino e in chiusura focheggiando più lontano. Qualcuno si chiederà il motivo di tutto questo e allora è bene ricordare che quando si mette a fuoco un soggetto estremamente vicino con un’ottica macro, il suo corpo viene considerevolmente“allungato”.
Questo allungamento comporta una caduta di luce tale che, se non venisse compensata, si tradurrebbe in una significativa sottoesposizione dell’immagine.
Con questo modello era sufficiente impostare il diaframma suggerito da un’esposimetro esterno ed il sistema di compensazione dell’ottica faceva il resto!
Naturalmente, con l’avvento delle fotocamere dotate di lettura esposimetrica TTL questo sistema di compensazione non fu più necessario.
Come tutti gli altri 55/3,5 utilizza uno schema ottico Gauss invertito che Nikon aveva impiegato con molto successo nel campo dei microscopi.
Dai miei test, contrariamente alla valutazione di Rorslett, emerge che questo obiettivo rende benissimo anche all’infinito e che in controluce, anche senza paraluce, è meno vulnerabile alla luce estranea rispetto alle versioni successive, fornendo sempre una elevata leggibilità ed un ottimo contrasto. Nell’immagine della travatura, per esempio, il sole era appena fuori dall’inquadratura, tanto che gli altri due esemplari hanno avuto seri problemi, fornendo risultati velati. L’ultra- vecchietto invece, ha tenuto meravigliosamente, probabilmente per una più felice geometria dell’incasso della lente anteriore, visto che questa è dotata di un semplice e primordiale trattamento antirilfessi monostrato.
Il 55 “compensating” ha una colorazione più calda, sul giallo direi, rispetto alle versioni K-AI.
Il brutto voto dato da Rorslett per le lunghe distanze mi fa pensare che il suo esemplare fosse difettoso oppure che dovrei fare altre riprese di panorami per vedere se mi è sfuggito qualcosa.
A tal proposito mi piacerebbe sentire qualche amico del forum che abbia avuto delle esperienze positive o negative in riprese di paesaggio con questo obiettivo.

55mm micro.Nikkor f 3,5 K
La versione K, utilizzata in questa comparazione, è stata prodotta dal 1975 al 1977. E’ identica alla successiva versione AI che conserva la stessa carrozzeria e lo stesso peso.
Dal test risulta caratterizzata da una tonalità più fredda con bianchi più puliti e da un macrocontrasto leggermente più alto, aspetti che si traducono in una sensazione di nitidezza leggermente maggiore rispetto agli altri due modelli testati.

55mm micro-Nikkor f2,8
Questa del 1979 è l’ultima versione a fuoco manuale della serie 55 micro. Con l’intento di dare maggiore luminosità agli schermi di messa a fuoco, che a grandi tiraggi si oscuravano, Nikon decise di portare il 55 micro alla luminosità 2,8.
Per garantire le prestazioni con la nuova specifica fu abbandonato lo schema Gauss che era stato impiegato per tutte le versioni f 3,5 e fu adottato uno Schneider Xenotar. Con questo schema ottico si mantennero tutte le caratteristiche dell’ottica precedente salvo un piccolissimo calo di macrocontrasto, motivo per cui tanti fotografi continuano a preferire la vecchia versione.
Anche il 55/2,8 ha una leggera colorazione calda rispetto al 55 K.
Come si può vedere dalle immagini, il 55/2,8 non è da meno alla versione 3,5 sia nella macro che all’infinito e considerata la maggior luminosità nel mirino e la possibilità di ottenere uno sfocato più marcato, è a mio avviso, la scelta migliore per chi vuole utilizzare questo tipo di lente nell’uso generico.

Sfocato
Mi sembra che i “micro” non se la cavino malissimo.
Ho inserito solo le riprese fatte con il 55/2,8 perché lo sfocato era identico per tutte e tre le versioni.
Certo, parliamo di ottiche nate per ben altri scopi e dotate di diaframma a sette lamelle ma nel complesso, la qualità dello sfocato mi sembra buona. Per un giudizio più competente su questo aspetto, attendo con interesse il giudizio di Fausto Panigalli, il quale ha acquistato la versione 55/ 2,8 e che di sfocato se ne intende sicuramente più di me!

Conclusioni
Da questo confronto tutti i micro-Nikkor ne escono meravigliosamente. I tre modelli, a mio avviso, si equivalgono, ognuno di essi ha una sua particolarità che però, in generale, non lo fa diventare peggiore o migliore dell’altro.
Qualsiasi modello abbiate, sappiate che avete tra le mani uno strumento eccezionale.
Non ho citato la mancanza di distorsione, la grande nitidezza e luminosità dal centro ai bordi che caratterizzano indistintamente tutte le versioni, caratteristiche fondamentali per un’ottica nata proprio per la riproduzione fedele di documenti, stampe e quadri nonché per la duplicazione di negativi e diapositive.
Filippo mk1




























Tangerineblues
Grazie Filippo. Come si suole dire: ottimo ed abbondante. Molto interessante il particolare di aggiustamento meccanico del diaframma della versione 3.5 che mi affascina moltissimo e che non conoscevo.

Io ho solo la versione 2.8. Posso dirti che sono molto soddisfatto del 55/2.8 anche nell'uso generico, tanto che per 20 anni è stato il solo "normale" in mio possesso con il quale ho fatto tutto. Ho sempre gradito molto il suo sfocato che ho trovato "accogliente" e per nulla "nervoso". Ma anche io sullo sfocato...
Sebbene, come riferisci, ci sia stato un leggero calo del contrasto in questa versione, io nell'uso generico l'ho trovato più forte, proprio nel contrasto e nella resa dei colori rispetto ad un "normale " 50/1.4 per esempio. Naturalmente qui i riferimenti sono sempre i 55 micro e non altro.

Una sola piccolissima curiosità che magari è una sciocchezza ininfluente. Tu hai fatto tre foto in controluce del sottotetto. Suppongo che tu abbia usato un tripode. È possibile che dalla esecuzione della prima foto alla esecuzione della terza, con macchina ferma, posa essere trascorso quel poco da variare la posizione del sole e farlo entrare di quel tanto per... perchè mi sembra che il controluce sia retto in grado minore proprio dalla sequenza di obiettivi usati.

Ad ogni modo è un ottimo lavoro ed è una fortuna avere chi può e sa fare queste comparazioni interessantissime.

Grazie.
Tangerineblues
Scusa Filippo, manca un punto interrogativo.
la mia era una domanda e non una affermazione: è possibile che sia passato un attimo tra le tre foto ddel controluce ma sufficiente a modificare la posizione rispetto al sole e l'ingresso di quel pelo maggiore di luce incidente da dare queste differenze anche se lievi?
Ecco. magari è proprio una sciocchezza questa mia curiosità.

Grazie ancora per quanto hai fatto.

Un saluto cordialissimo, esteso a.

ciro
rolubich
QUOTE(Fausto Panigalli @ Aug 7 2011, 08:13 AM) *
cConosco questo http://www.photosynthesis.co.nz/nikon/lens...tml#70-xx%20Pro ,utilissimo per le altre infromazioni,ma che non riporta numero e forma delle lamelle e piu' che altro lo schema ottico...


Quel sito riporta tutto, ci sono però più pagine da consultare, non solo quella che hai riportato tu (numeri di serie). In cima alla pagina ci sono i link per le altre, in particolare le lamella del diaframma sono riportate nella pagina "specifications".
macromicro
che bell'articolo MK1, Filippo. Veramente esaustivo
Gian Carlo F
QUOTE(mk1 @ Aug 8 2011, 12:18 AM) *
La valutazione fatta da Bjorn Rorslett, del 55 Micro-Nikkor Auto.........

Conclusioni
Da questo confronto tutti i micro-Nikkor ne escono meravigliosamente. I tre modelli, a mio avviso, si equivalgono, ognuno di essi ha una sua particolarità che però, in generale, non lo fa diventare peggiore o migliore dell’altro.
Qualsiasi modello abbiate, sappiate che avete tra le mani uno strumento eccezionale.
Non ho citato la mancanza di distorsione, la grande nitidezza e luminosità dal centro ai bordi che caratterizzano indistintamente tutte le versioni, caratteristiche fondamentali per un’ottica nata proprio per la riproduzione fedele di documenti, stampe e quadri nonché per la duplicazione di negativi e diapositive.
Filippo mk1


Ciao Filippo! In questo periodo mi collego purtroppo raramente, ma mi ha fatto veramente piacere leggere la tua bellissima recensione.
Non ho guardato a quali valori di diaframma hai fatto i paragoni.
Forse gli f3,5 ai valori più chiusi lavorano meglio (la teoria almeno dice quello), però l'f2,8 nonostante quel quasi 1 stop più aperto (utile per una accurata maf) si difende davvero bene.
Come tu sai io ho un f2,8, acquistato nuovo negli anni '70, lo trovo davvero ottimo in tutte le situazioni, insostituibile per riproduzioni e macro di soggetti inanimati, il suo unico difetto è la tendenza all'incollaggio delle lamelle del diaframma (già fatto pulire 2 volte...).
Mi ha stupito la resa che hai registrato all'infinito per i f3,5, una ottima notizia che contrasta con altri giudizi letti.
Ancora complimenti!
mk1
QUOTE(Tangerineblues @ Aug 8 2011, 09:01 AM) *
Scusa Filippo, manca un punto interrogativo.
la mia era una domanda e non una affermazione: è possibile che sia passato un attimo tra le tre foto ddel controluce ma sufficiente a modificare la posizione rispetto al sole e l'ingresso di quel pelo maggiore di luce incidente da dare queste differenze anche se lievi?
Ecco. magari è proprio una sciocchezza questa mia curiosità.

Grazie ancora per quanto hai fatto.

Un saluto cordialissimo, esteso a.

ciro


Ciao Ciro, la tua è una curiosità legittima. Anch'io sono rimasto molto sorpreso da questi scatti e infatti li ho ripetuti diverse volte anche con altri soggetti.
I tre scatti postati comunque, sono stati eseguiti in rapida successione, 30-40 secondi uno dall'altro.
Inoltre davo le spalle a nord, per cui il sole si spostava verso la mia destra, verso ovest.
A rigor di logica quindi, il 55 Auto, utilizzato per primo, è quello che, poverino, aveva il sole più diretto!
La verità è che questo obiettivo, ha la lente frontale incassata con una geometria molto diversa dagli altri ed è questa che con determinati angoli di incidenza della luce fuori campo, può fare la differenza, una sorta di paraluce incorporato molto efficiente.
Il peggioramento ulteriore tra il 55K e il 55/2,8 potrebbe essere dato dalla lente frontale maggiore di quest'ultimo.
Complimenti per la preparazione sul sistema zonale, anch'io lo conosco bene ma non saprei spiegarlo bene e velocemente come hai fatto tu. Io impiegherei dieci pagine e si addormenterebbero tutti. laugh.gif
Donna Rafilina ti manda un bacio.




mk1
QUOTE(Gian Carlo F @ Aug 8 2011, 06:15 PM) *
Ciao Filippo! In questo periodo mi collego purtroppo raramente, ma mi ha fatto veramente piacere leggere la tua bellissima recensione.
Non ho guardato a quali valori di diaframma hai fatto i paragoni.
Forse gli f3,5 ai valori più chiusi lavorano meglio (la teoria almeno dice quello), però l'f2,8 nonostante quel quasi 1 stop più aperto (utile per una accurata maf) si difende davvero bene.
Come tu sai io ho un f2,8, acquistato nuovo negli anni '70, lo trovo davvero ottimo in tutte le situazioni, insostituibile per riproduzioni e macro di soggetti inanimati, il suo unico difetto è la tendenza all'incollaggio delle lamelle del diaframma (già fatto pulire 2 volte...).
Mi ha stupito la resa che hai registrato all'infinito per i f3,5, una ottima notizia che contrasta con altri giudizi letti.
Ancora complimenti!


Ciao Gian Carlo! Che piacere rileggerti! Grazie per i complimenti, fanno sempre piacere.
Non per farmi i cavoli tuoi ma per quanto ne hai ancora, in mezzo ai lupi?
Filippo.


Tangerineblues
QUOTE(mk1 @ Aug 8 2011, 08:24 PM) *
Ciao Ciro, la tua è una curiosità legittima. Anch'io sono rimasto molto sorpreso da questi scatti e infatti li ho ripetuti diverse volte anche con altri soggetti.
I tre scatti postati comunque, sono stati eseguiti in rapida successione, 30-40 secondi uno dall'altro.
Inoltre davo le spalle a nord, per cui il sole si spostava verso la mia destra, verso ovest.
A rigor di logica quindi, il 55 Auto, utilizzato per primo, è quello che, poverino, aveva il sole più diretto!
La verità è che questo obiettivo, ha la lente frontale incassata con una geometria molto diversa dagli altri ed è questa che con determinati angoli di incidenza della luce fuori campo, può fare la differenza, una sorta di paraluce incorporato molto efficiente.
Il peggioramento ulteriore tra il 55K e il 55/2,8 potrebbe essere dato dalla lente frontale maggiore di quest'ultimo.
Complimenti per la preparazione sul sistema zonale, anch'io lo conosco bene ma non saprei spiegarlo bene e velocemente come hai fatto tu. Io impiegherei dieci pagine e si addormenterebbero tutti. laugh.gif
Donna Rafilina ti manda un bacio.



Ringrazia Donna Rafilina e dille: " 'a faccia mia sotto e piedi suoje"...

Mi fa piacere se due parole sul Sistema zonale possono tornare utili.

Filippo , io non conosco il primo 55 e sono molto incuriosito, visto che parli del 55/2.8 e della sua lente frontale di maggiori dimensioni e meno incassata, e a me sembra già così piccola e lì giù in fondo al barilotto!
Sarebbe troppo chiederti una foto che mostri questo obiettivo così singolare?

Non c'è fretta, domani andrò fuori per un po' di giorni. Magari se ne riparla a settembre a vantaggio anche di altri che magari sono in ferie.

Grazie e Cordialità.
Fausto Panigalli
QUOTE(Tangerineblues @ Aug 7 2011, 11:54 PM) *
Figurati, Fausto. Procurati un paraluce anche non originale ma che abbia le dimensioni adatte. Se non fosse così importante nella versione AIs non glielo avrebbero integrato.
Piuttosto guarda che quel pelo di chiusura dopo il 2.5 non è che sia molto significativo.
Il 105 non ha molti problemi ai bordi a TA. Ma ne ha qualcuno proprio al centro dell'immagine che appare un po' morbida... un po' troppo per me. La faccenda si risolve completamente già a f/4, dove migliorano i bordi ma soprattutto il centro e da lì va a bomba fino a 16. Diciamo che da 5.6 a 16 va veramente bene con un f/4 del tutto usabile.
Intendiamoci, anche a TA il 105 può essere usato meglio di altri AIS, sapendo che restituisce una immagine un po' flou, ma bisogna fare attenzione al diaframma più aperto perchè se vai di primo o primissimo piano e metti a fuoco gli occhi puoi avere la punta del naso sfocata e non è cosa bella a vedersi, mentre una leggera sfocatura verso la parte posteriore della testa è decisamente più sopportabile.

Ma io sono uno all'antica, oggi si guarda più allo sfocato che a quello che si mette a fuoco...

Ancora grazie mille per le "dritte" Ciro,tutte molto utili!
Effettivamente anche col 105VR,che uso impropriamente come lente da ritratto,preferisco l'f4 o il 5.6 alla TA (f2.8),proprio perchè nei primissimi piani la PDC è davvero troppo ridotta,portando spesso al discutibile risultato del "naso fuori fuoco",in questo sono d'accordo con te.
Il problema è che il 105VR,da buon macro,a questi diaframmi è fin troppo "tagliente",contrastato e saturo nei colori,perdendo quella curiosa anima da ritrattista che invece mostra a TA!
Il 105 2.5 invece mantiene ombre aperte e toni delicati anche ai diaframmi piu' chiusi,risparmiando cosi molto lavoro di PP e fornendo file praticamente perfetti.Non è poco!


QUOTE(mk1 @ Aug 8 2011, 12:18 AM) *
..................

...........Sfocato
Mi sembra che i “micro” non se la cavino malissimo.
Ho inserito solo le riprese fatte con il 55/2,8 perché lo sfocato era identico per tutte e tre le versioni.
Certo, parliamo di ottiche nate per ben altri scopi e dotate di diaframma a sette lamelle ma nel complesso, la qualità dello sfocato mi sembra buona. Per un giudizio più competente su questo aspetto, attendo con interesse il giudizio di Fausto Panigalli, il quale ha acquistato la versione 55/ 2,8 e che di sfocato se ne intende sicuramente più di me!

Ciao Filippo!
Ero proprio curioso di leggere questo tuo test:grazie! smile.gif

Davvero interessante il risultato finale:il 3.5 ha smentito le "voci" di scarsa resa all'infinito,il 2.8 se la cava altrettanto bene alle brevi distanze,l'AUTO addirittura regge il confronto coi suoi discendenti! biggrin.gif

Per lo sfocato,guarda,ti ringrazio per la fiducia...e accetto il compito:il problema è che ho "solo" la versione f2.8 e l'f3.5 (di mio padre,ma sempre disponibile!).
Sarebbe molto interessante trovare il nuovo 60 micro AFS,l'unico "normale macro" con 9 lamelle arrotondate:effettivamente,piu' che per reale necessità,credo siano state introdotte perchè negli ultimi anni molti usano i micro come lenti generiche,PRETENDENDO sfocato dolce e circolare anche nei punti luce,situazioni irreale nella macro classica.

Se qualcuno fosse disponibile potremmo organizzare un test comparativo fra 55 2.8,55 3.5 e 60 AFS,anche se presumo che tutti i micro precedenti al 60 AFS forniscano le stesse prestazioni,ossia:
-ottimo sfocato per tutti,in luce morbida
-esagoni o ettagoni con punti luce nello sfocato,oltre f4,per i "vecchi"
-tondi piu' o meno perfetti,con punti luce nello sfocato,per il 60AFS,a tutti i diaframmi.

Le versioni f3.5,per la cronaca,hanno "solo" 6 lamelle:è evidente che col tempo lo sfocato ha assunto maggior importanza,sempre che cio' conti davvero... hmmm.gif

Se vi accontentate,non disponendo del 60AFS,posso allegare il paragone fra il mio 55 2.8 e un 50 1.4 G:il classico normale luminoso,recentemente aggiornato alle 9 lamelle arrotondate,per soddisfare i fanatici dello sfocato ( tongue.gif ).
Il 50 1.4 G non è mio,ma un'amico me lo presterà a fine agosto per provarlo...

QUOTE(rolubich @ Aug 8 2011, 10:15 AM) *
Quel sito riporta tutto, ci sono però più pagine da consultare, non solo quella che hai riportato tu (numeri di serie). In cima alla pagina ci sono i link per le altre, in particolare le lamella del diaframma sono riportate nella pagina "specifications".

Rolubich,in tutta sincerità...pensa che ho cercato anche in "Specification" prima di chiedere,senza pero' "scendere" con la pagina cerotto.gif
Ogni commento è superfluo.
Grazie mille,gentilissimo.

Fausto.
rolubich
Un altro gioiellino AIS, il 28-50mm f/3.5.

Copre le tre focali che generalmente vengono indicate se viene fatta la domanda..."che focale fissa porteresti con te come unico obiettivo?"... e cioè 28mm, 35mm e 50mm.

Ha una luminosità accettabile per un uso generico ed un'ottima nitidezza, anche lo sfocato non è male.

La prima a 28mm f/11 e la seconda a 50mm f/8

IPB Immagine
Ingrandimento full detail : 8.8 MB

IPB Immagine
Ingrandimento full detail : 4.6 MB


Grazie a mk1 per il test sui micro 55mm, io ho il modello f/3.5 Auto C, scelto rispetto agli altri per il giudizio di Rorslett visto che mi interessavano solo le prestazioni a distanze ravvicinate. Non l'avevo mai considerato per un uso meno specifico ma adesso lo farò.

Saluti a tutti


WilloD80
Grazie a Filippo mk1 per l'interessantissimo ed istruttivo test.
Si conferma la grande bontà e versatilità di questa lente Nikon, che nella versione f/2.8 io utilizzo anche per piccoli animali ed insetti quando non si intendono ottenere forti rapporti di riproduzione. Tutte le versioni si dimostrano validissime ognuna con le proprie differenze, abbastanza piccole da non relegare l'obiettivo ad un uso specifico.

@ rolubich
mi piace particolarmente la seconda, è il genere che prediligo.
Veramente alta la resa di questa lente, anche sul fiore al bordo in basso a sinistra.

Un saluto a tutti.

Fil.
mk1
QUOTE(rolubich @ Aug 9 2011, 01:43 AM) *
Un altro gioiellino AIS, il 28-50mm f/3.5.

Copre le tre focali che generalmente vengono indicate se viene fatta la domanda..."che focale fissa porteresti con te come unico obiettivo?"... e cioè 28mm, 35mm e 50mm.

Ha una luminosità accettabile per un uso generico ed un'ottima nitidezza, anche lo sfocato non è male.

La prima a 28mm f/11 e la seconda a 50mm f/8


Ingrandimento full detail : 8.8 MB


Ingrandimento full detail : 4.6 MB
Grazie a mk1 per il test sui micro 55mm, io ho il modello f/3.5 Auto C, scelto rispetto agli altri per il giudizio di Rorslett visto che mi interessavano solo le prestazioni a distanze ravvicinate. Non l'avevo mai considerato per un uso meno specifico ma adesso lo farò.

Saluti a tutti


Ciao, aspetterò le tue foto "improprie" con il 55 con molto interesse!
Sei un ottimo fotografo e chissà che tu non riesca a far emergere i difetti di questo obiettivo nelle riprese di paesaggio.
Complimenti per le immagini appena postate. Quei fiori sembrano sovrapposti artificialmente tanto si staccano dallo sfondo, è incredibile!
Bel manico e bel vetro!
Filippo mk1


rolubich
QUOTE(mk1 @ Aug 9 2011, 08:08 PM) *
Ciao, aspetterò le tue foto "improprie" con il 55 con molto interesse!
Sei un ottimo fotografo e chissà che tu non riesca a far emergere i difetti di questo obiettivo nelle riprese di paesaggio.
Complimenti per le immagini appena postate. Quei fiori sembrano sovrapposti artificialmente tanto si staccano dallo sfondo, è incredibile!
Bel manico e bel vetro!
Filippo mk1


Ciao Filippo e grazie dei complimenti, mi fanno piacere anche se sono soddisfatto solo della qualità tecnica delle mie foto, molto meno della componente compositiva e di originalità.

Per quanto riguarda l'elemento di stacco dallo sfondo ritengo che dipenda molto da uno sfondo sfocato al punto giusto, né troppo poco ma nemmeno troppo.
camcorna
@ per Filippo MK1


Complimneti. Grande test fotografico. Non ho ottiche di quel tipo, ma penso che sia molto utile per chi medita di acquistarne uno. Continua così insieme a Ciro....che siete la mia rivista fotografica preferita.

Ciao

Cam
rolubich
Ecco perchè adoro i parchi inglesi ed il 75-150mm f/3.5 serie E (@ 150mm f/5.6).

IPB Immagine
Ingrandimento full detail : 7.7 MB


Gian Carlo F
QUOTE(mk1 @ Aug 8 2011, 08:43 PM) *
Ciao Gian Carlo! Che piacere rileggerti! Grazie per i complimenti, fanno sempre piacere.
Non per farmi i cavoli tuoi ma per quanto ne hai ancora, in mezzo ai lupi?
Filippo.


messicano.gif

Ciao Filippo,

a fine agosto andrò in Sardegna per un "meritato riposo" , sarà l'occasione per scattare qualche foto....
Rientro a Genova il 15/09

Giorgio13061975
Buonasera a tutti. Mi unisco al club con l'umiltà del principiante appassionato!
Giorgio13061975
IPB Immagine Ingrandimento full detail : 7.4 MB
Giorgio13061975
IPB Immagine Ingrandimento full detail : 6 MB
Giorgio13061975
IPB Immagine Ingrandimento full detail : 5.7 MB
camcorna
QUOTE(Giorgio13061975 @ Aug 11 2011, 01:03 AM) *


ben arrivato, mi piacciono le prime due, non puoi dare qualche notizia sugli scatti (ottiche tempi ecc.)?

Grazie

Ciao
Cam
reclinato
QUOTE(mk1 @ Aug 8 2011, 12:18 AM) *
La valutazione fatta da Bjorn Rorslett, del 55 Micro-Nikkor Auto “compensating” del 1963,
è stata quella che ha fatto scattare la molla della mia curiosità.
Cinque, il massimo dei voti, per le riprese ravvicinate e due, un votaccio, per il paesaggio.
Un buon quattro secco per le seguenti versioni 55/3,5.
Eppure si tratta del medesimo schema ottico, anche se con un diverso trattamento antiriflessi….perché tutta questa differenza di resa o di giudizio?
Poi c’era la storia del 55/2,8, votato sempre quattro, che però, adottando uno schema ottico diverso, è stato spesso circondato da un alone di diffidenza, alimentato dagli affezionati della versione 3,5.
Così , qualche mese fa, mi sono procurato tre esemplari rappresentativi della produzione e li ho testati. Senza alcuna pretesa scientifica, naturalmente.
Prendete quindi tutto con le pinze e se avete esperienze contrastanti sarà interessante confrontarle.
Per le riprese più delicate ho usato lo stativo, lo specchio alzato e lo scatto remoto.
Naturalmente le immagini non sono state manipolate come contrasto e nitidezza ed il valore impostato nella fotocamera era “standard”.

Ingrandimento full detail : 668.1 KB

Particolare 3,5 Auto
Ingrandimento full detail : 517.6 KB

Part. 3,5 K
Ingrandimento full detail : 522.1 KB

Part. 2,8 AIS
Ingrandimento full detail : 511.1 KB

Ingrandimento full detail : 678.6 KB

Part.3,5 Auto
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Part.3,5 K
Ingrandimento full detail : 616.9 KB

Part.2,8 AIS
Ingrandimento full detail : 605.2 KB

Ingrandimento full detail : 775.1 KB

Part. 3,5 Auto
Ingrandimento full detail : 588.6 KB

Part.3,5 K
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Part. 2,8 AIS
Ingrandimento full detail : 581.3 KB
Ingrandimento full detail : 574.3 KB

Part. 3,5 Auto
Ingrandimento full detail : 735.3 KB

Part. 3,5 K
Ingrandimento full detail : 721.6 KB

Part. 2,8 AIS
Ingrandimento full detail : 719.3 KB

Controluce 3,5 Auto
Ingrandimento full detail : 555.3 KB

Controluce 3,5 K
Ingrandimento full detail : 530.5 KB

Controluce 2,8 AIS
Ingrandimento full detail : 520.4 KB

Sfocato a f 2,8

Ingrandimento full detail : 341.2 KB

Sfocato a f 5,6
Ingrandimento full detail : 373.4 KB

Sfocato a f 11
Ingrandimento full detail : 408.8 KB

55mm micro-Nikkor f 3,5 Auto “Compensating”
Prodotto da 1963 al 1969, si distingue per una particolarità.
E’ dotato infatti di una compensazione meccanica ed automatica del diaframma in funzione del tiraggio.
In pratica, ruotando la ghiera di messa a fuoco, il diaframma, pur rimanendo sul suo valore, si modifica leggermente, in apertura, se si focheggia più vicino e in chiusura focheggiando più lontano. Qualcuno si chiederà il motivo di tutto questo e allora è bene ricordare che quando si mette a fuoco un soggetto estremamente vicino con un’ottica macro, il suo corpo viene considerevolmente“allungato”.
Questo allungamento comporta una caduta di luce tale che, se non venisse compensata, si tradurrebbe in una significativa sottoesposizione dell’immagine.
Con questo modello era sufficiente impostare il diaframma suggerito da un’esposimetro esterno ed il sistema di compensazione dell’ottica faceva il resto!
Naturalmente, con l’avvento delle fotocamere dotate di lettura esposimetrica TTL questo sistema di compensazione non fu più necessario.
Come tutti gli altri 55/3,5 utilizza uno schema ottico Gauss invertito che Nikon aveva impiegato con molto successo nel campo dei microscopi.
Dai miei test, contrariamente alla valutazione di Rorslett, emerge che questo obiettivo rende benissimo anche all’infinito e che in controluce, anche senza paraluce, è meno vulnerabile alla luce estranea rispetto alle versioni successive, fornendo sempre una elevata leggibilità ed un ottimo contrasto. Nell’immagine della travatura, per esempio, il sole era appena fuori dall’inquadratura, tanto che gli altri due esemplari hanno avuto seri problemi, fornendo risultati velati. L’ultra- vecchietto invece, ha tenuto meravigliosamente, probabilmente per una più felice geometria dell’incasso della lente anteriore, visto che questa è dotata di un semplice e primordiale trattamento antirilfessi monostrato.
Il 55 “compensating” ha una colorazione più calda, sul giallo direi, rispetto alle versioni K-AI.
Il brutto voto dato da Rorslett per le lunghe distanze mi fa pensare che il suo esemplare fosse difettoso oppure che dovrei fare altre riprese di panorami per vedere se mi è sfuggito qualcosa.
A tal proposito mi piacerebbe sentire qualche amico del forum che abbia avuto delle esperienze positive o negative in riprese di paesaggio con questo obiettivo.

55mm micro.Nikkor f 3,5 K
La versione K, utilizzata in questa comparazione, è stata prodotta dal 1975 al 1977. E’ identica alla successiva versione AI che conserva la stessa carrozzeria e lo stesso peso.
Dal test risulta caratterizzata da una tonalità più fredda con bianchi più puliti e da un macrocontrasto leggermente più alto, aspetti che si traducono in una sensazione di nitidezza leggermente maggiore rispetto agli altri due modelli testati.

55mm micro-Nikkor f2,8
Questa del 1979 è l’ultima versione a fuoco manuale della serie 55 micro. Con l’intento di dare maggiore luminosità agli schermi di messa a fuoco, che a grandi tiraggi si oscuravano, Nikon decise di portare il 55 micro alla luminosità 2,8.
Per garantire le prestazioni con la nuova specifica fu abbandonato lo schema Gauss che era stato impiegato per tutte le versioni f 3,5 e fu adottato uno Schneider Xenotar. Con questo schema ottico si mantennero tutte le caratteristiche dell’ottica precedente salvo un piccolissimo calo di macrocontrasto, motivo per cui tanti fotografi continuano a preferire la vecchia versione.
Anche il 55/2,8 ha una leggera colorazione calda rispetto al 55 K.
Come si può vedere dalle immagini, il 55/2,8 non è da meno alla versione 3,5 sia nella macro che all’infinito e considerata la maggior luminosità nel mirino e la possibilità di ottenere uno sfocato più marcato, è a mio avviso, la scelta migliore per chi vuole utilizzare questo tipo di lente nell’uso generico.

Sfocato
Mi sembra che i “micro” non se la cavino malissimo.
Ho inserito solo le riprese fatte con il 55/2,8 perché lo sfocato era identico per tutte e tre le versioni.
Certo, parliamo di ottiche nate per ben altri scopi e dotate di diaframma a sette lamelle ma nel complesso, la qualità dello sfocato mi sembra buona. Per un giudizio più competente su questo aspetto, attendo con interesse il giudizio di Fausto Panigalli, il quale ha acquistato la versione 55/ 2,8 e che di sfocato se ne intende sicuramente più di me!

Conclusioni
Da questo confronto tutti i micro-Nikkor ne escono meravigliosamente. I tre modelli, a mio avviso, si equivalgono, ognuno di essi ha una sua particolarità che però, in generale, non lo fa diventare peggiore o migliore dell’altro.
Qualsiasi modello abbiate, sappiate che avete tra le mani uno strumento eccezionale.
Non ho citato la mancanza di distorsione, la grande nitidezza e luminosità dal centro ai bordi che caratterizzano indistintamente tutte le versioni, caratteristiche fondamentali per un’ottica nata proprio per la riproduzione fedele di documenti, stampe e quadri nonché per la duplicazione di negativi e diapositive.
Filippo mk1


che dire... complimenti e grazie per questa bellissima ed utilissima recensione... io dal basso del mio sapere mi permetto di postare una delle mie peime foto fatte con il 55 ais 2.8...
delle cromie eccezionali... davvero bellissimo!!! è stato amore a prima vista, e chissene della maf manuale...

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 208 KB
reclinato
macromicro
@reclinato
volevi comunicare qualcosa di criptato? personalmente non leggo niente rolleyes.gif
Giorgio13061975
QUOTE(camcorna @ Aug 11 2011, 01:50 AM) *
ben arrivato, mi piacciono le prime due, non puoi dare qualche notizia sugli scatti (ottiche tempi ecc.)?

Grazie

Ciao
Cam

rolleyes.gif
Nell'ordine:
35mm f2,8 pre ai modificato
f5,6
1/125 sec
iso 200

180mm ais f2,8
f8
1/100 sec
iso 200

sempre il 180
f2,8
1/3 sec
iso 200
con stativo ovviam....

D200...
alessandro pischedda
105 2.5 ais su D700 a tutta apertura..

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 286.4 KB

queste lenti sono vive...veramente collaborano con te quando scatti...
angionikon
Ciao e complimenti a tutti per le immagini!

Due scattini senza pretese a Peppiniella.
Nikon D40, ISO 800, 1/60 sec.
Nikkor 80-200 AIS f/4 utilizzato a 200mm f/4.
La prima da circa 3 metri, la seconda alla minima distanza possibile (1,2 m).

A presto e buona luce!

Antonello

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 1.1 MB

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 1.2 MB
mk1
Non credevo di raccogliere così tanti complimenti, grazie a tutti e un benvenuto ai nuovi ingressi.
Buon Ferragosto!
Filippo mk1

reclinato
QUOTE(macromicro @ Aug 11 2011, 02:01 PM) *
@reclinato
volevi comunicare qualcosa di criptato? personalmente non leggo niente rolleyes.gif


no macromicro non volevo comunicare niente di criptato... credo che abbia dato per sbaglio 2 volte l'invio... ma la foto l'ho postata e penso si veda...

prospero
pietro58
Conclusioni
Da questo confronto tutti i micro-Nikkor ne escono meravigliosamente. I tre modelli, a mio avviso, si equivalgono, ognuno di essi ha una sua particolarità che però, in generale, non lo fa diventare peggiore o migliore dell’altro.
Qualsiasi modello abbiate, sappiate che avete tra le mani uno strumento eccezionale.
Non ho citato la mancanza di distorsione, la grande nitidezza e luminosità dal centro ai bordi che caratterizzano indistintamente tutte le versioni, caratteristiche fondamentali per un’ottica nata proprio per la riproduzione fedele di documenti, stampe e quadri nonché per la duplicazione di negativi e diapositive.
Filippo mk1
[/quote]

appena tornato da una sessione di lavoro massacrante,però ho avuto modo la sera in albergo di leggervi con molto piacere e gusto
gran bella recensione Fil, bella sopratutto perchè incorniciata da prove tangibili,le foto, ed io amo questo modo di affermare le cose sei una gran bella penna a quanto pare
umilmente ti porgo la mia ammirazione per il modo di esprimere i fatti



QUOTE(rolubich @ Aug 10 2011, 05:35 PM) *
Ecco perchè adoro i parchi inglesi ed il 75-150mm f/3.5 serie E (@ 150mm f/5.6).


bella definizione quest'ottica Rol, e pensare che sarebbe la serie E..conomica?
personalmente credo che usandola bene, come sai fare tu può dare filo da torcere a tante moderne con i nani all'interno
intanto continuo a provare questo "chiummo" come lo definisce Ciro

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 2.1 MB

foto senza pretese fatta in giardino tra una carezza e l'altra al mio fido amico a 4 zampe che non mi vedeva da una settimana 300 ai-s 4,5 mano libera, mi manca sempre il collare per il tripode texano.gif

gradirei un Vs commento sulla definizione, che dite regge gli anni che ha?

un abbraccio

Pietro
mk1
QUOTE(pietro58 @ Aug 14 2011, 10:12 AM) *
Conclusioni
appena tornato da una sessione di lavoro massacrante,però ho avuto modo la sera in albergo di leggervi con molto piacere e gusto
gran bella recensione Fil, bella sopratutto perchè incorniciata da prove tangibili,le foto, ed io amo questo modo di affermare le cose sei una gran bella penna a quanto pare
umilmente ti porgo la mia ammirazione per il modo di esprimere i fatti
gradirei un Vs commento sulla definizione, che dite regge gli anni che ha?

un abbraccio

Pietro


Ciao caro Pietro, in effetti ho rivisto diverse volte il testo proprio perchè volevo che fosse il più chiaro possibile e il tuo graditissimo commento è per me un grande incentivo.
Ho infatti in mente altri confronti, sempre in famiglia AI e, a questo punto, utilizzerò nuovamente questo modello.
Per la tua immagine con il 300 direi che, considerato il fatto che sei a TA, non è niente male!
Non so quale sia il tuo modello, come AIS c'era infatti sia la versione normale che quella ED (che andava un pelo meglio), in ogni caso si tratta di un tele molto valido e anch'io, come te, lo usavo proprio con una D2X, (meravigliosa macchina) con ottimi risultati.
Non l'avrei mai venduto se non fosse che lo utilizzo per riprendere oggetti in veloce movimento e con il passare degli anni le foto a fuoco erano sempre più rare. Alla fine mi sono arreso e ho acquistato il 300 AF.
Di AF ho il 300 un 50 e un 28-105. Tutti gli altri sono i miei amati AI e la lista sarebbe troppo lunga!
A presto.
Filippo mk1




Tangerineblues
Un rapidissimo passaggio per salutare tutti con grande cordialità, vecchi e nuovi amici.
Niente foto, per ora, ma vi prometto che al rientro vi sfascio i monitor con qualche robetta colorata forte... (così macromicro potrà riaffermare il suo "per il mio gusto è un po' troppo satura..." che è un po' che non glielo faccio dire laugh.gif)

Per Pietro58,

per salutarti cordialmente e per precisare che il Chiummo (definizione originale di MK1 che io ho adottato in pieno) è il 180/2.8 ED, per il suo peso e per la sua impugnatura che tira decisamente verso il basso ; altrimenti detto 'o Filosofo per la qualità cristallina e tagliente delle sue immagini simile a ragionamenti gnostici.

Il 300/4.5, almeno il mio che non è ED, è detto "il Militare" per la sua costruzione robustissima e per la sua affidabilità e linearità nel restituire immagini di buona qualità e di timbrica praticamente a tutti i diaframmi (sempre preferenzialmente escludendo il primo e l'ultimo, si intende!). Una specie di sergente di ferro.
Il tuo è sicuramente un Ufficiale...

ma io aspetto di vedere l'Angenieux...


Buon Ferragosto a tutti !!!

ciro
pietro58
QUOTE(Tangerineblues @ Aug 14 2011, 06:00 PM) *
Un rapidissimo passaggio per salutare tutti con grande cordialità, vecchi e nuovi amici.
Niente foto, per ora, ma vi prometto che al rientro vi sfascio i monitor con qualche robetta colorata forte... (così macromicro potrà riaffermare il suo "per il mio gusto è un po' troppo satura..." che è un po' che non glielo faccio dire laugh.gif)

Per Pietro58,

per salutarti cordialmente e per precisare che il Chiummo (definizione originale di MK1 che io ho adottato in pieno) è il 180/2.8 ED, per il suo peso e per la sua impugnatura che tira decisamente verso il basso ; altrimenti detto 'o Filosofo per la qualità cristallina e tagliente delle sue immagini simile a ragionamenti gnostici.

Il 300/4.5, almeno il mio che non è ED, è detto "il Militare" per la sua costruzione robustissima e per la sua affidabilità e linearità nel restituire immagini di buona qualità e di timbrica praticamente a tutti i diaframmi (sempre preferenzialmente escludendo il primo e l'ultimo, si intende!). Una specie di sergente di ferro.
Il tuo è sicuramente un Ufficiale...

ma io aspetto di vedere l'Angenieux...
Buon Ferragosto a tutti !!!

ciro


e c'hai ragione carissimo Ciro,al solito confondo ottiche e definizioni
nemmeno il mio è ED, almeno credo non c'è scritto da nessuna parte, è solo ai-s e basta ( l'unghiata vicino alla tacca c'è, almeno questo l'ho imparato rolleyes.gif ) che il mio sia ufficiale è una tua supposizione, tutt'al più potrebbe essere un decente sguattero visto che gli manca l'attacco per il tripode rolleyes.gif l'ho definito chiummo solo per il peso non certo modesto sommato alla D2X non so se mi spiego

per Fil non era a tutta apertura, negli exif non so xche invece di f8 mi segna f9, in quella foto ero ad f8 comunque mi è sembrato decente, almeno all'apparenza, più in là vedrò di postare qualcosa in più per avere un giudizio ponderato su più scatti sia da parte tua che da quella di certe persone che per ora, incuranti del nostro sudore nel restare in città, continuano ad avere le chiappette in ammollo laugh.gif

torna presto ma con calma Ciro e fai un bagnetto anche per me che per ora non posso


bacioni a tutti

Pietro
pietro58
a proposito, eccoli i miei gioellini

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ed adesso indovinello per i più preparati:
cosa manca ad uno dei due?
in palio per il vincitore c'è una bevuta qui in penisola laugh.gif laugh.gif

Pietro
Rikj
Il tappo originale Nikon nel 300mm e il collare per lo stativo laugh.gif
macromicro
macromicro potrà riaffermare il suo "per il mio gusto è un po' troppo satura..." che è un po' che non glielo faccio dire )

mi manchi, come foto, ovvio
mk1
Ferragosto... moltissimi in vacanza, qualcuno al lavoro, tutti comunque impegnati in qualcosa.
Io invece sono a casa e dal momento che la malinconia può fare dei brutti scherzi, bisogna inventarsi qualcosa, come appunto la visita immaginaria di un vecchio viandante che, stanco del suo cammino, si ferma a riposare sulla panchina del mio giardino.
E' allegro, ha uno sguardo sereno, due occhi azzurri come il mare.
Ha con se tutto il necessario per vivere, un pezzo di pane, un pò di formaggio e una bottiglia di vino. Ha anche una pipa, il tabacco e una borsa che contiene persino qualcosa di superfluo. Mi ha confidato che il necessario è importante ma niente è più utile di un pò di superfluo!
E' vestito pesante per ferragosto ma lui non sente nè caldo nè freddo perché... è fatto di porcellana!
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Nikkor 55mm f 3,5 Auto T 1/60 F 5,6
Filippo mk1
pietro58
QUOTE(mk1 @ Aug 16 2011, 03:43 PM) *
Ferragosto... moltissimi in vacanza, qualcuno al lavoro, tutti comunque impegnati in qualcosa.
Io invece sono a casa e dal momento che la malinconia può fare dei brutti scherzi, bisogna inventarsi qualcosa, come appunto la visita immaginaria di un vecchio viandante che, stanco del suo cammino, si ferma a riposare sulla panchina del mio giardino.
E' allegro, ha uno sguardo sereno, due occhi azzurri come il mare.
Ha con se tutto il necessario per vivere, un pezzo di pane, un pò di formaggio e una bottiglia di vino. Ha anche una pipa, il tabacco e una borsa che contiene persino qualcosa di superfluo. Mi ha confidato che il necessario è importante ma niente è più utile di un pò di superfluo!
E' vestito pesante per ferragosto ma lui non sente nè caldo nè freddo perché... è fatto di porcellana!
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Nikkor 55mm f 3,5 Auto T 1/60 F 5,6
Filippo mk1


cavolo Fil, se fai cosi mi scappa la lacrima

di primo impatto sembrava reale con l'ambientazione che hai creato, volpone che non sei altro
e già immaginavo la scena di questi due vecchietti che si tengono compagnia a vicenda in queste giornate di calura e solitudine per loro
mi sono talmente commosso che è balenato in me il pensiero di aggiungermi a loro, poi mi sono ricordato che forse è presto per queste cose e riguardando meglio mi è scappato un " ma che lo possino fucil............" me l'ha fatta, ero senza occhiali e mi ha gabbato alla grande
che feten........ che sei prenderci in giro cosi, farci commuovere fino alle lacrime per la tua sorte per poi scoprire che è tutta una goliardata dry.gif
per punizione redigerai almeno altri 30 test di ottiche come il precedente per farti perdonare

ciao poeta, non sei l'unico a lavorare mentre gli altri,senza far nomi, sono con le chiappette in ammollo

Pietro
pietro58
QUOTE(Rikj @ Aug 14 2011, 09:38 PM) *
Il tappo originale Nikon nel 300mm e il collare per lo stativo laugh.gif


scusami Rikj mi ero dimenticato di te

ci hai azzeccato in pieno sia per il tappo e sia per il collare del tripode Fulmine.gif che manca singh

abbraccioni

Pietro
Rikj
QUOTE(pietro58 @ Aug 16 2011, 04:16 PM) *
scusami Rikj mi ero dimenticato di te

ci hai azzeccato in pieno sia per il tappo e sia per il collare del tripode Fulmine.gif che manca singh

abbraccioni

Pietro

messicano.gif Pollice.gif
Tangerineblues
QUOTE(macromicro @ Aug 15 2011, 08:47 AM) *
macromicro potrà riaffermare il suo "per il mio gusto è un po' troppo satura..." che è un po' che non glielo faccio dire )

mi manchi, come foto, ovvio


Prepara un bel paio di occhiali da sole al alto filtro, amico mio, che certe radiazioni fanno male... laugh.gif
Tangerineblues
Grande Filippo MK1 !
...

la fotografia può scavare dentro ed in fondo, come un grande palombaro; e diventa un fattore spiritualizzante. Quell'argento che non c'è più, talvolta, lo si riesce a conservare tutto nelle intenzioni ed il suo luccichio lunare sorride alle nostre anime.

...

Beh, anche io sono a casa, come te e... anche io provo ad inventarmi qualcosa.
Tanto per passare un po' il tempo, in attesa di qualche giorno di mare. Forse.

Per tutti.

Nella scorsa "puntata" abbiamo visto che l'esposimetro della d700 + 105/2.5 restituisce il Valore V per la zona che espone, in perfetta linearità con le attese.
Quando misuro l'esposizione di una qualunque zona, dunque, la densità di luminanza che viene registrata dal sensore è pari al famoso grigio medio 18% che rappresenta il valore della Zona V.
Ma come si comporta l'esposimetro con altri obiettivi?
Ve lo mostro sotto.
Naturalmente queste prove non hanno il rigore che dovrebbero avere; servirebbe una illuminazione costante ed omogenea; servirebbe una superficie di colore grigio medio 18% KodaK che non ho... ma, alla fine, io credo che siano attendibili comunque, soprattutto perchè quando fotografiamo non ci troviamo in condizioni controllate e questo è esattamente quello che accade nella pratica quotidiana di un fotografo.

Nell'immagine potete vedere gli istogrammi che sono stati ottenuti inquadrando una superficie piana di colore omogeneo, disponendo tutti gli obiettivi a F/8 e lasciando che l'esposimetro scelga il tempo sia in virtù delle condizioni di luce non identiche per tutto il tempo del test fatto all'aperto (ma molto simili) e quindi assumendo che l'esposimetro dovrebbe sempre restituire un istogramma corrispondente al valore V, qualunque sia il valore della Zona fotografata.
Il test diventa più semplice per i tele e più complesso per i grandangolari che, inquadrando molto o moltissimo, tendono ad avere una curva con spalle più larghe. Ma la posizione dell'istogramma è l'aspetto a cui fare riferimento.
Il giudizio sulla quantità di sovra o sottoesposizione l'ho dato valutando quale percentuale di correzione ho dovuto dare in PP per centrare l'istogramma in Zona V. Naturalmente quelli che vedete non sono corretti. Solo conversione in B&W da NEF non interpretato da settaggi e quindi in piena neutralità.

Questo il mio commento alla foto che è sotto:

20/4 - È forse l'obiettivo che mi ha risposto peggio perchè l'esposizione è più avanti del valore V di 1/2 stop. Nei grandangolari va considerato che la vignettatura (falloff) ha un suo significato e nel 20/4 è presente, sebbene poco, ancora a f/8. Il diaframma migliore per questo obiettivo è f/11. Teniamo presente questo aspetto quando fotografiamo con i grandangoli: che hanno tutti una buona perdita di luce ai bordi nei primi diaframmi che viene compensata in sovraesposizione, specie se la misurazione non è spot. Ma si tratta neanche di mezzo diaframma che può essere del tutto corretto, se ce ne è bisogno, in PP.

24/2.8 - Lo spostamento in sovraesposizione non raggiunge 1/3 di diaframma.

35/2 - Anche qui siamo a livelli contenutissimi. C'è una leggera sovraesposizione valutabile intorno ad 1/4 di diaframma.

50/1.4 e 55/2.8 micro - praticamente centrano in pieno l'esposizione e restituiscono un valore V pressochè perfetto, insieme al 105/2.5 che abbiamo visto nella "puntata" precedente.

180/2.8 ED - sovraesposizione di 1/4 di diaframma

300/4.5 - sovraesposizione di 1/3 abbondante di diaframma. Sono certo che il test ha penalizzato questo obiettivo e che la sua risposta nella pratica quotidiana sia migliore. Questo perchè la distanza utilizzata per il test era di 1 metro per tutti gli obiettivi e di 1,80 m per il 180/2.8. Ma il 300/4.5 ha bisogno di 3,5 metri di cui non disponevo e quindi il suo fuoco e la misurazione pescavano non sulla superficie piana ma nell'indistinto. Non ho potuto fare di meglio.

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Conclusioni. Il mio esposimetro non sottoespone, in ottemperanza alle attese e alle sensazioni avute fin dal primo giorno di utilizzo. La tendenza di risposta dei diversi obiettivi, ove esiste, e cioè nella zona francamente grandangolare o francamente tele è, semmai, rivolta ad una leggera sovraesposizione che nei casi limite (24 mm) è arrivata a circa 1/2 valore.
I normali e fino al 105 centrano l'esposizione in un modo sorprendente. 24, 35 e 180 vanno da 1/4 ad 1/3 scarso di sovraesposizione.
Mi piace ricordare che gli AIs non hanno i mezzi diaframmi e che una significatività di esposizione la si ottiene da un diaframma intero all'altro. Mezzo diaframma è poco e qui, a parte il 20/4, stiamo discutendo di valori che vanno da 1/4 a 1/3 al massimo di sovraesposizione che, per tutte le cose dette a suo tempo, fa solo bene al digitale che conserva meglio i risultati nella zona alta che nella zona bassa delle luminanze.
Pertanto non ritengo di voler apportare modifiche all'esposimetro della mia d700 ritenendomi ampiamente soddisfatto del suo funzionamento.
Sovra o sottoesposizioni significative, almeno da questo umile e semplice test, sembrano dovute solo ad una nostra errata collocazione delle luminanze nella gamma di zone rilevate dal sensore.

L'esposimetro è solo uno strumento di misura, ora sappiamo anche che è preciso e che sta a noi decidere a che cosa dare luce e che cosa far cadere nell'oscurità.

Bene. Spero che tutto questo non sia solo noioso ma anche di una certa utilità.


pietro58
QUOTE(Tangerineblues @ Aug 16 2011, 08:41 PM) *
Grande Filippo MK1 !
...

la fotografia può scavare dentro ed in fondo, come un grande palombaro; e diventa un fattore spiritualizzante. Quell'argento che non c'è più, talvolta, lo si riesce a conservare tutto nelle intenzioni ed il suo luccichio lunare sorride alle nostre anime.

...

Beh, anche io sono a casa, come te e... anche io provo ad inventarmi qualcosa.
Tanto per passare un po' il tempo, in attesa di qualche giorno di mare. Forse.

Per tutti.

Nella scorsa "puntata" abbiamo visto che l'esposimetro della d700 + 105/2.5 restituisce il Valore V per la zona che espone, in perfetta linearità con le attese.
Quando misuro l'esposizione di una qualunque zona, dunque, la densità di luminanza che viene registrata dal sensore è pari al famoso grigio medio 18% che rappresenta il valore della Zona V.
Ma come si comporta l'esposimetro con altri obiettivi?
Ve lo mostro sotto.


L'esposimetro è solo uno strumento di misura, ora sappiamo anche che è preciso e che sta a noi decidere a che cosa dare luce e che cosa far cadere nell'oscurità.

Bene. Spero che tutto questo non sia solo noioso ma anche di una certa utilità.


azz Ciro, tra te e Fil Mk1 è una fatica starvi dietro
ho dovuto stamparmi il tutto e forse un giorno,quando capirò il sistema zonale, dovrò pagare ad entrambi almeno un pranzo completo in hotel a 25 stelle
io da modestissimo fruitore di ste benedette macchinette, giuro, faccio quel che posso per capirci il minimo indispensabile alla bisogna
prometto però, appena mi sarò tolto gli ultimi pensieri, di impegnarmi a studiare fino in fondo il tema in modo da non vanificare il significato delle vostre erudite parole

con profonda e sincera ammirazione

Pietro
Tangerineblues
Cionondimeno, più di una bella programmazione e applicazione del Sistema Zonale...

... può una gran botta di c.u.l.o.

laugh.gif

PS. Non t'ammazzare: al primo caffè che ci pigliamo il Sistema Zonale te lo spiego in 10 minuti. Per la sua applicazione ci va solo un po' di esercizio.
Per fare belle foto ci vuole altro. Puoi mettermi in mano una Ferrari... io non saprò correre comunque...

ciao

PS. Da tutta questa trattazione (semplice ed umilissima) che ha riguardato esposimetro ed obiettivi AIS dovrebbe sorgere invece una domanda.
Una domanda importante.

Vediamo se qualcuno la fa.

Intanto domani sparisco per qualche giorno.
A presto, dunque.

sempre vostro.
Tangerineblues
Al test dei miei obiettivi mancano solo lo 85/2 e il 500/8 catadiottrico.
Li aggiungerò appena possibile anche se mi pare che la situazione sia abbastanza chiara.

Naturalmente si può scendere ancora nel dettaglio e sarebbe interessante: valutare ogni obiettivo, singolarmente, per tutti i suoi diaframmi e valutare la risposta esposimetrica ad ogni diaframma.
Ma solo se vi interessa perchè altrimenti si rischia la noia mortale.

Ancora vostro per un paio di ore.
pietro58
QUOTE(Tangerineblues @ Aug 17 2011, 01:15 PM) *
Al test dei miei obiettivi mancano solo lo 85/2 e il 500/8 catadiottrico.
Li aggiungerò appena possibile anche se mi pare che la situazione sia abbastanza chiara.

Naturalmente si può scendere ancora nel dettaglio e sarebbe interessante: valutare ogni obiettivo, singolarmente, per tutti i suoi diaframmi e valutare la risposta esposimetrica ad ogni diaframma.
Ma solo se vi interessa perchè altrimenti si rischia la noia mortale.

Ancora vostro per un paio di ore.


ciao Ciro

serba le tue forze per l'angienieux, tra poco arriva e quattro occhi sono meglio di due per valutare il tutto, però sarebbe interessante il vedere come si comporta il catadiottrico
a diaframma fisso cosa farà? ed lo sfuocato ? sarà a cerchi o a strisce confuse?
non ne ho mai posseduto uno, sarebbe bello vedere come si comporta con luci basse, es.concerti o robe varie anche se non è il suo campo di utilizzo la curiosità è gtossa
e in pieno sole? beh sarebbero tante le domande, aspetterò il tuo test quando avrai tempo e sarai più disponibile

un abbraccio

Pietro
Tangerineblues
Su catadiottrico ti posso dire solo che lo sfocato è peculiare e ben noto e anche per questo il mio 500/8 lo chiamo Il Signore degli Anelli.
Si tratta di ottiche dignitose il cui vantaggio è la compattezza e la relativa leggerezza. In pratica pesa quanto un 180/2.8 ED ed è un po' più corto; pesa 840 grammi per 11,5 centimetri di lunghezza, circa 2 in meno del 180 ma... la focale è 3 volte x.
La comodità è relativa perchè si tratta sempre di ottiche da fissare su un tripode. A mano non è consigliabile scendere sotto il 1/400 di sec. All'aperto luminoso e con f/8 fisso non ci sono grossi problemi ma con poca luce ... puoi solo allungare i tempi e quindi non puoi riprendere soggetti in movimento. Per un concerto sarebbe impensabile, a meno di non volere tutto fermo... tranne i musicisti. Perchè f/8 è e f/8 resta. Non c'è proprio la ghiera dei diaframmi.

La nitidezza non è paragonabile a quella di una ottica fissa, benchè sia dignitosa.

Insomma si tratta di un 500 mm a buon mercato che è ancora possibile usare a mano libera, come ho fatto sotto. Ma non bisogna pretendere quello che chiediamo alle prime ottiche.

500 AIs con F3Hp su pellicola invertibile digitalizzata

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pietro58
QUOTE(Tangerineblues @ Aug 17 2011, 02:14 PM) *
Su catadiottrico ti posso dire solo che lo sfocato è peculiare e ben noto e anche per questo il mio 500/8 lo chiamo Il Signore degli Anelli.
Si tratta di ottiche dignitose il cui vantaggio è la compattezza e la relativa leggerezza. In pratica pesa quanto un 180/2.8 ED ed è un po' più corto; pesa 840 grammi per 11,5 centimetri di lunghezza, circa 2 in meno del 180 ma... la focale è 3 volte x.
La comodità è relativa perchè si tratta sempre di ottiche da fissare su un tripode. A mano non è consigliabile scendere sotto il 1/400 di sec. All'aperto luminoso e con f/8 fisso non ci sono grossi problemi ma con poca luce ... puoi solo allungare i tempi e quindi non puoi riprendere soggetti in movimento. Per un concerto sarebbe impensabile, a meno di non volere tutto fermo... tranne i musicisti. Perchè f/8 è e f/8 resta. Non c'è proprio la ghiera dei diaframmi.

La nitidezza non è paragonabile a quella di una ottica fissa, benchè sia dignitosa.

Insomma si tratta di un 500 mm a buon mercato che è ancora possibile usare a mano libera, come ho fatto sotto. Ma non bisogna pretendere quello che chiediamo alle prime ottiche.

500 AIs con F3Hp su pellicola invertibile digitalizzata

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lo so Ciro, che i diaframmi non ci sono mi sono espresso male nell'indicare i concerti come esempio, la mia era solo una curiosità sulle luci sfocate che in parte la tua foto mi ha chiarito
in basso a sinistra i riflessi sfocati del sole sull'acqua sono bucati al centro,appunto ad anello immagino cosa sarebbe con un bel lampione oppure un faro in piena inquadratura
sai com'è, curiosità


Pietro
WilloD80
Grazie a Ciro per l'interessante ed utilissimo test, complimenti anche per la dissertazione e l'immagine che lo accompagna.

Una menzione anche a Filippo mk1 per il breve ma coinvolgente e significativo racconto.

QUOTE(angionikon @ Aug 12 2011, 05:45 PM) *
Ciao e complimenti a tutti per le immagini!

Due scattini senza pretese a Peppiniella.
....

Questo bellissimo micio mi ha già fatto innamorare smile.gif

Un piccolo contributo con 55 f/2.8 Micro AIS 'Flowers or Fireworks?'
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Un saluto a tutti.

Fil.
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