Toc toc... Posso entrare?
E com'è che da qualche tempo non ci son più discussioni?
Ricomincio io!?
Mi volete, nel Club?
Prima generazione (un secolo fa).
Cosina CT1G + 50/2 cosinon + 28/2,5 Tamron + 70-210/4,5 Sigma.
Seconda generazione (mezzo secolo fa).
Nikon FE2 + 50/1,4 ais + 24/2,8 ais + Vivitar Series 1 70-210/2,8-4
Poi è venuto il ladro e si è portato via FE2 e Vivitar.
Allora son stato proprio costretto a comprare la digitale.
E mi è tornata la voglia di fare foto.
E così siamo alla terza generazione.
Ma la digitale aveva attaccato al bocchettone un orribile pezzetto di plastichetta... Di cui mi son presto liberato, sostituendolo col 50 e col 24 (AI-S) che già avevo in casa... Che però non mi bastavano più...
La prima infornata è stata: 28/3,5 AI + 135/3,5 AI + 75-150/3,5 Serie E. Il tutto in buone condizioni, pagato (tre pezzi di vetro e metallo) meno di quel che costa un pezzetto di plastica tipo 55-200/"effebuio" VR o cose del genere.
La seconda infornata è stata (mi sono arrivati ieri): 20/2,8 AI-S + 28/2,8 (0.20 m) AI-S + 35/2 AI-S + 55/3,5 Micro P.C.
E adesso non mi fermo più. Mi servono ma proprio mi servono, almeno il 35/1,4, l'85/1,4, il 180/2,8 ED e il 300/4,5 ED. Dovrò comprarli al più presto!
Collezionismo? Feticismo?...
Ma no! Sto scattando a tutto spiano...
Ed è un piacere immenso, mettere a fuoco quel che si vuole mettere a fuoco, girando una ghiera che non stride e non strascica... Piuttosto che affidarsi ad automatismi velocissimi nel mettere a fuoco... ma ciò che vogliono loro...
All'inizio, senza stigmometro e microprismi, è stato un dramma (sono pure miope!)... Ma pian piano ci ho fatto la mano, anzi, l'occhio
Ed è un vero piacere girare una ghiera sull'obiettivo (ti costringe a ragionare, sulle prestazioni ottiche a quella apertura, sulla profondità di campo... ), per scegliere il diaframma e non una rotellina messa chissà dove...
Ed è un vero piacere, scoprire che, anche in condizioni in cui è necessaria la velocità, quasi quasi "ci azzecchi" di più in manual focus, e lavorando in esposizione manuale.
Un esempio? Ho "fatto" una gara di mountain bike con super autofocus SWM e tentandole tutte quanto ad esposizione (passavano da zone illuminate dal sole, a zone completamente in ombra sotto gli alberi, e bisognava seguire il soggetto - panning: cominciavi a schiacciare mentre il soggetto era al sole, scattavi quando era in ombra e viceversa: foto tutte nere (sottoesposte) o tutte bianche (sovraesposte); ed anche l'autofocus, talvolta, sbarellava. Ho ottenuto foto decenti, solo lavorando completamente in manuale e preimpostando esposizione e messa a fuoco.
Son tornato a casa e ho buttato nel cesso lo zoometto con lenti ED, motore SWM (ai miei tempi erano moto)... IF, SIC, (Psico)NanoCristal o cose del genere...
Da allora... viva il manual focus! Viva AI! Viva AI-S!
Abbasso gli zoom! Non mi importa se i miei AI-S hanno qualche linea per millimetro in meno (e sinceramente, non si nota proprio), ma le immagini che ne ottengo hanno un sapore ed una personalità, dei colori e degli sfocati, che gli zoometti tutti uguali di oggi si sognano...
Può essere che non sia vero niente. Può essere che io semplicemente mi illuda.
Ma che importa? Son contento così.
Allego due (è arrivato ieri) delle prime foto fatte con 55/3,5 PC.
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