Più luminoso è l'obiettivo e più è facile mettere a fuoco. Così è stato e così sarà sempre. I fondamentali non cambiano mai.
Un obiettivo che ha una buona resa a TA avrà comunque una resa ancora migliore dopo qualche stop. Dunque...
Per staccare un soggetto dallo sfondo si può aprire... ma si può anche allontanarlo dal fondo, se è un soggetto mobile, o avvicinarsi o usare un tele.
Gli zoom servono solo si è pigri e inseriti nell'elenco degli invalidi civili.
La nitidezza di un obiettivo va valutata nella sua globalità, soprattutto come rapporto di comportamento omogeneo tra centro e periferia dell'immagine. Un buonissimo centro non risolve niente se la periferia è pessima. (anche in questo Willippo ha ragione...)
La nitidezza non è una condizione necessaria e neanche sufficiente per fare di una immagine una buona immagine: noi usiamo macchine fotografiche e non microscopi o telescopi.
Se è bene prestare attenzione allo sfocato è imperativo che ci sia una parte a fuoco sufficiente a dare un significato concreto all'immagine almeno per evitare di autoprendersi per i fondelli.
Lasciate perdere i pallini verdi, gli omini blu e i marziani grigi (e gli stigmometri e le lenti Fresnel) e mettete a fuoco come è scritto nei dieci comandamenti: generazioni di fotografi hanno fuocheggiato senza farsi dissolvere i neuroni con queste diavolerie elettroniche. Avendo gli occhi a disposizione.
Uno Zeiss è uno Zeiss. Un Nikkor è un Nikkor e un Samyang è un Samyang. E chi ha occhi per intendere intenda.
Un obiettivo che ha una buona resa a TA avrà comunque una resa ancora migliore dopo qualche stop. Dunque...
Per staccare un soggetto dallo sfondo si può aprire... ma si può anche allontanarlo dal fondo, se è un soggetto mobile, o avvicinarsi o usare un tele.
Gli zoom servono solo si è pigri e inseriti nell'elenco degli invalidi civili.
La nitidezza di un obiettivo va valutata nella sua globalità, soprattutto come rapporto di comportamento omogeneo tra centro e periferia dell'immagine. Un buonissimo centro non risolve niente se la periferia è pessima. (anche in questo Willippo ha ragione...)
La nitidezza non è una condizione necessaria e neanche sufficiente per fare di una immagine una buona immagine: noi usiamo macchine fotografiche e non microscopi o telescopi.
Se è bene prestare attenzione allo sfocato è imperativo che ci sia una parte a fuoco sufficiente a dare un significato concreto all'immagine almeno per evitare di autoprendersi per i fondelli.
Lasciate perdere i pallini verdi, gli omini blu e i marziani grigi (e gli stigmometri e le lenti Fresnel) e mettete a fuoco come è scritto nei dieci comandamenti: generazioni di fotografi hanno fuocheggiato senza farsi dissolvere i neuroni con queste diavolerie elettroniche. Avendo gli occhi a disposizione.
Uno Zeiss è uno Zeiss. Un Nikkor è un Nikkor e un Samyang è un Samyang. E chi ha occhi per intendere intenda.
Cerco di rispondere in sequenza alle tue "perle di saggezza",dote che ancora io non ho...ma sono ottimista per il futuro,prima o poi,chissà...

-Piu' luminoso è l'obiettivo piu' facile è mettere a fuoco:si,ma è altrettanto vero che la PDC è inferiore,con maggiori possibilità di errore e quindi fuori fuoco,sopprattutto se si fotografa a breve distanza e diaframmi aperti...
Al mio ritorno provero' comunque a confrontare 85 1.4 contro l'f2AI e 55 2.8 contro l'f3.5 di mio padre,cosi potro' parlare (o smentirmi!) a ragion veduta,col solito paragone diretto.
-A volte si puo' voler "staccare" dallo sfondo il soggetto che si trova in mezzo alla gente,con uno sfondo brutto...o semplicemente a breve distanza da un muro:i diaframmi aperti (possibilmente con buona resa...) servono anche a questo.
-Gli zoom,a volte,NON SERVONO,ma bisogna ammettere che fanno davvero comodo:in questi giorni,ad esempio,girando per città,cattedrali,chiesette ed eremi vari,ho trovato comodissima l'escursione focale del 14/24.Puo' sembrare limitata,ma se ci si pensa la prospettiva e l'angolo di campo cambiano moltissimo fra i due estremi e spostarsi avanti indietro,oltre ad essere talvolta impossibile,non darebbe lo stesso risultato.
-D'accordissimo sui punti 5,6 e 7,considerando il diverso "peso" che io e te diamo allo sfocato (io molto,forse troppo,tu molto meno).
-Il telemetro elettronico o "pallino verde" per me è molto utile,quando ovviamente ci sia il tempo per farlo e la misurazione stessa sia affidabile:nel mio caso,ad esempio,col 500 catadiottrico è infallibile,ottima conferma della perfetta MAF.
Purtroppo col Samyang non è per nulla affidabile,mentre col 50 1.4G e l'85 1.4AFD,pur avendo la stessa apertura del coreano,risulta corretta e precisa.
Se avessi un bel vetrino ad immagine spezzata,come avevano GENERAZIONI E GENERAZIONI di fotografi prima di me,forse sarebbe piu' facile mettere a fuoco.Non trovi?
Sull'ultima frase ti do pienamente ragione:ho provato gli Zeiss 18,21 e 85 solo per pochi minuti,al Photoshow,ma tanto è bastato per capire il motivo di un prezzo apparentemente fuori mercato...
Ciao Ciro,bentornato.

In fondo lo so che mi vuoi bene:se non ci fossi io a farti tribolare,è?!


Ciao,Fausto.
Come si dice, non esiste un obiettivo migliore in assoluto, esiste l'obiettivo più adeguato per l'uso che uno ne deve fare. Se prevalentemente si fotografa ad f/11 o f/16 l'effeunoequattro potrebbe non essere la scelta migliore, per il maggior costo, peso ed ingombro maggiori, ma sopratutto perché c'è il rischio che a quei diaframmi vada meglio quello che parte da effedue.
Parole sante.

Credo di averlo già detto: forse per via della minore profondità di campo, a me pare molto più facile usare (parliamo sempre di AI-S), che so, 85/1,4 o 180/2,8, piuttosto che 24/2,8 o 20/2,8 (su questi ultimi sembra tutto a fuoco, ma poi, quando si riguarda l'immagine, si scopre che non era così; ed è quindi ancor più importante dare fiducia al leddino).
Il leddino!? Ma siete sicuri, come leggo, che la "taratura fine AF" (la uso col 35-70 che... cannava di brutto!) intervenga sul leddino e non, proprio sulla base di quanto "misuri" il leddino, per "starare" intenzionalmente un obiettivo mal tarato?
Leggo poi eretiche considerazioni sul fatto che di un 35/1,4 non si sappia che farsene... Gesummaria! Un 35/1,4 (e qualsiasi lente di pari luminosità) è semplicemente magico! Intanto permette di fotografare quando gli altri chiudono bottega (semplicemente: al buio), e poi, e qui è magia e poesia, ha uno sfocato che fa venire i brividi.
Il leddino!? Ma siete sicuri, come leggo, che la "taratura fine AF" (la uso col 35-70 che... cannava di brutto!) intervenga sul leddino e non, proprio sulla base di quanto "misuri" il leddino, per "starare" intenzionalmente un obiettivo mal tarato?
Leggo poi eretiche considerazioni sul fatto che di un 35/1,4 non si sappia che farsene... Gesummaria! Un 35/1,4 (e qualsiasi lente di pari luminosità) è semplicemente magico! Intanto permette di fotografare quando gli altri chiudono bottega (semplicemente: al buio), e poi, e qui è magia e poesia, ha uno sfocato che fa venire i brividi.
Si,hai ragione,come dice anche Ciro,con gli 1.4 DOVREBBE essere piu' facile mettere a fuoco,ma ti assicuro che non lo è col Samyang,almeno per me che lo uso anche con pochissima luce,proprio per godere dell'f1.4.
Se "l'eretica considerazione" è la mia tengo a precisare che la mia domanda (non so che farmene di un'f1.4...) era relativa,ossia:"a cosa mi serve un 35 1.4,col quale non riesco a focheggiare con precisione,se non chiudendo oltre f5,6??"
E' chiaro che quando "tutto funziona" l'immagine è spettacolare,grande sfocato e ottimo "stacco" e tridimensionalità del soggetto,ma se la cosa riesce una volta su tre o quattro,beh...onestamente mi passa la voglia...e torno ad usare un comune 35f2 chiuso ai diaframmi intermedi,senza tribolazioni alcune!
Ciao e grazie.
Un saluto,
Fausto.
P.S. Non saprei dirti se la taratura fine AF intervenga solo sul pallino verde:tu hai esperienze in merito?